sabato 3 maggio 2008

MENO MALE CHE SILVIO C'E'..........


"La libertà indica l'essere libero, la condizione di chi non è prigioniero e non ha restrizioni, non è confinato o impedito. La libertà in senso più ampio è anche la facoltà dell'uomo di agire e di pensare in piena autonomia, è la condizione di chi può agire secondo le proprie scelte...."
I "cigiellini" hanno paura di perdere le agevolazioni, le rendite, i finanziamenti indiretti dallo Stato. Stavolta si sono messi subito in riga senza aprire bocca.
Dovranno ingoiare tanti rospi.
Non potranno più comportarsi come ridicoli aristocratici con la puzza sotto al naso.
Eh, no. E' finita l'epoca dell'egemonia e della "diversità"(che tra l'altro non c'è mai stata, tutte commedie!!).
Stavolta, giustamente e meritoriamente il gioco viene condotto da Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, i quali hanno il coraggio di parlare con franchezza ai propri iscritti.
Bifo(Mauro Berardi) ci/si domanda (clicca) Di che cosa abbiamo paura? facendo un'analisi lucida e sensata.
Caro Bifo,
quando la Cgil nelle regioni del sud è irriformabile ed è collusa con il sistema affaristico e clientelare, isola i dirigenti sindacali che combattono le illegalità e sono punto di riferimento dei lavoratori (vedi i casi di Ciro Crescentini e Dino Greco (clicca) Fausto Beltrami .
Quando alcune compagne vengono addirittura aggredite fisicamente o minacciate.
Quando un personaggio utilizza metodi camorristici e si comporta come un boss nel dirigere la Cgil Campania, attorniandosi di gregari e vassalli che si definiscono "dirigenti sindacali" ma nella realtà lottizzano posti per familiari, gestiscono risorse dei lavoratori in nome e per conto di una componente politica o di un notabiliato di potere.
Quando la Cgil nazionale copre, perchè ci sono tanti scheletri, troppi scheletri negli armadi e ricatti reciproci...
Allora, incominciamo a capire tante cose...
E allora, ringraziamo San Silvio Berlusconi.
Almeno lui non ha mai licenziato un lavoratore. La Cgil sì.
Ha ragione Bifo: Meno male che Silvio c'è!!







9 commenti:

Anonimo ha detto...

I "compagni" non appena sono andati al potere a alla Regione o al Comune sono diventati arroganti, hanno utilizzato le auto blu per andarsi a fare le vacanze nel Cilento o a Positano, hanno distribuito consulenze, posti ai loro familiari e amici di merende.
I sindacalisti della Campania(la Cgil)proclamano scioperi e ci fanno perdere giornate di lavoro per aumentare il "loro peso contrattuale" e si sono impossessati degli "enti bilaterali" per collocare figli, amanti e parenti come tutor e come impiegati di settimo livello.
E noi dovremo avere paura di Silvio?
Paura di che?
Noi abbiamo paura di questi menteccati che sotto le mentite spoglie di "compagni" hanno pensato solo(e unicamente) ai c...i loro!!!
Complimenti per il post e per la foto.
Durante le campagne elettora

Anonimo ha detto...

Robytra hai proprio ragione.
La festa è finita.
In Campania, pur di rimanere in piedi, la banda bassoliniana è disposta a inginocchiarsi davanti a Silvio Berlusconi.

Anonimo ha detto...

Cara Stefania,
hai proprio ragione tu. Meno male che Silvio c'è. Forse avevamo bisogno del governo di centro-destra per ottenere politiche di sinistra. Leggi cosa dice il neosindaco di Roma a proposito di caporalato e precarietà..
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il sindaco Alemanno a la7 tv:

"Cancellerò la piaga del caporalato. Nei servizi essenziali forte presenza del pubblico"

E' stato su La7 la sera del 2 maggio il nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ha preannunciato una cura dimagrante per i troppi consigli di amministrazione e le troppe aziende comunali, salvaguardando i livelli occupazionali. Il sindaco Alemannno ha anche detto che nei servizi essenziali la presenza del privato può andare bene ma deve esserci una forte e concorrenziale presenza del "pubblico" ".

Riguardo al lavoro nero, Gianni Alemanno ha parlato delle strade della vergogna dove i camion passano e fanno salire lavoratori in nero, prevalentemente immigrati stranieri tra i quali anche clandestini, per portarli nei cantieri.

Ha ripetuto, ovviamente, quanto già aveva detto in campagna elettorale: "espellere i cittadini stranieri che delinquono e accogliere e rispettare quelli che lavorano regolarmente".

In questo contesto sopra descritto ci sta bene il seguente lancio di agenzia sulle dichiarazioni di Antonello Venditti:

<"Ho votato per Rutelli, ma voglio ricordare che Alemanno quando era ministro dell'Agricoltura era più a sinistra di molti dirigenti del Centrosinistra: sembra che le parti si siano invertite". Lo ha detto antonello Venditti aggiungendo che a Roma "molte persone di sinistra hanno votato per Alemanno perché era una delle poche persone votabili, è stata premiata la sua cifra umana e la sua persona". "Se per Antonello Venditti essere di sinistra vuol dire stare in mezzo alla gente e fare politiche a favore dei cittadini, soprattutto di quelli meno abbienti, allora può stare tranquillo. La mia politica sarà molto più a sinistra di quella di chi sostiene di essere di sinistra, come spera Venditti", ha ribattuto il neo sindaco della capitale.>

Queste premesse fanno presagire scenari interessanti e non prevedibili su alcuni temi di governo della cosa pubblica.

Ma alcuni interrogativi, ovviamente, rimangono e noi li lanciamo in rete sperando siano raccolti dai collaboratori del sindaco: quando il sindaco farà luce sul fenomeno esecrabile del caporalato della vergogna, cosa farà dei caporali eventualmente scoperti? E cosa farà dei furbi costruttori che, attraverso questi caporali, arruolano manodopera clandestina? E cosa farà di questi "schiavi" stranieri eventualmente sorpresi su un camion mentre vanno ad arricchire, con le loro braccia e con le loro vite, gli immobiliaristi italiani?

Ultimo interrogativo sulle prostitute: "la prostituzione via dalle strade" ha detto il sindaco, "vendano il proprio corpo, se vogliono, al chiuso di un appartamento".

Vedremo cosa intende fare nella pratica il sindaco. E' legittima comunque la preoccupazione che il fenomeno della prostituzione, spinto nella clandestinità, possa scatenare contraccolpi peggiori. Appare, a mio avviso, riduttivo individuare la responsabilità del mercato del sesso in una presunta libera scelta di chi si prostituisce trascurando il fattore economico dettato dal vasto mercato di clienti italiani, tra i quali potrebbero figurare anche politici "fuorisede" che richiedono come "merce fresca" giovani minorenni dell'est per rimediare alla "solitudine" dell'attività parlamentare.

L'ultimo film di Verdone, dove alcuni clienti assidui delle baby prostitute straniere sono attempati deputati che in pubblico fanno i moralisti della "tolleranza zero", potrebbe essere un triste specchio della società "aborigena". Mi auguro che il nostro nuovo sindaco, pur orientato ad una linea di intransigenza contro l'illegalità, sappia valutare adeguatamente, situazione per situazione, lo sfondo di ingiustizia sociale, di schiavismo e le centrali nostrane di reclutamento quali possibili concause della devianza, del degrado e della microcriminalità.

Anonimo ha detto...

Gian Paolo Patta, sindacalista, ex sottosegretario del Governo Prodi Bis: "la sinistra deve ripartire da una vasta opposizione sociale nel Paese, a partire dalle fabbriche..."
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Gian Paolo Patta, quello che faceva il "rivoluzionario" in Cgil con l'area "Lavoro e società" e poi è diventato sottosegretario alla sanità, quello che si presentava con arroganza(in auto blu) ai convegni e alle assemblee, adesso parla...di fabbriche!!!


Fabbriche? Ma di cosa sta parlando? In un'industria trentina con 150 dipendenti, solo per citare un caso tra i tanti, all'indomani delle elezioni molti operai hanno festeggiato i risultati portando al lavoro una torta, decorata con un grande scritta alla crema: “Grazie Silvio”.

Se le risposte alla scomparsa della sinistra istituzionale sono il politichese incomprensibile o gli anacronismi di facciata possiamo concludere tranquillamente che il sipario è calato.

Anonimo ha detto...

Quello che segue è il testo di una lettera inviataci dai delegati sindacali della Pirelli Bicocca di Milano che hanno lasciato la Cgil per aderire all'Ugl. La pubblichiamo integralmente.
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«Abbiamo letto in questi giorni su vari giornali gli articoli riguardanti l'ottimo risultato della lista Ugl al recente rinnovo della Rsu Pirelli Bicocca di Milano, vorremo esprime la nostra posizione in modo da chiarire ogni dubbio in merito.
Non credevamo che un semplice esercizio di libertà sindacale destasse tale interesse, e ci dispiace leggere che il segretario generale Filcem Alberto Morselli si dichiari non a conoscenza delle nostre motivazioni, le quali sono state fornite sia in assemblea ai lavoratori che rappresentiamo che al funzionario Cgil che segue la Pirelli. Se la comunicazione si è interrotta all'interno della gerarchia sindacale non ne abbiamo responsabilità.
Negli anni scorsi abbiamo svolto attività sindacale all'interno della Cgil, l'organizzazione che sentivamo più vicina alle nostre storie personali; non rinneghiamo nulla di quella esperienza, ma la realtà con la quale ci siamo spesso confrontati ha deluso gran parte delle nostre aspettative. Abbiamo trovato di frequente un distacco netto tra sindacato e lavoratori, simile a quello che c'è oggi tra politica e cittadino, molto pensiero politico, grandi aree di superficialità e improvvisazione, autoreferenzialità e difficoltà a capire i veloci cambiamenti del mondo del lavoro in questi ultimi anni. L'aspetto più deludente ha tuttavia riguardato l'attività principale di un delegato sindacale, cioè la contrattazione aziendale o di secondo livello, dove le Rsu dovrebbero essere protagoniste e avere ampia autonomia decisionale, mentre spesso ci è capitato di essere scavalcati da scelte prese dalle strutture che ben poco sanno del vissuto quotidiano all'interno di un'azienda.
Ci siamo sentiti delegittimati dalla stessa organizzazione che ci doveva supportare; questo è il vero motivo del nostro abbandono della Cgil, non l'avere sottoscritto il protocollo sul Welfare, come riportato sui giornali, in quel caso volevamo solo esprimere un punto di vista diverso da quello della maggioranza Cgil, ma ci è stato fatto capire che non era possibile.
Certo potevamo fare come tanti altri, disdire la nostra tessera sindacale e tornare a fare gli spettatori silenziosi, ma abbiamo voluto tentare una nuova strada e siamo stati premiati: non a caso i voti del rinnovo Rsu sono andati per la maggior parte ai singoli delegati e pochi sono andati solo alla sigla, questo denota che a volte le persone sono più importanti dei simboli.
L'idea di scegliere l'Ugl è venuta dall'incontro con il Segretario Nazionale Gomma e Plastica Mauro Sabbi, che vanta un'esperienza aziendale e sindacale trentennale nel settore e ci ha fatto un'ottima impressione di equilibrio e competenza. Siamo pronti a dare fiducia all'Ugl anche grazie alle posizioni interessanti, pertinenti ed equilibrate espresse dalla Segretaria Generale Renata Polverini. La struttura ci ha dato ampie garanzie di autonomia nello svolgimento dell'azione sindacale di secondo livello, come da normativa interconfederale vigente, naturalmente nell'equilibrio e nel rispetto delle regole. L'Ugl è una struttura in forte mutamento dove ci è sembrato di cogliere che il «fare sindacato» venga prima della politica, e con ciò vorremmo dissipare ogni dubbio che questa scelta sia stata frutto di una ideologia politica.
Pensiamo che tutti i presupposti per svolgere in modo proficuo il nostro compito di delegati sindacali siano presenti nell'Ugl, e quello che è accaduto dovrebbe forse far riflettere qualcuno all'interno della Cgil che ha perso la capacità di ascoltare la propria base; questo nell'interesse di tutti i lavoratori».


Delegati Ugl ex Cgil, Pirelli Bicocca Milano

Anonimo ha detto...

Un'altra vittima della conosrteria bassoliniana...un'altra persona intelligente, pulita ed onesta accerchiata...
Ovviamente tra gli accerchiatori ci sono i soliti noti e cìè sempre il solito boss di Via Torino...
leggete l'intervista concessa a Repubblica ediz. Napoli da Emma Giammattei attuale segretario provinciale del PD napoletano
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La sfida di Giammattei "Resterò segretario Pd". E accusa: sciacalli contro di me


Scritto da o.l. da la Repubblica Napoli, 04-05-2008 08:25


«Contro di me alza la voce gente con idee vecchie. Vecchissime. Gente che non vuole il rinnovamento. La verità è che i rifiuti hanno fatto perdere voti al Pd in tutta Italia e che qui, in aggiunta, c´è chi era convinto di avere vagonate di voti e invece non ha vinto neppure nel suo condominio». Emma Giammattei, segretario del Pd di Napoli e provincia, stufa di incassare accuse dai consiglieri comunali fino agli ex socialisti, torna in campo per dare una stretta ai bulloni della sua fresca poltrona in vista del congresso bis che si terrà tra due mesi. «E ringrazio - insiste - anche gli sciacalli che hanno profittato di un mio piccolo incidente per inventare le storie più assurde sulla mia assenza».
Congresso bis a Napoli così come nelle altre quattro province, come deciso dal segretario regionale Tino Iannuzzi, perché il dramma rifiuti, oltre a tutto il resto, ha sconvolto anche l´organizzazione provinciale del Pd facendo rinviare le Primarie per l´elezione di un terzo dei delegati. Duecento delegati in aggiunta ai 400 che hanno eletto la Giammattei qualche mese fa e che potrebbero dunque rimescolare le carte.
Il deputato Eugenio Mazzarella è convinto che la maggioranza interna (area Letta più area Nicolais) reggerà ma la Giammattei intanto, scende dalla cattedra del Suor Orsola e ruggisce: «Il punto è che certi politici continuano a discriminare i professori universitari o, più in generale, gli intellettuali. Anche per questo bisogna rinnovare persone e metodi. E non credo che la strada giusta per risalire la china sia nelle trovate dell´assessore regionale al turismo Claudio Velardi. Per recuperare non basta offrire sfogliatelle ai turisti. Per recuperare bisogna lavorare sodo. Il caso Campania ha avuto un valore negativo a livello nazionale, è diventato emblema dell´incapacità del Pd nel risolvere i problemi. L´emergenza rifiuti nelle urne ha pesato come un macigno».
Soprattutto in provincia di Napoli dove la destra ha fatto cappotto. Diversamente è andata nel Casertano dove, controcorrente, il Pd (alleato con l´Udc) ha strappato alla destra un grande Comune come Mondragone. Quella sera Sandro De Franciscis, presidente della Provincia e coordinatore del Pd, è stato portato a braccia nel centro della città. E ora si avvia a passare la guida del partito a un suo alleato. «A Caserta e provincia - commenta De Franciscis - eravamo pronti a completare l´organizzazione del Pd fin dal 25 gennaio. Anche la mappa dei circoli territoriali è pronta. Uno in ogni Comune, da due a quattro nelle città più grandi. Un´organizzazione che è stata utile anche nell´ultima campagna elettorale».
Organizzazione pronta anche nel Sannio, altra area in cui il Pd ha arginato l´avanzata del centrodestra vincendo, in questo caso alleato con l´Udeur, con ampio margine le elezioni per la Provincia. Un Pd che da quelle parti è guidato da Mario Pepe, per 45 anni fedelissimo di Ciriaco De Mita e ora tornato in parlamento dopo sette anni. «Qui - spiega Pepe - c´è un´organizzazione che funziona. Qui c´è il laboratorio politico del Sannio, con un centrosinistra forte e alleato dell´Udeur, dove si è vinto alla Provincia al primo turno con l´ex rettore Cimitile. Un Pd che qui è fortissimo. Che è primo partito in tutti i Comuni e che a Benevento è sostenuto dal sindaco ex Udeur Fausto Pepe».
Due province, Terra di lavoro e Sannio, dove il Pd resta forza di governo e dove si candida a modello per il resto della Campania. Tutt´altro discorso in provincia di Napoli. «Dove - commenta il deputato Eugenio Mazzarella - il Pd paga il dazio dei fallimenti delle amministrazioni locali. Dove a perdere è il sistema di potere, non il partito appena nato e che ora va rilanciato. Ma senza alcuna resa dei conti interna». Un messaggio chiaro, fin troppo, a chi pensa alle primarie di Napoli e provincia come ad una rivincita per far tornare la professoressa Giammattei nel recinto universitario.

Anonimo ha detto...

Cari amici del blog "Mattone Selvaggio",
Vi seguo con attenzione da qualche mese e condivido le vostre denunce e inchieste.
Anch'io lavoro nella Cgil di Napoli. Faccio parte dell'apparato tecnico di un'importante categoria sindacale del settore industria.
Dopo il licenziamento di Ciro Crescentini, nella Cgil, il clima è ancora più irrespirabile. E' vero! Michele Gravano si comporta da vero camorrista. Ad alcuni compagni che non fanno parte della sua corte gli vengono sottatti ingiustificatamente gli incarichi di lavoro e dequalificati nelle mansioni a compiti banali (fare fotocopie, ricevere telefonate, compiti insignificanti, dequalificanti o con scarsa autonomia decisionale) così da rendere umiliante il prosieguo del lavoro; Che dire dei rimproveri e richiami, espressi in privato ed in pubblico anche per banalità? Alcuni "dissidenti" vengono sistemati in stanze e ambienti male illuminati, interrotti il flusso di informazioni necessario per l'attività (chiusura della casella di posta elettronica, restrizioni sull'accesso a Internet); insomma i "i dissidenti" vengono cancellati, preclusi di mezzi e relazioni interpersonali indispensabili allo svolgimento di una normale attività lavorativa...
Non ce la faccio più!!
Purtroppo mi sono reso conto che la Cgil Campania viene coperta dal nazionale. Troppe complicità, troppi ricatti, troppi scambi di favore consentono a questo lurido individuo del decimo piano di rimanere al suo posto.

Anonimo ha detto...

Cosa????Ma tu sei in malafede o sei scarsamente informato?! Berlusconi un sant'uomo?Ma siamo matti?Uno dei più celebri delinquenti impuniti del mondo!!L'uomo che tenne in casa propria per anni il mafioso assassino Vittorio Mangano?Berlusconi non ha mai licenziato nessuno?E i 5.000 licenziamenti(minimo) che dovrà fare Alitalia per colpa sua,che ha rinunciato,in nome del nazionalismo(o meglio della campagna elettorale)ai "soli" 2000 di AirFrance?E i giornalisti e comici della tv a lui avversi?Santoro,Biagi,Luttazzi,Travaglio,Guzzanti,sono stati da lui licenziati o sbaglio?
Pensiamo prima di aprire bocca e dargli fiato!
Detto questo,è scandaloso il caso di De Angelis ed anchio condivido in pieno le critiche alla Cgil,ma le allargo ai sindacati di oggi in generale,comprese Cisl e Uil.i sindacati sono diventati solo della corporazioni,che guardano ai propri privati interessi,come ormai quasi tutti in Italia..che tristezza!

Anonimo ha detto...

Senti scusami per la foga,non volevo essere maleducato..sono stato troppo avventato,avevo trovato per caso su google questo tuo intervento e leggendo quella frase su Silvio forse ho frainteso,non avendo ancora letto il resto del blog.Ma la tua era ironia o no?In ogni caso confermo comunque quello che ho scritto su quel delinquente del nostro presidente.



I CADUTI SUL LAVORO..