giovedì 19 luglio 2007

DIRETTIVO FILLEA NAZIONALE DEL 18 LUGLIO:STRALCIO DELLA RELAZIONE DI FRANCO MARTINI....



Ciò che è accaduto a Gioia Tauro non scalfisce minimamente questa nostra coerenza e per ribadirla abbiamo deciso di prevedere alla immediata ripresa dell’attività dopo la pausa estiva una grande iniziativa nazionale in Calabria per chiarire il nostro pensiero ed il nostro impegno.

Quando capitano vicende come quella denunciata dobbiamo chiederci se i nostri gruppi dirigenti hanno delle responsabilità, sia nell’essere stati sordi a dei segnali premonitori, sia nell’aver sottovalutato la gravita della situazione. E’ ciò che abbiamo cominciato a fare e che continueremo a fare con rigore, pur sapendo che il metro di misura di tale riflessione non può essere quello di confondere il mestiere del sindacato con quello delle forze dell’ordine, nè della magistratura. Ma non ci sottrarremo a questo compito. Quello che non può essere accettato è la caccia alle streghe o il gioco dello scaricabarile. Voglio ricordare che la persona inquisita frequenta gli ambienti della Cgil, ossia della Camera del Lavoro di Gioia Tauro anche in qualità di componente degli organismi dirigenti, da quando i nostri massimi responsabili della Fillea calabrese ancora non avevano iniziato le scuole elementari ed altri ancora non erano nemmeno nati. Non è dunque accettabile il fuggi, fuggi al quale sembra di assistere in questi giorni e la tendenza a scaricare sull’ultimo anello della catena eventuali responsabilità che non possono che essere collettive, se mai vi fossero. Questo la categoria lo deve dire chiaro e tondo, perché diversamente, oltre a non dare bella prova di unità e solidarietà del gruppo dirigente, non aiuteremmo la stessa organizzazione a trarre da questa vicenda ulteriore stimolo per avanzare verso il forte rinnovamento di cui anche quelle strutture territoriali necessitano.

Vorrei anche ricordare che lo sforzo fatto dalla Fillea in questi ultimi 5-6 anni è stato quello del completo rinnovamento, anche generazionale, dei gruppi dirigenti calabresi. Quasi la metà dei segretari generali a mala pena arriva ai trent’anni di età; a Gioia Tauro abbiamo una donna alla direzione della categoria. Abbiamo fatto scelte coraggiose, per lasciarci alle spalle un passato che non aiutava la nostra organizzazione a crescere. Probabilmente, stiamo pagando oggi il prezzo di questa forte innovazione, attraverso un assestamento organizzativo che presenta luci ed ombre.
Ma vogliamo difendere questa scelta anche chiamando la Confederazione calabrese a verificare la coerenza con la quale tale processo viene sostenuto, sapendo che in alcune province le scelte operate, con nostra grande perplessità, hanno mostrato scarsa attenzione alle peculiarità del lavoro nel settore, che spesso è lavoro sul fronte, ed hanno oggi come conseguenza il progressivo indebolimento della nostra forza rappresentata sul territorio. Per questo, andremo ad un confronto nei prossimi giorni con la Cgil calabrese per rilanciare un progetto comune di rafforzamento politico ed organizzativo della nostra categoria su tutto il territorio della regione.
Il rinnovamento organizzativo, la cui manifestazione più evidente è nel ricambio generazionale, molto vistoso in diverse aree del nostro Paese, parla di questo cambiamento in termini positivi. Aver rinnovato ha presentato dei rischi e delle suspense, ma il bilancio complessivo è positivo, ci consente di affermare che quella scelta è stata giusta e mette nella condizione l’intera organizzazione di guardare con ansie minori a quel vuoto generazionale, che rappresenta l’assillo principale del nostro sindacato.

Ci siamo, poi, battuti per una Fillea che assumesse la multiculturalità quale tratto distintivo della moderna globalizzazione, in un settore dove l’incontro tra etnie diverse rappresenta una realtà incontrovertibile. Un terzo degli immigrati iscritti alla Cgil viene dalla nostra categoria e noi dobbiamo sentire il peso della responsabilità che deriva dalla sfida congressuale di Pesaro, relativo alla costruzione del primo sindacato multietnico della Cgil. Anche da qui, si può tornare indietro? Domanda assolutamente retorica…
Abbiamo poi scelto di essere il sindacato non solo della forza lavoro strutturata, nel nostro caso degli iscritti alle Casse Edili, ma anche della precarietà sempre più diffusa nei nostri settori. Questa precarietà ci parla degli immigrati clandestini, ma ci parla anche di professioni alte e qualificate, come nel caso dei beni culturali, dove una moltitudine di giovani cerca nel sindacato un interlocutore in grado di rappresentare aspirazioni e bisogni non solo legittimi, ma in grado di offrire al Paese una risposta allo sviluppo di qualità, quello che fa la differenza nella competizione globale. Anche da qui, si possiamo tornare indietro?
Giorno dopo giorno ci siamo accorti di aver costruito una Fillea nuova, diversa da quella di 10-15 anni fa, nella quale alla tradizione si è sempre più sommata una innovazione che non si traduce in un conflitto a livello di rappresentanza, bensì in un arricchimento della stessa.
Il rinnovamento organizzativo, la cui manifestazione più evidente è nel ricambio generazionale, molto vistoso in diverse aree del nostro Paese, parla di questo cambiamento in termini positivi. Aver rinnovato ha presentato dei rischi e delle suspense, ma il bilancio complessivo è positivo, ci consente di affermare che quella scelta è stata giusta e mette nella condizione l’intera organizzazione di guardare con ansie minori a quel vuoto generazionale, che rappresenta l’assillo principale del nostro sindacato.
La nostra Conferenza di organizzazione dovrà rappresentare la sanzione definitiva di questa scelta, per consegnare ad un nuovo gruppo dirigente il futuro di questo sindacato. Abbiamo ancora dei limiti da superare. La Fillea troppo spesso viene ancora considerata una categoria chiusa, impenetrabile ed in parte questo è vero, come è vero che questo limite ha contribuito a far si che il settore e la categoria siano poco compresi in tanta parte della Cgil. Ma tutto ciò non fa giustizia del grande contributo che la Fillea può dare al dibattito della Cgil. Per questo dobbiamo scrollarci di dosso le remore ed i complessi che ci caratterizzano, per investire la dote di cui disponiamo nella vita della Confederazione.
E dobbiamo farlo dimostrando di essere un gruppo dirigente in grado di mettersi in discussione e di favorire, con l’ingresso di nuove forze e di nuove mentalità, quel rinnovamento di cui abbiamo bisogno.

32 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido l'intervento di Franco. Peccato che nella Fillea di Napoli e della Campania si va...controcorrente.
il "generale" della campania è quasi un sessantenne da oltre trentacinque anni è sempre segretario(beato lui non è mai stato demansionato!!) ed il suo impegno si limita ad inserire figli e parenti nelle casse edili o di fare il tour operator per aviomar,vacanze,viaggi,hotel,alberghi,residence, club,resort...
l'età media dei segretari(compreso il generale) di Napoli è 55 anni...
I trentenni? neanche l'ombra! I Quarantenni?esiliati!
Allora caro Franco non ti meravigliare se accadono o accadranno fatti gravi come Gioia Tauro.....

Anonimo ha detto...

Giusy ti sei dimenticata di dire che anche l'ultracinquantacinquenne generale di napoli è impegnato. Inserisce i parenti negli enti bilaterali, si prodiga a fare le assunzioni clientelari e poi organizza qualche convegno per candidarsi al posto di petruzziello....

Anonimo ha detto...

il nappitiello(altro cinquantatrenne) prima fa le riunioni con filca e feneal vantandosi di essere unitario, poi utilizza i dati della cassa edile inviando lettere ai lavoratori informandoli che devono ricevere soldi dalla cassa edile invitandoli ed ingannandoli a firmare la delega alla fillea.Fra poco qualche lavoratore lo denuncerà.Poi si "vende" l'aumento degli iscritti perchè sogna di fare il generale.
Ma voi della filca e della feneal siete proprio dei coglioni? Vi fate infinocchiare da un tipo del genere?

Anonimo ha detto...

io credo che bisognerebbe denunciare chi gli permette di utilizzare quei dati sensibili...il direttore della cassa edile?

Anonimo ha detto...

Mah, e poi dicono che quelli della filca e della feneal le deleghe le fanno in maniera truffaldina.
A me pare che quelli della filca e della feneal le deleghe le vanno a fare nei cantieri mentre quelli della cgil le fanno ingannando i lavoratori.

Anonimo ha detto...

...e poi quelli della cisl e della uil conoscono le leggi ed i contratti. questi scavapatate della fillea vogliono fare le deleghe seduti dietro alle scrivanie.
le deleghe in più che hanno fatto le perderanno nei prossimi mesi.

Anonimo ha detto...

Franco,
buona l'idea di aprire il confronto con la confederazione calabrese.
E in Campania?

Anonimo ha detto...

adesso sannino sta cercando di fare l'unitario facendo il "buono" con il generale della uil e prendere per il culo il generale della cisl.
nappitiello,invece,sta stampando altre lettere per ingannare altri lavoratori e racimolare qualche delega in più e dimostrare "quanto-è-bravo-il-responsabile-organizzativo" sperando di fare il generale al posto di sannino.
Poi organizza le riunioni con i suoi cortigiani ed affida i compiti:
- tu devi fare lo spione di quello;
- tu invece devi andare nella stanza di quell'altro e dirmi quando va nel cesso, quando tempo ci mette per cagare, cosa sta facendo, cosa scrive;
- tu ivece fai finta di sorridere e offri il caffè a quello e a quell'altro non gli rivolgere neanche il saluto;
- tu invece mi devi leccare il culo.
Il nappitiello, insomma, solo perchè è nato nel quartiere Barra si erge a guappetto/bullo...di cartone.
Il generale Sannino,invece, continua a fare ciccio formaggio/macchietta collezionando sempre figure di m...da.

Anonimo ha detto...

ma chi è quel "portavoce" che ci mandano nei cantieri? Lo abbiamo visto litigare con Natashia della cisl(la quale è una ragazza preparata e intelligente)...
il "portavoce" è propria la persona adatta per il sannino ed il nappitiello. Sarebbe capace anche di dare loro il culo..ma sto' tipo da dove viene? E' un'altra macchietta(sannino li crea a sua immagine e somiglianza...)

Anonimo ha detto...

A proposito di deleghe. sapete come fanno le deleghe questi "compagni" della Fillea?
Si presentano sul cantiere prendono con l'inganno gli operai, si fanno firmare le deleghe e poi scompaiono..
se nel cantiere non c'è il cesso o ti fanno il mazzo loro se ne fottono e trovano mille scuse per non venire.
Sono più seri quelli della Cisl e della Uil

Anonimo ha detto...

....uè perchè non parlate più dei conti paralleli? lo sapete dove vanno a finire i soldi liquidi? sul conto di un tipo che ha il C/C nella banca di Via Torino...

Anonimo ha detto...

....caro direttore della Cassa Edile perchè permetti che i dati sensibili siano utilizzati scorrettamente da nappitiello? adesso nappitiello tiene un elenco di quelli che non hanno ricevuto assegni vari perchè gli indirizzi in cassa edile sono sbagliati.Ma voi della cisl e della uil, dormite?

Anonimo ha detto...

...a proposito di ciccio formaggio alias sannino..
vuole organizzare altre campagne e convegni a settembre....si vuole interessare di laboratori.
le campagne..di propaganda.
solo carta e tabacchere 'e legno!!!

Anonimo ha detto...

volete sapere chi è la spia di nappitiello nella cassa edile di napoli? vi diamo solo le iniziali V.B

Anonimo ha detto...

oggi ho ascoltato sannino e petruzziello.
Sentono il terreno sotto i piedi franare..
eppure hanno sempre preparato tutto nei minimi particolari,selezionando le "vittime" da sacrificare denigrandole ed isolandole.Costruendo teoremi. Una cosca di pazzi criminali che per anni si è arricchita sulle spalle di poveri operai.
Una cosca che pensava di essere forte con molti punti deboli....fatali.

Anonimo ha detto...

Giusy, ma quale cosca!
questi sono una banda di ladri di galline che si coprono tra di loro. Questi del sindacato non se importano niente.
Poi quando cambia il vento cambiano la bandiera e passano puntualmente sul carro dei vincitori.

Anonimo ha detto...

"dato che un politico non crede mai in ciò che dice, resta sorpreso quando gli altri ci credono"
(Charles De Gaulle)

Traduzione in napoletano

"siccomme nu puliteco nun crere maie a cchello ca rice, rummane stupetuto quanno ce crereno ll'ate"

Anonimo ha detto...

in cambio di un caffè o di un pranzetto questi guappetti di cartone(nappo-sannino)trovano sempre un "testimone" o "fiduciari" di copertura.
Gli stessi "fiduciari" intestatari di conti...paralleli.

Anonimo ha detto...

ha ragione Giusy.
sono guappetti di cartone che se la prendono con i più deboli.ma come sempre accade poi trovano le cose..dure e sono cazzi!!

Anonimo ha detto...

"Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già trovato qualcuno cui dare la colpa"
(Arthur Bloch)

Anonimo ha detto...

Mi ha molto colpito questo passaggio della relazione di Franco Martini:

"Giorno dopo giorno ci siamo accorti di aver costruito una Fillea nuova, diversa da quella di 10-15 anni fa, nella quale alla tradizione si è sempre più sommata una innovazione che non si traduce in un conflitto a livello di rappresentanza, bensì in un arricchimento della stessa"...

CARO FRANCO,
A NAPOLI ED IN CAMPANIA LA FILLEA NUOVA NON ESISTE.
I GIOVANI NON LI VOGLIONO E LI FANNO SCAPPARE.
QUELLI CHE AIUTANO I GIOVANI AD ENTRARE NEL SINDACATO LI "ESILIANO".
VUOI UN ESEMPIO?
DUE COMPAGNI DELLA GENERAZIONE DI QUARANTENNI E.M E C.C LI VOGLIONO MANDARE VIA.
PER IL MOMENTO LI HANNO EMARGINATI DENTRO UNA STANZA.
QUESTI DUE COMPAGNI SONO GLI UNICI AD AVER ORGANIZZATO I LAVORATORI DEI BENI CULTURALI.
ADESSO, CHI DIRIGE(MALE!) TRENTACINQUE ANNI ALLA FILLEA CAMPANIA (ED HA OLTRE CINQUANTACINQUE ANNI), E,CHI DIRIGE(MALE!) LA FILLEA DI NAPOLI(COMPOSTA DA ULTRACINQUANTACINQUENNI DA OLTRE VENTI ANNI) HANNO DECISO DI LIBERARSI DI QUESTI DUE COMPAGNI...
A C.C LO VOGLIONO MANDARE IN ENTE BILATERALE A FARE L'ARCHIVISTA DI TERZO LIVELLO(I PADRONI LE DEQUALIFICHE LE FANNO MEGLIO!) MENTRE A E.M PER IL MOMENTO GLI HANNO DATO QUALCHE SCARTOFFIA...DA LAVORARE.
UNA VOLTA FATTE LE DUE OPERAZIONI, I PETRUZZIELLO, I NAPPO ED I SANNINO SI VENDERANNO LA COSA DICENDO:STIAMO FACENDO IL RINNOVAMENTO!!!!!!SUBITO DOPO IL SANNINO SI CANDIDERA' A FARE IL GENERALE REGIONALE, IL NAPPITIELLO AUMENTERA' LE TRASTOLE FACENDO IL GENERALE A NAPOLI ED IL PETRUZZIELLO SI PRESENTERA' AD AVELLINO....E LA GIOSTRA GIRERA' PER ALTRI OTTO ANNI.
AH, FRANCO, DIMENTICAVO:
CONTROLLA CHI E' A CAPO DEI PROGETTI DI TESSERAMENTO O AI VARI SPORTELLI. GUARDA L'ETA'!!
E POI CONTROLLA QUANTE CONSULENZE A PENSIONATI SONO STATE DATE.
ALLA FACCIA DEI GIOVANI!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

e mo vedi quello che succede!! pare che alcuni imprenditori stanchi di essere sruttati dagli str... mazzettari li vogliano denunciare!!

Anonimo ha detto...

Molti tesserati si stanno chiedendo cosa sta accadendo alla CGIL ma soprattutto alla Fillea di Napoli. Non capiamo come mai i vertici nazionali e confederali non assumano alcuna posizione rispetto a tutte queste denuncie che qui vengono fatte. E' davvero strano tutta questa indifferenza. Se ciò che qui viene denunciato con tanta foga ed analisi, allora cosa pensano di fare i vertici? Non possono certo lavarsene le mani, ne va del buon nome e della coerenza della nostra organizzazione. O forse dobbiamo pensare che sia tutto vero e che ne siete complici anche voi? Il vostro silenzio non fa che avallare il nostro pensiero e ci offende, pertanto noi ci dissociamo completamente: vogliamo pulizia e rinnovamento.
Elena D.N.
Cgil Roma

Anonimo ha detto...

Quale lupo nutri?

.

Un anziano pellerossa Cherokee stava dando ai suoi nipoti degli insegnamenti circa la vita.

“Dentro di me c’e’ un combattimento. E’ un combattimento terribile tra due lupi. Un lupo rappresenta la paura, la rabbia, l’invidia, il rincrescimento, l’avidita’, l’arroganza, l’auto-commiserazione, il risentimento, la inferiorita’, le bugie, l’orgoglio e la boria.

L’altro lupo sostiene la gioia, la pace, l’amore, la speranza, la condivisione, la serenita’, la umilta’, la gentilezza, la benevolenza, l’amicizia, l’empatia, la generosita’, la verita’, la compassione e la fede. La stessa lotta e’ dentro di voi ed anche di ogni altro essere umano”.

I bambini ci pensarono per qualche minuto, poi uno di essi chiese al nonno: “Quale lupo vincera’?” Il vecchio Cherokee rispose semplicemente: “Quello che io nutriro’.”

Anonimo ha detto...

Leggo per la prima volta questo blog. Sono rimasto di stucco. I fatti che sono accaduti e continuano ad accadere nel sindacato degli edili della cgil sono molto gravi.
Immagino cosa accade nei cantieri...
comunque quello che accade nella fillea e nella cgil campania è il frutto del bassolinismo.
Vi invito a leggere un libro di Marco De Marco "L'altra metà della storia".

Anonimo ha detto...

Sì ha ragione Barbara.
La Cgil in Campania è un'altro feudo di Bassolino.
Chi dirige la Fillea di napoli è un suo ex autista che oggi fa il segretario-cameriere

Anonimo ha detto...

Ma di chi stiamo parlando? Sannino, Petruzziello, Nappo? Sono personaggi da 14.ma fila. Gente che guidano un sindacato solo per sistemare i parenti, gli amici o fare affari con i fornitori(amici).
Il loro quoziente di intelligenza è sotto lo zero. Ma sono bravi a fare le trastole e sono voltagabbana pur di mantersi a galla.
Quando dureranno?
Dureranno poco. Già stanno sulla via del tramonto...

Anonimo ha detto...

Mi dispiace per quei due compagni esiliati nella stanza..

Anonimo ha detto...

I due compagni, sbagliano, a non rendere pubblica la loro situazione!

Anonimo ha detto...

(....)La Fillea troppo spesso viene ancora considerata una categoria chiusa, impenetrabile ed in parte questo è vero, come è vero che questo limite ha contribuito a far si che il settore e la categoria siano poco compresi in tanta parte della Cgil...
(....)E dobbiamo farlo dimostrando di essere un gruppo dirigente in grado di mettersi in discussione e di favorire, con l’ingresso di nuove forze e di nuove mentalità, quel rinnovamento di cui abbiamo bisogno....

CARO FRANCO,
PENSIAMO CHE LA TUA RELAZIONE NON SARA' ASCOLTATA IN CAMPANIA ED A NAPOLI..VUOI UN ESEMPIO?
segreteria fillea napoli componenti
somma totale età:328 anni!!

ALLA FACCIA DEL NUOVO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

condivido le parole dette da Osservatore Vesuviano.
I tipi come Sannino sono personaggi che sono da sempre abituati a strisciare ed a leccare il culo. Non valgono niente. Scrivono(con i piedi) migliaia di parole senza dire niente ma lo fanno per accattivarsi il loro padrone.
sono invidiosi, cattivi, perfidi, inaffidabili.
Insinuano, cercando di dividere.
Pensano solo ai cazzi loro.
Infatti alla prima occasione inseriscono amici e parenti negli enti bilaterali.
Di fronte alle difficoltà scappano come conigli.
che luridi vermi!!

Anonimo ha detto...

....tanti consulenti sono amici di Sannino e di Nappitiello...ah, non dimentichiamoci di alcuni "amici" impiegati di "importanti istituzioni":C.F, A.B...fallimenti, cassa integrazione, mobilità....



I CADUTI SUL LAVORO..