(LA FOTO DEL CANTIERE DI CASERTA)
Oggi pomeriggio al Corso Trieste, in pieno centro di Caserta, a 500 metri di distanza dalla sede della Cgil, l'operaio edile Michele Sposito De Lucia, 39 anni è morto precipitando da un ponteggio.
Ancora una volta il lavoro uccide.
Non c'era neanche il cartello di cantiere, il ponteggio era palesamente fuori norma, nessuno ha denunciato la situazione, non si sono visti "dirigenti sindacali", ispettori Asl, del lavoro o del Comitato Paritetico Antinfortunistico di Caserta (dove ultimamente sono state effettuate "nuove" assunzioni, sistemando il genero del segretario generale della Fillea Cgil di Napoli Giovanni Sannino e la figlia del segretario generale della Fillea Cgil di Caserta Giorgio Borrelli).
Enti bilaterali "antinfortunistici" che si sono trasformati in feudi familiariSono ovviamente arrivate le lagrime di coccodrillo: il solito comunicato della Fillea Cgil , la medesima fiaccolata, l' ennesima dichiarazione demagogica dell'assessore al lavoro della Regione Campania Corrado Gabriele. Quest'ultimo dovrebbe "coordinare" le attività ispettive nella nostra regione...
Noi diffondiamo un'inchiesta sul "GRANDE BUSINESS DELLA SICUREZZA DEL LAVORO" pubblicata qualche mese fa da due quotidiani campani.
Una torta di oltre centocinquanta milioni di euro che vanno nelle tasche di consulenti del lavoro, medici competenti, enti di formazione professionale e consorzi privati.
Un ispettore del lavoro si confida con i giornalisti dichiarando che alcuni colleghi napoletani svolgono il ruolo di consulenti per le imprese. Una commistione.
I sindacalisti onesti, indipendenti e coraggiosi - come Ciro Crescentini - che hanno denunciato queste commistioni sono stati licenziati dalla Fillea Cgil e dalla Cgil Campania..
Ovviamente la formula di rito per il licenziamento è sempre la stessa: "normale avvicendamento"..
Addirittura i direttori dell'Inail, dell'ispettorato del lavoro e delle Asl di Napoli e della Campania sono parte integrante del consorzio Cosila
www.cosila.it/doc.asp?homeid=11&id=5 (clicca), un consorzio dell'Unione Industriale di Napoli che viene promosso sulla stampa tutte le volte che accade un infortunio mortale..
La sicurezza antinfortunistica e la tutela della salute diventa un business (visite mediche, medici competenti, corsi di formazione) delegata ai privati (insieme alle risorse pubbliche) a discapito delle strutture pubbliche (centri di medicina del lavoro).
Un business di migliaia di euro provenienti dalle casse della Regione Campania, dell'Unione Europea e dalle tasche dei lavoratori edili (vedi le quote di servizio)..
Stasera non partecipiamo alla fiaccolata. Non vogliamo confonderci con questa ipocrita classe dirigente che ha enormi responsabilità sulle morti bianche in Campania.
Vogliamo ricordare Michele De Lucia con le inchieste e le denunce. Perchè questa "classe dirigente" la vogliamo vedere in galera!!