Un diario scritto da attivisti sindacali per diffondere liberi pensieri contro le prepotenze quotidiane
giovedì 24 luglio 2008
E' IL TEMPO DEI MEDIOCRI E DEI SERVI...I NUOVI "SEGRETARI GENERALI"DELLA CGIL
domenica 13 luglio 2008
CGIL CAMPANIA: PROMOZIONE DI SCAGNOZZI E SISTEMA DI POTERE..
mercoledì 9 luglio 2008
DERIVATI E DEBITI REGIONI E COMUNI: INDAGATO IL FIGLIO DI BASSOLINO, "MANAGER" DELL'UNIONE BANCHE SVIZZERE
Vi ricordate l'inchiesta di Report sui derivati? Riguardetevi questo questo video. Alcune ore fa è stata diffusa la notizia che la Guardia di Finanza è tornata negli uffici della Ragioneria comunale di Milano. Ecco la notizia diffusa dalle agenzie e giornali web...
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Sui Derivati, il figlio di Bassolino tra gli indagati. Il manager dell'Ubs a Londra e altri cinque funzionari di banca sono accusati di truffa aggravata ai danni del Comune -
Sono sei, fra cui Gaetano Bassolino, manager dell'Ubs a Londra e figlio del governatore della Campania, i funzionari di banca indagati per truffa aggravata al Comune nell'inchiesta del pm Alfredo Robledo sui «derivati» finanziari negoziati dal Comune nel 2005 con quattro colossi internazionali del credito per «ristrutturare» i debiti di Palazzo Marino. A 12 giorni dai primi sequestri di atti, e mentre ieri la Guardia di Finanza è tornata negli uffici della Ragioneria comunale a controllare e acquisire per ore altri documenti, filtrano i nomi dei manager. La loro iscrizione nel registro degli indagati è stata comunicata agli staff legali della svizzera Ubs, delle tedesche Deutsche e Depfa Bank, dell'americana JP Morgan.
Oltre a Bassolino, di cui si era parlato già in passato in relazione ad un'operazione di derivati fatta con Ubs dalla giunta campana, sono indagati anche Matteo Stassano in Ubs; in Deutsche Bank Carlo Arosio e Tommaso Zibordi (già indagato per l'aggiotaggio contestato alla banca nel filone milanese di Parmalat); Fulvio Molvetti in Jp Morgan; e Marco Santarcangelo in Depfa Bank. L'inchiesta, svolta dal Nucleo delle Fiamme Gialle e dall'aliquota di carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura, sta scandagliando una vicenda che l'opposizione ha invece sollevato in Consiglio comunale.
Oltre alla denuncia di Basilio Rizzo, di recente i consiglieri Davide Corritore e Fabrizio Spirolazzi (Pd) hanno depositato proprio in Procura un circostanziato esposto per sollecitare chiarimenti sull'operazione avviata nel 2005 dalla giunta Albertini: lo swap da 1 miliardo e 685 milioni di euro, progettato per far fronte a un maxidebito di bilancio, poi trascinato fino alla giunta Moratti e via via «perfezionato » con altre sei operazioni finalizzate a ridurre le perdite nel frattempo accumulatesi. Il totale delle minusvalenze, cioè delle perdite, è oggi stimato in 300 milioni di euro: quando il caso venne segnalato al sindaco, il potenziale rosso era di «soli» 130 milioni di euro.
Secondo il Pd, inoltre, le banche si sarebbero garantite fra i 70 e i 100 milioni di euro di commissioni occulte: altro tema su cui la Procura sta facendo accertamenti. Nel frattempo, è arrivata anche la relazione dell'auditing interno al Comune sulla gara iniziale del 2005, da cui hanno preso avvio tutte le altre. Secondo gli esperti ingaggiati dall'amministrazione, i derivati non erano neppure materia della gara: «Si passa — hanno concluso — da un'operazione a rischio nullo, a tasso fisso, a un Irs ( interest rate swap) che appare, per definizione, soggetto ai rischi di tasso di interesse a carico dell'ente».
sabato 5 luglio 2008
"L'EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI"...RISCOPRIAMO L'UTILITA' DELL'INUTILE!
“L’epoca delle passioni tristi” individua le ragioni di tale sofferenza in un mondo in cui ormai le persone sono vittime di una logica mista di coercizione e seduzione: la seduzione della pubblicità,ossessivamente trasmessa dai media, che tende a creare costantemente nuovi bisogni, e la coercizione dettata da un’ idea estremista di utilitarismo; persino a scuola si dice ormai troppo spesso: “Studia! Altrimenti, se non ti laurei, non trovi lavoro..”; mentre sarebbe importante porre l’accento anche sul miglioramento personale che porta lo studio: sul piacere di apprendere, insomma.
E’ attraverso questi due fuochi che il liberismo, o meglio, l’economicismo, fa breccia nei cuori e nei cervelli dei ragazzi, fin dall’infanzia.
Ogni giorno un bisogno diverso.
Non solo, tutto deve rientrare, come si diceva, in un ottica utilitarista. Tutto deve avere uno scopo immediato.
Senza parlare poi degli effetti della precarietà del lavoro sulla famiglia (e qui sarebbe interessante sentire ogni tanto la voce di qualche esponente cattolico).
Assistiamo così al paradosso di una società autoritaria, che ti vuole e ti obbliga ad essere efficiente e iperflessibile, ma che, paradossalmente, mina le proprie basi, e cioè sradica l’autorevolezza dei genitori, i quali vengono trattati al pari di un qualsiasi altro bene di consumo: in definitiva, quindi, demolendo un istituto importante come quello della famiglia.
Il libro di Benasayag e Schmit invita a riscoprire la gioia del fare disinteressato, del piacere di coltivare i propri talenti senza fini immediati.