venerdì 18 aprile 2008

UN ALTRO SCANDALO NEL SINDACATO....


Apprendiamo dal quotidiano "Il Giornale" che è scoppiato un altro caso di immoralità nel sindacato (clicca) Amianto, 100 milioni al sindacato per tacere sulla strage di operai . I sindacalisti in cambio di soldi chiudono gli occhi sulle condizioni nelle fabbriche e nei cantieri. Ma si verificano episodi ancora più gravi. Nei giorni scorsi la segreteria della Fiom ha tolto la nomina di Rappresentante alla Sicurezza dei Lavoratori al delegato Semeraro Francesco dell'Ilva di Taranto
La "colpa" di Semeraro è che in tutti questi mesi aveva più volte denunciatopubblicamente e agli organi di controllo varie situazioni in Ilva di grave mancanza di sicurezza; ma, insieme, soprattutto negli ultimi tempi, aveva anche lamentato il fatto che in questa sua attività veniva lasciato solo o addirittura ostacolato dalla sua organizzazione sindacale, dalla segreteria Fiom di Fiusco, anche a fronte di provvedimenti disciplinari che la direzione Ilva ha portato avanti contro Semeraro proprio per l'attività di RLS.
La Fiom, quindi, nei giorni scorsi cogliendo "la palla al balzo" di un'ultima critica di Semeraro, lo ha messo fuori dal sindacato. Questa decisione è doppiamente grave:viene tolto uno dei pochissimi delegati che osava fare denunce pubbliche sulla mancanza di sicurezza, lasciando, quindi, mani libere all'azienda nel mettere a rischio la vita degli operai per i suoi profitti; proprio nel momento in cui è in atto una persecuzione da parte dell'Ilvacontro Semeraro (la scorsa settimana ha avuto altri 3 giorni di sospensione) lo si lascia senza copertura sindacale, alla mercè di ulteriori provvedimenti da parte dell'Ilva che in questi casi non ci pensa due volte anche a licenziare.
Si ripete, quello che è successo a Napoli.
Anche qui Ciro Crescentini funzionario della Fillea, è stato "licenziato"dalla Cgil perchè "dava troppo fastidio con le sue continue denunce all'Ispettorato del Lavoro di Napoli sulla mancanza di sicurezza nei cantieri edili"; l'Ispettorato ha sollecitato la Cgil di "metterlo a tacere"e la Cgil ha prontamente provveduto. Ciro da sei mesi è senza lavoro, una figlia e una moglie a carico. Nei prossimi giorni lanceremo un appello pubblico al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per trovare una collocazione lavorativa per Ciro Crescentini.
In Abbruzzo scoppiano altri scandali che vedono protagonisti il sindacato Ial Cisl: chi difende i diritti dei lavoratori del sindacato? (clicca). I fondi europei destinati alla formazione prendono altre strade.
Anche il 5 per mille diventa un affare.
Abbiamo scoperto che la Cassa Edile di Napoli è iscritta - con tanto di codice fiscale - come associazione no profit interessata allo "storno" di denaro provenienti dall'Irpef.
Clicca qui sul numero 20 e troverai "l'ente bilaterale napoletano" insieme alle associazioni del volontariato
Il sindacato si trasforma e assume altre forme. Le forme di una casta di personaggi autoreferenziali. Ancora una volta emerge una grave questione morale nel sindacato. Una questione che non può esssere risolta con gli ordinari strumenti democratici. E' necessario coinvolgere la magistratura e le forze dell'ordine in modo che si apra una "mani pulite" sul sindacato ed in particolare nella Cgil.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

E fate anche le analisi sul voto? Vi ponete ancora il problema perchè i lavoratori hanno disertato le urne o votato Lega?

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con la proposta di lanciare un appello pubblico al Presidente Silvio Berlusconi per trovare un lavoro a Ciro.

Anonimo ha detto...

ELEZIONI: ROSI MAURO, ECCO PERCHE' OPERAI E PENSIONATI HANNO VOTATO LEGA RIFORMA DEL TFR, SCIPPO DEL SECOLO Roma, 18 apr. (Adnkronos/Labitalia) - ''Lavoratori e pensionati hanno premiato le battaglie del Sindacato Padano e della Lega Nord''. Rosi Mauro, esponente della Lega Nord e segretario generale del Sindacato Padano, in un'intervista pubblicata oggi su 'La Padania' spiega le ragioni del successo elettorale del movimento guidato da Umberto Bossi tra operai e pensionati. Dall'abolizione della scala mobile all'accordo con Confindustria sulla rappresentanza, spiega Mauro ''i sindacati confederali hanno continuato a perdere consenso all'interno dei luoghi di lavoro''. E poi con la riforma del Tfr, aggiunge, c'e' stato ''lo scippo del secolo''. ''Non mi risulta che Cgil, Cisl e Uil -ribadisce Mauro- abbiano fatto assemblee in tutte le aziende per chiedere ai lavoratori che cosa fare del loro Tfr. E voglio ricordare che quello era salario differito''. E il meccanismo dei fondi pensionistici complementari ''imposti per legge con la Finanziaria'', e' stato ''un prelievo forzoso''. ''Ecco perche' quando i sindacati sono andati alla Fiat li hanno fischiati ed ecco perche' i lavoratori stessi hanno detto piu' volte: votiamo Lega Nord''. ''Torniamo a ribadire -dice Mauro- quello che abbiamo sempre detto e cioe' che e' necessario tornare alla gabbie salariali, a quella contrattazione regionale che adegua i salari e le pensioni al reale costo della vita. Mi vergogno un po' a dirlo -conclude Mauro- ma nel 2008 in alcune aziende sono costretta a tenere le assemblee in strada con il megafono in mano. Anzi, peggio ancora, all'interno di alcune Unioni degli industriali c'e' chi non ci vuole perche' il Sindacato Padano non firma i contratti nazionali. Un'ipocrisia''. (Lab/Ct/Adnkronos) 18-APR-08 10:52

Anonimo ha detto...

Ho comprato il libro "L'Altra Casta" e ho letto l'articolo de "Il Giornale".
Ragazzi, noi dobbiamo raccontare altri fatti alla stampa. Quello che accade all'interno del sindacato.

Anonimo ha detto...

....e non mi scandalizzo di contattare il giornale della Lega "La PADANIA" spiegando in maniera dettagliata il meccanismo delle quote di adesione contrattuali, la cassa edile, i comitati di gestione, i gettoni di presenza, le assunzioni di parenti...prendiamo contatto con la sindacalista del sindacato padano!!!

Anonimo ha detto...

Si chiama Rosi Mauro...

Anonimo ha detto...

Bene, contattiamola!!

Anonimo ha detto...

Sono una consulente e ho rapporti di lavoro con la Cassa Edile della provincia di Agrigento.
Ciò che succede in Campania negli enti bilaterali tipo Casse Edili e Scuole Edili è niente in confronto di cosa succede in Sicilia ed in particolare ad Agrigento.
Tutti i vertici provinciali e regionali di tutte e tre le sigle sindacali, facente parte del consiglio d’amministrazione dovrebbero vergognarsi. Assieme al presidente , direttore e consiglieri assumono i propri figli e nipoti con dispregio del CCNL degli Edili e dello statuto della Cassa Edile VERGOGNA. Pur di liberare posti di lavoro si sono inventati un incentivo all’esodo, dando a quei lavoratori che pur avendo i requisiti si rifiutavano di andare in pensione (hanno dato più di Centomila Euro a questi lavoratori) , hanno dato dei soldi che come statuto delle Cassi Edili è vietato elargire, vedi Art. 5 . Questi soldi e questi posti di lavoro dovevano servire, come giustamente ha detto Ciro Crescentini, ai figli e alle vedove dei morti caduti sul lavoro VERGOGNA
Le assunzioni si dovrebbero fare per selezione e per professionalità, così recita il CCNL.
Ma ad essere assunti per linea diretta sono sempre loro, i soliti parenti dei direttori, presidente e sindacalisti, mentre i figli dei poveri lavoratori, che finanziano gli Enti con i loro contributi, devono emigrare per poter trovare un posto di lavoro, VERGOGNATEVI.
Ed il sindacato che dovrebbe tutelare gli interessi dei lavoratori che fa????, si mette dalla parte datoriale e si spartiscono i posti di lavoro. In questo modo violano gli statuti sindacali, che invece affermano proprio il contrario, e cioè il valore della Solidarietà in una società senza privilegi e discriminazioni in cui si riconosce il diritto al lavoro, alla salute, alla tutela sociale ecc.
VERGOGNA avete calpestato la speranza di tanti giovani figli di onesti lavoratori, che non hanno la fortuna di essere parenti di questi personaggi.
VERGOGNA avete trasformato i due enti Cassa Edile e Scuola Edile in una cosca affaristica.
E arrivato il momento che la magistratura si svegliasse, perché la mafia parte proprio da li, con questi atteggiamenti di sfida alle istituzioni e dalle immunità che riescono trovare con la connivenza di pezzi dello stato. E ora che anche i lavoratori edili si ribellino a questi soprusi e reclamino i loro diritti, pretendendo pubblici concorsi con pubbliche commissioni e che vadano avanti i più meritevoli e non i figli e parenti degli amministratori e sindacalisti. VERGOGNA

AGRIGENTO VALLE DEI TEMPLI

Anonimo ha detto...

Dopo la denuncia della consulente di Agrigento mi chiedo: l'incentivo di centocinquantamila euro che Nappo Ciro(segreteria della Fillea di Napoli) su suggerimento di Gravano(Cgil Campania), di Giovanni Sannino(seg.generale della Fillea di Napoli) e Petruzziello(fillea campania) volevano dare a Ciro e che Ciro ha giustamente rifiutato...i centocinquantamila euro da quale cassa venivano prelevati? Dal "tesoretto" della Cassa Edile di Napoli o dalle casse parallele della Fillea di Napoli e regionale?

Anonimo ha detto...

Sembra che il Boss Gravano(seg.generale della Cgil Campania) abbia rifiutato un incarico alla Confederazione Europea dei Sindacati...
Evidentemente segue la linea del Governatore Bassolino. E' attaccato alla poltrona...o si preoccupa di stare lontano dalla "fotografa"?

Anonimo ha detto...

SdL intercategoriale sabato 19 aprile 2008
FIRMATO IN SORDINA L’AVVISO COMUNE SULL’ ULTERIORE PROROGA DEI CONTRATTI A TERMINE

Se 36 mesi di lavoro precario vi sembran pochi….
Dopo le solite litanie sulla precarietà, sull’impegno del “sindacato” a superare questa condizione di ricattabilità e di incertezza per il futuro di milioni di lavoratrici e lavoratori, giovani ma anche non più tali, si passa ai fatti....
E i fatti sono di tutt’altro tenore..….
Il 10 aprile 2008 Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno siglato, in sordina, l'avviso comune per la disciplina della cosiddetta "deroga assistita" che consente di stipulare un ulteriore contratto a tempo determinato nel caso si sia raggiunto il termine massimo di trentasei mesi di lavoro a tempo determinato tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore.
Padroni e sindacati confederali hanno convenuto che la durata dell’ulteriore proroga può arrivare a otto mesi.
E siamo a 44 mesi …
Ma si sa … una ciliegia tira l’altra e quindi perché non consentire deroghe ulteriori settore per settore? Detto, fatto!
Il testo sottoscritto infatti introduce la fatidica frase “salvo maggiori durate eventualmente disposte dai contratti collettivi nazionali di lavoro o da avvisi comuni stipulati dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro, comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, firmatarie dei CCNL”.
Naturalmente nei comizi del 1° maggio Epifani, Bonanni e Angeletti ci ammorberanno con le solite frasi fatte sull’impegno a contrastare la precarietà …
è troppo chiedere loro almeno di TACERE??

In allegato il testo dell’intesa sottoscritta


SdL intercategoriale

Anonimo ha detto...

Lo sanno anche le pietre che alcuni sindacati di categoria(Fillea)utilizzano le tragedie degli operai morti sul lavoro per accreditare presso le istituzioni(Inail,Regione,Provincia ecc) gli enti bilaterali(CPT)in modo da ottenere corsi di formazione professionale, tutoraggi, consulenze ecc. ecc.
Il testo unico sulla sicurezza legittima il ruolo degli enti bilaterali...quindi altre assunzioni di parenti, amici, amanti di sindacalisti e politici(vedi la Campania)

Anonimo ha detto...

Ho scoperto il Vs. blog tramite il motore di ricerca Google.
Qualche giorno fa ho ascoltato il Signor Sannini(fillea di Napoli)sulle questioni che riguardavano noi restauratori. Il Signor Sannini, invece, di preoccuparsi dell' aumento delle malattie professionali che investono noi addetti ai beni culturali in quanto si utilizzano sostanze e solventi, ha proposto un volantinaggio di propaganda in occasione del "Maggio dei Monumenti"....
Ho provocato a chiedere a Sannini di segnalare alle Asl tutti i cantieri del restauro e dell'archeolgia. Sannini ha parlato d'altro e ci ha invitato a prendere contatto con una tale Ilaria. 'Sta tipa la vedo come una che pensa solo a fare carriera nel sindacato. Una che non capisce un c...o dei problemi di noi restauratori..Comunque, sono andata via schifata. Non ho più intenzione di mettere piede su una sede del sindacato!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Il boss Michele Gravano(seg.generale della Cgil Campania) ha rifiutato l'incarico nella confederazione europea?
E di che vi meravigliate?
Lui vuole continuare a dirigere il sindacato in Campania per curare i suoi interessi economici(fondi europei, riviste, società immobiliare).
Anche lui si appresta a fare "rimpasti"...
Il Petruzziello(seg.generale della Fillea Campania) lo vuole insediare alla CDLT di Avellino. Il Sannino(ex autista di Bassolino e attuale segr.generale della Fillea di Napoli) lo vuole promuovere generale della Fillea Campania, il Nappo Ciro(quello che controlla e gestisce la/e cassa/e)lo vuole promuovere seg.generale della Fillea di Napoli...
Il Gravano, invece, sta pensando seriamente a ritornare a dirigere la CDLT di Napoli? Forse perchè ha saputo che il governatore vuole ricandidarsi a sindaco di Napoli?

Anonimo ha detto...

Parlare di rinnovamento in Cgil di questi tempi, è una bestemmia. Definire "l'altra casta" Cgil Cisl Uil, (come ha fatto l'espresso) vuol dire quasi essere buoni. Nonostante tutto, sono ancora un iscritto. La Fiom ancora è un pezzo della mia vita.
Il lungo ostracismo ai danni di Dino Greco, (ex Segretario generale della Camera di Lavoro di Brescia), per la quale da circa un anno è stato tolto l'incarico, ma senza riceverne un'altro, praticando persino azioni di mobbing nei suoi confronti, mi induce a ribadire che ciò è solo una delle tante storture che si sono ingenerate nel sindacato e nella Cgil da tanti anni. Un sindacato che gestisce un bilancio enorme, una quantità di dirigenti a tempo pieno nella triade (Cgil-Cisl-Uil) di circa venti mila persone, di cui oltre tre mila sono dipendenti degli enti pubblici. Questi ultimi costano tra stipendi e indennità, circa centosedici milioni di euro all'anno, a carico della collettività naturalmente, come dire, l'ente pubblico mi manda lo stipendio a casa, però lavoro nel sindacato.
Nel frattempo centinaia di valorosi dirigenti come Dino Greco, sono tenuti in naftalina, ti paghiamo, hai la scrivania, ma per cortesia non fare niente, non utilizzare la testa.

Non è superfluo ricordare che nel 1990 le tre Confederazioni si fecero approvare - alla chetichella - dal parlamento, una legge che, nel caso un dipendente del sindacato venga licenziato, non ha possibilità di ricorrere alla giusta causa, e cioè al famoso art. 18 della legge 300 statuto dei lavoratori. Valido per tutti ma non nel sindacato. Molti Delegati avversavamo con fervore determinate scelte strategiche, tipo: accordi di programma, concertazione, cogestione, contenimento del potere d'acquisto dei salari, "siamo andati troppo avanti" affermava Giorgio Benvenuto, leader Uil. Ponendo la sovranità del mercato, in posizione di dominio su tutto. Ignorando completamente che la vera minaccia per l'inflazione non proviene dall'indicizzazione delle retribuzioni dei lavoratori "reali", ma dalla moltitudine di scriteriati finanzieri.
Intravedevamo in quella strategia, un sindacato che tendeva a istituzionalizzarsi a tutti i costi, cioè, cercare il consenso dall'alto, non più dal basso e dai propri iscritti. Il problema era: azzittire una massa di Delegati rumorosi, che si sentivano forti dal consenso ricevuto liberamente dai lavoratori.

Dino Greco è stato sempre dalla parte dei Delegati, anche in modo problematico, sapendo che questi erano tanto più forti nel trarre il consenso liberamente dai lavoratori e non da qualche direttivo imbellettato. E' stata eliminata la scala mobile (cioè quell'elemento che teneva salari e pensioni al passo con l'inflazione), con il pretesto che era la causa dell'inflazione. I salari si sono indeboliti sotto il limite di sopravvivenza.
La forbice tra ricchi e poveri si è allargata a dismisura, con famiglie sempre di più al limite della povertà. (Per la verità, questo pericolo l'avevo già scritto e detto oltre dieci anni fa).

Oggi finalmente qualcuno incomincia ad accorgersi che tale fenomeno è diventato serio. Insomma, il sindacato ha ceduto la sua sovranità. Ha continuato a firmare accordi sempre al ribasso, ha accettato leggi che hanno enormemente deregolamentato il mondo del lavoro, spesso contro la volontà dei propri iscritti. Con il risultato che ci troviamo in Italia con circa sei milioni di precari, con salari di fame, con una media di un morto ogni sette ore sul lavoro, per via che la sicurezza, è diventato un optional. E visto che siamo alla fame, si pensa persino di detassare lo straordinario, facendo capire ai lavoratori che: volete guadagnare di più? lavorate quindici ore al giorno! Nel frattempo il profitto delle aziende è aumentato vertiginosamente. Pseudo imprenditori, anziché preoccuparsi a saper fare il loro mestiere, si sono improvvisati investitori finanziari, bastano per tutti i casi Parmalat e Cirio. Questi meccanismi si che influiscono sull'inflazione e sulla recessione, altro che la scala mobile! Tutto ciò, non è avvenuto per caso.
Zittire le teste pensanti, eliminare i disturbatori, e soprattutto riempire le strutture sindacali di gente che il lavoro vero non lo ha mai visto. Fine della rotazione, fine della crescita interna dei quadri dirigenti. Una struttura burocratica, che pratica al suo interno, persino il lavoro nero e il precariato. Senza paura di essere smentito.

La mia solidarietà a Dino Greco è senza riserve. Un sindacato basato sull'eliminazione seppur soft delle migliori teste pensanti, e di tutti quei quadri non obbedienti, potrò sbagliarmi, ma non ha futuro. Il caso Dino Greco parla per tutti quelli che si trovano nella medesima condizione. Seri dubbi nutro sulla volontà dell'attuale gruppo dirigente di autoriformarsi. Nessuna Casta da sola è disponibile a perdere qualcosa. Infatti, ancora oggi, (senza voler entrare nel merito per adesso) con quale mandato e da chi Cgil Cisl Uil stanno trattando sulla riforma contrattuale?
Solo una rivolta dal basso, potrà modificare questo stato di cose. Di fronte a questa tracotanza, ritengo che i lavoratori di tutta Italia, debbano alzare la testa, prendersi la bandiera della Cgil, ed esprimersi con forza su chi e come deve rappresentarli.

L'ultima cosa che pensavo potesse capitarmi nella vita, era quella di parlare così della mia Cgil, ma lo stato di cose, mi impone di non rimanere in silenzio. Se fossi stato ancora un Delegato, con i lavoratori - se necessario - avrei persino occupato la Cgil, licenziato in tronco tutti quei dirigenti che non meritano di rappresentarli, poiché i veri titolari della Cgil sono i lavoratori, visto che sono loro che pagano tramite la ritenuta sindacale.
FAUSTO PETTINATO
*ex delegato Fiom-Cgil

Anonimo ha detto...

Nell’interesse dei lavoratori penso sia più utile “portare in piazza” lo snaturamento del sindacato, per cominciare a rivisitarne tra l’altro anche i metodi di finanziamento. Il sindacato dei lavoratori vuole influire su scelte economiche che trascendono la materia del lavoro, arrogandosi il compito di gestire l’economia di questo paese […]. E’giunto il momento, di spostare il dibattito politico sull’intoccabile sindacato, sul ruolo che ha avuto nella bancarotta fraudolenta nella quale ci troviamo, sulla sua funzione e sul fatto che, ogni anno, nelle sue casse finiscono decine di centinaia di miliardi in modo illiberale, riducendo a zero la rappresentatività di questa istituzione che niente più ha in comune con quel “movimento spontaneo di lavoratori” che invece dovrebbe essere.

Anonimo ha detto...

PER GILDA88
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sEI STATA UN'INGENUA A FIDARTI DI sANNINO E DELLA FILLEA CGIL!LA FILLEA DI NAPOLI HA SEMPRE USATO I RESTAURATORI PER ALTRI SCOPI E ALTRI INTERESSI. VOGLIONO ORGANIZZARE CORSI DI FORMAZIONE PER BECCARSI UN PO' DI SOLDI DALLA REGIONE E FAR LAVORARE I LORO PARENTI COME TUTOR O ASSISTENTI.
QUELLA TIPA CHE HANNO MESSO ALLO "SPORTELLO RESTAURO" E' UNA CHE HA GIA' LAVORATO NEL SINDACATO NIDIL. VUOLE UTILIZZARE NOI RESTAURATORI PER FARSI ASSUMERE ALLA FILLEA!!
RAGAZZI, L'UNICA STRADA POSSIBILE E' FONDARE UN'ASSOCIAZIONE AUTONOMA PER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI E FARCI RICEVERE DALLE ISTITUZIONI(ANCHE QUELLE DI CENTRO DESTRA).
LASCIAMO SOLO SANNINO ED I SUOI VOLANTINI...MANDIAMOLO A FARE LA GUIDA TURISTICA INSIEME AL SUO COMPARE CLAUDIO VELARDI

Anonimo ha detto...

i sindacalisti difendono la salute dei lavoratori in fabbrica e nei cantieri edili?
A Napoli, gli ispettori del lavoro si presentano nei cantieri e invitano i titolari delle imprese a "transigere" e "sanare" alla Cgil di Via Torino..rivolgendosi a Luigi Petrucciuolo della Cdlt di Napoli!!!

Anonimo ha detto...

...gli ispettori delle asl, invece, "consigliano" ai titolari delle imprese di rivolgersi ai "fornitori amici" per acauistare tute, scarpe antinfortunistiche, materiale ecc ecc... alcuni ispettori hanno intestato alle moglie(o amanti)alcune società "specializzate" sulla sicurezza antinfortunistica..

Anonimo ha detto...

Mi sono appena iscritta a questo sito che ho trovato per puro caso.Ho iniziato a leggere le varie testimonianze di gente purtroppo simile a me!!!!Ho 42 anni con un contratto (dal 1° gennaio part-time)che sta per concludersi dopo 3 anni e sono stufa di questa situazione.Vivo da sola e con uno stpiendio da fame arrivo a malapena alla fine del mese!!!I politici, i sindacati se ne strafregano di noi precari,parlano tanto ma solo per convenienza politica.Non mi sento rappresentata da nessuno…Se riusciamo ad organizzare qualche forma di "lotta" per renderci visibili,io ci sono,pronta a fare qualcosa!!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi, mi hanno detto che a Napoli precari, lavoratori lsu si stanno mobilitando contro le morti bianche e preparano una manifestazione in favore di Ciro Crescentini, il sindacalista licenziato dalla Fillea Cgil di Napoli...

Anonimo ha detto...

Cara Parhenope,
A Napoli non solo gli ispettori consigliano di rivolgersi a "fornitori amici" per l'acquisto di materiale antinfortunistico(scadente)..
Anche i sindacalisti della Fillea fanno i consiglieri..
Alcuni nomi? Ciro Nappo, Vincenzo Petruzziello, Giovanni Sannino...
Sempre gli stessi, lo so, sempre gli stessi!!!

Ah dimenticavo: si sono ammodernati... chiedono anche le consulenze....per amici e parenti

Anonimo ha detto...

Nelle Casse edili siciliane e campane si dividono i posti negli enti bilaterali(casse edili,cpt, scuole edili), i delegati sindacali e gli rls(rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori) vengono isolati e licenziati, compagni dirigenti delle Camere del lavoroche si battono per i diritti dei lavoratori(Dino Greco) vengono isolati, un compagno come Ciro Crescentini (dirigente della Fillea di Napoli)viene licenziato senza un motivo e buttato sul latrico...
E voi credete ancora che la Cgil nazionale non ha avallato tutto questo? Il silenzio di Epifani e della segreteria nazionale è complicità!!
E allora avete una sola strada: recatevi nelle Procure di appartenza presentando denunce.
Tutto quello che sta accadendo è voluto. Un disegno che parte da lontano...

Anonimo ha detto...

Stamattina davanti alla Cgil, lavoratori edili, metalmeccanici, precari, hanno manifestato e distribuito volantini contro le morti sul lavoro e hanno espresso solidarietà a Ciro Crescentini licenziato dalla Fillea Cgil. Il portiere della Cgil su suggerimento del boss che dirige il ns palazzo ha sbarrato le porte. Che schifo!!
Mi risulta che un corteo è partito da Piazza Garibaldi ed è arrivato davanti alla sede dell'ispettorato del lavoro

Anonimo ha detto...

Sono una restauratrice di Pozzuoli. Ho ricevuto un sms dalla fillea cgil. E' ridicolo! La Fillea sostiene che per noi restauratori bisogna applicare il CCNL dell'edilizia. Ma che c'entrano i restauratori con l'edilizia? Noi vogliamo un contratto tutto nostro che tenga conto delle ns specificità e la ns professionità. Perchè vogliono confonderci con le imprese edili? Ma questi della Fillea sanno cosa significa la parola "restauro"? Un quadro di Giotto lo deve restaurare un lavoratore qualsiasi?

Anonimo ha detto...

Anch'io ho ricevuto un sms dallo sportello restauro della Fillea. Non mi meraviglio. Il sindacato di Sannino e Petruzziello sperano che ritorniamo con loro. ILLUSI.Abbiamo ascoltato per oltre sette anni le loro stronzate. Ci hanno usato. Loro sono interessati ad acquisire corsi di formazione dalla Regione per sistemare i loro parenti come tutor e docenti.
Signori faccendieri, pensate che i restauratori campani siano fessi?
Quella Ilaria che sta allo sportello vuole utilizzarci per farsi assumere con tanto di telefonino e auto di servizio?
Pensate che sulle nostre fronti c'è scritto GIOCONDO?

Anonimo ha detto...

IL CIRCO.........
Sono passati poco più di dieci anni da quando in un cantiere del centro storico nacque il primo coordinamento di restauratori operai,con molta fatica e tanta paura,la paura di sempre quella che accomuna tutte le lotte dei lavoratori per il riconoscimento dei sacrosanti diritti che dovrebbero essere inviolabili e invece……….Si, essere vessati messi alla porta con un tante grazie ma non mi servi più, li fuori ce ne sono altri cento che per meno soldi fanno il tuo stesso lavoro…….
Poi come sempre accade c’è qualche organizzazione sindacale che si crede più sensibile delle altre ma attenzione è solo un inganno un fenomeno da baraccone di circo equestre e proprio come nel circo si affacciano tante figure che cambiano continuamente vestito e trucco ma alla fine dietro si cela sempre la stessa persona ed è con l’inganno che la grande cgil in questi anni modificando il suo aspetto fingendo di interessarsi al dramma dei lavoratori, usando molto spesso delle persone sensibili che sono state poi dovutamente allontanate dopo l’utilizzo e in qualche caso addirittura licenziate,si è accreditata in altri luoghi sicura di poter piantare la sua arena viaggiante con animali ammaestrati a giochi vari.
Non ci sono parole che possono esprimere il nostro dissenso da quell’ennesimo manifesto fatto affiggere per le strade di Napoli manifesto di vergogna anche perché dietro si occulta l’ennesimo sfruttamento di cui la cgil insieme ai padroni è responsabile.
Quel manifesto pubblicato all’indomani del fallimento degli uomini che rappresentano quella che un tempo era la più grande organizzazione dei lavoratori offende e lede la dignità dei compagni e delle compagne che in questi lunghi anni hanno vissuto tra il ricatto del padrone e quello del sindacato, e che non sono caduti nelle rete dei trapezisti.
Ecco cos è la grande CGIL adesso! Un enorme scatolone dove ci trovi un pagliaccetto colorato, forse di fresco, si è appena rifatto il trucco con in mano un grande teschio e come Amleto recita” Essere o non Essere”……………
Ma la scelta è stata già fatta.......



I CADUTI SUL LAVORO..