I due psichiatri francesi autori di questo bel libro, mettono a fuoco con rigore, ma anche con grande facilità di scrittura, il disagio che pervade le giovani generazioni: un senso come di tristezza, di vuoto, di incapacità a comprendere se stessi e di dare un senso alla propria vita.
“L’epoca delle passioni tristi” individua le ragioni di tale sofferenza in un mondo in cui ormai le persone sono vittime di una logica mista di coercizione e seduzione: la seduzione della pubblicità,ossessivamente trasmessa dai media, che tende a creare costantemente nuovi bisogni, e la coercizione dettata da un’ idea estremista di utilitarismo; persino a scuola si dice ormai troppo spesso: “Studia! Altrimenti, se non ti laurei, non trovi lavoro..”; mentre sarebbe importante porre l’accento anche sul miglioramento personale che porta lo studio: sul piacere di apprendere, insomma.
E’ attraverso questi due fuochi che il liberismo, o meglio, l’economicismo, fa breccia nei cuori e nei cervelli dei ragazzi, fin dall’infanzia.
Ogni giorno un bisogno diverso.
“L’epoca delle passioni tristi” individua le ragioni di tale sofferenza in un mondo in cui ormai le persone sono vittime di una logica mista di coercizione e seduzione: la seduzione della pubblicità,ossessivamente trasmessa dai media, che tende a creare costantemente nuovi bisogni, e la coercizione dettata da un’ idea estremista di utilitarismo; persino a scuola si dice ormai troppo spesso: “Studia! Altrimenti, se non ti laurei, non trovi lavoro..”; mentre sarebbe importante porre l’accento anche sul miglioramento personale che porta lo studio: sul piacere di apprendere, insomma.
E’ attraverso questi due fuochi che il liberismo, o meglio, l’economicismo, fa breccia nei cuori e nei cervelli dei ragazzi, fin dall’infanzia.
Ogni giorno un bisogno diverso.
Ogni giorno un consumo diverso. Così il sistema sia autoalimenta.
Non solo, tutto deve rientrare, come si diceva, in un ottica utilitarista. Tutto deve avere uno scopo immediato.
Non solo, tutto deve rientrare, come si diceva, in un ottica utilitarista. Tutto deve avere uno scopo immediato.
Niente deve essere disinteressato, altrimenti “perdi tempo” e se perdi tempo sei un fallito, uno che la società rifiuta, o molto peggio, ignora; il presente si dilata e l’adolescenza può diventare una melma che ci avvolge fin oltre i trentacinque anni.
Senza parlare poi degli effetti della precarietà del lavoro sulla famiglia (e qui sarebbe interessante sentire ogni tanto la voce di qualche esponente cattolico).
Senza parlare poi degli effetti della precarietà del lavoro sulla famiglia (e qui sarebbe interessante sentire ogni tanto la voce di qualche esponente cattolico).
Un genitore precario porta in casa le proprie frustrazioni, le proprie insicurezze e il bambino o l’adolescente le percepiscono bene. Il rapporto tra genitori e figli diventa teso, ansioso e la vita famigliare si trasforma in qualcosa di molto difficile da sopportare.
Assistiamo così al paradosso di una società autoritaria, che ti vuole e ti obbliga ad essere efficiente e iperflessibile, ma che, paradossalmente, mina le proprie basi, e cioè sradica l’autorevolezza dei genitori, i quali vengono trattati al pari di un qualsiasi altro bene di consumo: in definitiva, quindi, demolendo un istituto importante come quello della famiglia.
Il libro di Benasayag e Schmit invita a riscoprire la gioia del fare disinteressato, del piacere di coltivare i propri talenti senza fini immediati.
Assistiamo così al paradosso di una società autoritaria, che ti vuole e ti obbliga ad essere efficiente e iperflessibile, ma che, paradossalmente, mina le proprie basi, e cioè sradica l’autorevolezza dei genitori, i quali vengono trattati al pari di un qualsiasi altro bene di consumo: in definitiva, quindi, demolendo un istituto importante come quello della famiglia.
Il libro di Benasayag e Schmit invita a riscoprire la gioia del fare disinteressato, del piacere di coltivare i propri talenti senza fini immediati.
Il libro di Benasayag e Schmit invita a riscoprire l’ utilità dell’inutile. In definitiva: a fare una scelta controcorrente.
4 commenti:
Sono andato in libreria e ho chiesto del libro di Benasayag e Schmit:
"Mi spiace ma l'abbiamo esaurito".
Ho provato da un 'altra parte,poi ho girato tutte le librerie della mia città,ma la risposta è stata sempre la stessa:
"Mi spiace ma l'abbiamo esaurito".
Ho fatto una piccola ricerca ed ho scoperto che le richieste che hanno portato all'esaurimento di tutte le copie provenivano da Napoli,da via Torino mi ha detto un amico...
e lì ho capito,rileggendo le ultime righe del post:
Il libro di Benasayag e Schmit invita a riscoprire l'utilità dell'inutile....
Il boss ha pensato che fosse una sua biografia !
Buonanotte Michele
Buone letture....e quando lo incontri salutami il compagno Ciro.
Qualche ora fa è morto un operaio edile di nazionalità marocchina in un cantiere edile nel Nolano.
Dove stanno i vari Sannino, Passaro, Nappo?
Ma come non lo sapete?
Stanno decidendo di dividersi i posti di segretari generali della Fillea Campania e Napoli o del "dipartimento organizzazione"(la cassa)....
Ed insieme al Boss anche i posti alla Cassa Edile di Napoli...
Aspettiamo con ansia le prossime decisioni...
Pensate che non vi teniamo d'occhio?
Pensate che abbiamo mollato?
ILLUSI!!
NON E' CHE L'INIZIO..
Penso che la Banda dei quattro(Sannino, Petruzziello, Nappo e Gravano)dovranno chiedere aiuto ad un psichiatra quando...verranno fuori un pò di carte...Cassa Edile, Scuole edili,assunzioni, bilanci...
Altro che consultazioni e "comitati dei saggi"!!!!!!!!
Hanno convocato il 14, 15 e 16 luglio i direttivi regionali e napoli della Fillea per eleggere Giovanni Sannino segretario regionale della Fillea e Ciro Nappo segretario generale della Fillea di Napoli.
Avete notato l'accelerazione dei tempi?
Come volemasi dimostrare gli affaristi vengono sempre premiati.
Gli onesti licenziati(vedi la vicenda del compagno ciro crescentini)..
Posta un commento