Ci scrive un ex direttore dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari di Roma....
"La casta non ha problemi nel trovare casa.
No non è una battuta, ecco una nuova inchiesta dell'espresso(clicca) sulle case "agevolate" dei politici.
Parto dalla mia esperienza: ho assegnato case popolari per circa venti anni.
Mentre assegnavo case popolari a canoni irrisori pagavo un mutuo con un tasso del 20%, non scherzo era il periodo della stretta creditizia.
Ho assegnato oltre 300 case popolari, nuove vecchie, anche vere e proprie catapecchie.
Ho ricevuto un mare di insulti ma anche attestati di stima e una cassetta natalizia che ho rimandato indietro.
Ho visto la gente piangere, incavolarsi, sbattere i pugni, arrangiarsi in situazioni estreme, cercare di creare le situazioni per fare il grande salto in avanti in graduatoria, insomma una vera e propria guerra tra poveri.
Indubbio il fatto che oggi per molti è cambiata in positivo la vita, non pagare un mutuo o avere un affitto irrisorio non è roba da poco.
Un pò di invidia non posso non averla e capisco chi tuona contro alcune gestioni allegre, se dovessi fare un bilancio credo che potrebbero esserci un 5% di assegnazioni sospette di situazioni poco chiare nelle dichiarazioni dei redditi.
Quando però leggo inchieste come quella dell'espresso mi viene da indignarmi, perchè anche oggi pago un mutuo per comprare e ristrutturare una casa dove andrò a vivere ed ogni agevolazione fiscale necessita di procedure complesse e costose.
Non dico una banalità se affermo che non esiste una seria politica della casa nel nostro paese e purtroppo i primi a farne le spese sono i giovani, i precari che non possono accedere sic! al credito agevolato".
Parto dalla mia esperienza: ho assegnato case popolari per circa venti anni.
Mentre assegnavo case popolari a canoni irrisori pagavo un mutuo con un tasso del 20%, non scherzo era il periodo della stretta creditizia.
Ho assegnato oltre 300 case popolari, nuove vecchie, anche vere e proprie catapecchie.
Ho ricevuto un mare di insulti ma anche attestati di stima e una cassetta natalizia che ho rimandato indietro.
Ho visto la gente piangere, incavolarsi, sbattere i pugni, arrangiarsi in situazioni estreme, cercare di creare le situazioni per fare il grande salto in avanti in graduatoria, insomma una vera e propria guerra tra poveri.
Indubbio il fatto che oggi per molti è cambiata in positivo la vita, non pagare un mutuo o avere un affitto irrisorio non è roba da poco.
Un pò di invidia non posso non averla e capisco chi tuona contro alcune gestioni allegre, se dovessi fare un bilancio credo che potrebbero esserci un 5% di assegnazioni sospette di situazioni poco chiare nelle dichiarazioni dei redditi.
Quando però leggo inchieste come quella dell'espresso mi viene da indignarmi, perchè anche oggi pago un mutuo per comprare e ristrutturare una casa dove andrò a vivere ed ogni agevolazione fiscale necessita di procedure complesse e costose.
Non dico una banalità se affermo che non esiste una seria politica della casa nel nostro paese e purtroppo i primi a farne le spese sono i giovani, i precari che non possono accedere sic! al credito agevolato".