domenica 14 ottobre 2007

L'INCHIESTA DI "PANORAMA", IL CANTIERE DI POMPEI ED IL LICENZIAMENTO DI CIRO CRESCENTINI...



(ARTICOLO PUBBLICATO DAL SETTIMANALE PANORAMA SABATO 13 OTTOBRE NELLE EDICOLE)
Pompei, a 20 metri di altezza si rischia la vita tra i turisti visite guidate.
Quando il 18 settembre 2007 Raffaele Giusto, operaio di 51 anni, è precipitato da un ponteggio alto 8 metri, ha ringraziato la Madonna di casa, quella di Pompei. Certo, ha riportato un trauma alla colonna vertebrale, ha perso tanto sangue da naso e bocca, ma se l’è cavata con una prognosi di 35 giorni.
Il caso, però, è assai curioso poiché sia i colleghi sia il titolare della ditta, Giuseppe Valentino, hanno giurato e spergiurato, come un sol uomo, che Giusto «indossava il casco di protezione, le scarpe da lavoro antinfortunistica e l’imbracatura anticaduta».
Risulta però difficile precipitare a peso morto da 8 metri in presenza dell’annunciata imbracatura anticaduta.
È un dubbio che assale anche i carabinieri degli scavi.
L’operaio stava infatti lavorando al restauro della casa di Trebius Valens, nel pieno dell’area archeologica, un appalto da 500 mila euro assegnato dalla soprintendenza, che fa capo direttamente al ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli.
Però Pietro Giovanni Guzzo, il soprintendente in questione, se n’è lavato le mani.
Al quotidiano Il Mattino il suo ufficio stampa ha precisato che «la responsabilità è a totale carico della ditta esecutrice dei lavori di restauro. Ditta esterna alla soprintendenza».
Proprio un anno fa la casa di Trebius Valens fu al centro di un’altra aspra polemica.
Il segretario della Fillea-Cgil di Napoli, Giovanni Sannino, attaccò pubblicamente la soprintendenza poiché, era la tesi di Sannino, «affida lavori di restauro ad aziende che non rispettano il contratto nazionale di lavoro e girano illegittimamente i lavori in subappalto».
E però Pompei è indagabile a vista.
Basta passeggiarvi per scoprire elettricisti che toccano grovigli di fili scoperti senza guanti e scarpe di sicurezza. O turisti a rischio cantiere.
E, ancora, muratori che mangiano nel capanno degli attrezzi e giocano con i randagi pulciosi che da mesi bivaccano sui monumenti.
Basta entrare nel sito archeologico.
Dalla biglietteria è possibile ammirare un gruppo di manovali che senza alcuna protezione (casco, tuta, imbracatura) lavorano a 20 metri d’altezza, su un trespolo di legno che sta in piedi per miracolo e regge un argano che andava bene ai tempi degli antichi romani. Ecco qui a fianco la cartolina da Pompei. Chiunque, tra i 2,7 milioni (benedetti) visitatori annuali, può spedirla.
Come ha fatto Panorama. (C.P.)
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Quel cantiere di Pompei è stato denunciato il 30 Ottobre 2006 attraverso un esposto alla Procura della Repubblica - Sezione Lavoro ed al Capo dell'Ispettorato di Napoli Dott. Sergio Trinchella dal compagno Ciro Crescentini dirigente della Fillea Cgil di Napoli. Quell'esposto fu ritrovato, qualche settimana dopo, sulla scrivania di Giovanni Sannino segretario generale della Fillea Cgil di Napoli. Sannino sostenne di averlo avuto da Luigi Petrucciuolo della segreteria della Cgil di Napoli il quale dichiarò di averlo ricevuto dall'Ispettorato del Lavoro che si lamentava delle troppe denunce del compagno Crescentini. Quel cantiere non è mai stato visitato dall'ispettorato del lavoro. Il nostro compagno Ciro, nel frattempo, è stato licenziato.
Lavoravano nello stesso cantiere le cinque restauratrici, le quali, qualche settimana prima avevano segnalato a Sannino illegalità contrattuali e buste paga irregolari.
Sannino avvisò il City Manager di Pompei Luigi Crimaco. Il funzionario della Soprintendenza assicurò Sannino che sarebbe stata aperta un'indagine. Fu avvisato il direttori dei lavori il quale a sua volta informò l'impresa Valentino di Afragola.
Le cinque restauratrici furono convocate dal datore di lavoro e costrette a detrattare su tutto sottoscrivendo un documento indirizzato alla Fillea Cgil di Napoli ed alla Soprintendenza.
Il City Manager di Pompei telefonò Sannino e gli comunicò che l'inchiesta era conclusa e non era state rilevate irregolarità.
Lo stesso Sannino qualche giorno dopo, durante un convegno sui beni culturali promosso a Napoli - presente Mauro Macchiesi della Fillea Nazionale - cercò di impedire al nostro compagno Ciro che parlasse della vicenda. Ci sono almeno trenta persone disposte a testimoniare!!!
Il segretario generale della Fillea di Napoli ha rilasciato ipocrite dichiarazioni a Panorama (e qualche giorno fa) all'Agenzia Ansa, sostenendo di "avere attaccato la Soprintendenza di Pompei poichè affida i lavori ad imprese che non rispettano i contratti".
Una bella faccia tosta, un modo per salvarsi l'anima e qualcosa altro...
Il subappalto in quel cantiere era illegale. Sannino sapeva tutto. Lo sapeva anche qualche altro componente della segreteria responsabile Fillea di zona.
Ma sarà la magistratura a fare chiarezza...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Su Indymedia Napoli l'adesione all'appello in favore di Ciro del Comitato "Matteo Valente" di Lucca.

Anonimo ha detto...

"Non dimenticare che nei periodi più bui, un piccolo numero di donne, di uomini, di giovani e perfino di bambini sparsi sulla terra, sono stati capaci di cambiare il mondo" (Roger Schutz)

DEDICATO A CIRO DA UNA SUA CARISSIMA AMICA FIORENTINA...(F.C)
PS/Uagliò Firenze, Lucca e Piombino si stanno mobilitando per te. In prima fila gli RLS!!!
Uagliò mantieniti forte!!!

Anonimo ha detto...

Ho letto su Google News e sul sito "Il Pane e le Rose" quella lettera scritta a Luglio dai lavoratori della Fillea.
Sannino non si degnò neanche di rispondere. Ma non risposero neanche gli altri destinatari(Martini, Errico, Gravano).
Ciro citali tutti in tribunale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Contro Crescentini

Esiste anche un Comitato anti-Crescentini – speculare al nostro, scombinato e raccogliticcio – composto dai vertici della CGIL Campania, ma non solo. Molto significative le sue stringenti, coraggiose e articolate argomentazioni che riportiamo integralmente (Fonte: www.cgilcampania.it): “L’ ultima settimana ha visto una campagna mediatica tesa a strumentalizzare la vicenda del sindacalista della Fillea di Napoli , Ciro Crescentini, coinvolgendo la CGIL ed i suoi militanti in questa perdurante opera di diffamazione. Per questi motivi , in relazione ai giudizi espressi da questa campagna di stampa e da alcune prese di posizioni che riportano giudizi nei confronti della CGIL e di una sua specifica Federazione (Fillea), alcuni dirigenti sindacali della CGIL di Napoli e della Campania, esprimono la totale solidarietà nei confronti del compagno Giovanni Sannino e di tutta la Segreteria della Fillea ricordando l’immenso lavoro svolto dagli stessi in questi anni a tutela e difesa dei lavoratori di un comparto così delicato come quello dell’edilizia.
La cosa che maggiormente ci amareggia in questi giorni è la volontà di strumentalizzare una vicenda interna di una categoria per denigrare e svilire la storia e l’impegno di un intero movimento sindacale.”

Napoli, 26/9/07

Giuseppe Brancaccio Segr. Gen. FLAI Campania
Francesco Buccino Segr. Generale FLC Campania
Gianluca Daniele Segr. Gen. SLC Campania
Federico Libertino Segr. Gen. FILT Campania
Giovanni Nughes Segr. Gen. FILCEM Napoli
Raffaele Paudice Segr. Gen. Nidil Napoli
Lanfranco Polverino Segr. Gen. FILCEM Campania
Nicola Ricci Segr. Gen. FLAI Napoli
Luigi Savio Segr. Gen. FP Campania
Felice Sommese Segr. Gen. FLC Napoli
Massimo Vellante Segr. Gen. FISAC Campania
Barba Osvaldo Segr. Prov.le SLC Napoli
Giulia Guida Segr. Prov.le SLC Napoli
Nicola Senese Segr. Prov.le SLC Napoli
Antonio Romano Segreteria Regionale SLC Campania
Mario Ronca Segreteria Regionale SLC Campania
Antonietta Pagliara Segreteria SLC Campania
Vincenzo Tripodi Segretario generale Filt Cgil Napoli
Paolo Giugliano – Presidente Inps Campania
Antonio Santomassimo Segr. Gen. Fp Cgil Napoli
Francesco D’Agostino Presidente Inca
Antonio Ciardi Coordinatore regionale servizi Cgil

Hanno tra gli altri espresso il loro appoggio democratico alla Fillea CGIL di Napoli, in merito al licenziamento di Crescentini (Fonti: Mattino 23-28 settembre 2007, www.cgilcampania.it):
Michele Gravano, segretario regionale della Campania della Cgil
Gianfranco Nappi, capo della segreteria politica di Bassolino e ex segretario regionale dei Ds
Franco Martini, segretario generale nazionale Fillea Cgil
Pietro Cerrito, segretario generale della Cisl Campania.

Anonimo ha detto...

Sono la portavoce del Comitato Matteo Valenti nato dopo la morte di matteo 23anni dopo 20 giorni di lavoro solo senza avere avuto formazione ed informazione rispetto ai pericoli del lavoro, matteo lavorava in una fabbrica chimica ad alto rischio in mezzo alla città , mancava l' acqua, non esistevano gli evaquatori di fumo non esistevano porte antincendio si rimuovevano i pentoloni caldi per i travasi a mano aiutandosi con presine di juta. matteo ha perso la vita il 12 novembre 2004 dopo 4 giorni di agonia presso il centro grandi ustionati di genova. da questq esperienza è nato un comitato che lavora da 3 anni per affermare il diritto di ogni lavoratore a lavorare in sicurezza. mi sono dimenticata di scrivere la cosa più importante il suo datore di lavoro era presidente della confartigianato della provicia di Lucca e responsabile per la sicurezza di 4200 aziende della Lucchesia e nel consiglio di amministrazione della cassa di risparmio di lucca per ulteriori notizie il sito è www.matteovalenti.org. A tre anni dall'incidente mortale, il Comitato "Matteo Valenti" continua il suo impegno contro le morti sul lavoro, per la sicurezza e la salute.
Per tale scopo la nostra attività non ha avuto, fino ad oggi, né soste né tentennamenti.
L'8 novembre prossimo sono trascorsi tre anni dall'incidente che costò la vita a Matteo.
Giovedì 8 novembre (dalle16 alle 18) ci ritroveremo nella Darsena di Viareggio nel ricordo di Matteo e degli altri morti sul lavoro e per continuare la nostra battaglia per la sicurezza e la salute.
Abbiamo pensato anche di rivolgere un invito alla cittadinanza ed alle istituzioni competenti per far sì che l'8 novembre, a livello versiliese, sia istituito come "giorno della sicurezza sul lavoro".
Inoltre, per sviluppare, rafforzare ed estendere l'attività e gli scopi del Comitato proponiamo un incontro a Viareggio per sabato 10 novembre ore 16.00 presso la Sala comunale.
Invitiamo alla partecipazione a questo incontro familiari, associazioni e comitati impegnati in questa attività, delegati Rls, attivisti e strutture sindacali che della battaglia per la sicurezza e la salute hanno fatto un indispensabile impegno civile e sociale.
Il Comitato "Matteo Valenti"
aderisco al comitato in difesa di Ciro Crescentini
nicoletta gemignani dipendente Coop .

Anonimo ha detto...

Ragazzi del blog. Perchè non pubblicate l'intervista rilasciata a "Panorama" dal sindacalista della Filt Cgil che ha denunciato alla Procura di Genova le false pensioni-amianto? Il sindacalista ha vissuto lo stesso dramma di Ciro:isolamento ed accerchiamento.

Anonimo ha detto...

L'INCHISTA SULLE FALSE PENSIONI AMIANTO DI GENOVA: SONO SOTTO INCHIESTA IN TUTT'ITALIA SINDACALISTI, ISPETTORI DEL LAVORO E DELL'INAIL, I PATRONATI DELL'INCA.
L'INCHIESTA E' PARTITA DA UN ANNO GRAZIE AD UN CORAGGIOSO FUNZIONARIO DELLA FILT CGIL DI GENOVA CHE HA SUBITO LO STESSO TRATTAMENTO RISERVATO A CIRO.
IO HO FATTO UNA RIFLESSIONE: VUOI VEDERE CHE L'ISPETTORATO DEL LAVORO DI NAPOLI NON DOVEVA ESSERE "TOCCATO" DA CIRO CON LA SUA DENUNCIA PROPRIO PERCHE' ERA IN CORSO L'INCHIESTA DELLA PROCURA DI GENOVA? ANCHE PERCHE' HO NOTATO CHE IN FAVORE DI SANNINO HANNO PRONTAMENTE FIRMATO L'APPELLO IL PRESIDENTE DELL'INPS ED IL DIRETTORE DELL'INCA.....
COMPRATE PANORAMA E VE NE RENDERETE CONTO!!!!

Anonimo ha detto...

Ironia della sorte...l'operaio edile del cantiere di Pompei precipitava dall'impalcatura il 18 Settembre 2007...il 24 Ciro riceveva la lettera di licenziamento firmata dal Sannino!!!!!



I CADUTI SUL LAVORO..