domenica 24 giugno 2007

NELLA FILLEA CGIL CAMPANA SCOPPIA LA PARENTOPOLI....



Non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo di amare la legge e’ di obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioe’ quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioe’ quando non sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perche’ siano cambiate”.

(Don Lorenzo Milani)


Nella Cgil della Campania scoppia la parentopoli.
Gli enti bilaterali - finanziati dagli operai e dalle piccole imprese - sono diventati luoghi di spartizione di posti di lavoro e di consulenze.
Alla Cassa Edile di Caserta ed al Comitato Paritetico Antinfortunistico di Caserta sono stati assunti rispettivamente il figlio del segretario generale regionale della Fillea Cgil Vincenzo Petruzziello ed il genero del segretario generale della Fillea Cgil di Napoli Giovanni Sannino. Quest'ultimo è vice presidente della Scuola Edile di Napoli, consigliere di amministrazione della Cassa Edile e del comitato paritetico antinfortunistico di Napoli.
Scelte avallate e concordate con i vertici della Cgil della Campania e non condivise dalla Fillea Cgil e dalla Cgil nazionale.
La Cgil della Campania da tempo avalla e copre il malcostume e la riproduzione di vere e proprie caste.
Consuetudine assai diffusa nella nostra regione quella che esponenti di partito, sindacalisti, presidenti e direttori dei vari Enti a tutti i livelli abbiano parenti nelle poltrone che contano.
La parentopoli napoletana e campana è diffusa in tutti i settori, intere famiglie occupano poltrone che contano.
Nelle interviste fatte a esponenti sindacali e politici essi lasciano intendere che sono semplice casualità.
Sarà...., ma sarà altrettanto un caso che i figli degli operai non riescono mai (anche se bravissimi) a trovare lavoro?
Non vì è dubbio il lavoro è un diritto di tutti, le scorciatoie no... quelle famose scorciatoie destinate a pochi ed avallate dal sistema politico....
E' invece un dovere civile oltreché morale rispettare le regole, quando si viene eletti a ricoprire incarichi politici e sindacali.
Questo blog è nato per spontenea iniziativa di un gruppo di attivisti sindacali stanchi, abberrati e schifati di assistere inermi al moltiplicarsi di caste, di nepotismi, di violazioni delle regole: tutti atti di vera e propria arroganza, avallati dal malcostume italiano.
Siamo studi di vedere decine di militanti, quadri e dirigenti sindacali campani che non facendo parte di questo "sistema sindacale" costretti con pressioni di ogni tipo a dimettersi poiché in realtà rimossi dagli incarichi, delegittimati.
Negli ultimi cinque anni sono stati allontanati con le "buone" o con le "cattive" decine di dirigenti e di militanti della Fillea Cgil di Napoli e della Campania solo perchè si opponevano al "sistema".
Lo stesso "sistema" si appresta a cacciare altre decine di militanti e dirigenti.
La lora colpa? Resistere al "sistema"!
Si devono dimettere i segretari generali coinvolti nella parentopoli degli enti bilaterali!!
Una questione morale che - ci auguriamo - sia motivo di seria riflessione da parte della Cgil nazionale.
Ci dobbiamo rivolgere ad altre istituzioni? Questo blog è pubblico...è letto da centinaia di persone..magari tra di esse..ci sarà pure un Magistrato interessato ad altri casi...chissà..magari si incuriosisce e magari potrebbe cercare di far chiarezza...riflettiamo...riflettiamo...

51 commenti:

Anonimo ha detto...

e c'hanno pure il coraggio di chiederci di farci la delega? e per convincerci sputano sopra alla cisl e alla uil dicendo che sono mariuoli! Ma vafancul!

Anonimo ha detto...

Azz..vann fatt stu regal e cumpariell vuost!Sit proprje na chiavc!!!Venit venit ncopp e cantier, nun ve crer cchiù nisciun!

Anonimo ha detto...

Signori, credo che non giovi all'immagine della CGIL, comunque grande Istituzione storica, buttare fango sulle persone che la rappresentano. Certe cose vanno dette nei luoghi giusti, affrontate in modo serio ma in seno all'Organizzazione. Come me credo tanti hanno capito che c'è bisogno di cambiare l'atteggiamento di quelli che da tanti anni contano, che da tanti anni fanno il bello ed il cattivo tempo nell'organizzazione e diciamo la verità, se questa gente ha ancora potere è sicuramente appoggiata da qualche politico che conta. A mio avviso bisogna scrivere ad Epifani, ma in forma privata e invitare anche la compagna Carla Cantoni, che in passato è stata segretaria generale della Fillea, ad indagare sui comportamenti qui denunciati.

Anonimo ha detto...

Buonasera...

Dignitas delinquentis peccatum auget.

Traduzione

L'elevata posizione del reo aumenta la gravità del reato

Anonimo ha detto...

Propongo di scrivere subito ai giornali.
La Cgil in Campania è in mano ad una casta.
Una casta che non rappresenta più gli interessi dei lavoratori.
Una casta legata al potere politico regionale.
Qui soffochiamo tra la monnezza, illegalità, sanitopoli, parentopoli, consulentopoli.
Stanno silurando tutti i compagni onesti.
Bisogna fare qualcosa.

Anonimo ha detto...

La Procura della Repubblica di Napoli indaga sulle spese di gestione, abnormi ed irregolari, della sede di…New York della Regione Campania. Sembra che una azienda fornitrice di servizi di comunicazione e di organizzazione di eventi, sia stata privilegiata non disinteressatamente. Sulla costosissima sede di New York della Campania, con annesso personale, aperta dall’On.Bassolino a suo tempo, gravano sospetti e polemiche non da oggi. I sequestri di documenti, operati dalla Guardia di Finanza, sembrano confermare il fondamento dei diffusi sospetti.

Anonimo ha detto...

il pescivendolo romano ha mollato o piecuro sardagnuolo? O è una commedia?
O piecuro sardagnuolo e ciccio formaggio stanno organizzando un direttivo regionale per garantirsi la solidarietà del vertice regionale confederali ed avere la copertura sulla parentopoli negli enti bilaterali
Bene. Se i vertici regionali dell'organizzazione gli daranno la solidarietà ne prenderemo atto...vuol dire che saremo più raffinati.

Anonimo ha detto...

In passato le assunzioni alla Cassa Edile di Napoli sono state effettuate rispettando regole e criteri trasparenti.
Ricordo che furono date priorità a casi di indigenza economica.
L'ex segretario generale della Fillea Cgil di Napoli giustamente segnalò una ragazza madre che stava molto in difficoltà.
Ma stiamo parlando del passato. E stiamo parlando di segretari generali con le palle e soprattutto onesti ed indipendenti dal sistema politico.

Anonimo ha detto...

QUANDO SI FA VERAMENTE SINDACATO....



Nuovo Ospedale S.Anna

Protocollo d’Intesa tra sindacati di categoria e Infrastrutture Lombarde



Siglato il Protocollo d’Intesa tra FILLEA FILCA e FENEAL della Provincia di Como e Infrastrutture Lombarde per la costruzione del “ NUOVO OSPEDALE A.ANNA.

Il 20 giugno è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra FILLEA, FILCA e FENEAL e Infrastrutture Lombarde per la costruzione del Nuovo Ospedale S.Anna di Como, un’opera pubblica di rilevante importanza e di forte impatto sul territorio. Nell’intesa sono state accolte le richieste a Sindacali in merito al controllo e alla gestione della sicurezza oltre che alla puntuale verifica della regolarità contributiva e alla C.E. Particolare ruolo è stato affidato agli enti paritetici C.E, ESPE, CPT per la gestione in cantiere della formazione e informazione dei lavoratori con particolare attenzione ai lavoratori migranti.

Si costituirà un Comitato alla Sicurezza a cui faranno parte, oltre gli Enti paritetici RLST e i RLS. In termini di diritti sindacali oltre all’agibilità e al riconoscimento di spazi attrezzati per consentire la presenza del Sindacato, sono state incrementate di 4 ore all’anno le ore di assemblea.



FILLEA CGIL Como

Anonimo ha detto...

Caro anonimo del 24 giugno delle ore 22:58.
E' vero. Il segretario regionale della Fillea Cgil vuole fare un direttivo per garantirsi il sostegno del nazionale.
Devono mandare via quattro/cinque rombipalle..assumere altri fedelissimi e lo sai perchè?
perchè si deve realizzare questa operazione:
Segretario generale CDLT Avellino:Vincenzo Petruzziello
Segretario Regionale Fillea Cgil Campania:Giovanni Sannino
Segretario Generale Fillea Cgil di Napoli: Ciro Nappo

Ma hanno fatti i conti senza l'oste!!
Devono andare via.
La loro presenza è ingombrante.Sono il simbolo del malcostume.

Anonimo ha detto...

.....pronti prima dell'estate altri telefonini a napoli....nappitiello li ha prenotati presso il negoziante "amico"....
CHE SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Anonimo ha detto...

il signor sannino, l'uomo dalla lagrima facile, sostiene che ha concordato tutto con Franco Martini. Quando? A noi non risulta.Comunque anche a me è arrivata la notizia che preparano un direttivo regionale(magari con la presenza della Cgil regionale).
Facciano, facciano pure. Noi non permetteremo che la cgil sia gestita da una casta.
Noi vogliamo bene alla Cgil.

Anonimo ha detto...

quello che è avvenuto nella fillea cgil campana è stato causato dallo stato di degrado in cui versa la cgil campana.
Il signor Gravano ha trasformato la cgil in uno strumento di consenso acritico della regione campania.
Qui in campania non si fa più sindacato.
i lavoratori sono abbandonati.Forse sono leggermente meglio assistiti e tutelati dalla cisl e dalla uil(ma dipende dalle categorie).
la cgil campania non ha alzato la voce sulla legalità, sulla camorra, sulla monnezza e sull'occupazione.
le categorie sindacali non si rinnovano da anni e quando si rinnovano vengono cooptati dei "giovani" che sono solo fedelissimi di gravano. "giovani" che non devono pensare. E gravano e bassolino che pensano per loro!

Anonimo ha detto...

Caro Gravano,
tanto tempo fa ma molto tempo fa sostenevi che i giovani quadri e dirigenti della cgil dovevano possedere tensione etica ed onesta..
tanto tempo fa sostenevi che bisognava mettere al centro la questione morale.
Invece ti sei attorniato da una corte di vassalli e di lecchini che ti dicono sempre sì e quando volti le spalle ti sputtanano.
Ti sei attorniato di una corte di vassalli che ti invitano ai convegni ed ai seminari per accreditarsi con te e dimostrare che sono "grandi dirigenti" ma nei fatti non sono amati e riferimenti dei lavoratori.
Ti sei attorniato di una corte di vassalli che stanno distruggendo una grande organizzazione storica.
Tutto quello che accade è colpa tua.Stai difendendo la parentopoli in Cgil.
Ci auguriamo che una volta tanto tu intervenga e cacci via queste persone che stanno offendendo l'immagine della nostra organizzazione.
Non sappiamo se non te ne sei reso conto oppure sei complice.
Se sei complice sappi che i tuoi "allievi" di un tempo ti metteranno sul banco degli imputati!!
E sappi che non abbiamo timori. Sai perchè?
Perchè siamo persone oneste!
Abbiamo conti correnti in rosso, non abbiamo case di proprietà, non abbiamo case in sardegna come i vari Petruzziello.
Siamo persone sobrie e semplici che hanno fatto una scelta di vita:lavorare nel sindacato.

Anonimo ha detto...

I Sannino, i Petruzziello e tanti altri ancora sono stati messi a fare i generali perchè dovevano essere organici al grande Capo del decimo piano.
Questi due personaggi non hanno nulla a che spartire con i lavoratori.
Tutte le loro azioni e le loro iniziative le fanno unicamente per accreditarsi con le associazioni dei costruttori.
Intanto gli operai sono abbandonati nei cantieri.
Lo sciopero dell'altro giorno è stato un esempio.
Tutti i cantieri hanno operato tranquillamente.
In piazza plebiscito erano presenti lavoratori(?) che avevano il permesso sindacale in tasca(autorizzati dal singor sannino).
Almeno i delegati potevano dichiarare sciopero e per senso etico rinunciare alle otto ore di permesso?
Gravano queste sono le persone che difendi? e soprattutto copri?

Anonimo ha detto...

Vi informiamo che ciccio formaggio negli ultimi minuti ha visitato già tre volte il blog...
Ma di che ti preoccupi?

Anonimo ha detto...

Caro Gravano,
hai allevato delle vipere. Gente che è pronta ad abbandonarti non appena ti vedranno difficoltà.
Sannino?
Sannino è stato portato in Fillea da un sindacalista con la "barba bianca"....
Quando "barba bianca" è stato silurato da te, caro Michele, Sannino ha detto in giro che non aveva nulla da condividere con Lui.
Eppure "barba bianca" lo aiutò.
Eppure "barba bianca" lo utilizzò anche per marcare l'ex segretario generale della Fillea Cgil.
Eppure "barba bianca" lo aiutò...eccome lo aiutò!
Ma Sannino che è viscido come un serpente già era salito sul nuovo carro vincente.
Perchè Sannino non pensa.
E' solo un miserabile burattino.

Anonimo ha detto...

Sannino? Petruzziello? Di che vi meravigliate?
L’Italia di oggi e’ l’inveramento delle mostruosita’ pasoliniane. Il peggio divenuto reale. Pasolini prevedeva perche’ era un uomo di coscienza, come di coscienza era, in altro modo, Montanelli. Oggi nessuno prevede perche’ tutto ristagna e il mondo piega all’indietro.

I modi della produzione economica hanno significato i modi dell’essere umano. Nella mercificazione della compravendita e’ finita l’umanita’.

Al posto di guide abbiamo mercanti e l’etica bassa del mercimonio ha permeato tutto, anche le coscienze, come le religioni o le fedi.

Chissa’ cosa avrebbe detto Pasolini di questa parola “antipolitica”, che viene sventolata dai politici quando l’opinione pubblica va contro i loro interessi?

Anonimo ha detto...

Lo sfogo di don Merola: "vado via per le minacce"
Scritto da Pietro Treccagnoli da il Mattino
lunedì 25 giugno 2007
È il giorno dell’addio. Tra lacrime, abbracci e applausi, don Luigi Merola, il parroco di Forcella, mette una pietra sopra ai suoi sette anni passati nel quartiere della camorra e pensa al futuro. È un addio commosso, al fianco del cardinale Crescenzio Sepe, che ha detto messa a San Giorgio dei Mannesi. È il giorno della chiarezza e dei dubbi fugati. «È stato don Luigi a supplicarmi con forza di andare via da Forcella» spiega dall’altare il cardinale. «Mi ha scritto una lunga lettera e, per dare più forza, si è fatto accompagnare da una personalità importante per chiedermi di essere lasciato libero». Lo ribadisce lo stesso sacerdote, quasi con le stesse parole: «Ero stanco delle minacce, ne ho continuato a ricevere.

Alla fine non ce l’ho fatta più. Per me si chiude una fase, ma se ne apre un’altra. Su un punto sono chiaro: non voglio abbandonare Napoli». È chi era il personaggio importante? Il cardinale diplomaticamente dice di non ricordare. Le ultime volte, in Curia ad accompagnare Merola era andato il vecchio parroco di San Giorgio, don Vincenzo Scancamarra. «Ma forse il cardinale» commenta il giovane sacerdote «si riferiva ai nostri incontri romani con il cardinale Raffaele Renato Martino del Pontificio consiglio Giustizia e Pace». Circa un mese fa, però, Merola era andato dal cardinale con il magistrato antimafia Raffaele Cantone. Un incontro a tre, durante il quale si parlò anche dei rischi che correva il sacerdote di Forcella. «È così» conferma Cantone. «Ma non so se siano state proprio le mie parole quelle decisive nella scelta di Sepe». È il giorno dell’amarezza per Forcella, per quella parte del rione dei Giuliano e dei Mazzarella che ha creduto in questo prete rompiscatole. La chiesa, però, non è piena come richiederebbe l’evento. «C’erano le persone oneste» spiega Merola. «La parte malata era a Ischia a brindare. Perché a Forcella c’è gente povera e onesta e c’è chi con il traffico della droga s’è fatto la villa a Ischia. E poi molta gente mi ha telefonato dicendomi che non veniva perché non accettava questa mia scelta. È rimasta a casa a piangere. E anch’io ho pianto vedendo le facce di quei bambini e di quei giovani commossi più di me». Per Forcella sembra una domenica estiva qualunque. Nessun cartello di addio. Tutto sui svolge nelle mura dell’antica chiesa. Nei giorni scorsi ci sarebbe stato il tam-tam dei clan per boicottare l’evento. E, secondo i bene informati, ieri mattina davanti alla chiesa c’erano un paio di vedette a controllare che l’ordine fosse rispettato. È stato anche il giorno delle piccole vendette. Merola si toglie pubblicamente qualche sassolino dalle scarpe. Bersaglio è l’ex cardinale Michele Giordano: «Mi mandò a Forcella per punizione, perché avevo aiutato, senza avvertirlo, una donna vittima dell’usura. Non mi è mai stato vicino, come in questo anno ha fatto Sepe». Uno sfogo attribuito, da chi gli sta vicino, alla intemperanza giovanile e che il cardinale non accetta. «Don Luigi ha sbagliato a dire questo cose» commenta tagliente. «Non le condivido». E poi aggiunge, rivolto ai fedeli: «Mi vedrete sempre più spesso qui. Camminerò con voi e andremo al bar a prendere un caffè». È un modo per accorciare quelle poche centinaia di metri tra la Curia e il quartiere simbolo della camorra che per anni sono stati lontanissimi. Tra Sepe e Merola c’è una grande sintonia. È questo il messaggio che entrambi lanciano ripetutamente. «Dobbiamo aiutare Luigi a restare sacerdote» dice il cardinale. «Perché è un momento difficile per lui. Come Merola ci sono tanti preti che si impegnano per la legalità a Napoli. Vanno sostenuti. Bisogna combattere la camorra che è un male, e come tutti i mali può essere sconfitta. Ci vogliono tempo, pazienza, perseveranza, audacia e impegno». La domanda che tutti è a chi il cardinale affiderà Forcella. Sepe deciderà entro settembre. Anche prima. Un giovane o una persona collaudata? «Metà e metà» svicola Sua Eminenza. Il totoparroco indica un sacerdote di Scampia o un quarantenne d’esperienza. Quale sarà, invece, il futuro di Merola? Il giovane prete è al fianco del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni per le battaglie sulla legalità. E ieri gli è arrivata, insieme a un attestato di affetto del presidente del Consiglio regionale, Sandra Lonardo, la richiesta di collaborazione con il ministero dell’Ambiente da Alfonso Pecoraro Scanio, per le ecomafie. Merola ha accettato, ma il suo vero incarico sarà all’Ufficio problemi sociali e lavoro della Cei, accanto a don Paolo Tarchi. «Mi impegnerà tre giorni alla settimana» conferma don Luigi. «Ma punto sulla Fondazione ”’A voce d’e criature”. Sarà il mio legame con Napoli, con i giovani di Napoli, con la speranza di un futuro migliore».

Anonimo ha detto...

La creatività che abbiamo perso

Scritto da Antonio Ghirelli da il Corriere del Mezzogiorno

mercoledì 20 giugno 2007

Caro Direttore ho appena finito di leggere "L'altra metà della storia", i tuoi spunti e le tue riflessioni su Napoli da Lauro a Bassolino, e sono rimasto fortemente impressionato dallo scrupolo documentario e dalla incalzante passione con cui hai scritto questo straordinario pamphlet sulle vicende più recenti della nostra città. Tratti argomenti sui quali anch'io ho speso molte pagine e grande fatica, ma con una visione ideologica molto diversa dalla tua, che è così naturalmente sincronizzata con il ritmo febbrile, la precisione statistica, la spregiudicatezza della società post-industriale.
È incredibile, in effetti, come il nostro secolo, il secolo della lotta di classe, del welfare socialdemocratico, della guerra fredda, sia invecchiato nel giro di poche decine di anni. E già questa notazione, che esalta la qualità e l'efficacia del tuo saggio, ne evidenzia tuttavia un primo limite: nel denunciare vibratamente, documenti alla mano, i risultati sempre più deludenti della gestione bassoliniana del potere a Napoli e in Campania, tu riservi però poco spazio alla riflessione sul mutamento epocale che negli ultimi decenni ha messo in crisi non soltanto il comunismo, ma anche la sinistra democratica, entrambi ancorati sia pure in modo diametralmente opposto alla logica fordista.
Se, infatti, il governo ulivista è fallito a Napoli nel modo che tu spietatamente illustri, ignori che contemporaneamente esso è entrato in crisi dappertutto, anzi specialmente in quel Centro- Nord tanto più avanzato e ricco di noi. Né la destra, ad onor del vero, ha fatto molto meglio dopo Tangentopoli. Sebbene il suo «leader» sia assai più vicino, geneticamente, ai tempi nuovi.
Un altro appunto devo rivolgerti prima di illustrare la qualità più coinvolgente di questo tuo lavoro, ma è un appunto che riguarda un aspetto tutto sommato marginale del tuo assunto, e cioè gli insuccessi, le magagne, le colpe dei gruppi politici che hanno detenuto il potere in Campania dopo la Liberazione (Lauro, la Dc, noi socialisti), e la latitanza politica pressoché completa della borghesia imprenditorile e professionale, che pure (specialmente nel secondo caso) ha attinto ed attinge ad una preparazione di alto valore tecnico. Nel tuo «pamphlet» si coglie addirittura per loro un tentativo di giustificazione o almeno di attenuazione, rispetto alle accuse che rivolgi alla sinistra bassoliniana, e forse qui si potrebbe avvertire un sintomo freudiano dell'amarezza che ti è venuta dalla delusione. Ne so qualcosa anch'io.
Ma tutte le eventuali carenze della tua impostazione, sono ampiamente riscattate dalla serietà e profondità della ricerca sulle ragioni di un fallimento che è soprattutto la storia di due peccati (che non chiamano in causa soltanto Bassolino): l'incapacità, per usare la tua citazione di Rocco Papa, di immaginare un disegno complessivo per il riscatto di Bagnoli, della città e della ragione; il rifiuto di assumersi la responsabilità delle lentezze, degli errori, delle pesanti cadute di clientelismo che spiegano la cancrena delle nostre piaghe; mancanza di sviluppo; catastrofe dei servizi (e non solo nel settore scandaloso dei rifiuti); occupazione territoriale da parte della camorra di intere zone del paese.
Tu non metti in luce soltanto i difetti di un metodo di lavoro confuso e di un esasperato personalismo di vertice ma, ricordando lo splendido progetto di Lamont Young di un secolo fa, sottolinei anche l'esigenza di uscire dal pantano con un grande sforzo di creatività. Magari ricollegandoci a quella ispirazione post-industriale del primo Bassolino, ma per dilatarla, con coerenza e fantasia, nella direzione dei tempi nuovi, del resto miracolosamente intrinseci al nostro temperamento: la cultura, l'arte, il turismo, lo spettacolo, i servizi, e quella capacità di mediare tra Mediterraneo ed Europa che è poi da secoli la vocazione migliore della napoletanità.

Anonimo ha detto...

rimuovono dagli incarichi, ridicolizzano i talenti, emarginano i meritevoli, isolano gli onesti. Figure come Sannino e Petruzziello solo queste tecniche sanno usare.
altro non sanno fare se non usare le loro cariche per interessi personali.
DIMETTETEVI!!SUBITO!!!

Anonimo ha detto...

QUINDI HANNO ASSUNTO FIGLI E GENERI SENZA IL CONSENSO DELLA FILLEA NAZIONALE?
CACCIATELI A PEDATE.

Anonimo ha detto...

Buonanotte con una citazione per i soliti noti:Giovanni Sannino e Vincenzo Petruzziello...

Mihi heri, et tibi hodie.

TRADUZIONE

A me ieri, e a te oggi.

Anonimo ha detto...

Caro cardinale Ruffo di Calabria, ti confermp che un giornalista di "Libero" di Vittorio Feltri ha letto il blog.
Verrà da Milano per preparare un articolo.
Ha detto che forse ci darà per tre giorni di seguito la prima pagina?
Che si fa?

Anonimo ha detto...

Giusy..compartimentiamo?

Anonimo ha detto...

Buonasera. Una citazione dedicata a Giusy che non mi ha ancora risposto...


Caput imperare, non pedes

TRADUZIONE

A comandare è la testa, non i piedi

Anonimo ha detto...

Cardinale, non ho capito...

Anonimo ha detto...

Hai capito benissimo..

Gutta cavat lapidem

TRADUZIONE

La goccia fa il buco nella pietra

Anonimo ha detto...

......Nelle situazioni incerte vale moltissimo l'audacia...

Anonimo ha detto...

(Lao Tzu) - Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo....

Anonimo ha detto...

Ok ho capito!?!

Anonimo ha detto...

La discussione la continuiamo tra due ore...?

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti.
ho partecipato ad altre riunioni. Vi voglio raccontare quello che hanno condiviso insieme la settimana scorsa il Signor Petruzziello ed il Signor Sannino, i telefoni bollenti con Roma ed il decimo piano. Sono usciti pazzi. Sospettano di tutti e di tutto su quelli che stanno dietro al blog.Prima hanno fatto il nome di Crescentini, poi quello di Enzo Maio, poi hanno accusato la Formato, poi Genovese, poi addirittura Nocera.Stanno accusando tutti. Ed io mi faccio un sacco di risate. Pensano che le nostre famiglie ed i nostri figli fossero imbecilli e siano bravi a dare una mano al proprio papà ed alla propria mamma nel maneggiare il computer!
Corrono ai ripari. Mettono le pezze. Purtroppo qua bisogna fingere e comportarsi come loro. Sono due prepotenti ed arroganti. Per non parlare di quello che dirà oggi nella riunione.
Invito il Cardinale, Giusy, Roby, e anonimo(-)a mettersi in contatto con me all'indirizzo mail:
osservatorevesuviano@alice.it

Anonimo ha detto...

...adesso stanno promettendo allocazioni, incarichi, altri posti.
scrivetemi all'indirizzo mail osservatorevesuviano@alice.it...vi voglio raccontare tutto quello che hanno detto e deciso in questi giorni.
Ovviamente senza la parola d'ordine non vi rispondo!

Anonimo ha detto...

Cardinale hai visto? mi inviti alla prudenza! io credo che bisogna far uscire tutto sul giornale, su Libero.

Anonimo ha detto...

Cara Giusy,

Tene rem, verba sequentur

TRADUZIONE

Abbi ben chiara la cosa da dire: le parole verranno

Anonimo ha detto...

Giusy, ti dedico una citazione di Virgilio e di auguro una dolce notte....

"Sopportate, e preservatevi per cose migliori" (Virgilio)

Anonimo ha detto...

Attenziò battagliò!!!!!!!Ciccio Formaggio ha visitato il blog alle 9:45 e alle 10:55........
Ma perchè sei così ansioso? Cosa hai tanto da nascondere?

Anonimo ha detto...

Ciccio Formaggio e Nappitiello si sono collegati alle ore 19:02....

Anonimo ha detto...

Concordarono il tutto qualche tempo fa non appena andò via Nocera. Concordarono tutto Petruzziello, Sannino e Nappo. Ne era a conoscenza Andrea Righi il responsabile organizzativo. Franco Martino era all'oscuro. Il "piano" degli "occupanti" della Fillea Cgil per realizzarsi doveva eliminare altre pedine e creare altre pedine. Furono aperti degli sportelli per concretizzare "progetti per il tessaramento" finanziati dal nazionale. Nella pratica quei progetti sono serviti a collocare persone amiche di sannino e nappo e petruzzierllo per garantirsi consenso. Sannino e Nappo si inventarono, infatti, un coordinamento/esecutivo composto da tutti i componenti degli sportelli.
Petruzziello, Sannino e Nappo volevano e vogliono attuare un progetto....
Per farlo hanno bisogno di eliminare alcune pedine..pedine che non appartengono al clan...rimuovendoli dalle funzioni e mansioni, sputtanondoli, umiliandoli e banalizzandoli all'esterno..
Ma quel piano non potranno più realizzarlo....perchè stanno nella merda....e poi abbiamo capito tutto da tempo....
Adesso Righi fa finta di litigare con il Petruzziello prende le distanze.
Ma lui è il principale colpevole. Ha avallato tutte le scelte scellerate ed il malcostume attuati nella Fillea di Napoli e Regionali..

Anonimo ha detto...

Salutiamo i compagni della Camera del Lavoro di Arezzo che hanno visitato il sito alle 19:10.
Questo Blog è l'unico strumento per difenderci da un clan che ha occupato la fillea della campania e napoli.
Perchè rimaniamo nell'anonimato? perchè questi personaggi sono pericolosi e cattivi,
Questi personaggi hanno creato un vero e proprio malcostume.
Noi difenderemo fino all'ultimo la nostra Cgil.
Se questo clan sarà ancora difeso...bhe vuol dire che le nostre carte e le nostre "fotocopie" le utilizzeremo in un'altra maniera....

Anonimo ha detto...

"TENGO FAMIGLIA".....LEGGETE QUEST'ARTICOLO A PROPOSITO DELLA PARENTOPOLI IN CAMPANIA....

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 27 giu - Nel rifinanziamento del debito della Regione Campania le banche maggiormente coinvolte sono Merrill Lynch e Ubs. In quest'ultima, segnala un'inchiesta de 'Il Giornale', lavora, con un ruolo di responsabilita' per i finanziamenti al settore pubblico italiano, Gaetano Bassolino, figlio del Governatore della regione Antonio Bassolino. Secondo il quotidiano, poi, c'e' stata scarsa trasparenza da parte dell'ente territoriale nella delibera che la settimana scorsa ha dato il via ad una nuova operazione di rifinanziamento del debito con un prestito da 1,2 miliardi. Secondo Il Giornale la delibera della giunta di venerdi' scorso non indica espressamente le banche che saranno incaricate del mandato di joint lead manager ma rimanda ad una determinazione dell'assessorato al Bilancio del 2003. Un atto che cita proprio le banche Merrill Lynch e Ubs, di nuovo in pista, quindi, anche per il nuovo rifinanziamento. Red-rro (RADIOCOR)

Anonimo ha detto...

LEGGETE QUES'ALTRA NOTIZIA FRESCA DI GIORNATA...


IMPREGILO/ INTERDIZIONE PER UN ANNO E SEQUESTRO PER 750MLN EURO IMPREGILO/ INTERDIZIONE PER UN ANNO E SEQUESTRO PER 750MLN EURO Contestati illeciti amministrativi per ipotesi truffa aggravata Napoli, 27 giu. (Apcom) - Interdizione di un anno a contrattare con la pubblica amministrazione e sequestro di 750 milioni di euro. E' questo l'esito giudiziario di un'inchiesta della Procura di Napoli nei confronti di alcune società del gruppo Impregilo, tra cui Fibe, Fisia e Fibe Campania, che gestiscono lo smaltimento dei rifiuti dei sette impianti di combustibile da rifiuti della Campania e la costruzione del termovalorizzatore di Acerra. Il gip Rosanna Saraceno ha accolto le richieste avanzate dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coordinati dal procuratore aggiunto Camillo Trapuzzano. Alle società sono contestati illeciti amministrativi derivanti da un'ipotesi di truffa aggravata. Contestati illeciti amministrativi per ipotesi truffa aggravata Napoli, 27 giu. (Apcom) - L'interdizione dalla contrattazione è stata disposta in via cautelare e riguarda unicamente le attività legate allo smaltimento, al trattamento e al recupero energetico dei rifiuti. Il sequestro di circa 750 milioni di euro riguarda, invece, crediti vantati dalle società nei confronti di alcuni Comuni della Campania per l'attività di smaltimento dei rifiuti. Nel dettaglio, 53 milioni di euro sono per le spese anticipate dal commissariato di Governo per la costruzione degli impianti delle province campane; circa 302 milioni come tariffa di smaltimento regolarmente incassata; oltre 141 milioni riguardanti tariffe non ancora incassate, ma rintracciate grazie a documenti di crediti certi, liquidi ed esigibili; circa 100 milioni per altre spese sostenute dal commissariato di Governo; circa 52 milioni corrispondenti al mancato deposito cauzionale previsto dal contratto d'appalto e circa 104 milioni pari al valore del termovalorizzatore di Acerra.

Anonimo ha detto...

E leggete quest'altra....

RIFIUTI: PM NAPOLI, COMPLICITA' DI CHI DOVEVA CONTROLLARE V.'RIFIUTI:INTERDIZIONE PER SOCIETA' 11.23 (ANSA) - NAPOLI, 27 GIU - Le irregolarita' nella gestione dei rifiuti sono state possibili ''con la complicita' e la connivenza di chi aveva l' obbligo di controllare e di intervenire e non lo ha fatto per troppo tempo''. Cosi' il procuratore aggiunto Camillo Trapuzzano commenta gli sviluppi dell'inchiesta che ha portato oggi al sequestro di ingenti somme di denaro e alla interdizione per quattro societa' attive nel settore dei rifiuti. L' inchiesta venne avviata alla fine del 2003 durante una delle innumerevoli ''emergenze rifiuti'' che si sono vissute in Campania e che determino' l' invio in Procura di numerose denunce relative al trattamento dei rifiuti , alle discariche, e ai siti di stoccaggio. Dalle indagini emerse, tra l'altro, che i prodotti della lavorazione negli impianti Cdr non avevano le caratteristiche richieste dalla legge e dal contratto. Per questo aspetto della vicenda fu ipotizzato a carico dei responsabili il reato di ''frode in pubbliche forniture'' e fu disposto il sequestro degli impianti. A conclusione dell'inchiesta e' apparso evidente ai magistrati che ''il comportamento delle societa' non appariva lineare in quanto pur essendo consapevoli fin dall'inizio che lo smaltimento dei rifiuti non avrebbe potuto funzionare, hanno fatto di tutto per dissimulare tale situazione''. Un comportamento che ''e' stato protratto nel tempo ponendo in essere una serie di artifici e raggiri per mantenere le posizioni raggiunte''. ''Cio' ovviamente e' stato possibile - ha spiegato il procuratore aggiunto Trapuzzano - con la complicita' e la connivenza di chi aveva l' obbligo di controllare e di intervenire e non lo ha fatto per troppo tempo''. (ANSA). LN/SIL 27-GIU-07 13:38 NNN

Anonimo ha detto...

Buonasera..


Qui tacet non utique fatetur; sed tamen verum est eum non negare.

TRADUZIONE

Chi tace non sempre confessa; però è pur vero che non nega

Anonimo ha detto...

Interessanti le notizie fresche di giornata...allora qualcosa si muove in Campania.
Finalmente si muove la magistratura.
Forza Magistratura puliamo centro direzionale e santa lucia!

Anonimo ha detto...

Per caso è in linea Osservatore Vesuviano? Batti un colpo.

Anonimo ha detto...

In attesa di leggere Osservatore Vesuviano dedico al "clan" una bella citazione:

Timeo hominem unius libri

TRADUZIONE
Temo l'uomo che ha letto un solo libro (San Tommaso d'Aquino)

Anonimo ha detto...

Ciao a Tutti.

Toni e profilo basso. Volgare tentativo di sdrammatizzare tutto.Acccenni generici al rinnovamento.La riunione di ieri condotta da un Ciccio Formaggio affranto, dimesso e rassegnato è stata gestita con molto tatticismo e giochi di squadra. Quanta platealità con l'amico nappitiello..
Volete sapere di più contattemi sulla mia mail: osservatorevesuviano@alice.it
Buonanotte!

Anonimo ha detto...

Il Signor Righi è sempre stato informato su quanto avveniva in Campania.
Il Signor Righi ha avallato tutto.
Ma adesso non potrà avallare più niente. Perchè sta nella merda anche lui.
Noi aspettiamo segnali precisi.
Petruzziello, Sannino e Nappo non hanno l'autorità morale per assumere decisioni. Devono andare via. Si devono dimettere.
Se qualcuno continuerà a difenderli se ne assumerà la responsabilità fino in fondo.
Aspettiamo un segnale..

Anonimo ha detto...

Nappitiello, Sannino e Petruzziello adesso si interessano di investimento...hanno contattato un noto istituto assicurativo per investire le risorse provenienti dalle casse...
Ma non siamo un'organizzazione senza scopo di lucro?



I CADUTI SUL LAVORO..