giovedì 24 aprile 2008

LA SALUTE SUI POSTI DI LAVORO, LAGRIME DI COCCODRILLO E STANCHI RITUALI..



Sul quotidiano "Cronache di Napoli" ennesima denuncia dei restauratori ed archeologi campani costretti ad associarsi autonomamente perchè abbandonati e isolati dal sindacato campano. Un sindacato più vicino al sistema politico bassoliniano e lontano dai veri problemi dei lavoratori a partire dalla salute sui posti di lavoro (clicca) RAPPORTO MEDICO PRELIMINARE SULL’ATTIVITÀ DI LAVORO USURANTE DEI ... versando puntualmente lagrime di coccodrillo tutte le volte che un lavoratore muore di lavoro.

Si sottoscrivono accordi con le istituzioni (clicca)Giunta Regionale della Campania che si rivelano operazioni propagandistiche ed elettorali, illudendo i lavoratori/ci (clicca) Scheda Misura 3.19. del POR Campania .

Nel frattempo, continuano gli stanchi rituali. Si mobilitano gli operai per il rinnovo del contratto senza dire la verità: aumenterà la flessibilità e saranno introdotte deroghe nell'utilizzo dei contratti a termine nota del Coordinamento Rsu (clicca). Scelte già "sperimentate" in Campania e a Napoli nel cantiere per la realizzazione dell'Ospedale del Mare.


22 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanta pena, quanto squallore, quanta tristezza vedere giovani(?) "restauratrici" usati come fenomeni da baraccone, usate e ammaestrate e dipendenti da macchiette di segretari generali(Giovanni Sannino).
Quanta pena vedere queste giovani che sono già vecchie riproporre linguaggi lontani dalla realtà con il solo scopo di fare carriera sulle spalle dei lavoratrici/ri.

Anonimo ha detto...

La Cgil nazionale copre tranquillamente tutto quello che avviene in Campania. Non vi dice niente che almeno l'80% del lavoro dell'ufficio vertenze della Campania viene svolto attraverso "transazioni" concordate con noti consulenti e commercialisti aziendali tenendo all'oscuro i lavoratori i quali sono costretti a firmare i verbali per necessità; che dire dei rapporti tra alcuni impiegati Inps e alcuni "compagni" del patronato Inca e Caaf per "lavorare" le pratiche di pensione? Vogliamo parlare dei compagni che lavorano in nero o a "progetto" nella campagna per il 730? O dei compagni demansionati, senza incarichi costretti a dimettersi e firmare transazioni?
...un onda d'urto ci vuole!Un'onda d'urto esterna..non bastano i libri. Dovete convincere chi ha sofferto o rivestito incarichi a recarsi in Procura o alla Gdf o ai carabinieri e raccontare(in base alla sua esperienza) su quanto avviene nella Cgil!
Convincetelo. Ditegli che è uno stupido se si fa coinvolgere dai sensi di colpa. Uno stupido. Solo così possiamo rifondare la Cgil. Chi pensa all'autoriforma è uno stupido e uno sciocco.

Anonimo ha detto...

Vincenzo Petruzziello attuale seg.generale della fillea campania prossimo seg.generale della Cdlt di Avellino.

Anonimo ha detto...

Cara Cgil Nazionale,
ha ragione la "compagna di via torino" che ha lasciato un commento alle 17:10 di ieri.
Sei complice. Sì, cara Cgil nazionale, sei complice e continui a coprire tutto quanto avviene nel sindacato campano.
Vincenzo Petruzziello dopo aver svolto per trent'anni il ruolo di segretario regionale della fillea e per molti anni il segretario della Cgil di Avellino, è stato imposto alla segreteria generale della Cgil avellinese.
Cara Cgil Nazionale,
hanno ragione quei giornalisti che ti definiscono "altra casta".
Una casta che si autoassolve.
Petruzziello è stato coinvolto nella parentopoli degli enti bilaterali, ha fatto "strane" denunce contro gli industriali di Avellino e viene premiato.
E sapete chi prnderà il posto di Petruzziello alla segreteria generale della Fillea Campania? Giovanni Sannino, sì, proprio lui, colui che ha licenziato il povero Ciro Crescentini. Sannino(da oltre ventitre anni alla Fillea) dichiarava alla stampa che il licenziamento di Ciro era un "normale avvicendamento". Il segretario nazionale Franco Martini sostenne che Ciro stava da troppo tempo in Fillea!! Ed invece, il Sannino si garantirà altri 8 anni di mandato. ventitre più otto arriviamo a trentuno. Sapete chi prenderà il suo posto alla Fillea di Napoli? Il Ciro Nappo(da 20 anni alla Fillea), lo stesso Nappo coinvolto in vicende poco morali...
Cara Cgil Nazionale,
tutto previsto, tutto concordato. Il boss Michele Gravano(seg.generale della Cgil campania)ha convocato uno per uno i responsabili delle categoria avellinesi. Gli ha fatto capire le sue "esigenze", gli ha fatto capire che "la consultazione" doveva sancire un sostegno forte al Petruzziello. Altrimenti....altrimenti rischiavano di fare la fine di Crescentini!!!
Ed allora ecco la costituzione dei "saggi" che avvieranno i rituali degni di organizzazioni camorristiche...la CONSULTAZIONE....
Cara Cgil,
il tuo silenzio è sintomatico. Hai dimostrato anche tu di essere ricattata dal boss Michele Gravano!!!

Anonimo ha detto...

Ho ascoltato il Sannino al Tg3 regionale. "siamo pronti a fare la nostra parte" ha dichiarato Sannino.
Eccome, no!!Lo sappiamo che sei una macchietta che recita bene la parte che ti hanno assegnato nel copione.
La "parte" di prenderci per i fondelli!!
Comunque Sannino!!Il copione lo reciti bene, puoi tranquillamente fare il "leader campano della Fillea Cgil" autista eri e autista rimarrai.
Ovviamente i sensi di colpa non li potrai mai rimuovere per aver licenziato un padre di famiglia. E non dormirai tranquillo.
Caro Sannino,
la storia di questa fantastica palla chiamata mondo non potrà mai finire. Una palla colorata che gira, gira, gira. Oggi sarai sorriso dagli uomini(?) e dalle donne(?) della tua corte. Ma solo della tua corte.
E la palla, gira, gira, gira.
E arriveranno le coltellate nella schiena, i rimorsi. Ma sarà troppo tardi, Sannino, perchè non sei un uomo.
Certo, potrai fare cento interviste sui giornali, in televisione.
Non sarai mai legittimato come un uomo vero ma solo come un maggiordomo. Un servo.
Auguri.

Una tua (ex) amica

Anonimo ha detto...

LEGGETE QUESTA BELLISSIMA DICHIARAZIONE RILASCIATA OGGI DA UN'ANZIANA PARTIGIANA..INVITA I GIOVANI A LOTTARE CONTRO TUTTI I FASCISMI. CERTO,CARA COMPAGNA MARTURANO. ACCOGLIAMO IL TUO INVITO...COMBATTEREMO TUTTI I FASCISMI ANCHE QUELLI CHE SI SONO INFILTRATI IN CGIL..LA CAMPANIA NE E' UN ESEMPIO!!
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25 APRILE:ANZIANA PARTIGIANA,GIOVANI IMPEGNATEVI IN POLITICA (ANSA) - ROMA, 25 APR - Ha raccontato la sua storia di ''Resistenza romana'' a centinaia di persone raccolte nel quartiere Pigneto la partigiana piu' anziana di Roma. Giovanna Marturano, 96 anni, sarda di origine ma romana di adozione, ha trascorso cosi' il suo 25 aprile: seduta su una sedia piu' grande di lei, al centro di via Mariano Da Sarno, ha parlato a tanti giovani dell'''antifascismo romano della gente comune'', di ''un passato lontano ma non troppo'' e dell'importanza di continuare ad impegnarsi in politica. Occhiali da sole e fazzoletto partigiano al collo, Giovanna Marturano ha raccontato di quando era giovane al Prenestino (un quartiere in cui i fascisti non riuscivano ad entrare perche' c'erano troppi antifascisti), dell'impegno e del ''coraggio delle donne romane che oltre 60 anni fa si incontravano clandestinamente nelle case per supportare i loro compagni, per stampare volantini e denunciare le malefatte del regime'', ma soprattutto dell'''importanza, oggi, di non dimenticare quello che e' stato''. Parlando lentamente, tra un ''ho perso il filo'' e un ''dove ero arrivata?'', Giovanna Marturano ha rivendicato, davanti a una platea silenziosa e composta di tantissimi giovani, il diritto dei partigiani ''di qualsiasi partito fossero, di aver liberato l'Italia'' e ha sottolineato l'importanza di essere uniti, ieri come oggi, contro ''tutti i fascismi''. (ANSA).25-APR-08 19:36

Anonimo ha detto...

la consorteria bassoliniana quando la becchiamo con le mani nella marmellata fa finta di niente, finge indifferenza.Sulla vicenda Palaponticelli, che vede coinvolti tante "brave persone" abbiamo proprio l'impressione che qualcuno andrà in galera!!!I nomi che compaiono sono sempri gli stessi. Gli stessi interessati a prnderci per il c..o con le "Città della Musica"...

Anonimo ha detto...

questo blog si legge in tutt'Italia. Si legge, soprattutto, nelle sedi Cgil.
Siamo veramente schifati, ci vergogniamo del gruppo dirigente della Cgil campania e di quella "associazione...senza scopo di lucro" della Fillea di Napoli e Campania.
Ma con quale faccia il Sannino si presenta nei direttivi nazionali della Fillea?

Anonimo ha detto...

A proposito di quella macchietta del seg.generale della fillea di Napoli.Lo avete visto in televisone. Avete visto come imita Bassolino? L'intervistatore gli porge il microfono e lui si curva, guarda a terra(le persone infami fanno questo)...cerca di presentarsi come grande "pensatore"
Eh già l'ex autista, il servo di sempre, non si smentisce mai!!

Anonimo ha detto...

...il Mauro Macchiesi (Fillea nazionale) rilascia interviste al giornale della Confindustria...abbiamo capito a chi tira la volata...Maurino ti abbiamo sgamato!!!
Come abbiamo sgamato il "consulente" Renato Biferali(scusa Martini vuoi domadare a Biferali da quanto tempo opera in Fillea?)...il consulente amico di commercialiste siciliane...
Le commercialiste che hanno curato i fallimenti della Fioroni....
Le stesse commercialiste interessate al progetto "palaponticelli" di Napoli

Anonimo ha detto...

Ragazzi, sono una compagna della Cgil Nazionale. Non posso rivelarvi il nome per ovvie ragioni.
Condivido la scelta di utilizzare un blog per aiutarci a capire la realtà campana e napoletana. Non sono d'accordo con voi quando fate di ogni erba un fascio!
Il commissariamento, da voi tante volte invocato, non è previsto dal nostro statuto. Un provvedimento del genere lo si può adottare per questioni inerenti la cattiva gestione economiche di una o più strutture.
Il rinnovamento della dirigenza della Cgil Campania è una questione che và affrontata negli organismi dirigenti.
Al momento non emerge alcun dissenso da parte di esponenti di categoria o confederali della Campania. O mi sbaglio?
"segnali" non arrivano. Eppure alcuni "segni" qui dal centro li abbiamo inviati..
Ciao a tutti.
E...non fate di tutta un'erba un fascio!!

Anonimo ha detto...

Il commissariamento non è previsto dal nostro statuto.

Nei princìpi costitutivi del nostro statuto all'articolo 7 troviamo:

".......L’autonomia della Cgil si realizza anche fissando le seguenti incompatibilità con cariche elettive dell’organizzazio-ne ai vari livelli:

– appartenenza a Consigli di amministrazione (ad esclusione di quelli di società promosse dalla Cgil), di istituti ed enti pubblici di ogni tipo e organi di gestione in genere; eventuali deroghe riferite a cooperative di assistenza, volontariato, servizi sociali e di abitazione, devono essere autorizzate dal Centro regolatore competente....".

Verificata l'incompatibilità tra il ruolo di Segretario Generale della CGIL Campania e l'appartenenza al consiglio di amministrazione della Borsa Immobiliare di Napoli,se questa incompatibilità esiste,facciamo una raccolta di firme da spedire a Roma e chiediamo l'allontanamento dall'organizzazione di Michelangelo Gravano.

Anonimo ha detto...

A GENOVA SI ALLARGA L'INCHIESTA SULLE FALSE PENSIONI DI AMIANTO...LEGGETE LA NOTIZIA DEL 23 APRILE...
....................
Perquisizioni, sequestri, iscrizioni nel registro degli indagati, interrogatori. Ansaldo Energia entra nell’inchiesta sulle pensioni per false invalidità da esposizione all’amianto. Gli uffici genovesi della società sono stati perquisiti ieri e sarebbero state sequestrate circa 800 pratiche, ovvero quasi tutte le richieste di pensionamento per esposizione ad amianto presentate dai dipendenti negli anni.

E cinque o sei persone, capireparto nell’azienda, sarebbero state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di falso, abuso d’ufficio e truffa ai danni dello Stato. Inoltre quattro dirigenti dell’azienda, di cui uno in pensione, sono stati interrogati ieri al nono piano di Palazzo di giustizia. Cinque mesi fa furono interrogati i vertici dell’Inail di Genova e alcuni biologi del Con. Tarp, l’organo tecnico chiamato a fornire un parere sull’idoneità di un candidato o di una categoria di lavoratori alla pensione di invalidità per esposizione all’amianto, tutti accusati degli stessi reati.

Lo stabilimento di Ansaldo Energia

Ora l’inchiesta dei sostituti procuratori Vittorio Ranieri Miniati e Luca Sforza Azzarà fa segnare una svolta significativa. In base alle indagini, in Ansaldo Energia sarebbero state elargite pensioni per esposizione all’amianto a categorie non direttamente a contatto con la sostanza tossica e questo sarebbe stato possibile proprio grazie alle dichiarazioni, ritenute false, di alcuni capireparto sulle reali attività dei loro sottoposti.

Per chiarire: avrebbero affermato che un certo dipendente addetto solo a mansioni di ufficio si recava frequentemente a lavorare in zone dove si poteva verificare una contaminazione. Da tempo si mormorava del coinvolgimento di Ansaldo nell’inchiesta, ma solo ieri sono scattate le perquisizioni e gli interrogatori dei dirigenti. La norma sull’amianto ha consentito di ottenere bonus contributivi a chi per almeno dieci anni ha lavorato a contatto con le micidiali fibre dell’asbesto, ma la stessa legge, mal applicata per dolo o interesse, ha generato anche una montagna di ingiustizie e un maxi raggiro sul quale appunto sta indagando la Procura di Genova.

L’inchiesta prese il via dalle confidenze di un ragioniere, Roberto Piaggio, ex dipendente di un patronato, l’Acai, coinvolto in un’altra inchiesta per truffa, riguardante pratiche gratuite fatte pagare indebitamente a decine e decine di anziani. Piaggio, 40 anni, attualmente ancora indagato per truffa e corruzione ha iniziato da subito a collaborare alle indagini.

E grazie al racconto di una tangente da tremila euro pagata per favorire l’estensione del bonus amianto ai dipendenti di una ditta di timbri e targhe, gli inquirenti hanno alzato il velo su un sistema di corruzione e complicità ben più ampio. L’inchiesta era entrata nel vivo a novembre con l’interrogatorio di Enrico Lanzone, attuale direttore dell’Inail di Genova, indagato per falso. Qualche giorno dopo davanti al pm Azzarà si era presentata una stretta collaboratrice del dirigente. Accusata di peculato, la donna avrebbe chiarito le procedure con cui l’istituto previdenziale di via D’Annunzio gestiva le pratiche per la concessione di pensioni di invalidità da amianto a persone che non ne avevano dirittto.

Nell’inchiesta, lo ricordiamo, è coinvolto anche Pietro Pastorino direttore dell’Inail dal 2000 al 2005, e in precedenza noto sindacalista della Cgil ed ex funzionario della Camera del lavoro. Punto di svolta nell’inchiesta fu poi l’iscrizione nel registro degli indagati di alcuni biologi del Con. Tarp, l’organo tecnico chiamato a fornire un parere sull’idoneità o meno di un candidato o di una categoria di lavoratori, alla pensione di invalidità per esposizione all’amianto.

Secondo l’accusa, alcuni pareri del Con. Tarp sarebbero stati fatti ad arte per non dare una risposta precisa: potevano essere cioé interpretati a favore della concessione di una pensione di invalidità o contro. E l’ambiguità della formula sarebbe stata espressamente richiesta dai vertici dell’Inail. La Cgil preferisce non commentare la notizia delle perquisizioni in attesa di conoscere le carte. Per la Cisl, invece, interviene Stefano Milone, della segreteria Fim: «Sapevamo che erano in corso convocazioni in procura di dirigenti del tempo. E della richiesta della procura di avere il carteggio.

Il sindacato ricorda che durante la vertenza per gli accordi firmati all’epoca in prefettura, le parti avevano creduto giusto, e noi lo crediamo tuttora, che era sacrosanto riconoscere a ogni dipendente i diritti maturati». Quindi il meccanismo stabilito dall’accordo che oggi è nel mirino dell’indagine: «Tutte le parti - spiega Milone - avevano convenuto che, nei casi in cui fosse stato impossibile recuperare le documentazioni per dimostrare l’esposizione all’amianto, perché alcune documentazioni, tra passaggi di proprietà, cambi di sede o danneggiamenti vari, erano andate perdute, si potevano considerare valide le dichiarazioni dei responsabili di reparto e dei dirigenti.

Erano state ritenute, queste persone, in grado di constatare in buona fede l’attività di alcuni impiegati e operai in luoghi esposti». Insomma, secondo questa ricostruzione, «qualora il dipendente non poteva dimostrare la sua attività, sarebbero state valide le dichiarazioni rese da persone messe dall’azienda in mansioni di alta responsabilità».

«Continuo a pensare alla buona fede di queste persone. È comunque giusto - conclude il sindacalista Cisl - che la procura indaghi e faccia chiarezza. Se ci sono dubbi o perplessità da parte degli enti proposti, si segua il decorso di verifica e di indagine. Ma conservando il principio di buona fede di questi quadri aziendali».

Anonimo ha detto...

Piccoli pensieri per il fine settimana..
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G. Orwell
“Nel tempo dell’inganno universale dire la verita’ e’ un atto rivoluzionario”
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Voltaire
“Coloro che possono farti credere assurdita’, possono farti commettere atrocita’”
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Buona Notte

Cardinale Ruffo di Calabria

Anonimo ha detto...

A Genova, si allarga l'inchiesta sulle false pensioni amianto?

Se la Procura di Napoli aprisse il vaso di Pandora... Patronato, Inps, Cassa Edile, Scuole Edile, Formazione Professionale, Associazioni no profit....
Sulle pensioni, per esempio....
Quante sindacalisti a tempo pieno hanno dichiarato di essere stati licenziati in passato per "rappresaglia politica" beneficiando della possibilità di andare in pensione prima del tempo e constinuando a fare i "collaboratori" o "i consulenti" per il sindacato?
Ma anche sulle pensioni "amianto" bisognerebbe indagare...

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.
Sono d'accordo con la compagna della Cgil Nazionale che ieri ha lasciato un commento usando il pseudonimo di "Trasteverina".
Per rinnovare il gruppo Cgil campano sono necessari "segni" di dissenso.
Quanti ne sono arrivati?
Se quel "tipo" dalla sua stanza del decimo piano, gestisce, impone i suoi vassalli, minaccia, licenzia, senza ostacoli di sorta, con chi ce la vogliamo prendere?
Vi rendete conto che la Cgil Campania è diventata inaffidabile per le istituzioni, le associazioni industriali, per la stampa?
Non notate l'isolamento?
E non abbiate paura del despota...si è logorato..Tutti lo evitano come la peste...me lo ha riferito un uccellino di Corso D'Italia..
Il suo obiettivo è sistemare l'ex autista di Bassolino(Giovanni Sannino) per "tutelarlo" dopo il "lavoro sporco" che ha fatto licenziando il povero Crescentini.
L'ex autista doveva entrare nella segreteria della Cdlt di Napoli ma le porte si sono chiuse...
Allora al via il rimescolamento...l'ex autista al posto di Petruzziello(altro servo del boss) e il Petruzziello ad Avellino...

PS/come volevasi dimostrare alla scadenza di mandato non tutti vengono livenziati o proposti (con relativo demansionamento) agli enti bilaterali.
Chi pensa è silurato...o licenziato!!
Chi lecca è garantito...
Il Sannino si sente garantito...ma ha paura di camminare da solo...viaggia sempre in coppia...perchè?

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con il commento di linux delle 19:07.
In Campania la Cgil è diventata inaffidabile. L'immagine della ns organizzazione è a pezzi.
Non si contano gli episodi di commistioni, corruzioni e illegalità che si commettono ogni giorno.
Quello che è capitato al compagno Crescentini, licenziato dalla Fillea Cgil, non è un episodio isolato.
Ciro, ha avuto il coraggio di ribellarsi, di nominare un avvocato e di portare la vicenda nelle aule del tribunali.
Ciro ha avuto le palle di ribellarsi e non ha avuto paura del despota dell'ultimo piano.
Quanti sono in grado di fare altrettanto?
Altri non lo hanno fatto. Forse perchè delusi, forse perchè storditi dalle violenze quotidiane.
Ma il despota è isolato.
Il despota non è più affidabile neanche nel suo ambiente..

Anonimo ha detto...

In Campania, a Napoli, da anni si creato un comitato d'affari tra ispettorato del lavoro, cgil,patronati, inps, ufficio vertenze, "noti" avvocati della Cgil,sulla "gestione" delle pratiche di pensioni,verbali transattivi,riconoscimenti invalidità, approvazione della cassa integrazione(ordinaria e straordinaria), e indennità di mobilità.
Non vi dico poi gli accordi che si fanno nel settore edilizia(eventi meteorogici) e nei trasporti.
....ah dimenticavo!!
la fillea di napoli e regionale ha buoni rapporti economici e finanziari con quel personaggio che non nonimo che occupa abusivamente il decimo piano di Via Torino..

PS/ ah, volevo dire che tutti lo chiamano "l'innonimabile" perchè porta iella.
Sono anni che lo chiamano così tutti!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi, stamattina ho acquistato un libro "quando lavorare uccide" di Marco Rovelli..la sorpresa? il ns compagno Ciro Crescentini ha collaborato per la stesura del libro!!a pagina 52 del libro l'autore del libro (che a quanto pare conosce la storia sindacale di Ciro) racconta il licenziamento operato dalla Fillea di Napoli!!
Il libro - a quanto pare - ha avuto due pagine di recensione sul Corriere della Sera.
Dirigenti della Fillea Cgil di Napoli e Nazionale avete fatto un'altra figura di m...a!
Ovviamente la figura di m...a è stata fatta in maniera plateale da chi dirige la Cgil Campania.
Un compagno come Ciro se lo dovevano tenere stretto...ed invece lo hanno licenziato!!!!
Vergogna!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi, fate un'inchiesta sulla sicurezza antinfortunistica e le visite mediche preventive sui posti di lavoro.
C'è un giro d'affari colossale sulla pelle degli operai!
Concentratevi sulle consulenze..i sindacalisti della fillea e della Cgil campania sono esperti....nel campo!!

Anonimo ha detto...

....ah dimenticavo. Gli affari colossali si fanno anche con gli atti di transazione che si fanno presso gli uffici vertenze e c/o gli studi di avvocati convenzionati...

Anonimo ha detto...

Livorno 28 aprile 2008


La Rete 28 Aprile nella Cgil di Livorno esprime la propria solidarietà a tutti i lavoratori dell'Ipercoop che per l'ennesima volta vedono messi in discussione i loro diritti democratici sul luogo di lavoro.


Esprime la propria decisa contrarietà all'operato della Filcams Cgil sia locale che nazionale:
* Hanno adito alle vie legali su argomentazioni non solo contrarie alla legge (e si è visto), ma contrarie anche ai principi fondanti della Cgil stessa.
* Hanno deciso di non presentare le proprie liste alle elezione dellaRSU contando sul non raggiungimento del numero legale, in pratica tentando di boicottare l'evento e perdendo clamorosamente.
* Hanno presentato un ricorso urgente (per poi fortunatamente ritirarlo) contro la prima sentenza che ordinava l'elezione della RSU.


Tale modo di concepire l'azione sindacale a nostro parere getta discredito su tutto il nostro sindacato, oltre a frenare lo sviluppo della democrazia sindacale nei luoghi di lavoro obbiettivo che invece sempre più va sviluppato nei prossimi mesi ed anni.


A tal proposito si ricorda il Testo del penultimo comma dell'articolo due dello statuto della Cgil:

"La Cgil considera decisivo, per la crescita di qualsiasi società democratica, il pieno rispetto del principio della libertà sindacale e del pluralismo che ne consegue. Ciò comporta il rifiuto, in via di principio, di qualsiasi monopolio dell’azione sindacale, nonché la verifica del mandato di rappresentanza conferito dalle lavoratrici e dai lavoratori; pertanto, considera necessario agire perché da tutte le componenti dell’associazionismo sindacale nel nostro Paese sia condiviso il principio della costante verifica, democratica e trasparente, con mezzi adeguati, del consenso dell’insieme dei lavoratori su cui si esercitano gli effetti della sua azione, in un sistema giuridico-istituzionale basato sull’efficacia generale degli accordi sindacali."

Rete 28 Aprile di Livorno



I CADUTI SUL LAVORO..