martedì 10 luglio 2007

E SULLA PARENTOPOLI SCOPPIATA NELLA FILLEA CAMPANIA?



FRANCO MARTINI INTERVIENE SUI FATTI DI REGGIO CALABRIA...BRAVO FRANCO!!QUANDO INTENDI INTERVENIRE SULLA PARENTOPOLI DELLA FILLEA CAMPANIA?
“Il coinvolgimento di un delegato della Fillea Cgil nell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e condotta dalla squadra mobile reggina rappresenta un fatto di estrema gravità per una organizzazione che da anni combatte le infiltrazioni criminose nel mercato degli appalti. “
E’ quanto afferma in una nota il Segretario Generale della Fillea Cgil, Franco Martini, a seguito della notizia dell’arresto di un delegato della Fillea di Gioia Tauro, nell’inchiesta sulla Salerno- Reggio Calabria.
“E’ un fatto che, ovviamente, - continua Martini - non scalfisce minimamente la coerenza e la trasparenza con la quale la Fillea Cgil ha fatto di questa battaglia una delle priorità della propria iniziativa sindacale, tanto che non vale replicare ai tentativi di speculazione politica ai quali non hanno saputo sottrarsi alcuni quotidiani notoriamente dediti a tale attività, come Il Giornale.
La Fillea Cgil, nel condannare fermamente l’operato del proprio rappresentante, immediatamente sospeso da tutti gli incarichi sindacali attualmente ricoperti, e nell’evidenziare il rischio di vulnerabilità al quale anche la propria organizzazione può risultare soggetta nei territori a forte controllo mafioso, adotterà ancor più di quanto già ampiamente fatto fino ad oggi, il massimo rigore nel controllo e nella selezione dei propri rappresentanti.
Occorre, tuttavia, esprimere forte apprezzamento e soddisfazione per l’operato della Magistratura, delle forze dell’ordine e per l’esito dell’inchiesta, della quale si chiede la rapida conclusione. Essa conferma i rischi da tempo denunciati dal sindacato e dalla stessa Fillea Cgil e ripropone la necessità di adottare regole sempre più rigide nella gestione delle commesse e soprattutto rendere trasparenti e controllabili tutti i passaggi della catena dell’appalto, dalla fase di gara,
Il fatto che l’inchiesta abbia fatto venire alla luce l’esistenza di una regia autorevolmente esercitata dalle cosche mafiose dell’area, proprio in relazione ad un’opera infrastrutturale per la realizzazione della quale erano stati siglati protocolli di legalità con il General Contractor, mette in luce l’attuale debolezza di tali strumenti ed impone una verifica immediata sulla necessità di intensificare e di rendere efficaci gli strumenti di controllo democratico sulle attività dei cantieri.”
“Il Governo già è impegnato sul fronte della regolarità del lavoro e delle imprese in edilizia attraverso misure condivise con le parti sociali del settore. Occorre però – conclude il leader della Fillea - che a questo terreno di iniziativa, tanto nel Mezzogiorno che nel resto del Paese, si sommi una revisione urgente delle attuali norme sugli appalti, per offrire strumenti ancor più rigidi di contrasto alla criminalità organizzata.
Non basta dire di quante opere infrastrutturali necessiti l’Italia, occorre dire con altrettanta chiarezza attraverso quali regole debbano essere realizzate.
L’inchiesta reggina, infatti, al netto di un contesto territoriale che fa della ‘ndrangheta un consolidato nemico della legalità, dimostra che esistono maglie normative in materia di appalti ancora troppo larghe. Ci attendiamo dal Governo una iniziativa immediata che proponga una rilettura critica delle attuali norme in materia.”

9 commenti:

Anonimo ha detto...

sono una compagna di salerno. Per puro caso mi sono imbattuto in questo blog ed in verità vi dico che ci voleva proprio. Lavoro da dieci anni in sindacato di categoria della cgil. non posso rivelarvi la categoria per paura di rappresaglia. Mi occupo da anni di molte vertenze di lavoro. Da alcuni mesi sono stata presa di mira da un "segretario generale" il quale mi sta perseguitando da mesi.
Mi ha emarginata, tolto il computer ed anche la scrivania. Ha detto che ragioni economiche sono un "esubero". Non è vero! Ha assunto dei suoi amici con contratti di consulenza.
Io mi sono opposta. Da allora sono iniziati i miei guai. Mi sono ammalata e mi hanno mandato il medico di controllo quattro volte in un mese.
Non mi salutano, per loro non esisto, sono solo un numero.
Hanno messo in giro tanti pettegolezzi su di me. Compagni non ce la faccio più. Questi sono dei delinquenti..L'altro giorno è venuta a trovarmi mio figlio con la moglie. Mi hanno umiliata davanti a loro...

Anonimo ha detto...

Caro Franco Martini,
deve cacciare a pedate Petruzziello e Sannino i veri responsabili della parentopoli napoletana...altrimenti è da ipocriti meravigliarsi de "Il Giornale"......

Anonimo ha detto...

"La Fillea Cgil, adotterà ancor più di quanto già ampiamente fatto fino ad oggi, il massimo rigore nel controllo e nella selezione dei propri rappresentanti".....
FRANCO DEVI ESSERE COERENTE!!!PETRUZZIELLO E SANNINO PERCHE' STANNO ANCORA AI LORO POSTI?

Anonimo ha detto...

Cara Carmen non ti scoraggiare. Questi furfanti che imperversano in Cgil sono solo guappi di cartone..

Anonimo ha detto...

i guappi di cartone o i boss come nappitiello e petruzziello pensano di farla franca ed usano sempre gli stessi sistemi del "sistema":
Provocano con frequenza litigi, quando si entra nelle loro stanze le conversazioni si interrompono "bruscamente",escludono le loro vittime da notizie e da riunioni utili per lo svolgimento dellavoro, fanno girare pettegolezzi
Apprende che girano pettegolezzi infondati sul conto delle vittime,
affidano da un giorno all'altro, incarichi inferiori qualifica o estranei alle competenze delle "vittime",le "vittime" vengono sorvegliate nei più minimi dettagli: orari di entrata e di uscita, telefonate, tempo passato a bere un caffè,fanno rimproveri eccessivi per piccolezze. Provocano le "vittime" per indurle a reagire in modo incontrollato..
Nella Fillea di Napoli ci sono almeno quattro "vittime" di questi delinquenti che si definiscono dirigenti della fillea. Volete i nomi delle quattro vittime? scrivetemi a osservatorevesuviano@alice.it

Anonimo ha detto...

ciro nappo e petruzziello giocano a fare i carnefici?
penso proprio che fra poco andranno a raccogliere le cicche delle sigarette...

Anonimo ha detto...

oh che bel castello...ieri il petruzziello, nappo e sannino ci hanno portato nel castello.
Fra poco arriveranno i cavalieri di Re Artù e li butterenno giù dal ponte levatoio.
La principessa sarà salvata e tutti vissero felici e contenti!!!

NB -( LA PRINCIPESSA NON E' LA PATIERNO DETTA "LA RACCHIA")

Anonimo ha detto...

Buona l'idea del blog. Ma evitate di cadere nell'inciucio e nel pettegolezzo.
I personaggi che dirigono i sindacati se stanno lì vuol dire che sono stati messi per uno scopo. Colpevoli sono anche i personaggi più in alto.
Dobbiamo capire perchè in Cgil e nelle categorie avviene questo.

Anonimo ha detto...

Perchè i segretari nazionali della Cgil e della Fillea non prendono subito dei provvedimenti dopo quello che accaaduto nella Fillea Campania?
Sono regolari le assunzioni dei parenti dei segretari generali della Fillea di Napoli e della Campania?
Non è malcostume?



I CADUTI SUL LAVORO..