sabato 18 agosto 2007

IL RE ORMAI E' NUDO...


Un imperatore vanitoso si occupava solo della sua immagine e non di governare bene.
Alcuni imbroglioni gli dissero che avevano tessuto una stoffa formidabile, leggera, meravigliosa, che sarebbe stata invisibile agli stolti e agli indegni. I cortigiani in verita’ non la videro perche’ non c’era, ma per non passare da diversi ed essere giudicati male, fecero finta che il vestito ci fosse e dissero tutti che era bellissimo. Anche l’imperatore in verita’ non vedeva affatto il vestito che non c’era ma finse anche lui come tutti.
Cosi’ ammantato, sfilo’ dunque per le vie della citta’ di fronte a una folla di cittadini che applaudivano e lo lodavano la sua eleganza.
Solo un bambino grido’: “Ma l’imperatore e’ nudo!”
Oggi lo avrebbero linciato.

Lo scopo della fiaba “I vestiti dell’imperatore” e’ quello di denunciare una situazione in cui una maggioranza sceglie volontariamente di non far parola di un fatto ovvio, fingendo di non vederlo. E se non lo vedi, se non te ne assumi la responsabilita’, il fatto non esiste.
Le morti bianche sono un buon esempio.
Lo si puo’ esecrare, ma in forma astratta senza fare nomi, come una cosa di cui in fondo nessuno e’ responsabile, una specie di fatalita’ non addebitabile a colpa superiore. Muoiono si’ ma si vede che moriranno per caso. Non ci sono responsabili.
Indicarli per nome, dire chiaramente che essi non sono morti per un colpo di sonno, ma a causa di leggi infami, che hanno nome e cognome, e’ un tabu’ politico che fa scattare tutti gli anticorpi di un organismo che ormai non ha piu’ contrapposizioni ideologiche ma solo autodifese corporative.
Insomma l’elefante e’ nella stanza, ma nessuno vuol vederlo, l’assunzione di irresponsabilita’ e’ totale, anzi il vero reato e’ proprio denunciarne la presenza o dire chi lo ha fatto entrare, mettendo a rischio la vita di tanti.
E l’elefante e‘ la malattia da infezione, la morte per cancro, la caduta dall’impalcatura malfatta, l’intossicazione da veleni. Ed e’ anche il lavoro precario senza diritti, che non ti dara’ mai la pensione. Che non ti permettera’ di farti una famiglia, una casa. Che ti manterra’ inuna situazione di debolezza, di dipendenza.. Ma costoro pretendono che si creda che cio’ avvenga grazie al Caso. Loro non c’entrano. Guai a far nomi!
I 157 morti di Marghera sono quell’elefante, tutti assolti!
I 2139 morti per amianto dell’Eternit. Tutti innocenti
I 1300 morti l’anno sul lavoro. Nessun colpevole!
Ma certi pretendono che si creda che tutte queste catene di morti, di malati, di sofferenti, di precari sia avvenuta senza loro intervento. per quanto siano loro ad avere fatto pessime leggi, continuano a ritenersi fuori dalle cause. Loro non c’entrano. Guai a far nomi!
Chi invece fa denunzie precise, nomina Tizio e Caio, e soprattutto fa nomi di destra uniti a nomi di sinistra, rompe una tremenda omerta’, in cui si rivela la vigliaccheria dei politici, il complotto collettivo dei partiti, la situazione di vergognosa mafia di fatto, lo sporco legame che si basa sulla menzogna sostanziale, una menzogna che non riguarda solo la verita’ di cio’ che si mostra, ma la verita’ “di cio’ che si e’”. E quando si mente su cio’ che si e’, diventa poi difficile fare atti coerenti e tesi al Bene e sapere da che parte si sta e agire di conseguenza.
Se la falsificazione nasce sul proprio io e sulla schizofrenia tra cio’ che si proclama e la verita’, ogni atto diventa colpevole, ogni immagine rischia di andare in frantumi, si perde la faccia.
In Giappone forse perdere la faccia davanti alla societa’ e’ un reato imperdonabile da cui si esce solo col suicidio. Da noi la faccia non si perde mai, perche’ quel che si perde ogni volta e’ solo una maschera.
Parlare di cio’ che e’ davanti agli occhi ma che tutti negano, fare i nomi dei colpevoli di tante morti sul lavoro, di tante forme di malo-lavoro, dire che vi fu una inconcepibile alleanza di destra, sinistra e centro contro i lavoratori e’ come denunciare l’ipocrisia del sistema cioe’ di tutti quanti. E questo per i politici e’ inaccettabile.
Come e’ inaccettabile cio’ che sta sotto gli occhi di tutti e che dovremmo gridare dai tetti alla fine: che non vi fu alcuna contrapposizione di schieramento tra i governi di centrosinistra e quelli di centrodestra ma una sostanziale concordia sul peggio che si e’ abbattuta sul popolo, contro il popolo, aumentando solo il suo danno.
Ma questo “loro” non vogliono che si dica.
Perche’ ormai e’ la verita’, oggi, il vero nemico politico.
Spesso la verita’ viene proclamata da qualcuno che esce dal contesto, che non e’ omologato, che e’ troppo diretto e privo di sovrastrutture per soggiacere alle pressioni esercitate all’interno di un gruppo e che sfugge alla sua sostanziale omerta’.
E allora cosa dovremmo fare? Di fronte a 3 parti politiche sostanzialmente identiche e falsificanti che difendono solo il loro status quo e sono omertosamente unite contro la democrazia e i suoi diritti fondamentali?
Continuare a elogiare le leggi Biagi come una buona riforma per il lavoro?
Negare che essa nacque dal pacchetto Treu del primo governo di centrosinistra?
Ignorare le condizioni di precarieta’ e le sofferenza di tanti giovani o di tanti lavoratori? Disconoscere che la democrazia sia ormai inesistente e fingere che le falsificazioni indotte da destra, centro e sinistra siano vere e degne?
O rinnegare tutti costoro sperando che contro le perversioni di un neoliberismo ormai in disfacimento sorga in Italia qualcuno che si mostri realmente amico della verita’, di un mondo migliore, di una decente difesa dei deboli?
E diventare finalmente uomini, che vuol dire veri, e dire fuori dai denti cosa e’ bianco e cosa e’ nero, al di fuori delle suggestioni partitiche?
Il re ormai e’ nudo. Bisogna che prima o poi se renda conto!
..

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono un lavoratore di Bari iscritto alla Cgil da più di 10 anni,
voglio esprimere il mio parere negativo in merito all'accordo ultimo, firmato da tutte le confederazioni e in particolar modo dalla nostra.
Ritengo che innanzi tutto non sia stato rispettato l'esito dell'ultimo congresso cioè il 15°,congresso con una parola d'ordine "Lotta al PRECARIATO" .Ricordo che per superamento dello scalone Maroni si intendeva un miglioramento dello stesso,non uno strumento che in modo diverso avesse lo stesso obbiettivo, quello di far pagare ancora una volta la spesa di gestione della previdenza sbagliata ai lavoratori.
Detto questo oggi ritengo che qualcuno che parlava di una sorta di patto prelettorale fra l'attuale governo e la nostra Cgil avesse ragione.Rivendico ed esigo che ci sia AUTONOMIA da parte della nostra confederazione,e ricordo noi tutti iscritti alla Cgil siamo gli unici e soli azionisti,cioè la Cgil deve esclusivamente tutelare gli iscritti,no il ministro Damiano ex Seg.Cgil,ex presidente del fondo Cometa,o quei soggetti che oggi stanno ultimando la composizione del Partito Democratico che poi non ha nulla a che fare con la parola Democrazia.
Faccio presente che non sarà facile come l'84 o come il luglio del 93,questa volta scenderemo tutti in piazza parleremo nelle assemblee e ci mobiliteremo perchè non avvenga più l'ennesima beffa per i lavoratori.
E se tutto ciò non bastasse certamente non finanzierò più una organizzazione sindacale e aimè farò il gioco dei padroni, ma Epifani non farà il sindaco come Cofferati sulle mie spalle.

Massimo Paparella Bari

Anonimo ha detto...

1)La precarietà si lega anche ai bassi salari (forse la vera piaga degli ultimi anni).
I datori di lavoro si rivolgono alle agenzie internali con pretese assurde vogliono dipendenti giovani belli bravi buoni qualificati con anni di esperienza e l'offerta è sempre la stessa salari in entrata DA FAME.
Ora prima che fossero istituite le Agenzie interinali il datore di lavoro se lo prendeva spesso in quel posto perche non aveva società private che bussavano continuamete alla sua porta con immensi database che raccolgono migliaia di curricola .
Se voleva una persona molto qualificata e voleva pagarla 2 soldi o aveva un'immensa fortuna o se la prendeva in quel posto.
Ora la situzaione è differente sono i datori di lavoro che usufruendo dell'apporto delle agenzie interinali , dettano legge anche sugli stipendi in entrata. Bassissimi!!!!
AGENZIE INTERINALI= SALARI PIU' BASSI.
2)La precarietà è strettamente legata ad una
bassa formazione del personale che vi opera.
Una società che ha in mente di prendere un lavoratore solo per qualche mese non si mette a perdere tempo a formarlo e a qualificarlo per le mansioni di più alto livello .
Lo inpiega nelle mansioni più semplici e per lavori se possibili quantitativi.
E il lavoratore precario alla fine non si qualifica e finisce per essere richiamto per mansioni che ha gia fatto e quindi di basso rilievo
PRECARIETA'= BASSA FORMAZIONE DEI LAVORATORI

Anonimo ha detto...

5 milioni di precari
il 20% della forza lavoro
Come a dire che un lavoratore su 4 non ha diritti, ferie, pensione, copertura per le malattie o gli incidenti sul lavoro, ed è sottopagato
Se ci mettimo anche il sommerso la cifra sale
Il sogno di Confindustria piccola media e grande è di far sparire un po' alla volta il lavoro protetto sostituendolo con lavoro precario
Dopodiché dello statuto dei lavoratori ci può fare un gran fuoco
Le leggi della destra e della sinistra hanno promesso che il precariato avrebbe aumentato l'occupazione
Che l'occupazione sia fittizia lo rivela il fatto che non è aumentato né il PIl né il tot di lavoro espletato
L'occupazione non è stata aumentata, è stata diluita
Il lavoro che prima era fatto da una persona ora è diluito su due
La prima era in grado di sostenersi, i due no
ma il costo dell'impresa è diminuito
E lo stato praticamente li scarica gettandoli nel limbo dei non esistenti
Promettevano che il lavoro precario era solo l'anticamera del lavoro fisso , ma ciò non è stato, si è reso solo il datore di lavoro più avido
30% dei giovani ha un lavoro atipico, ma non entra in alcun lavoro regolare. Passa un anno, due, dieci ed è ancora lì senza diritti e senza contratto
La cosa peggiore è che le percentuali di lavori atipici salgono per i laureati

Dice Mauro Gallegati:
"E' stata ampliata la discrezionalità dell’imprenditore nell’assumere lavoro mentre nulla è stato fatto per tutelare i diritti dei lavoratori.
Se non interverranno cambiamenti significativi dei tassi di trasformazione verso lavori non precari, né i necessari aumenti di occupazione “reale”, il nuovo mercato del lavoro non sarà capace di mantenere il sistema nel suo complesso (risparmi, sanità, previdenza e stato sociale).”

L'Italia aveva un sistema protetto. Destra e e sinistra hanno complottato per rovinarlo in nome del dio liberista. I risultati sono pessimi

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
la mia riflessione/domanda è semplice...come può un POLITICO (di qualsiasi schieramento)che guadagna circa 10.000 euro al mese tra stipendio e rimborsi capire le problematiche di un lavoratore comune che guadagna circa 1000 euro al mese???

LA RISPOSTA E' SEMPLICE NON PUO'!!!!

Lui non saprà mai cosa vuol dire pagare 500 euro per un monolocale o 600 euro per un mutuo con uno stipendio di 1000 euro!!!

Lui non sapra mai cosa vuol dire lavorare per 35 anni prima di prendere la pensione...tanto lui la prende dopo solo 2 anni di legislatura!!

Lui non saprà mai cosa vuol dire farsi 2 ore di traffico per andare a lavorare...tanto ha l'autista!!

Lui non saprà mai cosa vuol dire pagare 1.330 euro per un litro di benzina...tanto ha i rimborsi!!

Potri continuare per ore!!

La questione è semplice ci vogliono politici che capiscano quali sono le problematiche comuni e che vengano cambiati con rapide turnazioni così da non abituarsi troppo al lusso di fare il politico!!

Anonimo ha detto...

Per ciò che riguarda la crescita economica, solo dal 2006 siamo tornati a crescere e non certo grazie alla legge 30 ma grazie al fatto che l'Europa e in particolare la Germania hanno trainato la crescita.
Per ciò che riguarda il costo del lavoro, è stranoto (dati ISTAT) che i salari italiani siano i più bassi di tutta l'Europa eppure siamo quelli che cresciamo meno: come si spiega ?
Non parliamo poi dei morti sul lavoro.
Inoltre gli effetti di lungo periodo saranno nefasti: con stipendi di 800 euro al mese, i consumi crollano inevitabilmente, senza pensare al fatto che il lavoratore precario, sottopagato e senza possibilità di carriera è demotivato, con una produttività scadente e sopratutto essendo spesso un laureato, vede le sue capacità del tutto inutilizzate, non a caso i migliori cervelli trasmigrano all'estero.
La legge Biagi è stata confezionata su misura per gli imprenditori, questa è la verità...

Anonimo ha detto...

Ho 43 anni, un figlio e, come molti miei colleghi della stessa società, non sono MAI stato assunto. Sono precario da 10 anni. Mi hanno "consigliato" di aprire la P.IVA così "sembro" un libero professionista. Vengo pagato da sempre 11 mesi all'anno, perché ad agosto la ditta chiude quindi le ferie sono fatti miei. Quello che più mi da fastidio è che il Gruppo per cui lavoro si erge a paladino dei precari. E non posso dire nulla perché altrimenti cosa do da mangiare a mia figlia? Ciao e grazie per averci dato voce.

Anonimo ha detto...

Un mese fa mi viene rinnovato il co.co.co per un altro anno con discorsi entusiastici (sei davvero brava, una persona come te non ce la lasciamo scappare)e quant’altro ma dato che mi avevano parlato di contratto da dipendente ho pensato fosse giusto chiedere che mi venissero incontro almeno con lo stipendio visto che non ho diritto a nulla se non quello di lavorare come un mulo. Bene oggi a poco più di un mese dal rinnovo mi viene detto che da qualche giorno mi vedono meno attaccata al lavoro e quindi hanno perso la fiducia . Risultato mi licenziano per questo motivo e basta niente di più niente di meno. Le mie 60 ore di straordinario, l’aumento del fatturato e dei clienti mi ha portato al licenziamento solo perchè ho chiesto che mi venissero incontro non ho preteso ho chiesto che venisse riconosciuto il mio lavoro.Ora mi troverò disoccupata, senza il diritto alla disoccupazione e non sapendo neanche da dove partire a cercare visto che il mio campo è difficilissimo e ambitissimo.Giusto per la cronaca prendo 900 euro al mese aumentato da un mese di ben 40 euro con cui non ci pago neache una bolletta. Sapete cosa mi è stato detto che ne trovano altre mille di persone come me disposte a lavorare per molto meno di me. Questo paese ormai è destinato alla rovina più totale e noi non riusciamo neanche ad organizzarci per manifestare contro questo schifo.

Anonimo ha detto...

Sono una ragazza di 28 anni e dal 2003 vago nel mondo delle agenzie interinali. Nel aprile del 2005 una delle tante agenzie riesce ad inserirmi all’interno di una compagnia assicurativa di un grosso gruppo bancario. Il lavoro è interessante e nelle 4 proroghe ricevute, l’azienda ha sempre fatto presente la necessità di non perdermi classificandomi come un "grosso patrimonio che s’impegnava a tutelare". Risultato alla scadenza dei 24 mesi sono stata sbattuta fuori, utilizzando le scuse più banali: non hai dimostrato voglia di lavorare, sei stata sempre sempre in malattia ecc. Strano che si siamo accorti dopo 2 anni che non avevo voglia di lavorare e che nonostante ciò abbiamo sempre rinnovato i contratti, addirittura premiandomi passandomi ad un ufficcio le cui mansioni erano superiori a quelle descritte nei contratti. Cosa ancora più assurda, le mie colleghe sono state "minacciate" a non parlarmi più e sopratutto a non divulgarmi alcuna informazione e tantomeno a farmi da testimoni davanti al giudice. Mi sono rivolta ad un sindacato denunciando la situazione. Conclusione: sto ancora aspettando una risposta, intanto continuo a girare per le agenzie interinali. Una domanda mi sorge spontanea: ma le istituzioni non dovrebbero tutelare la parte più debole???

Anonimo ha detto...

Quello che voglio raccontarvi ha dell’incredibile, ma, purtroppo, è una storia vera! Si tratta di un ragazzo di 29 anni, che, dopo aver lavorato con successo per tre anni consecutivi per uno dei tre più famosi Tour Operator italiani, parte per un’isola lontana con il suo contratto più lungo: sei mesi! Questo ragazzo, simpatico a tutti, lavora così bene che dopo alcune settimane viene promosso sul campo: lui è felice! Ma la felicità, si sa, dura poco: un pomeriggio gli capita di scattare delle foto sulla spiaggia, al tramonto, al mare, ai pesci pescati, al pontile….. dove passeggiano due ragazze in costume….. due clienti del Tour Operator. Chiamato alle sue attività, dimentica la macchina digitale sotto l’ombrellone. Torna per riprenderla, ma la macchina non c’è più: è alla reception, dove trova i fidanzati delle due ragazze fotografate, arrabbiatissimi, che lo insultano, tentano di mettergli le mani addosso, perchè aveva scattato quella foto che ritraeva le loro ragazze. Lui, per calmarli,dice loro di essere disposto a cancellare la foto, chiede persino scusa (anche se le scuse dovevano farle a lui per avergli sottratto la macchina e visto le sue foto!). Ma no, loro non si calmano, anzi sono sempre più agitati, alzano la voce, minacciano denunce al ragazzo e al Tour Operator……. Come finisce la storia? In meno di 24 ore il ragazzo viene rimpatriato, convocato in sede e in pratica licenziato (la società vuole tutelarsi da eventuali denunce). Tutto finito: il ragazzo ha perso il suo amato lavoro, i suoi amici, la sua fiducia nel prossimo, la sua dignità: ha buttato via tre anni della sua vita, è stato umiliato, scaricato come un pacco postale….. Siamo nel 2007: possono ancora succedere queste cose? Cosa fanno i sindacati per questi lavoratori precari, che più precari non si può???? Qualcuno ha qualcosa da dire a proposito?

Anonimo ha detto...

La cosa più ridicola che mi sono sentito chiedere da una selezionatrice di un’agenzia di lavoro: "Come mai non ha mai trovato un lavoro a tempo indeterminato?". E secondo lei chi va nelle agenzie di lavoro, chi ha un’impiego statale? A volte cercano persone con un’esperienza maggiore della durata del lavoro offerto (es. lavoro di 3 mesi esperienza minima 1 anno)

Anonimo ha detto...

Io sulle agenzie interinali avrei da dire tanto… ma sono così incazzata che se parlo troppo esagero.. sono dei buffoni.. scansafatiche e che vivono sulla pelle della povera gente che cerca lavoro x potersi pagare l’affitto.. d’accordo con le aziende ti fanno lavorare una settimana che è quella di prova, smaltiscono il lavoro e poi nn ti pagano.. (successo almeno 5 volte).. una volta x una settimana di lavoro.. mi hanno dato 30 euro.. "sa le tasse" mi hanno detto!!! ridicoli…

Ti dicono "lunedì le faremo sapere" e nessuno più ti chiama.. ti mandano a lavorare e sbagliano pure i giorni e poi spariscono dalla circolazione.. è uno schifo e lo schifo più schifo è che è legale!!! Provate a chiamare alle 16.30 a volte se ne sono già andati a casa!!!!! vergognatevi!!!!!

Noi viviamo da più di un anno con un solo stipendio solo perchè non c’è nessuno serio…

E poi non lamentatevi se vi spaccano le vetrine! forse un motivo c’è!

sono troppo incavolata….si vede???

Anonimo ha detto...

le agenzie interinali ti prendono solo il curriculum e fanno colloqui ma lavoro niente e se te lo danno per pochi mesi e senza futuro o un breve futuro mai certo comunque (vedi la mia amica come detto sopra ma lasciamo perde se no mi rinc…).e poi se ne approfittano perche’ sanno che siamo precari disperati e pur di lavorare accettiamo tutto…che schifosi! per non parlare dei datori di lavoro che si accorgono di chi solo gli pare a loro.di me non si e’ accorto mai nessuno eppure sempre lavorato tanto e bene etc etc….perche’ assumono solo chi gli fa comodo o sono datori incapaci di gestire i propri lavoratori e quindi di valutarli come si deve… Sigh sigh sigh sigh siamo proprio rovinati precari incompresi da tutti se continua cosi….non ne posso piu’e non so che devo fare o meglio lo saprei ma che dura sta vita……ciao e buona notte a tutti….

Anonimo ha detto...

Come vedete questa mia osservazione da quando il lavoro sicuro non esiste più ma esistono le tanto odiate agenzie per "il lavoro" ! di sicuro ti promettono mare e monti, carriera, assunzione dopo quindici giorni che hai soddisfato le loro esigenze e poi ti mandano a casa con una scusa banale: 1)"l’azienda ha finito la produzione; 2) "l’azienda ha preferito continuare con i suoi dipendenti interni; 3) "il periodo di prova non lo hai superato( nonostante il periodo di prova e di circa 2-8 giorni lavorati!) 4) "non ti preoccupare che di sicuro al più presto ti ricontatteremo noi per un altra missione. Dopo queste balle il lavoratore che ascolta le segretarie delle varie agenzie si dilegua in semplicemente "va bene, arrivederci, comunque io sempre disponibile per qualsiasi altra proposta". No No No così facendo giorno dopo giorno ora dopo ora il datore di lavore si abbitua ad assumere matricole da ufficio paghe anzichè una persona che ha voglia di lavorare per avere un futuro sicuro: 1) affittarsi una casa senza vergognarsi che la sua busta paga la percepita solo da un mese di lavoro 2) sposarsi con la speranza di avere sicurezza per arrivare alla fine del mese etc.. Mi auguro che al più presto questa precarietà creata legalmente dalla autorizzazione della legge Biagi finisca distinti saluti a tutti i precari e disoccupati come me e fiducia nel futuro.

Anonimo ha detto...

HO FATTO APPENA UN COLLOQUIO DOVE NON VOGLIONO PAGARE I 5 GIORNI DI PROVA E LO STIPENDIO E’ MENO DI 700 EURO CHE SCHIFO…..SONO VERAMENTE INC….. NERA! MA CHE HO FATTO DI MALE PER SOFFRIRE COSI TANTO…

Anonimo ha detto...

Nella mia azienda i contratti sono rinnovati di mese in mese non consentendo a nessuno di noi giovani di potersi creare un futuro, mi chiedo se le persone che consentono questo scempio si vergognano e si sentono in colpa o sono piuttosto occupate a contare i soldi fatti sfruttando i lavoratori

Anonimo ha detto...

Ieri il mio datore di lavoro ha deciso di non rinnovarmi il contratto perchè sono stato assente per 5 giorni per una colica renale, dicendo che di quelli come me non ci si può fidare, quando in 2 anni è stata la mia unica assenza, ma cos’ altro avrei dovuto fare se bastano pochi giorni di malattia per perdere il lavoro!

Anonimo ha detto...

Mi sono appena iscritta a questo sito che ho trovato per puro caso.Ho iniziato a leggere le varie testimonianze di gente purtroppo simile a me!!!!Ho 42 anni con un contratto (dal 1° gennaio part-time)che sta per concludersi dopo 3 anni e sono stufa di questa situazione.Vivo da sola e con uno stpiendio da fame arrivo a malapena alla fine del mese!!!I politici, i sindacati se ne strafregano di noi precari,parlano tanto ma solo per convenienza politica.Non mi sento rappresentata da nessuno…Se riusciamo ad organizzare qualche forma di "lotta" per renderci visibili,io ci sono,pronta a fare qualcosa!!!

Anonimo ha detto...

ciao sono un precario disperato come voi e ho letto le vostre proposte e sono giunto a una conclusione . noi siamo stufi ,i nostri signori politici sene fregano di come andiamo avanti e di come non arriviamo al fine mese . allora organiziamoci, per poterlo fare credo che sia facile ,per primo fissiamo una data,per avvisare tutti ,visto che non tutti vanno su web,ci sono i telefonini ,e allora usiamoli ,facciamo girare dei messaggini dicenodo basta, tutti a roma il 20 ottobre.oppure sei precario ,vieni a …. a protestare con noi il…per me va tutto bene purche non ne facciamo un fatto politico. perche sia di destra che di sinistra non sono buoni nessuno.e pensano solo ai fatti loro .Ma perche noi non dovremmo reaggire ,chi celo vieta ? i politici con i loro 20,000 euro di stipendio,o i funzionari con il loro stipendio da nabbabbi. e poi dicono che dobbiamo fare sacrifici ,per aiutare questo Paese allo sfascio,ma chi ha portato questo Paese nelle condizioni che si trova ,non certo io, io non ho mai governato, ma io debbo pagare i loro errori o furti, e loro non pagano e la cosa piu grave non restituiscono . per questo vi dico muoviamoci prima che sia molto tardi ,facciamo sentire pure la nostra voce ,con il lavoro che faccio ,il letturista di gas e acqua sento parlare molto le famiglie e vi posso assicurare che siamo piu di quanto dicono ,piu della meta degli Italiani è sul punto di espodere basta accendere solo la miccia

Anonimo ha detto...

i sindacalisti se ne fregano dei precari. guardate quello che è avvenuto in Campania. I segretari generali della fillea cgil(Petruzziello e Sannino) hanno sistemato i figli(con contratti a tempo indeterminato con il massimo livello professionale, ovvio!!)negli enti bilaterali che sono finanziati dagli operai edili. Questi sarebbero i sindacalisti che dovrebbero fare le lotte contro gli infortuni sul lavoro?sono bravi solo a rilasciare interviste sui giornali ed alle televioni per soddisfare la loro vanità.che schifo!!

Anonimo ha detto...

Appello per la convocazione di uno sciopero generale unitario contro il protocollo su welfare e pensioni

Lo scorso 23 luglio Governo Prodi, Confindustria e CGIL-CISL-UIL hanno sottoscritto il protocollo d’intesa su welfare, lavoro e pensioni.
Un’accordo che sulle pensioni è addirittura peggiorativo rispetto allo scalone di Maroni: attraverso il varo di 4 “scalini” si innalza l’età pensionabile fino a 61 anni a partire dal 2013. Non solo: al danno si aggiunge la beffa del taglio delle pensioni attraverso un’riduzione dei coefficienti a partire dal 2010!
Il protocollo inoltre riconferma in toto le politiche di precarizzazione sancite prima col Pacchetto Treu, poi con la Legge 30, prevedendo addirittura la possibilità per il padrone di reiterare i contratti a termine oltre i 3 anni.
Nel frattempo, ancora una volta si regalano i soldi dei lavoratori ai padroni utilizzando la cassa dell’INPS per “gli sgravi al costo del lavoro”, si regala a Confindustria la detassazione dei premi e si incentiva il padrone ad un uso ancor più massiccio ed indiscriminato dello straordinario attraverso la riduzione dei contributi che il datore di lavoro è tenuto a versare per assicurarsi le prestazioni lavorative extra!
Dulcis in fundo, l’accorpamento degli enti previdenziali (INPS-INAIL), che produrrà tagli di posti di lavoro e un probabile aumento dei contributi in busta paga.

In parole povere, quest’accordo scandaloso è una vera e propria provocazione da parte di Governo e Confindustria nei confronti di tutti i lavoratori.

La resa senza condizioni dei vertici CGIL-CISL-UIL di fronte ai diktat di Prodi e Montezemolo rappresenta l’ennesima riprova di come le burocrazie confederali siano diventate nient’altro che apparati di controllo del movimento dei lavoratori, il cui unico fine è quello di co-gestire le politiche di macelleria sociale portate avanti dal “governo amico” di centro-“sinistra”, servile agli interessi del grande capitalismo italiano ed europeo!

Come attivisti sindacali, riteniamo sia giunta l’ora di rispondere in maniera unita e organizzata contro quest’attacco concentrico alle condizioni di vita e di lavoro, che vede uniti centro-destra e centro-sinistra, padroni e vertici sindacali.
Non possiamo stare a guardare:
la lotta è qui ed ora!

Per queste ragioni, ci rivolgiamo a tutti i lavoratori e le lavoratrici, indipendentemente dalla sigla sindacale di appartenenza, per costruire dal basso, in ogni luogo di lavoro e su ogni territorio, comitati di lotta unitari contro lo scippo delle pensioni, al fine di sviluppare iniziative e mobilitazioni congiunte.
Ci rivolgiamo inoltre a tutte le organizzazioni del sindacalismo di base e conflittuale, e agli stessi settori genuinamente anticoncertativi del sindacalismo confederale, affinché costruiscano uno sciopero generale unitario di tutte le categorie e di tutte le sigle sindacali anticoncertative contro quest’ignobile accordo: un’unica, grande scadenza di lotta, che veda l’intero movimento dei lavoratori unito contro i comuni avversari: governo e padronato.

Solo la lotta paga
Uniti si vince

Adesioni:

Luigi Izzo, Cantieri Navali Megaride - Napoli; Dario Calzavara, FIOM-CGIL AleniaBreda - Napoli; Peppe Iannaccone, FIOM-CGIL Alfa Romeo Avio - Pomigliano (NA); Antonio Pelilli, RSU FP-CGIL Comune di Pozzuoli (NA); Riccardo De Angelis, RSU FLMU-CUB Telecom - Roma; Andrea Fioretti, FLMU-CUB Gruppo Sirti - Roma; Francesco Fumarola, FLMU-CUB Atesia - Roma; Giuliano Micheli, CUB Trasporti Alitalia - Roma; Luigi Giacinti, FLMU-CUB MVS - Roma; Giovanni Ciccone, RSA FLAICA-CUB Gruppo Cremonini - Roma; Claudio Lorenzoni, RdB-CUB INPS - Roma; Katia Lauria, FLMU-CUB Atesia - Roma; Federico Giusti, RSU Cobas del Comune di Pisa; Giovanni Bruno, RSU Cobas Scuola - Firenze; Giulio Pasquali, Coordinamento Esternalizzati - Pisa; Massimiliano Murgo, RSU Alternativa Operaia Marcegaglia Building - Sesto S. Giovanni (MI); Elena Cinzia Bega, RSU Siemens - Milano; Ettore Magrini, RSU RdB-CUB SMMT Baiano - Spoleto (PG); Enzo Carlini, RSU CGIL Cementir - Spoleto (PG); Aurelio Fagiani, RSU CUB IISS - Spoleto (PG); Paolo Bernardini, RSU CGIL Manini - Perugia; Gigi Fucchi RSU, RdB-CUB ASL n° 2 - Assisi (PG); Enrico Campofreda, delegato CGIL Comitato Olimpico – Roma; Gabriele Attilio Turci, RSU Cobas Scuola - Forlì (FC); Mimmo Dallago, RSA CARIFAC Spa FISAC-CGIL - Fabriano (AN); Aride Mosca, RSU FILTEA-CGIL Miti Zogno – Bergamo; Riccardo Filesi, SdL Alitalia - Roma; Barbara Ricci, SdL Alitalia – Roma; SLL – Napoli; Carlo Corbellari, RdB-CUB Comune di Verona; Silvestro Schena, RSU FIOM-CGIL OM-C.E. - Lainate (MI); Andrea Tosa, RSU Cobas del Comune di Genova; Nicoletta Dosio, Cobas Scuola - Valle di Susa (TO); Stefano Menozzi, Cobas Pubblico Impiego – Parma; Donato Romito, RSU Unicobas-Scuola – Pesaro; Gianfranco Zuccari, operaio Thyssen Krupp – Terni; RSU FLAICA-CUB Auchan di Casalbertone – Roma; Dante Bedini, insegnante Direttivo Provinciale CGIL Scuola – Treviso; Catia Galassi, RdB-CUB Comune di Novara; Antonio Gabriele - RSU Cobas Scuola – Cosenza; Riccardo Arena, RSU FLMU-CUB Engineering – Roma.

Anonimo ha detto...

Giudichiamo l’accordo governo-sindacati una vera e propria truffa ai nostri danni, ai danni dei lavoratori. Se tale accordo, così com’è, fosse votato alle Camere anche dalle forze comuniste e di sinistra, significherebbe che queste forze avrebbero interiorizzato la menzogna da cui è partito l’attacco dei padroni, quella per cui l’INPS sarebbe in crisi, una menzogna smentita persino dallo stesso presidente nazionale dell’INPS. In verità sappiamo che l’invenzione della crisi dell’INPS è uguale a tutte le altre crisi inventate per le aziende pubbliche: funzionali alle privatizzazioni. E la privatizzazione della previdenza pubblica sarebbe per i padroni l’affare del secolo. Vogliamo dirlo con grande chiarezza: se passasse alle Camere l’accordo governo-sindacati si farebbe persino peggio del governo Berlusconi, poiché attraverso gli scalini andremmo in pensione a 59, a 61 e 62 anni con 36 di contributi. E questo dopo che i lavoratori, con lo 0,3% in più di contributi hanno già versato nell’ultimo anno, e verseranno in più, nei prossimi anni, 1 miliardo di euro nelle casse dell’INPS!

E’ chiaro che sta vincendo la linea liberista di Padoa Schioppa, subordinata alla Confindustria e ai dettami antioperai di Maastricht.

Da diverse parti, anche a sinistra, è stato detto che se non passasse la proposta governativa il rischio sarebbe quello di far scattare, da gennaio 2008, la legge Maroni. E, questa, un’argomentazione che non sta in piedi, poiché, in verità, attraverso la proposta governativa tale legge sarebbe chiaramente peggiorata: non saremmo di fronte alla “riduzione del danno” ma alla ratifica di un danno maggiore. Noi siamo convinti che solo attraverso una mobilitazione di massa, sino alla proclamazione dello sciopero generale, si potranno cambiare i rapporti di forza sociali, politici e istituzionali. E solo attraverso questo cambiamento il governo potrà recedere dalla controriforma pensionistica. Da questo punto di vista, ci ritroviamo nelle posizioni assunte dal compagno e senatore Fosco Giannini, eletto qui da noi, in Calabria, al quale esprimiamo la nostra solidarietà, il quale con chiarezza ha affermato che ora occorrono sia il referendum tra i lavoratori che la lotta sociale e, infine, che, se l’accordo rimanesse questo, i comunisti e la sinistra d’alternativa non dovrebbero votarlo.





Vibo Valentia lì 31/07/2007


Fabbrica “Italcementi”

Rsu

Patania Giovanni

Borello Giacomo

Figliucci Adriano


Fabbrica “Car-Met” (Carpenterie metalliche)

Rsu

Comerci Francesco

Lo Schiavo Antonio


Azienda raccolta rifiuti Proserpina Spa

Rsu

Marchese Gino

Corona Michele

Mantino Antonio

D’amico Giuseppe



Seguono altre 120 firme di lavoratrici e lavoratori.

Anonimo ha detto...

Vorrei portare ha conoscenza molte persone di come si può morire sul lavoro e non aver nessun risarcimento dei danni.
Ora vello spiego con due parole se ci riesco, molto tempo fà mio padre lavorava per una socetà in una azienda agricola, un giorno puortroppo ci fù un incidente con un trattore in cui mio padre perse la vita,e noi la tranquillita di una famiglia, visto che da quel giorno e ancora oggi sto lottando per far valere i diritti e la dignità di mio padre come una persona che lavorava per vivere e non per morire.
Le mie vicende durano da 15 anni con cause penale e civile del lavoro mi sono girato tutti i tribunali di Roma, ma la cosa più incredibile e che non ho risolto nulla si forse qualcosa come dice beppe grillo mi sono indebitato cosi rientro in quelli che contano,ma la beffa più grande e vedere che una socetà perche avendo la sigle SRL, contro la quale tu seplice operaio non puoi pretendere nulla visto che in modo nolto semplice chi ha i soldi mette in carica un povero disgraziato che non ha nulla e loro i veri proprietari rimangono come soci cosi che non gli puoi toccare nulla di quello che hanno e con tinuano a farsi gli affari loro tranquillamente mentre tu lotti contro i mulini a vento, visto che non otterrai nulla che ti aspetta, e non solo la legge gli da la possibilità di togliersi tutto prima cosi la società non ha nulla e cosi oltre l'umigliazione anche la beffa, visto come e semplice uccidere una persona e non andarci di mezzo.Forse erano meglio i tempi di una volta anche se violenti occhio per occhio dente per dente, forse e troppo ma dopo 15 anni di calvario e di prese in giro con ricorsi allungamenti delle udienze vorrei vedere voi al posto mio se la pensereste diversamente.
Poi l'ultima cosa L'INAIL da una misera pensione a mia madre, e non solo sto cercando di informarmi se esiste un fondo tipo vittime della strada, che si riferisca alle vittime sul lavoro,ma credo che anche questa sarà un'altra lotta contro i mulini a vento.

Anonimo ha detto...

Accanto alle morti bianche da traumi nell’edilizia, industria e d agricoltura ,le malattie professionali costituiscono le morti bianche lente e colpiscono soprattutto il sistema cardio-respiratorio. Nel mondo, 160 milioni ogni anno. Un problema sociale, ovviamente, ma anche un “peso” per l’economia: il costo annuo nel nostro paese è di 28 miliardi di euro, mentre a livello mondiale si arriva a 1.251 miliardi di dollari, il 4 per cento del pil, una cifra 20 volte superiore all'ammontare mondiale ufficiale dei fondi stanziati per lo sviluppo.
- La stessa fonte indica che i 335 mila morti salgono a due milioni le persone se si considerano anche le vittime di malattie professionali.., le c.d. “morti bianche ad orologeria”.In pratica ogni giorno muoiono 3300 lavoratori, al ritmo di un morto ogni 6 minuti.
- Le morti per mesotelioma pleurico, una malattia con un periodo di latenza che va da 20 ai 30 anni. Gli istituti scientifici prevedono per il 2020 dai 3 ai 4mila casi di mesotelioma all'anno da amianto, Non basta più il divieto di utilizzo di materiali nocivi, amianto e sostanze chimiche. Sono emersi due elementi nuovi il radon che inquina le costruzioni dei paesi europei e la necessità di istituire un fondo di risarcimento per le vittime, perché serve prevenire, ma anche risarcire.
- Per quanto attiene alcune categorie fortemente usurate come vigili urbani e autoferrotranviari, dati i numeri epidemiologici ad essi va applicato il concetto di “morte bianca ad orologeria”.
- dal 1995 al 2005 sono morti in Italia circa 600 vigili urbani per cancro polmonare pari a circa 1,1 vigile alla settimana, ma se si considerano i dati relativi alla insufficienza respiratoria la mortalità ascende a 2/ alla settimana , apri a circa 1050-1100 in dieci anni. Considerato che la popolazione dei Vigili è pari a circa 50.000 unità vi è una falcidie pari all’1%° per Cancro polmonare.
- Negli autoferrotranvieri l’aspettativa di vita è di circa – 7,3 anni.

Anonimo ha detto...

Ho contratto Emicrania Aura, (secondo i più recenti studi probabile anticamera dell'Ictus)alle 10 del mattino le mie corde vocali bruciano e la mia voce si abbassa. Un sibilo continuo tormenta ormai da anni le mie orecchie facendomi talvolta faticare addirittura a prender sonno e l'insonnia comincia a fare capolino nelle mie notti. La memoria non è più la stessa ed i miei occhi a fine giornata vorrebbero andarsene da me.

Sui dolori articolari è meglio stendere un velo pietoso.

(Ah, stavo dimenticando un tumore che spero mi abbiano asportato nel 2004)

Un pò sfigato ? Leggete un pò qua sotto !

Dei 6 componenti "storici" del mio reparto, uno è stato colpito da Ictus restando segnato; una è stata operata di polipi (si spera benigni) alla gola; un'altra è deceduta per tromboembolia; un altro è riuscito ad andare in pensione perchè non ha mai fatto un cazzo e l'ultimo, apparentemente in salute, lavora insieme con me e si tocca costantemente i coglioni.(chissà perchè .....)

Che sia "l'amianto del 2000" ?

I sindacati, i padroni, l'INAIL, l'ISPESL etc. etc. queste cose le sanno bene, alla faccia del "Prevenire è meglio che curare"

Anonimo ha detto...

Quando questo governo fu eletto, Epifani dichiaro’ che mai si sarebbe ripetuta la cambiale in bianco data al precedente quinquennio di centrosinistra, garantendogli la pace sociale!
E ora i vertici dei tre principali sindacati si rimangiano tutto e sono li’ che vogliono far inghiottile la pillola amara di questa Finanziaria, di questo TLF, di queste pensioni?! E poi si lamentano che Mirafiori li fischia?
I fischi a Prodi fanno parte della normale amministrazione e, se quelli a Berlusconi furono frenati, fu solo perché costui sguinzagliava la polizia sui fischiatori e li denunciava aalla magistratura provocando multe e processi.
I fischi ai politici dovrebbero far parte della democrazia.
Ma i fischi di Mirafiori bruciano.

Anonimo ha detto...

Lavoro nero

L’uomo che scade
L’uomo
Nascosto dietro l’angolo del mattone
Della filiera
Della macchina tessile
L’uomo
Ripiegato sul solco
Piegato sul cemento
Impiegato nell’affare
L’omo
Che non esiste
Che non è mai nato
Mai morto
Che mangia quello
che noi buttiamo
che si cela nelle fessure della cosiddetta
civiltà
l’uomo a milioni
come polvere
che noi buttiamo
ogni giorno nel margine
spaventoso
della guerra
che il progresso
fa al mondo
L’uomo sfracellato dal ponteggio
Seviziato dal padrone del campo
Cacciato dal sindaco intransigente
Circondato dalla polizia
Con la sua fame
E sete
E solitudine

Il Cristo

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
da 10 anni mi occupo di sicurezza sul lavoro e credo che una possibile soluzione sia basata sia sull'applicazione delle singole leggi, alcune di oltre 50 anni fa (sicurezza macchine, scavi, ponteggi, etc) che del buon senso.
Credo che il problema stia nell'eccessivo ribasso che alcune ditte fanno per i lavori a scapito della sicurezza e nei signori committenti ce con il miraggio di risparmiare (?) fanno montare e smontare un ponteggio a 3 € a mq.
La 626 ha introdotto degli aspetti basati sulla formazione del personale che per talune aziende (molte invece ci credono eccome!!) è considerato tempo perso, invece che considerarlo investito.
Con questi presupposti credo che una parte del problema si possa risolvere, sta poi alla capacità di ciascuno intervenire e collaborare con le aziende, nel mio piccolo cerco di stare il più possibile in cantiere e il meno possibile davanti ad una crivania, cercando sempre il confronto e la risoluzione dei problem con le ditte.
Un invito anzi due:
- per quando riguarda i costi per formazione e sostituzione macchinari e attezzature esistono bandi specifici di enti preposti (esempio Inail);
- poi non generalizziamo il problema va risolto collaborando e non imponendo, ma soprattutto con umiltà accettando il confronto e cercare di capire che certi modi di lavorare sono sbagliati, soprattutto in funzione del "dio metro" (ovver maggior lavoro possibile nel minor tempo possibile) ma a scapito della qualità (tantissime case con ponti termici assurdi).
E poi per concludere non ci si può improvvisare nè imprenditori edili nè consulenti sicurezza.
Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

La 1° cosa che Berlusconi fece nel suo 1° mandato fu abolire la legge Merloni che prevedeva controlli sulla sicurezza dei cantieri
In tal modo egli cominciava a pagare la 1° delle sue tante cambiali alla mafia, che controlla i cantieri del Sud e li usa come una delle tante vie per riciclare denaro sporco (tangenti, furti, corruz., pizzi, tratta di armi, droga)
Si noti che la legge che Berlusconi astutamente tolse non era mai stata applicata!
A questa distorsione del diritto dobbiamo oggi troppe morti, e B e tutti coloro che se ne sono fregati cinicamente di questa strage hanno le mani piene di sangue

Nel suo 2° mandato, B fece i famigerati "Piani Obiettivo" che saltavano aste, concorsi e controlli sui lavori pubblici, così da attribuirne ad arbitrio gli appalti ad amici degli amici, quando non interessavano Lunardi, ministro di lavori pubblici volti a scopi molto privati (alla faccia del conflitto di interessi!)

A completare l'opera, B pretese che il famoso indulto perdonasse anche i patti tra politici e mafiosi, e il csx ubbidì
Notiamo altre stranezze: la famosa legge per i Piani Obiettivo fu inventata da tale astuto Cirino Pomicino, un corrotto di tangentopoli, che il csx accolse amorosamente tra le sue fila e che recentemente è stato accolto altrettanto amorosamente dalla Cdl (nuova DC di Rotondi)

Ma la cosa ancora più orribile è che lo stesso Piano Obiettivo nacque col consenso convinto dello stesso Prodi!

Sui sindacati, che non si sa più quale genere di lavoro stiano difendendo, dopo tutte le soperchierie che hanno fatto (vd solo 5 anni di governo di csx senza uno sciopero) e che ora si prendono il bell'incarico di illustrare "le virtù" di questa indecente Finanziaria a Mirafiori, non ho parole!
Ci hanno già provato Angeletti e Pezzotta a prenderlo in tasca col vergognoso patto con l'Italia! Ora si dovrebbe ricominciare? E fare un patto sindacale che piaccia alle destre
travestite da sinistra, scavalcando gli operai?
Ma questo è puro masochismo!

Anonimo ha detto...

Finalmente si parla di questo argomento negletto dalla stampa. Bisogna dire che non ci sono soltanto i morti ma anche e soprattutto quelli che acquisiscono varie forme di invalidità, non sempre riconosciute, sul lavoro.
I sindacati sono tra i primi ad essere responsabili perché sanno e fanno finta di non sapere finché non c'è un'ufficialità di una raccomandata o denuncia ma hanno la coscienza sporca. Ormai quelli che si iscrivono alla CGIL lo fanno solo per ottenere qualcosa, a Roma p. e. si potrebbe ottenere un posto di lavoro con le ditte di esternalizzazione dei servizi comunali.

Anonimo ha detto...

Dico solo una cosa: dopo due anni di cantieri a Bologna un bel giorno, dopo aver visto volare putrelle, bulloni, tubi innocenti e quant'altro ho deciso di passare all'attacco e ho chiamato i sindacati, senza distinzione di colore politico. La risposta più comune è stata:
"eh, cosa vuole, ci manca il personale per i controlli". Peggio, ho capito che chi è pagato per tutelare chi cerca tutele e paga per questo non sa nulla di mondo del lavoro e della realtà dei fatti. Solo cavilli e circolari, burocrazia, ignoranza, incapacità e inettitudine. A questo punto propongo di abolire i sindacati e di mandarli a lavorare al posto di quelli che rischiano la vita per 2-3 anni. Poi vediamo se mancheranno i controllori...

Anonimo ha detto...

le regole ci sono e come!! Guarda solo a livello cronologico il quantitativo di leggi che sono state fatte e vengono continuamente emesse in materia di sicurezza e oggi giorno tecnici e imprese sono molto più attenti perchè quando si sente parlare di penale alla gente si rizzano le orecchie. E'anche vero che siamo in Italia e aggirare le regole è una prerogativa di noi italiani; in poche parole per uno che rispetta le regole almeno un'altro non lo fa! Lavoro nel campo dell'edilizia e ti assicuro che ( sembra assurdo ma è così ) basterebbe che ognuno facesse ne più ne meno di quello che gli compete: un esempio, gli ispettori usl che quando vengono nei cantieri se tutto è a posto e in regola girano anche nei cessi per vedere se c'è la carta igienica pur di rompere l'anima fino a che il capo cantiere non gli allunga un pò di fresca per non farsi più vedere e magari il cantiere poco più avanti, dell'amico oppure di uno che ha sborsato già la sua parte, con ponteggi allucinanti, operai che lavorano sulle facciate con imbracature che non reggerebbero un bambino, figuratevi un muratore albanese grande e grosso preso al parchetto davanti a un bar la mattina stessa. Per fortuna non è sempre così,ma capita più spesso di quanto si possa immaginare.

Anonimo ha detto...

Sono morti dovute all'incuria alla corruzione, all'impunità di chi dovrebbe controllare e non lo fa, di chi dovrebbe processare e non lo fa, di chi, unico incolpevole, dovrebbe protestare ma se lo fa resta spesso solo e magari perde il lavoro.
Molti e altri motivi ci sono per spiegare tutte quelle MORTI. Il profitto è l'esito finale che SEPPURE "FINE" NON E' LA CAUSA CHE PRODUCE LE VITTIME'.I VERI colpevoli sono i legislatori, i controllori e tutte quelle inutili e costose architetture di sicurezza che alla fine non vengono rispettate n'è FATTE rispettare, che con una altissima % sono causa di morti evitabili e per cui non paga quasi mai, anche senza quasi, nessuno. Guarda in "casa di chi acchiappa il becchime" in questi settori,secondo me, basterebbe una piccola indagine che nessuno farà mai, alcuni hanno ricchezze, e proprietà incomprensibili dati gli stipendi, frutto di che, di vincite al lotto? Magari sono quelli che non fanno nulla se non che un pò di chiasso, e poi, non se ne parla fino alla prossima volta. Grillo vedrai che di cose da dire ne avranno a tonnellate, i tuoi estimatori. Il vero problema non è il profitto TROPPO SEMPLICE, FA PENSARE AGLI IMPRENDITORI, MA SENZA COMPLICI CHE FAREBBERO? Esso è conosciuto e arginabile,ma , è fuorviante. iL VERO PROBLEMA E' e resta resta, secondo me, nella vera volontà di arginare seriamente il problema, punendo disattenti e corrotti. Questa volontà non c'è ancora, e senza essa il problema non sarà arginato e la gente continuerà a morire, profitto o non profitto



I CADUTI SUL LAVORO..