mercoledì 26 marzo 2008

PALAPONTICELLI E COMITATI D'AFFARI...

A Napoli nel quartiere di Ponticelli un comitato di affari vuole costruire un centro commerciale camuffandolo come "Città della Musica"Napoli POLITICA Alvino: "Nessun parere su Progetto Palaponticelli" (clicca).La società che ha presentato il progetto, PalaPonticelli srl, si è fatta rappresentare nelle sedi istituzionali dall'ex Vice Sindaco e deputato uscente del Partito Democratico Riccardo Marone. Sui suoli di Ponticelli hanno messo gli occhi in tanti, ognuno ha i suoi referenti politici in consiglio comunale, ognuno muove le "pedine" per influenzare a proprio vantaggio le decisioni urbanistiche del Comune. Si chiama attività di lobbing: niente di illecito, per carità.
Tornano in auge le stesse persone, si confermano i conflitti d'interesse e le parentopoli già oggetto di inchieste della Procura di Napoli.
E' interessante leggere qualche articolo pubblicato in passato da un quotidiano napoletano "Il Roma" Gli affari in Comune delle mogli eccellenti (clicca) oppure un'interrogazione parlamentare Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00632 (clicca)..


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggete quest'articolo pubblicato dal quotidiano "Libero" di oggi!!!

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I quattrocento scudieri di Re Bassolino


Scritto da Gianluigi Paragone da Libero Quotidiano, 27-03-2008


Colleghi di partito, ex collaboratori di ministri uMsti, sindacalisti, docenti universitari, psicologi, giornalisti. Pure un ex sacerdote. Nella sua squadra di dirigenti, tra interni ed estemi, Antonio Bassolino non ha voluto escludere nessuno. E se la somma fa il totale, come diceva quell'altro Totò, sfonda il tetto dei 300. Divertitevi a leggere l'elenco (forse non aggiornatissimo: impossibile tenere il ritmo): per il bene della Regione, Bassolino non bada a spese. Pensate che solo la sua segreteria è composta da 390 persone.
Il suo collega Roberto Formigoni appena 105. Anche sul numero dei dipendenti, Totò batte il Formiga: un po' meno di 8000 contro i 3mila e 800 della Regione Lombardia. Formigoni sta dietro Bassolino pure nelle spese di pubbliche relazioni: un milione di euro contro i 300mila e qualche spicciolo. Solo nel numero di abitanti, la Campania non riesce proprio a superare la Lombardia: 5 milioni e mezzo contro dieci milioni.
Alla voce "nomine" però sono imbattibili. "Bassolino, amici e compagni" è un libro scritto da
Mimmo Della Corte ed edito da Controcorrente, in cui si racconta la Casta bassoliniana. Roba da far venire il mal di testa per le cifre che ballano, i nomi che girano e le società che si montano e si smontano coi soldi pubblici. Domani ve ne proporremo un pezzo. Oggi no,
perché basta la convocazione odierna del consiglio regionale per aggiungere qualche riga curiosa.
ARRESTATI DA SOSTITUIRE
C'è da sostituire temporaneamente il difensore civico Vincenzo Lucariello, il quale è stato arrestato e forse non è il caso che riceva i cittadini in qualità di difensore civico. Purtroppo c'è pure un'altra sostituzione imbarazzante da fare: ci sarebbe da provvedere alla surroga del consigliere Roberto Greco, in quota Partito democratico, anch'egli agli arresti. Il pubblico ministero lo ritiene in qualche modo "amico" di camorristi. Sarà sicuramente innocente però l'accusa non aiuta il vicepremier D'Alema che proprio ieri l'altro raccontava dell'impegno del partito contro la criminalità organizzata. Vabbè, c'è da sostituire questo Conte.
Sempre all'ordine del giorno è la votazione del presidente e dei membri consiglieri del Corecom. Il Corecom è il comitato regionale che "gira" i finanziamenti statali alle radio e tv locali. A onor del vero, il Corecom è scaduto da due anni e sta operando in regime di proroga. Brava dunque la Regione Campania a provvedere finalmente alla questione. Biricchino e in malafede, invece, chi sta pensando che dare soldi alle tv e alle radio a venti giorni dal voto puzza di fur-bata. I soliti cattivi pensieri...
Cattivi pensieri che andrebbero respinti pure per quanto attiene un altro punto all'ordine del giorno: l'assunzione di 5mila precari nel settore sanità. Poveretti, quanto dovevano ancora aspettare per vedersi firmare un contratto a tempo indeterminato? C'è il voto a breve? E va be', non è che uno può stare sempre a guardare il pelo nell'uovo. Altrimenti i problemi non si risolvono mai.
Prendete la bonifica dei terreni interessati alle discariche. Bassolino ricoprì la carica di commissario straordinario, specificamente alle bonifiche, fino alla fine di gennaio. Per non interrompere l'ottimo lavoro compiuto (i risultati sono B da vedere), settimana scorsa, Totò ha deciso di metterci una persona fidata, Augusto Formato, ex consigliere comunale diessino. Non si conoscono le competenze specifiche (in Regione aveva collaborato come consulente all'assessorato al Lavoro) né particolari titoli di studio in materia, però sicuramente avrà qualche attitudine a ricoprire il ruolo di vice-commissario vicario alle bonifiche. Circa 9 mila euro di stipendio al mese. Sacrosanti.
Morale della favola, nomina oggi e nomina domani tocca alle casse pubbliche pagare il conto. Quelle della Regione Campania sono particolarmente in rosso (chissà come mai). Il bilancio regionale è di 15mila euro, dei quali 9 miliardi e 200 milioni sono per la Sanità. Oddio, per la Sanità forse è eccessivo visto che 9 miliardi e 140milioni se ne vanno per pagare gli stipendi del personale medico, manager compresi. Mentre solo 60 milioni restano per gli investimenti e lo sviluppo. E infatti poi accade che quasi lOOmila campani pigliano il treno o l'aereo per andarsi a curare altrove. Molti in Lombardia, che ciò. nonostante riesce a non sforare il budget sanitario.
PAGA PANTALONE
Chi paga allora il debito campano? Quel fesso di Pantalone, chi altri? Per la cronaca il buco (accertato) della Campania è di 7 miliardi e mezzo. Di questi 7 miliardi e mezzo, 3 escono dalle tasche dei campani i quali hanno l'Irap, l'Ir-pef, l'accise sulla benzina e altri balzelli tra i più cari d'Italia. Gli altri 4 e mezzo li ripiana lo Stato. A tal proposito c'è un aneddoto carino. Quando s'è ritrovata col rosso bassolinano sul tavolo, la ministra Linda Lanzillotta ha fatto la
voce grossa dicendo: io vi do i soldi, ma voi in cambio mi dovete dimostrare di impegnarvi con un piano di rientro. Per questo, ha proseguito la ministra, nomino (e ridagli!) un tutor che vi sorvegli. Chi tira fuori dal cilindro magico? Un certo Enrico Desideri, ex direttore generale alla Asl di Pisa, il quale sei mesi prima era stato arrestato.
Purtroppo con la storia degli sprechi regionali potremmo continuare a lungo. E, come vedete, non siamo entrati nello specifico della questione monnezza. Anche perché il disastro è sotto gli occhi di tutti. Meno evidenti sono invece i soldi spesi sulla Sanità. Prima che scoppiasse il caso dei rifiuti, a Napoli non si parlava che della Sore-sa, la società regionale per la gestione del debito della sanità. La Soresa nasce nel dicembre 2003 con un capitale iniziale di 500 mila euro e resta inattiva per due anni. Al terzo, coi fornitori fuori dalla porta stufi di aspettare i soldi, finalmente parte. Verso il solito mare magnum degli sprechi. Ma questa è una storia che racconteremo domani.


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SANTONASTASI Francesco SARNELLI Paolo SAVASTANO Flora SCARINGIA Francesco SCHIAVONE Generoso SCIANNIMANICA Bartolomeo SCIOTTO Rosa Maria SCIRMAN Luca SCOGNAMIGLIO Vincenzo SEMMOLA Anna SENATORE Consiglia SETARO Antonio SEVERINO Mario SIBILIO Vincenzo SILVESTRI Salvatore SOMMA Maria SOMMONTE Pietro SORRENTINO Lucia TALIANO Giuseppe TAMBURRO Maria TARTAGLIA Alfonso TARTAGLIA Tullio TEDESCO Enrico TESTA Giuseppe TESTA Michele TOTO Marco TRAVIA Giuseppe TREMANTE Maria UCCELLO Silvio VACCHER Aurelio VASCO Mario VEGLIANTE Guido VERDOLIVA Antonio VIGGIANI Paola VIZZINO Donata VOLPE Prospero ZARRO Giovanni ZUCARO Ettore

Anonimo ha detto...

Oggi e domani si svolge la conferenza di organizzazione della Cgil Campania...tra gli oratori Ciriaco De Mita e i personaggi del reality "Grande Fratello" di canale 5...Ecco la Cgil postmoderna di Michele Gravano!!!Leggete quest'articolo..
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27 marzo 2008
Corriere del Mezzogiorno
Dopo il reality 2007, l’autista (Ctp) e attrice è ora nel cast di «Storia di un amore»
Francesca, dal Grande Fratello all’assise della Cgil Campania
Oggi insedierà la presidenza della Conferenza organizzativa
di Paolo Grassi

NAPOLI — Le hanno affidato un ruolo solenne nella grammatica delle iniziative sindacali: Francesca Paola Di Meo, napoletana, 29 anni, autista di bus nella Ctp e protagonista del «Grande Fratello 2007», insedierà la presidenza della Conferenza d’organizzazione della Cgil Campania che si apre stamattina (ore 10) al Teatro comunale di Benevento. Sul palco della convention sannita si presenterà insieme a un’altra giovane lavoratrice del settore: Elena Zoppoli, capotreno e rappresentante della locale segreteria Filt.
«Adoro guidare — esordisce la bella dipendente della Compagnia dei Trasporti Pubblici —: l’ho fatto per cinque anni, 39 ore a settimana, andando su e giù anche su percorsi cosiddetti di frontiera. Poi c’è stato il «Gf» e l’aspettativa di 12 mesi che è terminata alla metà di febbraio; questo lavoro mi fa senire libera e poi penso di sapermela cavare molto meglio di tanti uomini. Ora sono a disposizione dell’azienda, che ringrazio per l’opportunità che mi sta dando di seguire parallelamente la mia passione per la radio e il cinema; detto questo, sto già facendo corsi d’aggiornamento sulle nuove macchine in servizio nelle tratte provinciali. Sono eccezionali…». Francesca Di Meo dopo l’esperienza del reality più famoso d’Italia ha continuato a frequentare il mondo dello spettacolo. «Di recente ho condotto un programma in radio, su Crc Targato Italia («Citofonare Poli», con Max Poli), esperienza che porterò presto anche in tv». Ma non è tutto: proprio ieri è stata a Melfi, dove è stato annunciato l’inizio delle riprese di «Storia di un amore», film per il grande schermo ambientato nella cittadina lucana e tratto dal libro omonimo di Tiziana Nigro. Nel cast del lungometraggio al femminile — sceneggiato da Flavia Chiarolanza e diretto da Maria Manna — figurano Carolina Rivelli, Ferdinando Vitale, Corrado Taranto e i «Grandi Fratelli» Andrea Spadoni e, appunto, Francesca Di Meo. Che nel film sarà Eva, titolare di un bar dove Simone e Alessia, i protagonisti della storia, si confidano spesso con lei. «Tra me e Andrea (Spadoni, ndr.) la lontananza ha messo in crisi la storia d’amore — racconta l’ex inquilina della Casa — ma ci vogliamo comunque un gran bene. Sono felice di lavorare con lui.
I napoletani del GF8? È giusto che la dottoressa Lina faccia quello che più gli va, ci mancherebbe. Ma ritengo che certi suoi comportamenti davanti alle telecamere non siano condivisi da molti. La giovane Raffaella? È bella, davvero bella».
Francesca Di Meo, però, oggi sarà sul palco della Conferenza Cgil. Lo stesso che qualche minuto dopo la sua presentazione dell’iniziativa vedrà confrontarsi — sui sessant’anni della Costituzione — il presidente della fondazione Gramsci, Beppe Vacca; l’ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita; il presidente dei deputati di Rifondazione Comunista, Gennaro Migliore; il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini; la coordinatrice delle politiche istituzionali della Cgil nazionale, Maria Troffa e la segretaria nazionale della Cgil, Nicoletta Rocchi. «Sono iscritta da anni alla Filt-Cgil — chiude Francesca — e ritengo che il ruolo del sindacato sia importantissimo, soprattutto per i giovani. Ci credo e sono contenta dell’opportunità che l’organizzazione guidata da Michele Gravano mi abbia voluta per questo ruolo».



I CADUTI SUL LAVORO..