lunedì 10 settembre 2007

"RENDIAMO PRECARIA LA LEGGE BIAGI" - FIRMA LA PETIZIONE ONLINE





"RENDIAMO PRECARIA LA LEGGE BIAGI"
La Petizione on line(clicca) oppure tramite il Modulo Cartaceo (clicca)

Nell'ambito delle politiche a favore del lavoro, in particolare, dell'incentivazione all' uso del lavoro nero legalizzato, i precari si mobilitano chiedendo al Governo di porre fine a questa speculazione. Chiediamo pertanto che venga abolita definitivamente la Legge Biagi.

A tale proposito il progetto "Rendiamo Precaria La Legge Biagi" offre la possibilita' a tutti coloro che credono che questa sia una legge immorale di essere parte attiva nell'abrogazione della stessa.

La raccolta delle firme (clicca) puo' essere significativa. Quello che chiediamo e' quanto segue:

CHE SI PROCEDA

ALL'ABOLIZIONE DELLA LEGGE N. 30 del 14 febbraio 2003 e del DECRETO LEGISLATIVO N. 276 del 10 settembre 2003, attuativo della legge N. 30, del 14 febbraio 2003 (legge Biagi). Essendo tale legge l'ulteriore aggravio alla gia' precaria legge 196 del 1997 (pacchetto Treu) che ha danneggiato irrimediabilmente il Lavoratore.

Le nuove entita' lavorative abbiano DIRITTO ALLA MATERNITA’;
Le nuove entita' lavorative abbiano DIRITTO ALLE FERIE RETRIBUITE
Le nuove entita' lavorative abbiano DIRITTO AL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO;
Le nuove entita' lavorative abbiano DIRITTO AD UN REDDITO DI SOSTENTAMENTO NEL PERIODO DI TEMPORANEA DISOCCUPAZIONE
Le nuove entita' lavorative abbiano VERSAMENTI CONTRIBUTIVI PREVIDENZIALI CAPACI DI PRODURRE UN’ APPROPRIATA PENSIONE DI VECCHIAIA;
Le nuove entita' lavorative abbiano TUTELE SINDACALI NAZIONALI E PARITARIE;

considerato ché:

E' una legge costituzionalmente illegittima.
Che contravviene ai Principi fondamentali dalla Costituzione della Repubblica Italiana Art. 32, Art. 35, Art. 36, Art. 37, Art. 38, Art. 39, Art. 40;
Non offre la possibilita' di adempiere ai fabbisogni vitali ed essenziali.
Per la mancanza del trattamento di fine rapporto, in caso di disoccupazione temporanea (come previsto da D.Lgs. 29 maggio 1982, n. 297);
Non vi e' nessuna indennita', congedo o permesso per l'assistenza ai figli portatori di Handicap (come previsto dall’Art. 33 legge n. 104 del 1992);
Non rispetta la tutela al sostegno della maternita' e della paternita' (come da D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151);
Non Tutela la Salute;
Privilegia le imprese a danno dei lavoratori, che non possono essere tutelati da CCNL;
Non da diritto alle ferie. Pur impegnando il lavoratore ininterrottamente, un anno intero; Nessuna indennita' di disoccupazione; Impedisce di ricevere una pensione dignitosa.
Il prelievo contributivo attuale e' pari a circa la meta' di quello dei lavoratori dipendenti, con una conseguente erosione della futura pensione calcolata interamente col sistema contributivo e stimata di gran lunga inferiore alla pensione sociale del periodo in corso;
Si oppone al lavoro stabile;Conduce alla disistima ed al senso di nullita' della propria persona;
Fa decadere il principio di flessibilita'. Quando la collaborazione a progetto e/o occasionale si rinnova/proroga oltre i 24 mesi, con lo stesso incarico, nella stessa modalita', nello stesso ambiente di lavoro;
Fa decadere il principio di autonomia. Nel momento in cui si lavora in una precisa e delineata fascia oraria ed alla subordinazione del datore di lavoro;
Non offre possibilita' di formazione ed aggiornamento;
Non offre tutele sindacali nazionali e paritarie. Nessun congedo sindacale, né possibilita' di voto, attivo e passivo per l'elezione delle rappresentanze sindacali, né diritto allo sciopero e neppure ad istituire assemblee sindacali; Nessuna contrattazione collettiva.Al momento attuale non esiste, la prassi da parte delle OO.SS. di includere i lavoratori parasubordinati nella contrattazione collettiva;
Nessuna possibilita' per una ricostruzione di carriera e valutazione.
Attualmente non e' garantito il conteggio di periodi di lavoro svolti come collaboratore a progetto ai fini della ricostruzione di carriera, né il loro riconoscimento come servizio, sia nel settore pubblico che in quello privato. Inoltre non e' garantita la valutazione dei periodi nei concorsi per l’accesso ai ruoli della pubblica amministrazione.

ADERISCI E COINVOLGI ALTRE PERSONE (clicca)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ULTIMISSIME!!!!!!


La Fiom Cgil ha bocciato l'accordo sul Welfare. Il Comitato centrale del sindacato ha accolto con 125 voti la proposta del segretario generale, Gianni Rinaldini, di dire no al Protocollo del 23 luglio. Il documento presentato da Fausto Durante, vicino alle posizioni confederali e dunque a favore dell'intesa sul Welfare, ha raccolto 31 voti. Tre sono state le astensioni.

Anonimo ha detto...

Il Comitato centrale della Fiom non approva l'intesa su previdenza, lavoro e competitivita' firmato il 23 luglio scorso". E' questo il cuore del documento, presentato dal leader Gianni Rinaldini, votato a larghissima maggioranza dal comitato centrale della Fiom, conclusosi oggi, e passato con 125 si' su 159 votanti. Una bocciatura secca dell'accordo controfirmato, nonostante le perplessita', anche dalla Cgil, ed e' la prima volta che una federazione si esprime contro una decisione interconfederale. Ha raccolto invece circa 31 voti il documento firmato da Fausto Durante per l'area riformista a favore invece del protocollo sul welfare. In complesso i due documenti contrapposti hanno raccolto 3 voti di astensione.

Anonimo ha detto...

Mercoledì sono previsti gli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil per stabilire le modalità della consultazione sindacale sul Protocollo. In quell'occasione i rappresentanti dei tre sindacati esprimeranno la posizione sull'intesa

Anonimo ha detto...

EECO PERCHE' LA FIOM CGIL HA VOTATO CONTRO

'Il comitato centrale non approva l'intesa del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitivita'': comincia cosi' il documento presentato dal segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, ed approvato con 125 voti a favore su 159 votanti, mentre il documento presentato da Fausto Durante, favorevole all'accordo, ha raccolto 31 voti a favore e tre astensioni. Nel documento di Rinaldini si valutano positivamente alcuni aspetti del protocollo d'intesa come l'aumento delle pensioni basse, il miglioramento del sistema di rivalutazione delle pensioni, le norme sulla totalizzazione dei contributi previdenziali ed i primi interventi sul sistema degli ammortizzatori sociali. Le critiche della Fiom si concentrano pero' sul superamento dello scalone, sul mercato del lavoro e sulla competitivita'. Sul ''gradone'', si tratta di ''una scelta sbagliata che attraversa tutti i diversi aspetti della nuova normativa, dall'incomprensibile meccanismo delle quote associate alla crescita dell'eta' minima, che ha la sola funzione di sommare l'aumento dell'eta' anagrafica con l'elevamento dell'eta' contributiva da 35 a 36 anni, fino a prevedere una 'clausola di salvaguardia' di un eventuale ulteriore aumento contributivo dello 0,09% dal 2011 come elemento di garanzia sui conti generali''. Pollice verso della Fiom anche sui lavori usuranti che sono definiti ''sulla base di criteri che hanno un vincolo finanziario di un massimo di 5.000 lavoratori all'anno'' e sulla revisione dei coefficienti che, in assenza di nuovi criteri, subirebbero una riduzione del 6-8% a partire dal 2010. Cosi' sul mercato del lavoro e sulla competitivita', ''l'intesa - si legge nel documento - prevede scelte sbagliate, giocate esplicitamente contro la Cgil come scelta politica, tanto piu' evidente perche' riguarda misure che non hanno particolari costi finanziar



I CADUTI SUL LAVORO..