venerdì 25 gennaio 2008

CORSI DI FORMAZIONE TRUFFA, SOCIETA' IN MANO AI PARTITI E OPERAI EDILI DELL'OSPEDALE DEL MARE ABBANDONATI DAL SINDACATO..





Gli operai edili dipendenti delle ditte impegnate nella realizzazione dell'Ospedale del Mare dichiarano oggi su 'Cronache di Napoli' di essere stati abbandonati dalla Fillea Cgil di Napoli. Intanto, sullo stesso giornale viene pubblicata una nuova inchiesta sui corsi di formazione professionale. Una vera e propria truffa ai danni dei disoccupati. Corsi che sono stati organizzati anche dal sindacato. Infine, si parla delle società miste sempre più in mano ai partiti e gestite da personaggi(Roberto Cappabianca) che rivestono anche il ruolo di revisori nelle Casse Edili.

30 commenti:

Anonimo ha detto...

ragazzi, la fillea napoli e della campania è gestita da una cupola.
le ultime notizie sono state fornite da "anonimo 68".
Nappo ha sistemato il figlio al Caaf.
Carotenuto ha sistemato il figlio al Caaf
Petruzziello ha sistemato un altro figlio al Caaf
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dobbiamo fare di tutto affinchè la magistratura indaghi ed invii le fiamme gialle in Via Torino!!!
La cupola va smantellata usando tutti i mezzi possibili!!!

Anonimo ha detto...

...ed aggiungo che anche quel delinquente di Ciardi Antonio ha sistamato i parenti...

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con Robytra. l'unico modo per cacciare la cupola che gestisce la Cgil di Via Torino è favorire un intervento esterno della magistratura. invito tutti i ragazzi e le ragazze che lavorano in nero o vengono sfruttati in cgil di portarsi un registratore(registrate tutto), conservate documenti, ordini di servizio, documenti che comprovano che eseguite un lavoro subordinato. poi inviterai Stefania ed i compagni che gestiscono il blog a fare emrgere sulla stampa come funzionano i caaf in campania, come vengono redatti i bilanci, il movimento delle risorse ecc ecc.
l'invito lo faccio anche agli esterni che visitano e ci leggono.
Ciardi, Petruzziello, gravano, sannino, carotenuto e tanti affaristi che scorazzano in cgil vanno smascherati, denunciati(e possibilmente li dobbiamo mandare in galera!!)

Anonimo ha detto...

ah scusatemi...mi sono dimenticata di dire che bisogna buttare fuori a calcio quel demente, presuntuoso,ignorante,mariuolo di Ciro Nappo...

Anonimo ha detto...

ho letto sul quotidiano 'cronache di napoli' ulteriori scandali che riguardano i corsi di formazione professionale...ma c'è tanta merda ancora che deve venire fuori...corsi autofinanziati...corsi finanziati dalla regione...corsi per operatori sanitari organizzati dalla Funzione Pubblica della Cgil campania...i corsi e le magagne della Cgil scuola campania e napoli e le magagne con le scuole private....le scuole edili, i corsi organizzati dalla fillea per la 'lettura della busta paga' dal solito mariuolo nappo....tante cose...tanta merda...che si alimenta grazie alla cupola di Via Torino...
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Ah proposito degli operai dell'ospedale del mare. perchè vi meravigliate? sono stati abbandonati dopo che sono stati utilizzati per sostenere la campagna delle primarie del partito democratico a Barra e Ponticelli per sostenere il boss Michele Gravano ai vertici regionali del PD..
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...ciccio formaggio alias g.sannino seg.gen. fillea cgil invece di preoccuparsi delle decine di disdette che gli stanno mandando gli edili che si stano iscrivendo con la uil e la cisl, è stato richiamato all'ordine da qualche politico che gestisce un appalto con fondi boc(albergo dei poveri) e siccome nel cantiere la cisl è abbondantemente il primo sindacato e sta facendo vedere i sorci verdi ai politici della regione e del comune con scioperi e manifestazioni, il sannino è stato richiamato all'ordine: "ma che cazzo controlli?" gli è stato detto...ed allora il ciccio formaggio ha pensato di inviare dei suoi galoppini o qualcuno della cupola nel cantiere dell'albergo dei poveri(carotenuto e giustiniani)...sannino come sempre non si smentisce mai. servo era, servo rimane, servo sarà sempre!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

a proposito di tutor e di corsi di formazione...avete mai sentito parlare di Arci? A Caserta hanno fatto un corso per 'mediatori di pace'...sapete che la figlia di Giorgio Borrelli attuale segretario della CDLT di Caserta(rossella) ha fatto la tutor? La stessa che ha diretto lo sportello immigrati..la stessa che ora lavora al Comitato antinfortunistico di Caserta.

Anonimo ha detto...

Caro/a Robytra,
mi permetto di fare una piccola "errata corrige" al tuo messaggio di stamattina: il Nappo ha sistemato la figlia al Caaf e non il figlio perche', quest'ultimo,a sua volta, e' stato sistemato presso altra sede, ovviamente, sempre attraverso l'utilizzo di scambi di favore.
Ebbene sono proprio queste LE TRATTATIVE SINDACALI che riescono meglio al nostro Nappetiello.
Tutto cio' e' vergognoso!!!!!
Ma sono certo che le Fiamme Gialle arriveranno in via Torino ed io mi muovero' affinche' avvenga al piu' presto.
Saluti calorosi a Stefania

Anonimo ha detto...

Le preziose notizie che ci stanno fornendo Anonimo68 e Picoglass dimostrano nei fatti che una cupola gestisce la Fillea Cgil a Napoli ed in Campania legittimata dalla Fillea Nazionale e dalla Cgil Campania.
A questo punto dobbiamo intensificare di più le denunce. Compagni e amici ci vuole uno scossone.
Se vogliamo far pulizia dobbiamo rendere pubblico tutto.
E non abbiate remore. L'immagine del ns sindacato sarà migliore solo se riusciamo a cacciare questi delinquenti!!!
La Cgil nazionale non interviene perchè fino ad oggi nessuno ha avuto il coraggio di sfidare il boss del decimo piano o di denunciare il malaffare.
Comunque, qualche segnale dal nazionale è arrivato sulla vicenda dei rifiuti. Ma non basta.
Ragazzi, solo con un forte scossone esterno si può cambiare. Anche perchè in Via Torino c'è tanta tanta tanta merda!!!

PS/anonimo68 e picoglass grazie per le preziose notizie!!!E continuate a visitare il blog.

Anonimo ha detto...

propongo di prendere contatti con i giornali per denunciare quanto avviene nella Cgil Campania, nei caaf, cassa edile, smile,patronati ecc ecc.
la cupola va cancellata

Anonimo ha detto...

Ragazzi,le inchieste e le denunce devono concentrarsi soprattutto su quel delinquente di Ciro nappo(prossimo seg.generale della fillea di napoli). E' uno che ha accumulato un potere enorme rivestendo la carica di responsabile organizzativo vale a dire controlla tutti i flussi di cassa ed il suo potere deriva dal fatto che ha il "borsellino" in mano.

Anonimo ha detto...

....quel delinquente(mariuolo) di Nappo ha acquisito potere con i ricatti e le clientele. Ha costruito una rete ramificata con altri personaggi ed altri delinquenti come lui. Praticamente si regge con i ricatti, con le regalie fatte a tutti(utilizzando il borsellino e le risorse dell'organizzazione, soldi dei lavoratori): telefonini e schede telefoniche, computer, auto, fornitori, subappalti, imprese, contributi, false Cigs e indennità di disoccupazione, pratiche di pensione, ufficio di collocamento, fallimenti di imprese...una rete che vede coinvolti anche personaggi dell'ispettorato del lavoro, dell'inps, patronato, avvocati(De felice).....
ha accumulato un potere enorme....ricatta Sannino....ricatta la Patierno....ricatta Carotenuto(il quale a sua volta ricatta tutti)....ricatta Ciardi....ricatta Righi....ricatta Petruzziello(ma da questo a sua volta ricattato)...ricatta il boss Gravano....ricatta un "noto personaggio" della Camera del lavoro....
E' un delinquente!!livello culturale?zero!!potrebbe tranquillamente fare il magliaro...la prima cosa che ha fatto è silurare le persone oneste, capaci...il lavoro sporco lo ha fatto fare a quel coglione di Sannino....poi si è creato una corte di mediocri che li utilizza e li foraggia attraverso regalie(provenienti dal borsellino)....
Meno male che l'associazione dei costruttori e le altre due organizzazioni sindacali(Feneal e filca) lo mantengono a distanza...
Una sola cosa non è riuscito a fare quel delinquente di nappo..evitare di essere osservato e controllato da questo blog!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Qualche giorno fa, ho incontrato un carissimo amico di vecchia data. Mi ha espresso le sue perplessità sul metodo e ssulla scelta di utilizzare un blog per denunciare il malcostume nella Fillea e nella Cgil Campania. Il mio amico sosteneva che bisognava "utilizzare gli organismi democratici per fare battaglia politica"...Gli ho detto che è un ingenuo!!!Gli organismi democratici non esistono nella Cgil campania e nella Fillea. Chi si è permesso di esprimere una critica è stato immediatamente silurato ed isolato dalla stragrande maggioranza dei suoi componenti tutti imposti ed omologati...gli organismi della fillea di napoli per esempio sono composte da persone che addirittura non operano più nel settore dell'edilizia.L'ultimo congresso è stato fatto a tavolino. I congressi di base non si sono svolti. I verbali e le assemblee si sono fatti in Via Torino!!
L'unico modo per salvare la Cgil in Campania e le sue categorie è aiutare un intervento esterno. Solo così si potrà fare pulizia e "resettare" la cupola. E noi questo cercheremo di fare.

Anonimo ha detto...

ADESSO I CITTADINI CILENTANI DOVREBBERO RACCOGLIERE FONDI PER L'AGRITURISMO GIACARANDA DI LUISA CAVALIERE E MICHELE GRAVANO? LEGGETE LA NOTIZIA...
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DANNI A IMMAGINE CILENTO? RACCOLTA FONDI PER SLOGAN (ANSA) - CENTOLA (SALERNO), 26 GEN - Una raccolta fondi per una campagna promozionale del Cilento e Vallo di Diano: e' l'iniziativa delle associazioni e dei consorzi turistici cilentani per rilanciare l'immagine del Cilento e delle sue eccellenze. L'idea, lanciata dal Consorzio 'Costa del Cilento', e' quella di adottare uno slogan nel quale siano contenute tutte le ricchezze del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: dalla Riserva di Biosfera dell'Unesco, al suo record di longevita', dai grandi attrattori culturali alle due aree marine protette, dai presidi 'Slow Food'' alla dieta mediterranea e agli ecoalberghi fino alle vele di Legambiente, alle bandiere blu e alle undici ''Citta' del Bio''. Per realizzare la campagna, le associazioni turistiche hanno deciso di aprire un numero di conto corrente presso la filiale di Palinuro della Banca della Campania per l'avvio di una raccolta fondi alla quale potranno partecipare enti e associazioni, ma anche semplici cittadini. Un modo per affrontare il rilancio del Cilento, soprattutto ora in coincidenza con l'emergenza rifiuti e i gravi danni subiti dalla Campania, in Italia e nel mondo, soprattutto dal punto di vista dell'immagine.

Anonimo ha detto...

Ho in mente già lo slogan!!!!
Per i compagni di merenda della cgil si intende!
ANDATE TUTTI A CAG..re.....
Ma bisogna cominciare ad agire.
Che ne direste se la prossima settimana mandiamo un sms a tutti i lavoratori iscritti a tutte le categorie della cgil spiegandogli che loro lavorano come dei fessi e i vari ciardi petruzziello nappone ecc ecc si spartiscono le torte alla faccia dei lavoratori? io la lista l'ho avuta da una persona fidata se volete possiamo già operare.

Anonimo ha detto...

ottimo!!!mandala pure all'indirizzo seguente:
stefaniabontempi@yahoo.it

Anonimo ha detto...

ragazzi la resa dei conti è vicina li vedremo scendere tutti in manette dalla cgil di via torino anche se loro in giro si fanno vedere beati contenti e tranquilli, gli rode il fegato a quei pezzi di m..da, adesso non possono più spartirsi un c..zo
ho saputo dal nazionale cgil che avranno una bella sorpresa con la conferenza d'organizzazione.ed è inutile che fanno finta di aver rinnovato le categorie con giovani e immigrati vari che a mio parere sono più imbecilli dementi ignoranti e ladri di loro.
CARI COMPAGNI DI MERENDA QUESTA VOLTA NON CI CASCA PIU'NESSUNO E SOPRATTUTTO I LAVORATORI VI PIGLIERANNO A CALCI IN C..O.....A meno che non ve li comprate con con ricchi premi e balocchi........che ne pensate potrebbero mettere su un superenalotto con tanto di estrazione settimanale ahh sapete chi potrebbe soprintendere il tutto il compagno nappone lui si che fà miracoli con i numeri e... state tranquilli non vincerà mai nessuno......chissà perchè vero? A proposito ma la contessa di piazza dei martiri che fine ha fatto?
Ha forse mollato i suoi compagni mha....

Anonimo ha detto...

Leggete la notizia pubblicata oggi su 'repubblica'...è successo nell'area di Napoli Est...La Fillea Cgil di Napoli quando pensa di diffondere un comunicato di sostegno per il coraggioso imprenditore?
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Racket sul cantiere del nuovo Auchan imprenditore si ribella e scatta il blitz

Scritto da Irene De Arcangelis da la Repubblica Napoli, 27-01-2008



C´e´ un boss della camorra che controlla il racket girando per i cantieri a bordo di un´auto blindata. Gode dell´appoggio di due imprenditori al soldo del clan. Le vittime dell´estorsione sono un costruttore terrorizzato - che paga un super pizzo e poi denuncia - e un suo collega che invece preferisce tacere e subire la prevaricazione. Storia di racket complessa, quella scoperta dalla Squadra mobile di Vittorio Pisani.
Che svela: la criminalità organizzata aveva messo le mani sul cantiere del mega centro commerciale francese Auchan di via Argine a Ponticelli. Dove la mala si chiama ancora Aprea: tre capoclan in carcere, il quarto fratello protagonista di questa vicenda. Ieri sono state fermate sei persone: in carcere il boss Pasquale Aprea e l´affiliato Gennaro Ambrosanio, ma anche gli imprenditori Vincenzo Di Costanzo (titolare della società Costa srl) e Vincenzo Furia (titolare di una ditta edile di materiali edili di Casoria con seicento dipendenti), oltre ai due collaboratori delle imprese Salvatore Abbate e Ciro Manganaro.
La storia comincia nel 2006, quando la società Cogei di Bologna, cui si rivolge la francese Auchan per la costruzione del centro commerciale di via Argine (il più grande del Sud, appalto da diciotto milioni) subappalta i lavori alle due ditte che diventeranno vittime dell´estorsione. Mentre uno dei due imprenditori tace, l´altro racconterà alla polizia di aver pagato una tangente di centomila euro e di essere stato costretto a comprare i materiali dall´impresa di Furia. Con la prospettiva di dover pagare ancora mezzo milione per soddisfare una richiesta complessiva di 600 mila euro.
Per l´imprenditore il cantiere diventa un cappio alla gola. È accerchiato dalla camorra, ma anche da suoi colleghi come Furia, già arrestato nel marzo scorso per estorsione e scarcerato a Natale per decorrenza di termini. Furia è uomo di Pasquale Aprea, da quando nel 1991 suo padre Carmine, anche lui costruttore, venne ammazzato dal clan proprio per essersi rifiutato di pagare il pizzo. Da quel giorno Furia passa dalla parte di chi è sospettato di aver ucciso il padre. Impone tangenti e acquisti. La vittima decide di non pagare più. Dunque la camorra tenta di intimidirlo. C´è un summit, viene ripreso dalla polizia il boss Pasquale Aprea che arriva all´appuntamento a bordo della sua Lancia blu blindata (ora sequestrata). Si decide per ulteriori intimidazioni. Così vengono incendiate le due auto dell´imprenditore ribelle. Che allora si presenta in questura per raccontare tutto.

Anonimo ha detto...

A proposito di parentopoli...leggete quest'altra notizia...
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Il pg: regione feudale, c'è familismo amorale

Scritto da G. A. da il Corriere del Mezzogiorno, 27-01-2008



Premessa fondamentale. Il caso dell'arresto di Sandra Lonardo e dell'inchiesta che coinvolge Clemente Mastella, nelle sei pagine dell'intervento letto durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, il procuratore generale non lo cita mai. Vincenzo Galgano parla, però, di una Campania dove «gli amministratori sono divenuti i padroni di tutto», e dove c'è un «familismo amorale» che rende alcune zone simili a «un anacronistico stato feudale, con le sue investiture, le sue autonomie, le sue prerogative.

Non vi è spazio della vita sociale, non vi è contratto, non vi è opera, non vi è lavoro che non passi per la occhiuta ed esosa competenza della cosiddetta politica, come è stato anche ammesso recentemente senza alcuna riserva. Il codice penale, però, non è stato ancora abrogato», dunque «il pubblico ministero, ogni volta che ha notizia di un reato, deve procedere contro l'autore, chiunque esso sia e quale sia il potere che esercita». Quali siano le cause della «desertificazione» della Campania, «precipitata in una decadenza inarrestabile», il Pg di Napoli lo chiarisce così: «Il Paese è stato frammentato in una miriade di enti territoriali concorrenti, e il familismo amorale ha ripreso corpo con straordinaria efficacia da quando il sistema dei controlli è stato soppresso in ogni segmento». Ne resta uno solo di controllo, «quello della magistratura». È «l'ultimo e l'unico». Ed è «un controllo tardivo».

Anonimo ha detto...

Ed a proposito di classe dirigente campana...
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"Rifiuti, le indagini non bastano qui ha fallito la classe dirigente"

Scritto da Antonio Corbo da la Repubblica Napoli, 27-01-2008



Giustizia e politica. La resa dei conti ricomincia quando finisce la cerimonia. È mezzogiorno, il Salone dei Busti è vuoto, la polemica si riaccende nell´austera biblioteca del primo piano. L´Associazione nazionale magistrati improvvisa una conferenza: «Manifestazione sotto tono», protesta Antonio Ardituro, di "Articolo 3", la corrente più giovane. «È mancato il confronto tra giustizia e politica sulla città. Una giustizia in crisi e una città in crisi non potevano dimenticare l´attualità più urgente. La spazzatura.
Ci sono stati troppi assenti: gli avvocati, molti magistrati, ma è mancato anche il tema vero del confronto tra giustizia e politica. La sofferenza della città». Ardituro è pm dell´Anticamorra, non aspetta la domanda: «Non si è quindi parlato del fallimento della classe dirigente di questa città».
Sui rifiuti in sede ufficiale si era spinto solo Francesco Cananzi, presidente della giunta distrettuale Anm. Ora precisa: «Il problema dei rifiuti non è compito della magistratura, deve risolverlo la politica». Era inevitabile parlarne, all´ingresso di Castelcapuano avevano issato uno striscione bianco con una foto e una parola sola: "Arrestateteli!". Esclamativo in rosso, giorni di furori popolari, brutto clima. Cananzi l´avrà letto, entrando. Non si nasconde. «Il Commissariato in 14 anni non è riuscito a risolvere l´emergenza, che è diventata ordinaria. Non si ricordano denunce di amministratori né di cittadini. Se ci sono state invasioni, non le ha fatte la magistratura. I poteri straordinari consentono tutto, persino di requisire discariche sotto sequestro giudiziario. Ora non si può chiedere ai magistrati una supplenza. Non si ricordano commissari, e ce ne sono stati tanti, che abbiano denunciato inefficienza e responsabilità della struttura». I commissari prima di De Gennaro sono stati Rastrelli, Losco, Bassolino, Catenacci, Bertolaso, Pansa, Cimmino. «Nessuno, nel dimettersi, ha denunciato qualcosa», insiste Cananzi.
Non vi è stata però una risposta giudiziaria adeguata né tempestiva agli sperperi, al dolo diffuso, alle inerzie, ai sospetti. Sono stati favoriti i servizi offerti da ditte chiacchierate. Alfredo Guardiano, segretario di Md, ammette. «Per un periodo la sezione che si occupava di pubblica amministrazione è stata soppressa. Si è rivelato un errore». Accadde nell´ultimo periodo della gestione Cordova. Ma sulle indagini Vincenzo Galgano, procuratore generale, fa scudo. «I sei tribunali del distretto hanno fatto tutto quello che c´era da fare, altrove si sono fatte solo chiacchiere. Il problema non è regionale, ma nazionale, perché derivano dal governo i poteri straordinari affidati ai Commissari che non hanno risolto questa emergenza». Nel suo discorso Galgano non ha parlato di rifiuti, però. Come mai? «Perché ci sono tante vicende sub judice. Si sono alternati i commissari, ma non sono sfuggiti egoismi, inefficienze, incrostazioni. Si è fatto tutto il possibile e non finisce qui». Galgano vorrebbe dire, ma non può. Ovvi motivi di riserbo. Altre inchieste sono prossime al traguardo.
«A Nola abbiamo indagato dal 2001, avevano degli specialisti», dice Francesco Greco, procuratore aggiunto trasferito da poco a Napoli. «La gente si aspetta molto, ma non confondiamo i ruoli. Non indaghiamo sui fenomeni ma sui reati. Occorrono i fatti. Una giustizia che assecondi solo le attese popolari non è giustizia. Forse a Napoli non c´è stata la sezione specializzata, bene ha fatto Lepore a colmare il vuoto. I risultati si vedono già. Occorre anche una polizia giudiziaria competente: Forestale e Noe sono bravissimi ma hanno pochi uomini». Greco coinvolge il ministero della Sanità. «Abbiamo indagato anche sui possibili effetti dei rifiuti sui tumori. Le analisi epidemiologiche costano molto. All´Asl 4 nel famoso triangolo della morte abbiano acquisito dei dati. Li girammo noi al ministero». E Roma come rispose? «Un mio omonimo, Greco, ci scrisse con molta cortesia». Già, ma cosa fece? «Ci fu detto che era tutto sotto controllo

Anonimo ha detto...

Varese - La Procura indaga sulle cooperative legate alla Caritas che gestiscono l'accoglienza ai rifugiati politici
Truffa sugli immigrati, perquisiti i centri di accoglienza


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Associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata a mezzo di erogazioni pubbliche e favoreggiamento della permanenza di extracomuntari clandestini nel territorio dello Stato. Sono le accuse che la Procura della Repubblica di Varese ha notificato a cinque persone, tutte appartenenti al mondo delle cooperative collegate alla Caritas Ambrosiana, in particolare la “Querce di Mamre” (nata nel 2003 da una costola di “Farsi Prossimo”) e la “Ozanam”. Quelle per intendersi che si occupano, per conto di Caritas e in diretto collegamento con la Prefettura, della gestione e dell’accoglienza dei cittadini stranieri che richiedono asilo politico in Italia. Un impianto accusatorio complesso, con indagini che sono partite nel 2002 e sono culminate in 42 perquisizioni (pare andate a buon fine) tra le province di Milano, Como e soprattutto Varese: un centinaio di agenti della Digos, coordinati dal pubblico ministero Tiziano Masini nel quadro dell'operazione "Templare", hanno fatto irruzione nelle case di accoglienza e negli uffici gestiti dalle cooperative in questione tra la scorsa notte e l’alba di oggi, 23 gennaio, sequestrando documenti materiale che sarà poi vagliato.

L’impianto accusatorio si basa sulle denunce di alcuni cittadini stranieri e sul monitoraggio continuo dell’ufficio di accoglienza gestito a Malpensa dalle cooperative della Caritas. In sostanza, secondo l’ipotesi d’accusa, gli stranieri arrivavano a Malpensa chiedendo asilo politico (1100 nel 2007), venivano inviati verso lo sportello dell’accoglienza e poi dirottati verso le strutture del territorio (70 i posti disponibili in provincia di Varese da inizio 2008). La legge sui richiedenti asilo fino al 2005 vietava loro di lavorare, mentre la successiva modifica lo vieta solo per i primi sei mesi, periodo finestra nel quale gli stranieri aspettano il parere della commissione centrale: secondo le accuse basate su alcune denunce, risulterebbe che le cooperative, che incassano denaro pubblico sotto forma di finanziamenti e contributi (nel 2002 72 mila euro e nel 2003 112 mila dalla Regione) per ospitare gli stranieri, facessero lavorare i richiedenti asilo, chiedendo oltretutto soldi per vitto e alloggio quando sarebbe invece la cooperativa a dovere una sorta di contributo settimanale di 10,5 euro a persona e ospitarli gratuitamente. Lavoro nero e umile, di manovalanza o pulizia, dal quale le stesse cooperatove prelevavano alla fonte i compensi dei quali dunque gli stranieri non godevano in nessun modo. Richieste e trattenute di denaro ritenute illegittime dagli inquirenti.

Secondo le accuse, visto che la maggior parte dei richiedenti asilo non ottiene lo status di asilante, le cooperative avrebbero anche tenuto in alcuni casi gli stranieri, a quel punto clandestini, nelle case di accoglienza, chiedendo loro vitto e alloggio. Ci sarebbero anche documenti contraffatti e falsificati per permettere ad alcuni stranieri di ottenere i permessi di soggiorno. Gli stranieri che avrebbero denunciato le pratiche illecite sarebbero alcune decine, mentre altri, clandestini in Italia, sarebbero stati trovati nel corso delle perquisizioni all’interno degli alloggi gestiti dalle cooperative. Secondo l’accusa, dei cinque indagati, il ruolo di "dominus" l’avrebbe Roberto Guaglianone, vice presidente della cooperativa sociale onlus Querce di Mamre e figura di riferimento del mondo dell’accoglienza e della gestione degli immigrati in attesa di asilo. L’interessato non commenta. Tanto meno Caritas, toccata di striscio e non coinvolta a pieno titolo da una vicenda ancora da chiarire.

Anonimo ha detto...

Soffia il vento,infuria la bufera...
Soffia il vento,infuria la bufera...
Soffia il vento,infuria la bufera...

....però mi chiedo una cosa:
ma davvero questo signor Nappo ricatta il boss,che da quando mi ha fatto comprare casa a Palinuro è divenuto anche il mio boss,Sua Eccellenza Gravano fu Compagno Michele?

Anonimo ha detto...

ULTIME NOTIZIE...
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CAMORRA: CLAN MISSO; DEL PD CONSIGLIERE REGIONALE INDAGATO (V.'CAMORRA: CLAN MISSO; INDAGATO CONSIGLIERE...' DELLE 12.51) (ANSA) - NAPOLI, 28 GEN - E' Roberto Conte (eletto nella Margherita, ora nel Partito democratico), consigliere regionale della Campania, l'esponente politico indagato nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Secondo quanto si e' appreso i carabinieri e la guardia di finanza hanno perquisito l'abitazione e l'ufficio di Conte. Conte fu coinvolto anche nelle scorse settimane in un' altra indagine condotta dalla sezione Reati contro la pubblica amministrazione della Procura sulle forniture al Consiglio regionale e al Comune di Napoli. (ANSA).

Anonimo ha detto...

Gli ispettori sul lavoro fanno i consulenti delle imprese mica si interessano dei lavoratori...meno male che ci sono gli uomini delle fiamme gialle...VIVA LA GUARDIA DI FINANZA!!
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05 LAVORO: ISPEZIONI NEL NAPOLETANO, 45 "IN NERO" (AGI) - Napoli, 28 gen. - I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito a Napoli e provincia una serie di accessi e verifiche fiscali. Nell'ispezione di numerosi cantieri sono stati sorpresi 45 lavoratori "in nero", 2 irregolari e 2 evasori totali, in particolare, durante un controllo a Giugliano, i finanzieri hanno posto sotto sequestro un albergo completamente abusivo composto da 31 camere e un terreno di circa 1.500 mq ove sono stati sorpresi 6 lavoratori in nero. Il titolare dell'albergo, sconosciuto al fisco, e' stato denunciato per abusivismo edilizio e mancata richiesta di autorizzazioni. Inoltre, nelle immediate vicinanze sono stati rilevati 18 monolocali i cui occupanti sono stati denunciati poiche' i fabbricati erano gia' stati sequestrati in passato per abusivismo edilizio. A Capri ed a Ischia, nel corso di cinque distinti interventi presso cantieri aperti per le ristrutturazioni edilizie, i finanzieri hanno trovato 8 lavoratori in nero; sequestrato a Barano d'Ischia un immobile di circa 270 mq in fase di ultimazione da parte di una impresa completamente sconosciuta al fisco.

Anonimo ha detto...

Forza magistratura!!
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CAMORRA: POLITICA E CLAN; LE ACCUSE AL CONSIGLIERE REGIONALE V. ''CAMORRA: CLAN MISSO; INDAGATO CONSIGLIERE...'' DELLE 12.51 (ANSA) - NAPOLI, 28 GEN - Concorso esterno in associazione mafiosa: e' l' ipotesi di reato formulata dai pm della Dda di Napoli nei confronti del consigliere regionale della Campania, Roberto Conte. Secondo quanto riportato nel decreto di fermo emesso nei confronti di altri indagati, Conte(partito democratico) e' implicato nella vicenda quale, per l' elezioni concernenti il rinnovo del consiglio regionale, nonche' quale consigliere regionale delal Campania. Secondo i magistrati avrebbe fornito ''un contributo esterno rilevante alla vita e alle attivita' dell' organizzazione camorristica dei Misso del quartiere Sanita'''. In particolare avrebbe stipulato ''un patto illecito con Misso in forza del quale il sodalizio criminale offriva ampio sostengo, in termini economici, di mezzi e di persone impegnate per garantire l' elezione di Conte, esercitando la forza intimidatrice e la capacita' di controllo del territorio. Ovvero anche versando denaro per indurre gli elettori ad esprimere la preferenza per il candidato''. Conte a sua volta si sarebbe impegnato ''dopo essere divenuto consigliere regionale a garantire l clan Misso ampi benefici economici consistenti, in particolare, nel controllo di gare per la costruzione di opere pubbliche e di gare per la fornitura di servizio presso strutture pubbliche''. (ANSA).

Anonimo ha detto...

Qualche considerazione per l'anonimo che ci ha lasciato tre commenti(che volutamente non pubblichiamo) che pensa di intimidirci minacciando di far chiudere il blog..
Caro anonimo,
forse non hai capito che il nostro blog è di proprietà di GOOGLE un grande gestore americano che tiene conto solo ed unicamente delle leggi degli Stati Uniti D'America che riguardano la libertà d'espressione...
E negli Stati Uniti(a differenza dell'Italia)veramente c'è la libertà di stampa e di espressione...
Caro Anonimo,
tu e tuoi compari di merenda ancora una volta ci avete sottovalutato.
Non ci fate affatto paura.
Il nostro obiettivo? Aiutare la magistratura e le forze dell'ordine per mandarvi in galera.
Vogliamo vedervi uscire in manette da Via Torino...

Anonimo ha detto...

caro/a visitatore della Cerved con sede nel centro direzionale di Napoli pensa piuttosto a fare bene...i bilanci...non occuparti della libertà di stampa!!!

Anonimo ha detto...

REGGIO CALABRIA: DI PIETRO, EMERGE LEGAME PERVERSO TRA POLITICA E CRIMINALITA' COINVOLTI NOMI ECCELLENTI, LO STESSO IN INCHIESTA PROCURA NAPOLI Roma, 28 gen. - (Adnkronos) - "Si continua a mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo e a colpevolizzare la magistratura mentre, dal fronte giudiziario, emergono ancora fatti molto inquietanti in cui sono coinvolti esponenti politici''. E' quanto dichiara il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. ''Gli arresti e gli avvisi di garanzia -continua il ministro- emessi oggi dalle procure di Reggio Calabria e di Napoli a carico di nomi eccellenti mettono in luce, ancora una volta, il perverso legame tra politica e organizzazioni criminali. Affinita' -secondo Di Pietro- con intenti delinquenziali che emergono, certo non per colpa delle toghe le quali fanno il proprio dovere, ma perche' e' ormai consolidato e collaudato un meccanismo malavitoso per l'illecito profitto. Per questo, noi dell'Italia dei valori qualsiasi sia la legge elettorale con la quale si andra' al voto, chiediamo che al primo punto si ponga la incandidabilita' delle persone che abbiano riportato condanne. Piuttosto che rincorrere poltrone e' il momento di dare segnali concreti''.

Anonimo ha detto...

Sannino, sei pronto per mandare il solito comunicato per dire stronzate? Sei pronto per metterti in mostra sui giornali?
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INCIDENTI LAVORO: MUORE OPERAIO EDILE NEL NAPOLETANO (ANSA) - NAPOLI, 28 GEN - Un operaio edile di 35 anni e' morto mentre stava lavorava in un cantiere edile in via Toscanini, nella zona alta di Quarto (Napoli). Il giovane lavoratore sarebbe stato colpito al capo dalla sponda di un camion.(ANSA).

Anonimo ha detto...

Sannino...hai qualche elemento in più per fare il solito comunicato..contenente le solite stronzate..le dichiarazioni patetiche alla stampa.Dai mettiti a scrivere. Fai il solito vanesio!
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INCIDENTI LAVORO: MUORE OPERAIO EDILE NEL NAPOLETANO (2) (ANSA) - NAPOLI, 28 GEN - Si chiamava Pasquale Tamburelli, l' operaio edile di 35 anni, residente a Marano (Napoli), morto mentre lavorava in un cantiere per conto della Fiona Costruzione, a Quarto. Stava scaricando un camion di tufi che servivano alla costruzione di una casa agricola in via Toscanini, sulla collina Viticella nella parte alta di Quarto, quando per un malore o perche' colpito dalla sponda del camion si e' accasciato al suolo. Soccorso dai suoi colleghi, e' stato portato all' ospedale, dove e' morto subito dopo. Sul posto sono intervenuti gli uomini della caserma dei carabinieri, della compagnia di Pozzuoli, guidati dal capitano Alessandro Mucci, che dovranno ricostruire la dinamica dell'incidente. Il cantiere e' stato posto sotto sequestro

Anonimo ha detto...

Il segretario gen. fillea cgil napoli(giovanni sannino)ha preparato la copia del comunicato(sempre la stessa)o della comica dichiarazione stampa pronta per questi tragici eventi?
il sindacato napoletano della fillea e della Cgil campania è colpevole quanto i padroni per questi omici bianchi!!


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INCIDENTI LAVORO: OPERAIO EDILE LASCIA MOGLIE E DUE FIGLI (V.'INCIDENTI LAVORO: MUORE OPERAIO EDILE...' DELLE 17:39) (ANSA) - QUARTO (NAPOLI), 28 GEN - Lascia una moglie e due figli, una femminuccia di sette anni e un maschietto di 10, Pasquale Tamburelli, morto mentre lavorava in un cantiere edile a Quarto (Napoli). L'operaio era anche il conducente del camion che stava scaricando quando, per un malore o per cause che sono all'esame degli investigatori, ha perso l'equilibrio accasciandosi a terra. Da sette anni Pasquale Tamburelli era assunto regolarmente dalla Fiona Costruzione, una azienda edile di Quarto, e tutti quelli che lo conoscevano bene hanno per lui parole di grande affetto e ammirazione: ''Una persona sempre disponibile, un grande lavoratore'', dicono i colleghi. Un giudizio condiviso dal geometra Giovanni Mallardo, uno dei responsabili della Fiona Costruzioni, che definisce Pasquale come ''una persona adorabile, a cui il lavoro piaceva''. Rispetto alle voci circolate in un primo momento, di un malore probabile conseguenza di una sofferenza alle coronarie da parte di Pasquale, il geometra Mallardo dice: ''Pasquale si e' sempre sottoposto regolarmente a tutte le viste mediche di routine, e non e' mai risultato niente di particolare''. Cosi' si fa sempre piu' plausibile l' ipotesi di una tragica fatalita' che le indagini potranno confermare o smentire, visto che nessuno dei colleghi di Pasquale era presente sul luogo al momento dell' incidente. (ANSA).



I CADUTI SUL LAVORO..