giovedì 11 dicembre 2008

CGIL CAMPANIA:CHE VERGOGNA!



Continua l'inchiesta della magistratura napoletana sull'affare Porto di Napoli.
Si aggrava la posizione di Federico Libertino della segreteria regionale della Cgil Campania.
Le assunzioni sono state tutte pilotate per favorire amici e parenti di sindacalisti(moglie e cognata di Libertino compresi).
Ieri, il quotidiano "Il Mattino" ha pubblicato un servizio.
Emergono anche commistioni tra la Cgil ed ambienti della criminalità. Coinvolto Libertino. Leggete alcuni atti parlamentari.
Cliccate qui http://new.camera.it/_dati/leg13/lavori/doc/xxiii/046bis/pdf008.pdf
Il Boss Michele Gravano segretario generale della Cgil ha la spudoratezza di appellarsi alla società civile per il riscatto del Mezzogiorno?
Il Mezzogiorno si dovrebbe riscattare con Michele Gravano?

martedì 9 dicembre 2008

OGGI SUL QUOTIDANO "LIBERO" UN'INCHIESTA SUL MALAFFARE NELLA CGIL CAMPANIA..


Oggi, sul quotidiano "Libero" è stato pubblicata un'inchiesta sul malaffare nella Cgil Campania. E' stato intervistato Ciro Crescentini licenziato dalla Fillea Cgil di Napoli.
Noi di "Mattone Selvaggio" rinnoviamo a Ciro un forte "in bocca al lupo", la nostra stima e il nostro affetto.
(S.B)

giovedì 4 dicembre 2008

SI E' DIMESSO IL PRESIDENTE DEL PORTO. LA CGIL CAMPANIA INDAGATA DALLA MAGISTRATURA



Il presidente del porto di Napoli si dimette e la Cgil Campania è travolta da gravi questioni morali. Un componente della segreteria regionale è indagato e nei suoi confronti non sono stati adottati provvedimenti disciplinari. Nell'indifferenza della struttura nazionale, nell'indifferenza di Guglielmo Epifani, diventato complice di una grave situazione che nelle prossime ore avrà ulteriori sviluppi.
(Stefania Botempi)


( Dall'agenzia di Stampa Il Velino) -
Il presidente dell'Autorita' portuale di Napoli, Francesco Nerli, si e' dimesso.
La decisione e' una conseguenza delle accuse che gli sono state contestate, nelle scorse settimane, dalla procura della Repubblica partenopea. Le dimissioni erano l'unica scelta possibile visto che per l'ex responsabile dell'Autorita' portuale che ha gestito una delle piu' imponenti strutture marittime commerciali, Napoli e il suo porto erano diventate zone vietate.
La Guardia di Finanza dieci giorni fa gli ha consegnato un divieto di dimora in Campania.
Il provvedimento - che tecnicamente rientra nella "gamma" delle misure cautelari - e' firmato dal gip Daniela Fallarino ed e' stato chiesto dai pm che indagano su un giro di denaro che i concessionari o gli appaltatori che avevano rapporti con l'ente portuale sarebbero stati costretti a versare al presidente Nerli il quale, dice l'accusa, a sua volta li avrebbe girati al suo partito. Ossia il Partito democratico.
Il partito del governatore Antonio Bassolino (sia chiaro pero' che a Bassolino non viene contestato nulla). Ed ecco allora ritornare un grande "cult" di Tangentopoli: tangenti? Ma no, ho soltanto violato la legge sul finanziamento dei partiti.
Sara', ma i magistrati contestano a Nerli, deputato comunista fin dal 1987, la concussione. Ossia l'estorsione del pubblico ufficiale.
Il presidente, interrogato dal gip nei giorni scorsi, ha negato di aver mai obbligato qualcuno a versare denaro.
Evidentemente si trattava di slanci di generosita', perche' la Finanza ha rintracciato i versamenti. I soldi sono stati infatti regolarmente inseriti sia nei bilanci delle societa' che versavano "l'obolo" al Pd, sotto la voce "uscite" naturalmente, sia nella contabilita' dello stesso Partito democratico, con la definizione di "contributi provenienti da privati".
Ecco perche' in questo caso non si puo' nemmeno sostenere che e' stata violata "soltanto" la legge sul finanziamento dei partiti (la legge piu' violata dagli italiani, stando agli interrogatori raccolti durante Tangentopoli).
Perche' quei soldi non hanno cambiato di mano in nero, ma sono stati "contabilizzati" proprio come prevede quella stessa legge.
E infatti i versamenti non hanno mai superato i 25mila euro, partendo da una "base d'asta" di cinquemila.
Per gli inquirenti, chi operava nel e con il porto di Napoli si sentiva costretto a rivolgere un "pensiero poetico" al Pd che dimostrasse la gratitudine e la condivisione di un'antica fede politica. Dunque, per il pm, si tratta di concussione. Di diverso avviso la difesa di Nerli, l'avvocato Alfonso Stile, che ha sottolineato come non ci siano assolutamente prove che quei versamenti fossero frutto di "costrizioni".
Insomma, l'accusa di concussione sarebbe infondata. Nel capo d'accusa si legge che Nerli, "forte dei rilevantissimi poteri attribuitigli dalla legge", ha "reiteratamente" costretto chi aveva rapporti di natura concessionaria o appalti dall'Autorita' a versare contributi al suo partito politico di riferimento. Nerli e' stato eletto deputato nel 1987 nelle fila del Pci e poi e' stato senatore con il Pds; nel luglio 2006 per la seconda volta e' stato nominato alla presidenza dell'Assoporti, mentre dal 21 dicembre 2000 e' a capo (oggi non piu' in seguito all'inchiesta) dell'Autorita' portuale napoletana.
La misura coercitiva del divieto di dimora in Campania emessa dal gip riguarda anche un'impiegata addetta alla segreteria di presidenza, Rita Covertino. Pure nei suoi confronti l'accusa e' di concussione. Ma l'inchiesta della procura di Napoli sul porto non si ferma alla concussione: la Guardia di Finanza ha perquisito abitazioni e uffici degli indagati cercando sia materiale per le indagini relative alla concussione sia documenti riguardanti reati di truffa e abuso di ufficio legati ai meccanismi di assunzione di personale da parte del Porto di Napoli. Gli accertamenti bancari e contabili del Nucleo di polizia tributaria hanno verificato la "stretta relazione" tra chi aveva "corrisposto finanziamenti compresi tra i 5mila e i 25mila euro" e chi operava poi all'interno del porto attraverso concessioni o prestazioni d'opera. E a proposito della differenza tra concussione e generosita', a sostegno dell'accusa ci sono anche dichiarazioni rese dagli imprenditori che hanno raccontato di essere stati avvicinati da dipendenti dell'Autorita' che richiedevano i contributi regolarmente poi contabilizzati dalle aziende e dallo stesso partito. Il presidente Nerli sapeva di essere oggetto delle "attenzioni" degli investigatori visto che gia' alcuni mesi fa, in una precedente perquisizione, la Finanza aveva trovato una sorta di prospetto riepilogativo che riportava "in modo preciso e puntuale" (cosi' scrivono gli investigatori) nomi, ditte e societa', e a fianco l'indicazione dell'importo versato e gli estremi bancari. Avendo a disposizione l'agenda degli amici su cui poter contare in caso di bisogno, i finanzieri si sono rivolti agli imprenditori indicati nell'elenco per saperne qualcosa in piu'. E sono stati proprio loro a confermare di essere stati avvicinati da dipendenti del porto che richiedevano versamenti. I contributi "incriminati" risalgono tutti al biennio 2005-2007 e gli imprenditori che hanno eseguito i versamenti sono 13. Francesco Nerli e la segretaria Rita Covertino non esauriscono il "catalogo" degli indagati. Negli atti della Procura figurano anche Pietro Capogreco, ex segretario dell'Autorita' portuale di Napoli, e la sua assistente Carmela De Luca. Accanto alla vicenda "contributi" c'e' la questione assunzioni. Contratti "pilotati" per i quali vengono chiamati in causa due sindacalisti, Ciro Ascione della Cisl e Federico Libertino della Cgil. Su questo fronte (un altro "fronte del porto") gli inquirenti stanno verificando se e' vero - come risulta ad una prima analisi della documentazione - che nessun bando di concorso pubblico sia stato emanato per coprire la pianta organica che prevede un tetto di 130 dipendenti contro gli attuali 115. I sindacalisti, in particolare, avrebbero ottenuto l'assunzione di due donne. Piu' in generale, tutte le assunzioni al porto di Napoli - secondo quanto sarebbe emerso - avvenivano per chiamata diretta o per selezioni attraverso societa' private. Nessun dipendente, a partire dall'entrata in vigore della legge 84/94 e' stato assunto attraverso un concorso pubblico. Federico Libertino, in qualita' di rappresentante sindacale della Cgil, e' stato nel comitato portuale di Napoli per oltre 18 anni
NB . Le due donne sistemate: La Covertino, segretaria di Nerli è la compagna di Francesco Libertino fratello di Federico Libertino e Teresa Nolli sistemata nella partecipata Nausica, moglie di Federico Libertino.

venerdì 28 novembre 2008

CHI LEDE L'IMMAGINE DELLA CGIL CAMPANIA?



Pubblichiamo l'intervista concessa al quotidiano "Liberazione" il 25 Settembre 2007 da Ciro Crescentini, funzionario e dipendente della Fillea Cgil di Napoli. www.liberazione.it/a_giornale_index.php?DataPubb=25/09/2007 (clicca)
Ciro è stato licenziato senza un motivo, buttato sul lastrico, continua a rimanere senza un lavoro, una figlia ed una moglie a carico.
Ha dovuto subire anche un'altra umiliazione: essere espulso dalla Cgil, dopo venticinque anni, per aver concesso quest'intervista con la quale si appellava ad Epifani, sulla grave questione morale in Campania. Ciro avrebbe "leso l'immagine della Cgil Campania". Con queste motivazioni, la commissione di garanzia della Cgil Campania e il Comitato di Garanzia "Sud" della Cgil Nazionale, hanno giustificato l'espulsione di Ciro.
Chi ha richiesto la sua espulsione, Giovanni Sannino(segretario regionale Fillea Cgil) e Michele Gravano(segretario generale della Cgil Campania) sono gli stessi che lo hanno licenziato, gli stessi che sono coinvolti direttamente o indirettamente in gravi episodi di malcostume e immorali.
Nel giro di un anno, dirigenti della Cgil della Campania sono stati arrestati o inquisiti dalla Procura della Repubblica di Napoli su varie questioni (conduzione vertenze, truffa, abuso d'ufficio, parentopoli ecc).
Ciro è stato licenziato ed espulso. Gli altri, quelli che hanno veramente offeso la storia dell'organizzazione, continuano ad operare e non sono stati neanche sospesi...
(S.B)

lunedì 24 novembre 2008

ECCO I PARENTI SISTEMATI DAI SINDACALISTI DELLA CGIL CAMPANIA




Federico Libertino, ex segretario generale della Filt Campania e Napoli e da qualche mese componente della segreteria regionale della Cgil è indagato dalla Procura di Napoli in quanto ha fatto assumere la moglie Teresa Nolli nell'organico di "Nausicaa", una società che è stata costituita per fare solo e semplicemente una gara e nulla più. Una sola impiegata, Teresa Nolli come dal sito della società www.nausicaa.napoli.it/pagina.jsp?context=societa (clicca). Come si evince sullo stesso sito, la Nausicaa s.p.a. è una società a capitale interamente pubblico, costituita da Autorità Portuale di Napoli, Comune di Napoli, Provincia di Napoli, Regione Campania.
Tra i suoi primi obiettivi vi è la riqualificazione dell'Area Monumentale del Porto di Napoli. Inoltre, Vita Convertino, la segretaria di Nerli , inquisita per i noti fatti di concussione è la compagna di Francesco, fratello di Federico Libertino. La Cgil Campania, il segretario generale Michele Gravano ed i pennivendoli amici stanno tentando di censurare e di mettere a tacere la parentopoli nel Porto di Napoli.
Ma, è tutto inutile.
I Blog sono una realtà. Strumenti di informazione liberi ed indipendenti difficili da controllare o zittire!!
Caro Epifani, continui a rimanere zitto? Lo sai che il Libertino, indicato come delfino di Gravano già designato come prossimo segretario generale della Cgil Campania, non è stato sospeso dagli incarichi?
Lo sai che un sindacalista (Ciro Crescentini) per aver denunciato questi fatti e sollevato la questione morale nel sindacato di Via Torino, è stato licenziato dalla Fillea Cgil di Napoli e buttato sul lastrico con moglie e una figlia a carico?

venerdì 21 novembre 2008

LA GUARDIA DI FINANZA NELLA SEDE DELLA CGIL CAMPANIA: INDAGATI I VERTICI DELLA SEGRETERIA REGIONALE


L'altro ieri, il nucleo "spesa pubblica" della Guardia di Finanza si è presentato alla sede della Cgil Campania di Via Torino ed ha notificato l'avviso di garanzia a Federico Libertino ex segretario generale della Filt Cgil Campania ed attuale componente della segreteria regionale della Cgil Campana. Libertino, viene indicato come "delfino" di Michele Gravano, attuale segretario generale della Cgil Campania, il quale stando alcune indiscrezioni è coinvolto nell'inchiesta. E' indagato nell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli che vede coinvolto per concussione il presidente dell'ente porto, Francesco Nerli.
La Cgil Campania e la Filt Cgil Campania sono stati accusati di assunzioni clientelari.
Ci chiediamo: non sono questi fatti che ledono l'immagine della Cgil? Un sindacalista-funzionario della Fillea Cgil di Napoli, Ciro Crescentini, è stato licenziato un anno fa, senza motivo e buttato sul lastrico. Successivamente è stato espulso, su richiesta dell'attuale segretario generale della Cgil Campania, in quanto avrebbe denunciato alla stampa di essere stato licenziato e nello stesso tempo evidenziato che nella Cgil Campania c'era una grave questione morale. Ciro è stato espulso per aver "leso l'immagine dell'organizzazione". Incredibile. Espulso, su proposta di un personaggio(Michele Gravano) che ha trasformato l'organizzazione sindacale in un comitato d'affari.
Caro Epifani,
adesso, hai il dovere di rispondere. Alla luce di quanto è successo negli ultimi mesi, chi lede l'immagine della Cgil?
E' incredibile il comunicato diffuso dalla Cgil Campania qualche ora fa, Libertino non è stato sospeso dagli incarichi e continua ad operare!!!
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CONCUSSIONE IN PORTO NAPOLI:
CGIL CAMPANIA,COLLABORIAMO CON PM - Napoli, 21 nov. - In merito alle indagini della Procura di Napoli su episodi di concussione promossi dal presidente dell'Autorita' portuale di Napoli, Francesco Nerli, da ieri destinatario di una misura coercitiva del divieto di dimora in Campania, la Cgil regionale in una nota sottolinea che, per quanto concerne il filone che vede indagato un suo elemento di vertice, "il nostro dirigente e la nostra struttura hanno offerto il massimo della collaborazione informativa e documentale ai fini di un accertamento dei fatti e della realta'. Continueremo ad offrire la nostra collaborazione, riconfermiamo la nostra tradizionale fiducia nell'azione della magistratura e chiediamo, nei limiti tecnici possibili, di accelerare le indagini. Siamo sereni e fiduciosi della estraneita' del nostro dirigente e della nostra struttura ai fatti contestati. La battaglia per la sicurezza sul lavoro di cui e' stata protagonista la Filt-Cgil dopo i gravi infortuni e la morte di un lavoratore all'interno del Porto, ha innescato un'azione di discredito, anche attraverso lettere anonime, nei confronti della nostra organizzazione, rispetto alla quale ci difenderemo a tutti i livelli". (AGI)

giovedì 20 novembre 2008

IL SOLE 24 ORE: IN CAMPANIA C'E' UNA LOBBY!!


Il quotidiano "Il Sole 24 Ore" ha pubblicato un'inchiesta sul Governatore Antonio Bassolino sul tema delle consulenze. Il sito web Dagospia ha diffuso il testo integrale dell'articolo.
Riportiamo il link del sito web di Dagospia che ha riportato un inchiesta del Sole 24 ore sul Governatore Antonio Bassolino, sul tema delle consulenze.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-1436.htm (CLICCA)

lunedì 17 novembre 2008

EPIFANI, GUARDA PRIMA IN CASA TUA...LEGGI QUANTI AMICI E PARENTI DI SINDACALISTI SONO STATI SISTEMATI..




Il segretario nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani si indigna perchè non viene invitato a cena, spara fuoco e fiamme contro il Governo di Silvio Berlusconi, proclama scioperi generale, ma non guarda gli scheletri che si conservano negli armadi di alcune strutture locali della Cgil o in alcune Università.

Stiamo parlando delle centinaia di casi di NEPOTISMO E PARENTOPOLI che avvengono da anni in Campania.

I posti negli enti bilaterali, nelle società pubbliche, nelle università, nei consorizi vengono lottizzati tra amanti, figli e nipoti di industriali, sindacalisti e docenti. Alcuni esempi? Vogliamo parlare degli enti bilaterali? Eleonora Farina e Antonella Di Tella, rispettivamente figlia e nipote del presidente della Cassa Edile di Caserta sono state sistemate alla Scuola Edile di Macera Campania e alla Cassa Edile di Caserta; l'Ing, Della Gatta ex presidente dell'Associazione Costruttori di Caserta e neo presidente dell'Unione Industriali di Caserta ha sistemato un'intera famiglia: Ornella Diomaiuti una sua ex dipendente è sistemata al Comitato paritetico antinfortunistico, la fidanzata del figlio, una nipote e il figlio di un suo braccio destro, sono stati collocati nella Cassa Edile, la scuola edile e comitato antinfortunistica. Laura Lupoli, fidanzata del direttore dell'Associazione Costruttori della Campania, Signor Madonna è stata inventata Rappresentante per la sicurezza territoriale ed assunta nel Comitato paritetico antinfortunistico. Il Figlio della soprintendente di Caserta, Ferraiuolo sistemato alla Cassa Edile. L'ex segretario generale della Fillea Cgil di Caserta e attuale segretario della Camera del Lavoro, Giorgio Borrelli ha sistemato la figlia Rossella alla Scuola Edile e "l'amica" Adriana Petronzi al Centro Formazione Maestranze Edili. Vincenzo Petruzziello ex segretario regionale della Fillea e attuale segretario generale della Cdlt di Avellino ha sistemato un figlio alla Cassa Edile di Caserta(settimo livello) e un altro figlio al Caaf. Ciro Nappo, segretario generale della Fillea di Napoli ha sistemato la figlia al Centro Assistenza Fiscale della Cgil. Antonio Carotenuto della segreteria della Fillea ha sistemato un figlio al Caaf della Cgil e una figlia presso il Polo Nautico Aprea Mare. Nel polo nautico ha trovato posto anche la figlio di Antonio Santomassimo segretario della Cgil FP(colui che ha rapporti con gli ispettori del lavoro e le soprintendenze...). Giovanni Sannino segretario regionale della Fillea Cgil Campania ha sistemato il genero al comitato paritetico antinfortunistico di Caserta e un figlio in un consorzio di gestione. Colamonici, segretario generale della Cgil di Caserta ha sistemato parenti e qualche dama bianca.Vincenzo Barbato della Fiom Cgil ha sistemato i figli in una nota azienda.Luigi Petricciuolo della Cdlt di Napoli ha sistemato il figlio in un'azienda legata ad Alenia.

Ma parenti e amici riescono a strappare posti di rilievo nelle facoltà universitarie napoletane clicca qui oppure si pilotano i concorsi clicca qui .

Con quale faccia la Cgil continua a dare a tutti lezioni di moralità? Epifani, bisogna dare l'esempio, altrimenti meglio tacere.

Noi di "Mattone Selvaggio" continueremo a portare avanti la campagna "fiato sul collo" e lo faremo soprattutto in questo periodo...

lunedì 10 novembre 2008

GLI INTERESSI DELLA FAMIGLIA GRAVANO E L'AMICIZIA CON IL GOVERNATORE BASSOLINO...




Luisa Cavaliere, la moglie del segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano non perderà i finanziamenti europei per mantenere in piedi la rivista "Il Filo di Perle" clicca qui
Fino a qualche mese fa la rivista era di proprietà dell' EFI (clicca), Ente funzionale innovazione e sviluppo regionale .
Una delle tante partecipate regionalI che ha chiuso il bilancio in passivo dopo aver speso una barca di quattrini per garantire i gettoni di presenza dei consiglieri di amministrazione e la "funzionalità" del blog del Governatore.
La giunta regionale ha annunciato la chiusura di'Efi (fumo negli occhi) ma la rivista della Signora Gravano potrà continuare ad essere distribuita alle donne napoletane che frequentano i salotti buoni radical chic.
E' stata prima costituita una Fondazione clicca qui Fondazione subito dopo il Governatore Antonio Bassolino ha fatto approvare una delibera di giunta clicca qui.pdf
stanziando 1 milione e 830mila euro, pescandoli dalle rimanenze dei fondi europei 2000-2006 .
Le operazioni finanziate sono diverse e rientrano nella misura 6.5 chiamata "Cooperazione interistituzionale mediterranea". Sarà finanziato uno studio di fattibilità - costo 200mila euro - per la creazione di un centro studi che "analizzi, approfondisca e documenti la nascita del pensiero antico, anche attraverso la lettura della condizione della donna nel Mediterraneo". Viene citato un punto cardinale dell’operazione ossia Velia-Elea, nel Cilento.
I destinatari, con gli stessi soldi, dovranno comporre anche "una rivista a carattere euro-mediterraneo per promuovere la condizione della donna nel bacino del Mediterraneo".
Sui destinatari, la delibera parla di organismi in house, quindi interni all’istituzione, oppure "enti appositamente creati", appunto la Fondazione costituita dalla Signora Cavaliere in Gravano. Ricordiamo che la famiglia Gravano si è costruita nel Cilento una tenura agrituristica radical chic con i fondi della legge 488 a pochi passi da un appartamento, dove trascorre le vacanze estive, il Governatore Antonio Bassolino che spesso partecipa alle riunioni "intelligenti" organizzate dalla famiglia Gravano clicca qui . La Signora Luisa Cavaliere è componente di un'associazione che offre consulenze sui fondi europei Residenze d'epoca della Campania (clicca)

venerdì 7 novembre 2008

QUANDO E' LA CGIL A LICENZIARE...


















La Cgil di Pescara licenzia senza giusta causa un suo dipendente dopo venti anni di lavoro.
Il giudice la condanna ma il "grande" sindacato non ottempera al dispositivo della magistratura. A Napoli, la Fillea Cgil, licenzia dopo venticinque anni un bravo sindacalista sempre in prima fila contro le illegalità nei cantieri. Il sindacalista si difende sui giornali. La Cgil lo espelle.
Entrambi i sindacalisti hanno mogli e figli a carico, sono stati buttati sul lastrico. Entrambi sono stati licenziati senza giusta causa.
La Cgil non è tenuta a rispettare l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Il "grande sindacato dei diritti" può licenziare chi vuole e quando gli pare, in virtù della legge 108 del 1990. Un privilegio di una casta...
Ecco chi è la Cgil, il sindacato che è pronto a proclamare scioperi generali quando al governo non ci sono "persone amiche" o pretende dalle aziende codici etici e "responsabilità sociale".




lunedì 3 novembre 2008

I RADICAL CHIC DEL PD MANIFESTANO IN PIAZZA CONTRO LA LEGGE GELMINI E MANDANO I FIGLI NELLE SCUOLE PRIVATE..



Tanta preoccupazione per la scuola pubblica si può spiegare solo come un atto estremo di altruismo, visto che quando si tratta di decidere il destino dei figli un bel pezzo di centrosinistra si orienta direttamente verso le scuole private.
E magari straniere. Sorprende, insomma, tanta acrimonia nei confronti del ministro Gelmini, visto che non sono pochi gli esponenti della sinistra che di contatti diretti con la riforma della scuola, non ne avranno mai.
Lo ha candidamente ammesso Michele Santoro nel corso dell’ultima puntata di AnnoZero, tutta dedicata alla scuola e alla nuova ondata di contestazioni studentesche.
Voleva dimostrare al leghista Roberto Cota quanto fosse sbagliata l’idea di «classi ponte» per insegnare la lingua straniera ai figli di immigrati.
In sintesi: l’integrazione è facilissima anche quando un bambino si trova in un’aula dove tutti parlano una lingua che non sa. Per spiegarlo ha riportato, con comprensibile orgoglio paterno, l’esempio della figlia che frequentaunascuola straniera «e già parla un’altra lingua ».
Applausi.
Non si sa se dedicati alla bravura della bimba poliglotta o all’accostamento tra chi frequenta il costoso istituto francese «Chateaubriand», con l’obiettivo di diventare bilingue edevitare le storichecarenzedella scuola italiana, e i figli degli immigrati alle prese con la durissima battaglia per l’integrazione.
Ospite della trasmissione, il segretario Ds Walter Veltroni. Dei suoi investimenti immobiliari e formativi a New York a favore della figlia si sa già tutto.
D’altro canto il Pci non c’è più. E con i comunisti è scomparso anche il divieto non scritto che vigeva per i dirigenti:mai iscrivere i figli alle private.
Lo conferma il caso di Giovanna Melandri, la cui prole è stata affidata all’istituto privato «San Giuseppe». Si dice che l’esponente Pd abbia anche cercato di fare entrare la figlia in una scuola inglese.
Niente pubbliche o comunali anche per i nipoti di Fausto Bertinotti, iscritti a suo tempo ad un prestigioso asilo romano dal metodo di insegnamento rivoluzionario.
Ma a pagamento. E in effetti non è sempre la caccia alla lingua straniera la molla che fa scappare i genitori democratici dalle pubbliche. È il caso dell’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, contestato dai giovani del centrodestra per aver mandato il figlio ad un Liceo scientifico paritario di Viterbo, proprio negli anni in cui era in carica nel dicastero di viale Trastevere.
La seduzione del privato-straniero ha fatto breccia anche tra i più intransigenti girotondini. È il caso di Nanni Moretti, il cui figlio frequenta la scuola americana di Roma, la «Ambritt».
Stessa scelta per il discendente di un vero e proprio outsider del Partito democratico: Mario Adinolfi. Proprio in questi giorni l’ex esponente del Ppi, per sua stessa ammissione allergico alle occupazioni, ha lodato la nuova ondata di studenti contestatori vedendoci l’embrione di un «conflittogiovanile di massa contro queste destre ».
Chissà se anche dalle parti della scuola americana di Roma farà breccia l’atteso nuovo Sessantotto.
Scuola privata catanese anche per le figlie di Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd.
Al club del «no alle statali» si è iscritto anche Francesco Rutelli, Anche lui negli ultimi giorni si è espresso, non tanto a favore della protesta studentesca, quanto controla linea «dura» di Berlusconi. Sicuramente nessuna delle sue due figlie dovrà subire interruzioni delle lezioni:unaè iscritta al liceo privato «Kennedy» e l’altra alla prestigiosissima «San Giuseppe De Merode», scuola convista su Piazza di Spagna.
Da quelle parti di okkupazioni, e cortei, se ne vedono pochi.
(Fonte "Il Giornale")

mercoledì 29 ottobre 2008

ECCO IL VIDEO INTEGRALE DELL'INCHIESTA DI "REPORT" SUI SINDACATI.



Ecco il Video integrale dell'inchiesta di Report andata in onda su Rai 3 Domenica scorsa. Clicca sull'indirizzo in rosso www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report%5E23%5E143908,00.html

Era attesa da settimane l'inchiesta della premiata ditta Milena Gabanelli. Il risultato è perfettamente allineato con L'altra Casta di Stefano Livadiotti dedicato alle associazioni che dovrebbero proteggere i lavoratori ma che, in realtà, possono al massimo vantare, specie in Emilia Romagna, di essere ottimi assistenti sociali per i tesserati pensionati.
Report passa in rassegna la Goodyear di Latina, i cui operai, 300, stanno morendo uno a uno a causa dell'amianto. L'azienda era a conoscenza della pericolosità dell'ambiente di lavoro, della densità di sostanze velenose dentro i capannoni della fabbrica e che fa? Corrompe i sindacati che accettano senza fiatare mazzette sottobanco e tangenti che valgono la vita dei lavoratori. Per rappresentanti sindacali è stata chiesta l'archiviazione, ma gli ad di Goodyear sono accusati di omicidio colposo plurimo nei confronti di 34 vittime.
Sindacati immobili anche dinanzi ai licenziamenti ingiusti del personale di bordo marittimo, sindacati che inventano cifre di tesserati, che in assenza dell'obbligo del bilancio consolidato inventano finti iscritti e gonfiano a dismisura le adesioni; che non pagano i distaccati, retribuiti ad oltranza da amministrazioni pubbliche e aziende private (a seconda della provenienza).
Concorsi Asl per assistente sociosanitario che i frequentanti devono pagare, concorsi pubblici al sud in cui sono i sindacati a segnalare le liste dei vincitori (tutti del nord peraltro); associazioni nate dai cittadini per sostituirsi ai sindacati inefficienti dove le tessere sono fatte in casa, scritte a mano con fototessera e via. E in a una protesta contro la disoccupazione a Napoli, un uomo dichiara di essere senza lavoro dal 1979. Imbarazzante.
Epifani si difende e, dinanzi alle dichiarazioni di insoddisfazione dei tesserati, replica: impossibile, ci sono persone felici, le abbiamo incontrate di persona. Ma il massimo arriva con Angeletti che confida a Bernardo Iovene: i tavoli delle trattative? Sono pura finzione, lì non si conclude nessun accordo.
L'ultimo (per noi avvilente) spunto: Alberto Nerazzini è andato in Svezia. Lì i lavoratori sono soddisfatti della busta paga, godono di tutta l'assistenza di cui hanno bisogno, e sono orgogliosi dei propri sindacati apolitici divisi in tre categorie. E poi non scioperano da 40 anni. Come se non bastasse, i Cgil, Cisl e e Uil svedesi investono i soldi dei tesserati in business redditizio (nella fattispecie un resort Riva del Sole a Castiglione della Pescaia) e pagano di tasca propria i distaccati (senza scaricare l'onere su amministrazioni pubbliche o aziende private).
Mediatate, gente. E guardatevi la puntata.

domenica 26 ottobre 2008

CGIL CAMPANIA:LA VICENDA STANZIONE, PARENTOPOLI E QUESTIONI MORALI..



La Cgil Campania è diventato un letamaio. Chi la dirige, tale Michele Gravano, annuncia "autunni caldi" contro il Governo Berlusconi ma nasconde sotto al tappeto il letamaio.
La Famiglia Gravano è l'esempio classico del conflitto d'interesse. La moglie, Luisa Cavaliere dirige una rivista finanziata con i fondi europei, il marito, Michele Gravano è componente della commissione di vigilanza dei fondi comunitari.
La Cgil Campania è diventata un'associazione che sistema parenti, amici e amanti. Nella Fillea di Napoli, categoria degli edili, i rampolli dei segretari comprensoriali e regionali sono stati sistemati negli enti bilaterali che sono lautamente finanziati dai lavoratori. Sistemazione anche per i figli dei segretari della Camera del Lavoro e dei segretari regionali attraverso consulenze milionarie, assunzioni nelle partecipate regionali.
Scoppiano questioni di carattere morale che vengono messe subito a tacere. L'arresto di Vincenzo Stanzione, il sindacalista responsabile dell'ufficio vertenze di Giugliano, avvenuto l'estate scorsa, ha fatto uscire fuori di testa il segretario della Cgil Campania. Leggete gli articoli pubblicati in quel periodo leggi qui oppure leggi qui . Stanzione, veniva definito "Signor" da Michele Gravano in un'intervista concessa subito dopo ad un quotidiano locale. La Cgil Campania gli negava persino l'avvocato. Il Gravano, annunciava che sarebbe stata attivata la commissione di garanzia. Attualmente Stanzione si trova in "ferie forzate" retribuite in attesa di nuova collocazione. Nel frattempo continua ad estendersi le parentopoli e gli atti immorali nei sindacati di categoria della Cgil, mentre padri di famiglia come Ciro Crescentinini che hanno dato onore e lustro all'organizzazione rischiando in prima persona sono stati licenziati senza motivo. Ciro non lavorerà mai più. Chi volete che lo assuma?La Cgil si è avvalsa del privilegio di non essere vincolata dall'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori essendo un'organizzazione "senza scopo di lucro". Stiamo parlando della stessa Cgil che insieme al suo ufficio giuridico nazionale attacca il Governo Berlusconi che avrebbe approvato una normativa per aggirare l'articolo 18 leggi qui . Noi continueremo con "l'operazione fiato sul collo" continuando a smascherare questi personaggi che fingono di rappresentare i lavoratori.
Aderire alla Cgil è una libera scelta? Non è vero.
La Cgil incassa milioni di euro dalla collettività grazie alle quote di servizio, ai contributi indiretti che arrivano dallo Stato grazie ai Centri Fiscali, Patronati, Enti di Formazione Professionale e transazioni varie senza bilanci consolidati.
Come vengono spesi le risorse che entrano?
Emergono "scatole cinesi" create ad hoc per evitare i controlli della Guardia di Finanza.
Le assunzioni negli enti bilaterali sono riservate ai parenti dei sindacalisti.
E' un sindacato pagato dai contribuenti e dai lavoratori che ogni giorno aggira le leggi dello Stato arricchendosi malfattori e faccendieri.

sabato 18 ottobre 2008

IL 30 OTTOBRE LO SCIOPERO DELLA SCUOLA NON SI FARA' ED EMERGERA' L'EPIFANI COMMEDIANTE.



Il 30 ottobre lo sciopero nella scuola non si farà. Il Governo convocherà Cgil, Cisl, Uil qualche settimana prima. Il Partito Democratico ha già mediato. Saranno accolti alcuni emendamenti sulla riforma scolastica. Bonanni e Angeletti avranno un buon motivo per dichiarare la revoca delle manifestazioni indette in tutt'Italia. Lo farà anche Epifani. Il Partito Democratico starebbe pensando di offrire al segretario generale della Cgil una candidatura per le elezioni europee del 2009. Epifani ha dato un segnale di disponibilità alla candidatura. Ovviamente per l'attuale segretario della Cgil molto dipende da come andrà la trattativa sulla riforma dei contratti. Se si arrivasse a un accordo separato siglato solo da Cisl e Uil, una candidatura di Epifani sarebbe impraticabile perché sembrerebbe una ritirata. Ma se l'intesa venisse siglata da tutti i sindacati oppure se si arenasse, per Epifani la strada sarebbe in discesa.
Ed allora, il buon Guglielmo chiederà di modificare qualche capitolo dell'avviso comune clicca qui per scaricare il documento già firmato da Cisl e Uil e da Confindustria. Le parti si sono notevolmente avvicinate sui punti programmatici. Ovvero, recupero del potere d'acquisto-inflazione e contrattazione di secondo livello ed enti bilaterali. Restano fuori le obiezioni di metodo (coinvolgimento del Governo, in quanto parte in causa essendo il datore di lavoro nel pubblico impiego e delle altre associazioni datoriali).
Obiezioni che, a giudicare da come si sono espressi tutti i partecipanti al tavolo, sono facilmente superabili.
Ci sarà un accordo anche nel Pubblico Impiego.
Una grande commedia!
(Stefania Bontempi)

venerdì 10 ottobre 2008

I CARABINIERI SEQUESTRANO I CANTIERI DELLA SIGNORA COPPOLA. LA CGIL? TACE



Oggi il quotidiano napoletano "Il Mattino" ha riportato con molta evidenza il blitz dei Carabinieri nei cantieri di famiglia della responsabile del Mezzogiorno di Confindustria Cristiana Coppola.
Trovati lavoratori in nero e riscontrate violazioni delle leggi che tutelano la salute degli operai.
E' significativo che non siano arrivate dichiarazioni o comunicati alla stampa da parte del segretario generale della Cgil Campania, del segretario generale regionale Giovanni Sannino, della Camera del Lavoro di Caserta.
Tra l'altro, i carabinieri hanno promosso il blitz grazie alle loro fonti e non su segnalazioni della Cgil o della Fillea.
Strano, vero? I lavoratori venivano sfruttati, rischiavano la vita, la Cgil Campania, invece zitta.
Troppi scheletri nell'armadio? Ricatti?
Eppure gli "eclettici" dirigenti sindacali sono sempre pronti a mettersi in mostra..
Forse, una ragione c'è.
Qualche anno fa, nell'albergo Coppola, fu organizzata una festa per le nozze d'argento di un autorevole dirigente nazionale della Fillea.
Nello stesso albergo si promuovono convegni e riunioni sindacali beneficiando di "prezzi scontati"
Feste alle quali parteciparono i segretari generali provinciali della Fillea Cgil, accompagnati dalle rispettive consorti.
Inoltre, il segretario generale della Cgil Campania è componente del comitato di vigilanza sull'utilizzo dei fondi europei insieme alla Coppola...

martedì 7 ottobre 2008

EPIFANI SI CANDIDA A DEPUTATO EUROPEO STRUMENTALIZZANDO I PRECARI



Ma veramente Epifani e compagni credono che siamo fessi? Veramente i vari personaggi ed affaristi che si annidano nel sindacato pensano che noi giovani ci facciamo incantare dalle loro fandonie? Dobbiamo seguirli come pecore contro Berlusconi per combattere la precarietà nel lavoro? E gli accordi che hanno firmato sul "lavoro precario" quando al Governo c'era "l'amico Prodi"? clicca qui
Epifani nel Luglio 2007 firmando l'accordo sul "nuovo welfare" si vantava di aver bloccato il selvaggio aumento ed uso della precarietà.
Questo mirabolante risultato si concretizzava nel fatto che veniva fissato in un massimo di 36 mesi la durata di un contratto a tempo determinato.
Dopo di che il lavoratore doveva essere assunto a tempo indeterminato oppure definitivamente licenziato, e ciò a completa discrezione dell'azienda.
Guglielmino Epifani ha consentito la firma di un altro accordo sulla disciplina della "deroga assistita" che consente di stipulare un ulteriore contratto a tempo determinato per una durata di altri 8 mesi nel caso si sia raggiunto il termine massimo di trentasei mesi di lavoro a tempo determinato tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore.
Così è stato permesso che la durata dei contratti a tempo determinato non è più di 36 mesi (come ci avevano detto in occasione della consultazione) ma di 44 mesi. Già questo mette in serio dubbio la credibilità di un sindacato che si straccia le vesti per fare approvare dai lavoratori un accordo che poi, neppure sei mesi dopo (in sordina) lui stesso modifica (in peggio).
Caro Guglielmino,
Tu che hai legittimato e continui a legittimare affaristi e Boss (vedi la Cgil Campania) di ogni risma che si autodefiniscono "dirigenti sindacali" di gestire il sindacato come una corrente di partito o per fare business, ci credi veramente stupidi? Intendi candidarti alle prossime elezioni europee strumentalizzando i nostri drammi?
Non te lo consentiremo! Ti smaschereremo!!!

martedì 30 settembre 2008

NELLA CGIL SI SFRUTTANO I LAVORATORI..

Nella Cgil si demansionano i dipendenti e si licenzia senza motivo... Leggete questa lettera.
Caro segretario generale della Cgil , Guglielmo Epifani,
dopo averci a lungo pensato mi sono decisa a scriverti per segnalarti un fatto che a me appare gravissimo dal punto di vista etico e morale avvenuto nell'interno della Cdlm di Venezia.
Sono una ragazza laureata in Economia Aziendale con il volto di 100/110.
Una laurea conseguita quasi in tempi corretti e studiando la sera perché ho sempre avuto la necessità, per mantenermi, di lavorare.
Dopo 10 anni di esperienza come impiegata amministrativa il 1 dicembre del 2004 sono stata assunta sempre come impiegata amministrativa, con contratto a termine di sei mesi, nella Filce Cgil di Venezia per sostituire un pensionamento.
Un contratto a termine con la possibilità di rinnovo o di transazione in futuro in un tempo indeterminato, giustifacato con la scusa che la Gdlm di Venezia aveva intenzione nella sede ristrutturata di via Ca' Marcello 10 a Mestre, dove ci siamo trasferiti il primo giugno 2005, di istituire la segreteria amministrativa di piano non peremettendo in quel momento nuove assunzioni a tempo indeterminato (aspetto però che non mi è stato confermato dai dirigenti della Cdlm di Venenezia che, secondo quanto da loro affermato, volevano fare la segreteria di piano ma non ostacolavano per questo nuove assunzioni che sarebbero state successivamente assorbite all'interno della struttura provinciale).
Io ho accettato comunque il lavoro perché ero alla ricerca di occupazione nella provincia di Venezia (abitavo nella Bassa Padovana), ed avevo bisogno urgente di guadagnare.
Il contratto mi è stato rinnovato, perché soddisfatti del mio lavoro, una prima volta per ulteriori sei mesi, poi dopo uno stop di un mese, che se non avessi fatto li avrebbe costretti ad assumermi a tempo indeterminato, con le stesse scuse della prima volta mi hanno rinnovato il contratto per ulteriori tre mesi assicurandomi che al suo termine in caso di mancato ulteriore rinnovo o di mancata trasformazione in indeterminato mi avrebbero avvertita con largo anticipo.
Il 16 marzo 2006, solo 14 giorni prima della sua scadenza e solo dopo mie ripetute richieste mi è stato dato il benservito senza nessuna spiegazione e nessun chiaro motivo.
Quello che qui io contesto, capiamoci bene, è il comportamento tenuto da questa categoria che non risulta in linea con quanto predica da tempo la Cgil . Ma perché allora si predica bene ma si razzola male? Sottolineo un'altro particolare non certo irrilevante.
L'ultimo Regolamento della Cgil dice testualmente al punto 2: "Il contratto di lavoro è normalmente a tempo indeterminato ma è previsto il ricorso ad assunzioni sulla base della legislazione vigente solo con modalità e nei casi previsti dai successivi art. 5,6,7.
L'art.5 che è quello che si riferisce al contratto di lavoro subordinato non ha tra i casi previsti nessuno che si avvicini alle motivazioni che hanno spinto alla mia assunzione.
Io ero un'impiegata amministrativa a tutti gli effetti.
Ho sempre avuto la delega di cassa presso Banca Intesa a Mestre e svolgevo tutte le attività connesse (bonifici, giroconti, cambi di assegni, pagamenti, ecc.) in autonomia, tenevo conto dei movimenti di cassa, tenevo i rapporti con i fornitori e con le aziende per le pratiche amministrative proprie del sindacato, smistavo la posta, gestivo l'archivio di categoria, facevo la prima nota, ero il primo referente dell'organizzazione in quanto sempre presente in ufficio e molto altro ancora.
Non ero certo stata assunta come risulta dal mio ultimo contratto "per censimento ed inserimento iscritti", mansione creata ad hoc per far ricadere la mia assunzione a termine fra uno dei casi espressamente previsti dal Regolamento della Cgil .
Cosa ancora peggiore sta nel fatto che la categoria persevera nello sfruttamento indebito di una legislazione che la Cgil contesta avendo assunto dopo di me una ragazza sempre con contratto a termine che stanno formando per svolgere le mie stesse mansioni.
Spero che questa denuncia possa far cambiare qualcosa in questa Cgil che ha perso la mia stima ed in parte la faccia, riportando i vari componenti della stessa alle loro responsabilità e a rispettare i valori, le linee guida e gli ideali che sono il motivo d'essere di un sindacato che si professa di tutti i lavoratori e non solo di quelli che portano voti o influenza per riuscire a restare al potere.
( Linda Marinello)

venerdì 26 settembre 2008

SINDACATI:SONDAGGIO, CI CREDE SOLO IL 23% GIOVANI ITALIANI


Qualche minuto fa, l'agenzia Adn Kronos ha lanciato una notizia che dovrebbe far riflettere.
La pubblico integralmente.
(Stefania Bontempi)
Solo il 23% dei giovani italiani ha fiducia nei sindacati. Il dato emerge da un sondaggio condotto da PublicaReS-Gruppo Swg per conto dell'ambasciata britannica a Roma, in occasione della XVI edizione del Convegno di Pontignano, dedicato quest'anno al tema "Identita' in transizione. Chi vogliamo essere?". Per la rilevazione sono stati interpellati mille giovani italiani tra i 18 e i 35 anni e mille giovani britannici, i quali sembrano pero' avere piu' fiducia nei sindacati: con loro la percentuale sale al 42%. Pressoche' identico, invece, il loro giudizio nei confronti dei partiti politici: fra i giovani italiani solo il 16% ne ha fiducia, mentre fra i britannici la percentuale sale di pochissimo, al 17%.
(Adnkronos) 26-SET-08 14:49

lunedì 22 settembre 2008

HANNO FATTO TERRA BRUCIATA INTORNO...



"Santi burocrati sangue d'ipocriti la vita spesso è una discarica di sogni che sembra un film dove tutto è deciso sotto ad un cielo d'un grigio infinito..."


La Cgil che cerca di nascondere i suoi scheletri nell'armadio. La Cgil che non ha ancora chiarito come mai alcuni suoi vertenzieri andavano a braccetto con i padroni, imponendo ai lavoratori di firmare verbali transattivi autocertificandosi come "lavoratori autonomi".
La Cgil che licenzia i suoi dipendenti onesti grazie al privilegio di non essere obbligata ad applicare l'articolo 18 dello Statuto.
La Cgil che espelle i rappresentanti sindacali aziendali della Piaggio che rifiutavano accordi-bidone.
La Cgil che è indifferente quando le operatrici precarie di un call center per protestare contro i licenziamenti, si mettono all'asta su youtube.
La Cgil, crede, ancora che i lavoratori siano stupidi.
Sulla vicenda Alitalia, per esempio, il Signor Guglielmo Epifani sta recitando una commedia tentando di nascondere quello che è avvenuto in questi anni: distacchi retribuiti per centinaia di sindacalisti aziendali, consulenze ed assunzioni clientelari in favore di amici e parenti.








venerdì 8 agosto 2008

ARRESTATO UN SINDACALISTA DELLA CGIL DI NAPOLI:INVITAVA I LAVORATORI A RITIRARE LE DENUNCE PRESENTATE ALL'ISPETTORATO DEL LAVORO.


ULTIMISSIME
I titolari di un centro commerciale, un loro dipendente, ma anche un sindacalista: c'erano loro, secondo l'accusa, dietro le continue minacce che alcuni dipendenti hanno subito dal 2001 al 2006 per ritirare denunce all'ispettorato del lavoro. A finire in manette sono stati Giuseppe e Giovanni Maisto, padre e figlio, con precedenti di polizia, titolari del 'Centro commerciale Giugliano srl', adibito al commercio al dettaglio di prodotti alimentari, e Carmine Perrella, dipendente dei Maisto. Arresti domiciliari per Vincenzo Stanzione, incensurato, sindacalista della Cgil. Secondo quanto accertato i Maisto minacciavano i dipendenti talvolta con l'aiuto di Perrella, altre volte in presenza delle famiglie dei lavoratori stessi. Collaborazione, poi, anche da parte di Vincenzo Stanzione, sindacalista della Cgil di Giugliano delegato alla firma dei verbali di conciliazione che secondo l'accusa ha partecipato alle estorsioni finalizzate ad imporre la sottoscrizione di falsi verbali di conciliazione tra i Maisto e i dipendenti, costretti a firmare dalle pesanti e reiterate minacce dei titolari del centro commerciale. In alcuni casi i dipendenti avevano presentato denunce presso l'Ispettorato del lavoro, ma i Maisto, dopo averlo saputo, avevano minacciato nuovamente i dipendenti costringendoli a ritirarle.
La Cgil di Napoli ha diffuso un breve comunicato sostenendo di avere...sospeso il sindacalista!!
Il nostro compagno Ciro Crescentini fu licenziato ed espulso dalla Fillea Cgil per aver fatto troppe denunce all'ispettorato del lavoro!!

venerdì 1 agosto 2008

IL BOSS DELLA CGIL CAMPANIA E LA BANDA CHE LUCRA SULLA PELLE DEGLI IMMIGRATI..





Il Boss della Cgil Campania e i suoi gregari hanno strumentalizzato la vicenda degli immigrati di Pianura ed i momenti di tensione davanti al Duomo per inventarsi l'ennesima emergenza così come è avvenuto per i rifiuti. Hanno sferrato un attacco ai lavoratori della Polizia e al Prefetto di Napoli.
Lo sapete perchè? Vogliono foraggiare con i finanziamenti pubblici ed europei i "progetti coordinati e approvati dalla Regione Campania" presentati dalle varie cooperative , "sportelli immigrati" e "associazioni no profit " che da anni intascano milioni di euro dei fondi europei per sistemare gli amici e i parenti come docenti, tutor e impiegati grazie ai corsi di formazione professionale fregandosi di tutelare o trovare una casa ai rifugiati politici e ai richiedenti asilo.
Quando interviene la magistratura napoletana per indagare sulle coop e associazioni che lucrano sulla pelle degli immigrati?

giovedì 24 luglio 2008

E' IL TEMPO DEI MEDIOCRI E DEI SERVI...I NUOVI "SEGRETARI GENERALI"DELLA CGIL



Anticamente anche servigio, designa sia l’"atto del servire" che "condizione di chi è servo".
Voce dotta dal latino servitium ("servitù": da servus "servo", in origine "guardiano").
In senso generale si riferisce a un rapporto di sudditanza: nella società di Antico regime designa il rapporto di dipendenza tra chi esercita una funzione di signoria e chi è sottoposto a questa, tra chi concede dei benefici (beni materiali o privilegi) e chi li riceve in cambio di prestazione di uffici o lavori. Così è compito del Boss scegliere bene il suo servitore e non essere avaro con lui nel beneficarlo. È opportuno distinguere, però, all’interno dell’ampia famiglia della servitù: tra servo propriamente domestico (villano, di connnotazione plebea) e servo cortigiano, che differenzia ulteriormente il suo stato di servizio sulla base "doveri" che gli sono assegnati nel sistema della corte...

domenica 13 luglio 2008

CGIL CAMPANIA: PROMOZIONE DI SCAGNOZZI E SISTEMA DI POTERE..






(Il primo a sinistra nella foto Ciro Nappo)





(a sinistra nella foto Ciro Crescentini, a destra Giovanni Sannino)



Nella provincia di Napoli e in Campania si continua a morire nei cantieri edili. Nelle ultime settimane sono morti sei operai. I palazzi del centro storico crollano e solo la fortuna ha evitato vittime innocenti. Milioni di euro provenienti dai fondi europei ingrassano enti di formazione professionale, consulenti e amici e amici degli amici.

La nostra Città e la Regione sono dirette dalla criminalità economica che fa affari con l'immondizia e le risorse pubbliche.

Il sindacato?

La Cgil Campania è in mano ad un personaggio che non sa leggere una busta paga, non ha mai visto un operaio in vita sua. E' un burocrate di partito che è stato imposto alcuni anni fa al decimo piano del palazzo di vetro di Vià Torino perchè doveva curare gli interessi del Governatore.

Ha imposto i suoi scagnozzi nei principali sindacati di categoria e ha avallato anche il licenziamento di un bravo ed onesto sindacalista, il nostro compagno Ciro Crescentini, molto apprezzato dai lavoratori napoletani.

Ciro è stato licenziato per rappresaglia perchè ha denunciato un sistema di potere, gli intrecci, le commistioni tra ispettorato del lavoro, alcune imprese edili e gli interessi della Cgil Campania.

Un sistema di potere che se fotte degli operai che muoiono o si ammalano nei cantieri.

Uno dei suoi principali scagnozzi, tale Giovanni Sannino, segretario generale della Fillea di Napoli un anno fa ha definito il licenziamento di Ciro un "normale avvicendamento" per "scadenza di mandato" rilasciando interviste ridicole ai giornali cittadini. Sannino, preannunciava candidamente che anche il suo "mandato" era scaduto.

Leggete qui quanto dichiarato, qualche anno fa, dallo scagnozzo della Fillea. Dichiarazioni false. Nei prossimi giorni lo scagnozzo del boss sarà eletto segretario generale della Fillea Campania sostituendo Vincenzo Petruzziello diventato "leader" della Cgil di Avellino dopo aver sistemato i parenti negli enti bilaterali. Un altro scagnozzo prenderà il suo posto, tale Ciro Nappo, un personaggio ambiguo, che assumerà l'incarico di "generale" della Fillea di Napoli.

La Cgil nazionale? Si è comportata come Ponzio Pilato. E' giunta l'ora di intensificare le nostre iniziative. Il sindacato non è un organismo o un'associazione qualsiasi. Beneficia di finanziamenti indiretti dallo Stato e imposti ai lavoratori (le quote di servizio) presentandosi come associazione senza scopo di lucro ma nella realtà svolge un'attività imprenditoriale. Le documentazione che circolano in giro lo dimostrano.

E lo possiamo dimostrare.

Abbiamo il dovere di dimostrarlo!


S.B

PS/ Ho aggiunto alle immagini di questo post, la pagina del quotidiano "Il Mattino" di oggi che riporta la notizia della morte di un operaio di 17 anni. Potete notare l'assenza di dichiarazioni dei sindacalisti della Cgil Campania o della Fillea e la netta presa di posizione dell'Ugl.
Una riflessione maliziosa: anche la stampa locale prende le distanze da un sindacato campano colluso e corrotto?
ULTIM'ORA: STASERA(DI DOMENICA) E' MORTO UN ALTRO OPERAIO. ECCO LA NOTIZIA DIFFUSA DA UN'AGENZIA DI STAMPA:
INCIDENTI LAVORO:MORTO MENTRE RIPARA 'GIGLIO'PER FESTA PAESE (ANSA) - NAPOLI, 13 LUG - E' caduto da un'altezza di quattro metri mentre, su una scala, stava riparando le luminarie di un ''giglio'', una delle alte strutture da portare in processione durante la tradizionale festa paesana. Paolo Di Biase, 33 anni, operaio che stava lavorando per conto della ditta ''Armonioso'', e' morto all'istante. E' accaduto stasera a Casavatore, comune dell'hinterland settentrionale di Napoli. Sull'incidente indagano i carabinieri della stazione di Casavatore.
Gli investigatori hanno accertato che non sono state osservate le norme sulla sicurezza del lavoro. I militari stanno svolgendo accertamenti anche sulla posizione lavorativa della vittima. A quanto si e' appreso, i festeggiamenti previsti stasera potrebbero essere annullati in segno di lutto. (ANSA). 13-LUG-08 20:47






mercoledì 9 luglio 2008

DERIVATI E DEBITI REGIONI E COMUNI: INDAGATO IL FIGLIO DI BASSOLINO, "MANAGER" DELL'UNIONE BANCHE SVIZZERE

Vi ricordate l'inchiesta di Report sui derivati? Riguardetevi questo questo video. Alcune ore fa è stata diffusa la notizia che la Guardia di Finanza è tornata negli uffici della Ragioneria comunale di Milano. Ecco la notizia diffusa dalle agenzie e giornali web...
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Sui Derivati, il figlio di Bassolino tra gli indagati. Il manager dell'Ubs a Londra e altri cinque funzionari di banca sono accusati di truffa aggravata ai danni del Comune -
Sono sei, fra cui Gaetano Bassolino, manager dell'Ubs a Londra e figlio del governatore della Campania, i funzionari di banca indagati per truffa aggravata al Comune nell'inchiesta del pm Alfredo Robledo sui «derivati» finanziari negoziati dal Comune nel 2005 con quattro colossi internazionali del credito per «ristrutturare» i debiti di Palazzo Marino. A 12 giorni dai primi sequestri di atti, e mentre ieri la Guardia di Finanza è tornata negli uffici della Ragioneria comunale a controllare e acquisire per ore altri documenti, filtrano i nomi dei manager. La loro iscrizione nel registro degli indagati è stata comunicata agli staff legali della svizzera Ubs, delle tedesche Deutsche e Depfa Bank, dell'americana JP Morgan.
Oltre a Bassolino, di cui si era parlato già in passato in relazione ad un'operazione di derivati fatta con Ubs dalla giunta campana, sono indagati anche Matteo Stassano in Ubs; in Deutsche Bank Carlo Arosio e Tommaso Zibordi (già indagato per l'aggiotaggio contestato alla banca nel filone milanese di Parmalat); Fulvio Molvetti in Jp Morgan; e Marco Santarcangelo in Depfa Bank. L'inchiesta, svolta dal Nucleo delle Fiamme Gialle e dall'aliquota di carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura, sta scandagliando una vicenda che l'opposizione ha invece sollevato in Consiglio comunale.
Oltre alla denuncia di Basilio Rizzo, di recente i consiglieri Davide Corritore e Fabrizio Spirolazzi (Pd) hanno depositato proprio in Procura un circostanziato esposto per sollecitare chiarimenti sull'operazione avviata nel 2005 dalla giunta Albertini: lo swap da 1 miliardo e 685 milioni di euro, progettato per far fronte a un maxidebito di bilancio, poi trascinato fino alla giunta Moratti e via via «perfezionato » con altre sei operazioni finalizzate a ridurre le perdite nel frattempo accumulatesi. Il totale delle minusvalenze, cioè delle perdite, è oggi stimato in 300 milioni di euro: quando il caso venne segnalato al sindaco, il potenziale rosso era di «soli» 130 milioni di euro.
Secondo il Pd, inoltre, le banche si sarebbero garantite fra i 70 e i 100 milioni di euro di commissioni occulte: altro tema su cui la Procura sta facendo accertamenti. Nel frattempo, è arrivata anche la relazione dell'auditing interno al Comune sulla gara iniziale del 2005, da cui hanno preso avvio tutte le altre. Secondo gli esperti ingaggiati dall'amministrazione, i derivati non erano neppure materia della gara: «Si passa — hanno concluso — da un'operazione a rischio nullo, a tasso fisso, a un Irs ( interest rate swap) che appare, per definizione, soggetto ai rischi di tasso di interesse a carico dell'ente».

sabato 5 luglio 2008

"L'EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI"...RISCOPRIAMO L'UTILITA' DELL'INUTILE!



I due psichiatri francesi autori di questo bel libro, mettono a fuoco con rigore, ma anche con grande facilità di scrittura, il disagio che pervade le giovani generazioni: un senso come di tristezza, di vuoto, di incapacità a comprendere se stessi e di dare un senso alla propria vita.
“L’epoca delle passioni tristi” individua le ragioni di tale sofferenza in un mondo in cui ormai le persone sono vittime di una logica mista di coercizione e seduzione: la seduzione della pubblicità,ossessivamente trasmessa dai media, che tende a creare costantemente nuovi bisogni, e la coercizione dettata da un’ idea estremista di utilitarismo; persino a scuola si dice ormai troppo spesso: “Studia! Altrimenti, se non ti laurei, non trovi lavoro..”; mentre sarebbe importante porre l’accento anche sul miglioramento personale che porta lo studio: sul piacere di apprendere, insomma.
E’ attraverso questi due fuochi che il liberismo, o meglio, l’economicismo, fa breccia nei cuori e nei cervelli dei ragazzi, fin dall’infanzia.
Ogni giorno un bisogno diverso.
Ogni giorno un consumo diverso. Così il sistema sia autoalimenta.
Non solo, tutto deve rientrare, come si diceva, in un ottica utilitarista. Tutto deve avere uno scopo immediato.
Niente deve essere disinteressato, altrimenti “perdi tempo” e se perdi tempo sei un fallito, uno che la società rifiuta, o molto peggio, ignora; il presente si dilata e l’adolescenza può diventare una melma che ci avvolge fin oltre i trentacinque anni.
Senza parlare poi degli effetti della precarietà del lavoro sulla famiglia (e qui sarebbe interessante sentire ogni tanto la voce di qualche esponente cattolico).
Un genitore precario porta in casa le proprie frustrazioni, le proprie insicurezze e il bambino o l’adolescente le percepiscono bene. Il rapporto tra genitori e figli diventa teso, ansioso e la vita famigliare si trasforma in qualcosa di molto difficile da sopportare.
Assistiamo così al paradosso di una società autoritaria, che ti vuole e ti obbliga ad essere efficiente e iperflessibile, ma che, paradossalmente, mina le proprie basi, e cioè sradica l’autorevolezza dei genitori, i quali vengono trattati al pari di un qualsiasi altro bene di consumo: in definitiva, quindi, demolendo un istituto importante come quello della famiglia.
Il libro di Benasayag e Schmit invita a riscoprire la gioia del fare disinteressato, del piacere di coltivare i propri talenti senza fini immediati.
Il libro di Benasayag e Schmit invita a riscoprire l’ utilità dell’inutile. In definitiva: a fare una scelta controcorrente.


lunedì 30 giugno 2008

MAGNIFICA GENTE...

Magnifica Gente...
La moglie del segretario generale della Cgil Campania direttrice di una rivista interamente finanziata da una partecipata regionale, si reca all'estero a spese della collettività, per "legittimare" la rivista...
La formazione professionale, invece, diventa occasione di arricchimento si sindacalisti attraverso conti correnti paralleli.
Gente, magnifica, gente....

giovedì 26 giugno 2008

UNA CANZONE DI SERGIO BRUNI, UN VIDEO, UN INNO ALLA MONNEZZA

Diffondiamo un video prodotto da "Masaniello 78".
Un inno alla monnezza...di ogni tipo!
In sottofondo una bellissima canzone di Sergio Bruni.

mercoledì 25 giugno 2008

GRAZIE COMPAGNI/E DI AVELLINO! LA RISCOSSA E' INIZIATA. VI DEDICHIAMO QUESTO VIDEO..

Dedichiamo questo video ai compagni e alle compagne della Cgil di Avellino.
Il Boss(Michele Gravano) ed il suo scagnozzo(Vincenzo Petruzziello)hanno vinto ma con le ossa rotte. I compagni irpini li hanno paragonati alla monnezza che non vogliono da smaltire.Lo scagnozzo è stato eletto solo con la seconda votazione con i voti dei presenti, perche la prima non ha preso neanche il 50% più un voto. Ad Avellino la lotta è appena cominciata. Il tiranno di Via Torino non conta più niente e tornerà la libertà nella Cgil Campania.
Vogliamo ricordare al Boss che i ribelli sono coloro che hanno un profondo, nativo rapporto con la libertà e rifiutano senza esitazione, il fatalismo...

domenica 22 giugno 2008

UN APPELLO PER I COMPAGNI E LE COMPAGNE DELLA CGIL DI AVELLINO...




Buona cosa la Logica e la Saggezza quando però c’è la libertà.
Le Tirannidi si abbattono con Lotte
Col sangue si scrive la favola della libertà
Fratelli che vivrete dopo di noi
non maledite i vigliacchi
che hanno esitato ad entrare nella Lotta
Abbiate pietà di loro e continuate la nostra strada
(Alexandros Panagulis)

Cari amici e compagni della Cgil di Avellino,

Vi dedichiamo una bellissima citazione di Alexandros Panagulis, un grande socialista greco. Una citazione che dovete imprimere nelle vostre menti quando Martedì prossimo vi recherete nell'urna elettorale per scegliere il nuovo segretario generale della Vostra Camera del Lavoro. Una scelta che vogliono imporvi. Una scelta decisa a tavolino da un personaggio, un vero e proprio Boss stalinista, il quale ha trasformato la Cgil Campania in una corrente politica, uno strumento privato e personale.

Sappiamo che il Boss del decimo piano di Via Torino vi ha convocato e vi ha ricattato. Sappiamo che il Boss ha minacciato ritorsioni (licenziamenti, isolamenti o trasferimenti) se non votate in favore del suo scagnozzo: Vincenzo Petruzziello.

Martedì il Boss del decimo piano sarà presente al Comitato Direttivo. Vuole condizionarvi.

Non abbiate paura!!

Il Boss vuole accelerare l'attuazione della lottizzazione dei posti decisi a tavolino per trovare subito una soluzione, un paracadute per l'ex autista del Governatore (Giovanni Sannino) che dovrebbe sostituire il Petruzziello e garantirsi altri otto anni di mandato. Nappo prenderà il suo posto. La "giostra" - usando le parole di Andrea Righi - continuerà a girare...

Amici e compagni di Avellino,

Il Petruzziello, il Sannino, il Nappo e il Giorgio Borrelli nel giro di un anno hanno spolpato una grande categoria come la Fillea. Hanno pianificato violenze di ogni genere. Allontanato con le buone o con le cattive decine di compagni e compagne. Lottizzato posti negli enti bilaterali per figli, nipoti, generi e amanti. Un compagno è stato addirittura licenziato e buttato sul lastrico. La Fillea è stata trasformata in un "affare privato": agenzie di viaggi, cene e viaggi all'estero per mogli e figli, assicurazioni integrative e fondi monetari, scontri strumentali con l'associazione costruttori di Avellino ecc ecc.

Per colpa di Petruzziello, Sannino, Nappo e Borrelli, la Fillea di Napoli, Caserta e Regionale ha collezionato un record di denunce civili e penali. Nei prossimi mesi, i tribunali di Napoli e di S.Maria Capua Vetere fissereranno le date delle udienze per esprimersi sui ricorsi presentati da alcuni compagni/e dirigenti ,per mobbing, licenziamenti, danno biologico, danni all'immagine, irregolare utilizzo di contratti a progetto.

Amici e compagni di Avellino,

Il vostro NO nell'urna contro l'elezione di Petruzziello, la vostra autonomia di pensiero, potrà determinare una svolta. La Cgil Nazionale, aspetta un vostro segnale. Il Vostro voto sarà un segnale preciso e Corso D'Italia ne dovrà tenere conto così finalmente respireremo aria di libertà in tutta la Campania!!

Se, invece, accetterete come pecore, i ricatti e le minacce del Boss, proverete sulla vostra pelle, dopo qualche mese, cosa sono capaci di fare gli scagnozzi come Petruzziello.

Non fatevi più umiliare. Il segretario della Camera del Lavoro di Avellino lo devono scegliere gli avellinesi.

Un Abbraccio Fraterno.

Un Gruppo di Compagni e Compagne di Napoli.

giovedì 19 giugno 2008

E' STATA UNA BELLA ASSEMBLEA..




L'agenzia video giornalistica "Videocomunicazioni" ha diffuso una sintesi dell'assemblea-dibattito per la presentazione del libro "Lavorare Uccide" di Marco Rovelli,tenutasi all'Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli. Una bella assemblea.
Per vedere il video trasmesso da tutte le emittenti televisive campane clicca qui

venerdì 13 giugno 2008

LAVORARE UCCIDE




Abbiamo appreso da alcune agenzie di stampa leggi cliccando qui e dal sito del coordinamento Rsu clicca qui che Martedì 17 Giugno sarà presentato a Napoli, il libro-inchiesta "Lavorare Uccide" di Marco Rovelli.
Un documento importante per comprendere e poi agire contro i quattro omicidi al giorno che si compiono sui posti di lavoro.
Non faremo mancare la nostra partecipazione...






giovedì 12 giugno 2008

QUANDO UN OPERAIO MUORE...

Sei operai morti a Mineo, 35 km da Catania. Morti mentre pulivano la vasca di un depuratore, uccisi dai fumi delle sostanze tossiche. Morti senza tute e maschere di protezione. I media e i politici riscoprono l'emergenza morti sul lavoro. Copertine e servizi dedicati alla tragedia. Ma si muore ogni giorno. Altri tre morti tra ieri sera e questa mattina, a Imperia, Udine e Nuoro. Tre morti lunedì, ad Alessandria, Napoli e Frosinone. Addirittura cinque morti il 29 maggio, ad Ancona, Bergamo, Sanremo, Vicenza e Trento. Ed oggi si è dovuti assistere al solito giro di condoglianze e rammarico da parte dei politici



I CADUTI SUL LAVORO..