martedì 11 settembre 2007

GRAZIE BEPPE, GRAZIE FIOM..





Nel giro di quattro giorni nel nostro Paese sono accaduti due fatti significativi che ci ridanno fiducia e speranza per cambiare.
Le 200 mila voci - ignorate da tempo dai mass media che si preoccupano solo di rimbambirci diffondondo e propinandoci falsi valori, immondizie varie, "Isole dei Famosi" e concorsi a premi - si sono fatte ascoltare in maniera decisa grazie al "detonatore" Beppe Grillo ed alla potenza della fantascita rete di blog, manifestando in oltre duecento piazze italiane e la coraggiosa decisione assunta dalla Fiom Cgil di dire No all'accordo sul mercato del lavoro e le pensioni.
Due scosse telluriche benefiche che ci fanno ben sperare per ritornare a fare politica (quella vera!), difendere le istituzioni democratiche e rilanciare un sindacato indipendente.
Le caste ed i loro pennivendoli hanno ottenuto due giganteschi e sonori schiaffoni.
I populisti (quelli che se la prendono con i lavavetri e non con i mafiosi), gli "americani" del partito democratico (ai quali l'agenda viene dettata da Confindustria, Repubblica e Corriere della Sera), i burocrati sindacali (quelli più "impegnati" a sistemare nei posti migliori i parenti e gli amici piuttosto che a lottare in favore dei contrattisti a progetto) hanno avuto un segnale preciso.
Un avviso di sfratto!!
Qualunquismo? Estremismo? No. Semplicemente una grande voglia di partecipazione senza delegare la politica e l'attività sindacale ad un ristretto numero di persone che vogliono decidere per noi tutti!!
Da tempo la stragrande maggioranza di noi giovani eravamo presenti in piazza con Beppe e guardiamo la Fiom come un vero sindacato di riferimento.
Perchè non ne possiamo più di essere trattati come schiavi sui posti di lavoro etichettati come co.ge.pro, co.co.co, interinali e bla bla bla.
Vogliamo che vengano cancellate tutte le leggi sul lavoro che sono state approvate dai governi "amici" e dai governi "nemici". Vogliamo che siano rese precarie le leggi Treu e Biagi!!
Vogliamo che si applichi l'articolo 1 della Costituzione: "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro".
Perchè la nostra società, le nostre amicizie, i nostri amori, i nosti figli si fondano sul lavoro, i valori, la solidarietà e non sulla precarietà.
Un contratto a tempo indeterminato è un nostro diritto non un favore concessoci dal padrone per essere stati affidabili dopo aver trascorso quei lunghi "periodi di quarantena" che si nascondono sotto il nome di ....contratti a progetto!!
Grazie Beppe, Grazie Fiom!!

PS/ Anche il nostro blog ormai fa parte della fantastica rete. In quattro mesi ha avuto oltre seimila contatti!! La rete è una realtà...Beppe ha ragione!!


1 commento:

Anonimo ha detto...

Alcuni sindacalisti del Sud sono i peggiori in assoluto: boriosi, ignoranti, stravenduti al sistema delle "strane" politiche della pubblica amministrazione ad esempio.. Lo sanno tutti, ma c'è l'omertà,si ha paura di questi elementi che minacciano trasferimenti ed atti punitivi contro i dipendenti che non si sono ancora piegati ai loro ordini1 Vergogna.



I CADUTI SUL LAVORO..