giovedì 15 gennaio 2009

LA PROCURA DELLA REPUBBLICA INDAGA SULL'SPETTORATO DEL LAVORO DI NAPOLI:CORRUZIONE


Blitz della Guardia di Finanza negli uffici dell'ispettorato del lavoro di Napoli. Sono stati notificati decine di avvisi di garanzia ad ispettori del lavoro per avere ammorbidito le relazioni sulla sicurezza in alcuni cantieri edili.
La Procura ha aperto l'indagine a seguito di alcuni esposti presentati, tra cui quello presentato dal nostro compagno Ciro Crescentini, il quale fu licenziato proprio per questi motivi dalla Cgil Campania di Michele Gravano.
La Cgil Campania, la Fillea di Napoli e Guglielmo Epifani si dovrebbero vergognare.
Hanno licenziato un bravissimo sindacalista che denunciava illegalità e corruzione.
I fatti gli stanno dando ragione!!
La notizia è stata riportata con molta evidenza sul quotidiano 'Il Mattino' a pagina 33.
Nelle prossime ore vi aggiorneremo.
(Stefania Bontempi)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualche ora fa sono stati arrestati alcuni ispettori del lavoro a Barletta.
E vai!!
Solidarietà a Ciro Crescentini coraggioso sindacalista licenziato dalla Cgil per aver denunciato queste cose.
Epifani vergogna!

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(V.'TANGENTI: CONCUSSIONE E CORRUZIONE...'DELLE 7.10) (ANSA) - BARLETTA, 15 GEN - Riguardano presunte condotte messe in atto per 'ammorbidire' accertamenti e ispezioni sul lavoro i 16 arresti che vengono compiuti stamane da militari della guardia di finanza del comando di Bari e della compagnia di Barletta. Sinora - a quanto si e' saputo - sono state eseguite 15 ordinanze di custodia cautelare (alcune ai domiciliari), emesse dal gip di Trani Roberto Oliveri del Castillo. Sono coinvolti dipendenti dell'ispettorato del lavoro, liberi professionisti, rappresentanti di associazioni di categoria. I militari ora stanno eseguendo una perquisizione nell'ufficio provinciale del lavoro di Bari. Una quarantina in tutto sono le perquisizioni programmate, alcune delle quali ancora in corso, a Bari, Barletta, Trani, Bisceglie, Ruvo di Puglia, Corato, Bitonto, Sannicandro di Bari e Turi. Si stanno compiendo in abitazioni, uffici pubblici, Caf, associazioni di categoria legate al mondo agricolo, studi professionali e imprese

Anonimo ha detto...

Viva la guardia di finanza.
Bisogna indagare sulle commistioni e complicità tra la Cgil e gli ispettori del lavoro di Napoli.
Le mazzette se li dividono con il sistema delle consulenze, transazioni e altra roba...

Cari finanzieri,
indagate su quanto avviene con i corsi di formazione professionale, con i patronati e il caaf...

Anonimo ha detto...

A Barletta come a Napoli, gli ispettorin del lavoro, rivelavano i segreti d'ufficio....
Gli stessi segreti d'ufficio che violarono i vertici degli ispettori di Napoli consegnando al Sig. Luigi Petricciuolo (Cgil di Napoli) un esposto-denuncia firmato da Ciro Crescentini indirizzato alla Procura della Repubblica e all'ispettorato del lavoro..
Epifani sei una vergogna, sei complice di quanto accade nella Cgil Campania consentendo a delinquenti come Michele Gravano di dirigere una grande organizzazione.

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Roma, 15 gen. (Apcom) - Con l'accusa di concussione e corruzione, di rivelazione dei segreti d'ufficio ed altri reati minori contro la pubblica amministrazione gli uomini della Guardia di Finanza di Barletta, con l'ausilio di oltre 40 militari del Comando provinciale di Bari (per un totale di oltre 120 militari), hanno arrestato questa mattina 16 persone (5 in carcere e 11 ai domiciliari), soprattutto funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro di Bari (addetti al servizio ispezione sul lavoro).

L'operazione, denominata 'Work Market', è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani: dalle indagini è emerso che questi personaggi, con la complicità di liberi professionisti (consulenti del lavoro), imprenditori e appartenenti alle Forze dell'Ordine, 'ammorbidivano' o 'azzeravano' in cambio di denaro e favori gli effetti di controlli ed ispezioni sul lavoro nero condotti dalla Direzione Provinciale del Lavoro di Bari.

Gli arresti hanno interessato, a vario titolo, persone residenti nei Comuni di Bari, Barletta, Trani, Bitonto, Corato, Bisceglie e Ruvo di Puglia (BA). Sono state anche eseguite circa 40 perquisizioni, tra abitazioni, uffici pubblici, studi professionali (consulenti del lavoro e dottori commercialisti) e Caf (di Barletta e Corato), società e imprese individuali, riferibili agli indagati ed agli imprenditori convolti.

Le Fiamme gialle di Barletta hanno evidenziato che la 'gestione' dei pubblici poteri conferiti ai singoli ispettori dalla Legge era sempre oggetto di mercificazione, anche grazie al coinvolgimento di alcune figure del mondo professionale (consulenti del lavoro, commercialisti e addetti alle associazioni di categoria) che operano tra gli imprenditori che subiscono le ispezioni e gli stessi pubblici ufficiali.

Tutto è partito da un'ispezione eseguita da alcuni ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro di Bari, lo scorso agosto 2008 a Canosa di Puglia (BA), nei confronti di un titolare di un'impresa che, a fronte delle sanzioni applicabili in violazione della normativa sul lavoro, denunciò la richiesta concussiva da parte dei funzionari della Dpl di Bari.

Anonimo ha detto...

La banda Gravano che dirige la Cgil Campania ha diffuso il solito comunicato quello standard che 'invita la magistratura ad andare avanti'sull'inchiesta dell'ispettorato...
Vogliamo leggere il prossimo comunicato quando verranno fuori le commistioni tra ispettorato del lavoro e sindacalisti della Cgil Campania



I CADUTI SUL LAVORO..