lunedì 30 giugno 2008

MAGNIFICA GENTE...

Magnifica Gente...
La moglie del segretario generale della Cgil Campania direttrice di una rivista interamente finanziata da una partecipata regionale, si reca all'estero a spese della collettività, per "legittimare" la rivista...
La formazione professionale, invece, diventa occasione di arricchimento si sindacalisti attraverso conti correnti paralleli.
Gente, magnifica, gente....

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggete l'articolo pubblicato da "Repubblica" del 29 Giugno 2008.
Aspettiamo con ansia i baschi verdi alla Cgil Campania in Via Torino..
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Indagini della Finanza in Abruzzo e in Molise, spariti 20 milioni di fondi Ue
Bufera sullo Ial, l'ente del sindacato che si occupa di avviare i giovani al lavoro
Scandalo alla Cisl, auto di lusso
con i soldi della formazione
di GIUSEPPE CAPORALE


L'home page del sito dello Ial, l'ente della Cisl che si occupa della formazione e ora sotto inchiesta

PESCARA - Venti milioni di euro di fondi pubblici spariti nel nulla. Forse anche di più. Sottratti da un ente di formazione professionale, che avrebbe dovuto aiutare i giovani ad inserirsi nel mercato del lavoro, e che invece ha sperperato fondi. Ora, lo Ial-Cisl Abruzzo e Molise, è in liquidazione, travolto da un'inchiesta giudiziaria per una montagna di euro della Ue, finita prima nelle casse dell'ente del sindacato e poi scomparsa.

Gli stessi vertici nazionali della Cisl ammettono che quegli ammanchi di bilancio "non trovano giustificazioni" e presentano "gravi responsabilità", come conferma l'amministratore delegato dello Ial nazionale, Graziano Treré. Quando le Fiamme Gialle di Pescara, pochi mesi fa, hanno sequestrato i documenti contabili, hanno scoperto che i soldi della formazione professionale erano stati utilizzati per acquistare auto di lusso (Mercedes), finanziare campagne elettorali, comperare beni per uso personale (come mobili per arredare la casa di alcuni dirigenti).

E tra le carte è spuntato anche un finanziamento al Palermo Calcio (periodo 2000-2002), quando alla presidenza c'era l'ex segretario nazionale della Cisl, Sergio D'Antoni. Una circostanza, quest'ultima, che gli inquirenti comunque stanno ancora verificando.
Spulciando poi negli istituti di credito, sono stati individuati anche tre conti correnti. Uno ufficiale, in cui confluivano i finanziamenti, e altri utilizzati per far uscire somme sotto varie forme.

Il crac ha avuto inizio con la protesta dei docenti e dipendenti, senza stipendio da mesi. Poi, i vertici nazionali hanno proceduto al commissariamento, avviato un'indagine interna e presentato un esposto alla procura in via cautelativa. Ma l'inchiesta giudiziaria era già partita in base alle denunce di corsisti e docenti. Ora, con la chiusura definitiva e la dichiarazione dello stato di insolvenza, sono scattati anche 50 licenziamenti. Non solo: oltre mille e seicento giovani attendono compensi e rimborsi. E chissà quanto ancora dovranno aspettare.

Lo Ial-Cisl, in Italia, conta 194 centri di formazione, con 3.500 dipendenti in 19 strutture regionali e un fatturato consolidato di circa 400 milioni di euro, proveniente in gran parte da fondi pubblici, compresi quelli europei. "In linea con i propri fini statutari" si legge in una nota del sindacato "lo Ial progetta e coordina percorsi integrati di orientamento, formazione ed assistenza all'inserimento lavorativo e nella creazione d'impresa, finalizzati a favorire l'accesso al mondo del lavoro dei giovani e delle categorie svantaggiate".

Invece, in questa vicenda, i lavoratori denunciano di essere stati truffati. "La non corretta tenuta contabile non consente una ricostruzione fedele di quanto avvenuto. Del resto, su questo si concentra l'indagine della magistratura" spiega Pietro Evangelista, commissario liquidatore. L'inchiesta coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, e portata avanti dal pm Antonio Papalia, prosegue con interrogatori e avvisi di garanzia. Sotto esame gli anni tra il 2000 e il 2006. Ora si punta a chiarire quanti soldi per la formazione professionale potrebbero essere finiti ai partiti.

Dalle deposizioni sarebbe emerso lo "strapotere" di cui godevano gli amministratori. "Un dominio su cui nessuno ha controllato" ammette un ex componente dello Ial. E con l'incedere dell'inchiesta, il conto in rosso sale: da poco è emerso un altro ammanco. Solo i contributi non versati all'Inps e le tasse evase ammontano a oltre 10 milioni di euro.

(29 giugno 2008)

Anonimo ha detto...

La moglie del Boss della Cgil Campania va a Parigi a spese della collettività...
Vi ricordiamo che la rivista "Filo di Perle" è interamente finanziata con i fondi europei..
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CAMPANIA: VALIANTE DOMANI A PARIGI OSPITE DEL GOVERNO FRANCESE

Napoli, 30 giu. - (Adnkronos) - Il vicepresidente della Regione Campania Antonio Valiante e le responsabili della rivista 'Filo di Perle', con la direttrice editoriale Luisa Cavaliere, saranno ospiti a Parigi del governo francese e della giunta comunale della capitale e parteciperanno a un dibattito sul tema della discriminazione delle donne nel Mediterraneo. Nel pomeriggio Valiante incontrera' il segretario di Stato per la politica della citta' Fadela Amara.
(Zca/Pe/Adnkronos

Anonimo ha detto...

Bellissimo il video di "Magnifica Gente".
Complimenti a Stefania.

Anonimo ha detto...

Avete visto l'esito dell'assemblea del pd a Napoli? il "nostro" ha azzeccato l'ennesima figura di m...a. Vuole fare il sindaco, risultato nulla da fare. Si candida alle primarie, idem. Aspira ad una candidatura alla camera o al senato, trombato!
Immagina di fare il segretario del pd di Napoli, non è cosa per lui.
Deve limitarsi a fare il boss della CGIL Campania fino a che non escono fuori i compagni con gli attributi. Siete molti, uscite allo scoperto magari organizzando una bella presa di posizione. Non abbiate paura, è un uomo morto, gli manca poco alla debacle. Se invece uscite allo scoperto dopo la sua fine avrete fatto solo del male a quanti hanno combattuto in prima linea. Coraggio come quei pochi e indifesi compagni di Avellino.

Anonimo ha detto...

Non se ne può più. Di Ciro non se ne fottono e cominciano a preparare altre epurazioni, alcune a napoli altre a caserta per poi finire ad avellino con la vendetta.
Apprendo da compagni informati che il boss si vanta di collegamenti diretti con i livelli nazionali di categoria e confederali. torna dunque l'asse epifani-cantone-martini e giù molto più giù gravano petruzziello libertino.
assicurano in molti novità. speriamo.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo delle 23:22,
questo blog è un grande strumento di comunicazione.
Facciamo nomi e cognomi, denunciamo i fatti che accadono.
Senza remore.
Il Boss e la sua corte hanno paura dell'informazione.
Internet, ormai è presente anche nelle stragrande maggioranza delle case dei lavoratori.
Forza compagni!

Anonimo ha detto...

Si racconta che, in occasione dell'elezione dell'amico del boss, ad Avellino fossero presenti alla riunione del direttivo alcuni dirigenti regionali per intimidire o imporre con la loro presenza fisica il voto favorevole a petruzziello.Intimidazioni, minacce, imposizioni? Cosa significano le presenzze di individui delle F.P., della società di servizi e di altre categorie in quella sede? Dove sono andati a consumare il pranzo e a spese di chi? Sempre a carico dei poveri lavoratori ignari di come si spendono i loro soldi. Ma hanno durata breve, sono stati scoperti e presto condannati. Epifani, Cantone, Martini intervenite presto e bene. Diversamente siete complici.

Anonimo ha detto...

Eh, Eh, quelli della Funzione Pubblica non hanno niente da dire sui permessi sindacali messi sul sito online del Ministero della Funzione Pubblica?

Anonimo ha detto...

Cari compagni un altro caduto sul lavoro ad Afragola. chissà se qui p...ci sanno che è in provincia di Napoli!
forse è meglio che il "boss" va a fare il segretario del pd a Napoli così azzeriamo anche quei vertici e ricominciamo da capo.
LIBERO.

Anonimo ha detto...

C'è una persona nella Cgil regionale che ormai recita il ruolo di fattorino del boss. Fattorino perchè gli recapita la posta, perchè esegue gli ordini ,anche quelli che hanno a che fare con la violenza verbale e fisica fino ad esercitare un vero e proprio mobbing. Fattorino perchè, ormai prossimo alla pensione il boss gli ha chiesto di eseguire gli ordini. Il premio arriverà, vedremo quale sarà e quanto costerà alla Cgil. Di certo è venuto meno a tutti i presupposti etici e morali. Che delusione! Come dire c'è un prezzo per tutti! maledetto D'a



I CADUTI SUL LAVORO..