IL GOVERNATORE ANTONIO BASSOLINO PER IL TRAMITE I SUOI LEGALI SOSTIENE CHE NEI SUOI CONFORNTI E' STATO FATTO UN PROCESSO POLITICO..GUARDATE QUESTA VIDEO-INTERVISTA CONCESSA NEL 1992...COME CAMBIANO I TEMPI...
BASSOLINO RINVIATO A GIUDIZO
Sono otto i capi di imputazione per i quali il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e' stato oggi rinviato a giudizio. La prima accusa contestata dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo e' di frode in pubbliche forniture. Nella sua qualita' di commissario di governo per l'emergenza rifiuti - incarico svolto fino al febbraio 2004 - , con il compito di assicurare la corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, Bassolino, secondo i magistrati, ''non impediva, realizzava e consentiva la perpetua violazione degli obblighi contrattuali assunti dall'ATI (associazione temporanea di imprese, ndr) affidataria in relazione alla gestione del ciclo dei rifiuti''. Truffa aggravata ai danni dello Stato e' l'accusa contenuta nel secondo capo di imputazione: in concorso con il subcommissario Giulio Facchi, avrebbe ''contribuito a dissimulare i reiterati e gravi inadempimenti dell'ATI''. Interruzione di servizio di pubblica utilita': l'accusa riguarda l'interruzione del conferimento dei rifiuti negli impianti Cdr. A Bassolino viene contestato un ''contributo omissivo'' rispetto all'ipotesi di reato. Non avrebbe contestato all'Ati il rispetto di una clausola contrattuale che imponeva alle imprese di assicurare comunque lo smaltimento dei rifiuti. L'accusa di abuso di ufficio, contenuta in tre capi di imputazione, si riferisce ai presunti vantaggi patrimoniali procurati all'ATI. Un'altra accusa riguarda una presunta violazione della normativa ambientale. Falsita' ideologica: questo reato, ipotizzato in concorso con Giulio Facchi, riguarda l'attestazione ''di fatti e circostanze non corrispondenti al vero'' nella relazione conclusiva sulla gestione dei rifiuti inviata nel dicembre 2004 alla presidenza del Consiglio, al dipartimento protezione civile e al ministro dell'Ambiente. (ANSA). 29-FEB-08 20:39
Un diario scritto da attivisti sindacali per diffondere liberi pensieri contro le prepotenze quotidiane
venerdì 29 febbraio 2008
NEL 1992 BASSOLINO PROCESSAVA IN PIAZZA I SUOI AVVERSARI POLITICI...
BASSOLINO RINVIATO A GIUDIZIO!!!
Il governatore della Campania Antonio Bassolino è stato rinviato a giudizio nell'ambito della maxinchiesta collegata agli illeciti nei rifiuti.
Questa mattina, gli avvocati che si sono costituiti parte civile per conto della stessa regione hanno depositato l’istanza di sequestro conservativo dei beni di tutti gli imputati in modo da tutelare i diritti della regione per il danno subito, anche istituzionalmente, dal disastro ambientale in cui le condotte contestate hanno precipitato il territorio. Una richiesta a cui sono state allegate le visure catastali dei beni in predicato per il sequestro che costituiscono la gran parte delle 200 pagine dell’istanza.
Al presidente della regione Campania Antonio Bassolino i pm contestano i reati di truffa, frode in pubbliche forniture, falso e abuso d’ufficio contestati per il suo ruolo di commissario per l’emergenza rifiuti svolta tra il 2001 e il 2004.
giovedì 28 febbraio 2008
EMERGENZA, AFFARI SULLA MONNEZZA...
Un'emergenza voluta. Un'emergenza progettata a tavolino. Per mantenere l'emergenza stanno fornendo informazioni sbagliate anche al Commissario Gianni De Gennaro. Il tutto per spianare il terreno alle multiutility, le lobby della monnezza che non vedono l'ora di mettere le mani su acqua, rifiuti, trasporti, parcheggi, gas, energia o costruire inceneritori nel quartiere di Bagnoli(Napoli) o Teverola(Caserta)
VIDEO-INTERVISTA A LUIGI DE MAGISTRIS..
(Stralcio di una petizione inviata alla Corte Europea di Giustizia)
".....Noi sottoscritti cittadini italiani ed europei, constatata la crisi dello Stato di diritto nel nostro Paese,
CI APPELLIAMO
alla Corte Europea, alla Commissione ed al Parlamento europeo, affinché intervengano per ridare all’Italia ed agliItaliani fiducia nelle Istituzioni.
In Italia non è più garantita l’espiazione della pena e l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge è diventata, di fatto,un optional.
I nostri legislatori invece di risolvere il problema dell'eccessiva durata dei processi, che poi finiscono in prescrizione(non sempre casualmente), pensano invece a minare all’autonomia della magistratura.
Nelle regioni del Sud Italia ci sono cittadini, testimoni di Giustizia, che hanno denunciato interi clan mafiosi con nomi
e cognomi e che tra un indulto, un patteggiamento allargato in appello ed una prescrizione rischiano di ritrovarsi sotto
la porta di casa i loro aguzzini.
In Italia ci sono magistrati coraggiosi che puntualmente, ogni qual volta cercano di indagare sui legami perversi tra parti della politica colluse con ambienti del malaffare, della massoneria ed organizzazioni di tipo mafioso, vengonoimmediatamente isolati e messi alla berlina.
Siamo giunti ormai al paradosso: chi denuncia viene denunciato, chi indaga viene indagato e, attraverso strumenti legislativi di discutibile costituzionalità le inchieste “scomode” gli vengono sottratte, come nel caso del Pubblico Ministero di Catanzaro Luigi De Magistris.Diversa è la situazione del Giudice per le Indagini Preliminari di Milano Clementina Forleo, accusata dal Consiglio
superiore della Magistratura di aver “creato disagio” nella magistratura per le sue dichiarazioni consistite nell’avere
riferito – nelle sedi competenti – di avere ricevuto “suggerimenti” e/o “pressioni” con riferimento ad atti che doveva compiere per il suo ufficio.
Crediamo che una vera Repubblica democratica debba basarsi sulla separazione dei tre poteri dello Stato: legislativo,esecutivo e giudiziario. Ed è altrettanto noto come sia necessario mantenere l’autonomia dei giudici ai fini dello svolgimento di un giusto processo, ma anche che sia loro garantito il diritto ad un giudice terzo e super partes quando si trovino ad essere “giudicati” dal Consiglio Superiore della Magistratura...."
martedì 26 febbraio 2008
IL VIDEO-INCHIESTA DI REPORT(RAI 3) SUI CONSORZI CHE DOVEVANO FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA..
...Nella seduta del 15 marzo 2005 della Commissione Parlamentare sui rifiuti, il prefetto-supercommissario Corrado Catenacci rivela la prima, macroscopica incongruenza riguardante i veicoli per il trasporto rifiuti: «Per quanto concerne le penali che i comuni dovrebbero versare per la mancata raccolta differenziata, intendiamo prima risolvere il problema con il Conai (il consorzio nazionale recupero vetri) altrimenti alcuni comuni al danno sommerebbero anche la beffa: dovrebbero pagare penali, sebbene nessuno li abbia aiutati nella raccolta differenziata. Ho un elenco di spese per 160 miliardi di lire per automezzi acquistati. Sbalordito, il presidente Russo chiede: «comprati da chi?». Catenacci: «Dal commissariato, per 160 miliardi (...) I criteri non li conosco. È accaduto nel 2000». Alla richiesta di sapere a quali fondi fossero state attinte quelle somme, il prefetto risponde: Fondi POR. Molti fondi POR..Che fine hanno fatto quei veicoli? «Ho la sensazione che molti di questi mezzi non siano stati mai usati, che abbiano preso una strada sbagliata. Probabilmente sono nelle mani di appaltatori di nettezza urbana dei vari comuni». Catenacci precisa che quei mezzi dovevano essere destinati ai comuni per incentivare la raccolta differenziata. «Ma non credo che questo sia avvenuto, altrimenti non saremmo al 12 per cento».C'è voluto quasi un anno per avere l'elenco dei mezzi, immagini un po' come è difficile...». Ma sul danaro sperperato per i camion della spazzatura, non è ancora finita. Una sessantina di mezzi sono stati rubati, molti non sono neppure utilizzati, molti altri sarebbero stati affidati a società private, a loro volta pagate dai comuni per i servizi a questi resi..
lunedì 25 febbraio 2008
QUANDO PASSERA' LA NOTTE?
domenica 24 febbraio 2008
LA CORTE DEI CONTI METTA SOTTO ACCUSA LA REGIONE CAMPANIA PER DEBITI E DERIVATI...VI RICORDATE L'INCHIESTA DI REPORT?GUARDATELA
CORTE CONTI: IN CAMPANIA SPRECHI E DERIVATI NEL MIRINO /(ANSA) PROCURATORE,CERTI ILLECITI PRIMA RITENUTI PATOLOGICI ORA NORMALI (ANSA) - NAPOLI, 23 FEB - Consulenze e premi di produzione facili, debiti pagati contraendo altre obbligazioni, spese disinvolte: e' una Campania fondata sul debito e sulla gestione allegra della finanza pubblica quella che emerge dalla relazione annuale della procura regionale della Corte dei Conti. Sotto la la lente di ingrandimento della magistratura contabile, per la prima volta, anche la finanza derivata, con inchieste per ''vedere chiaro'' sulle operazioni di rimodulazione del debito avviate dalla Regione e dai Comuni di Napoli e Caserta. Lungo l'elenco delle spese oggetto di critiche: dai 222.000 euro finanziati dalla Regione per il corso di formazione professionale mai svolto all'universita' Popolare di Caserta ai 60.000 per l'allestimento di un presepe nella sede regionale di New York fino ai 14.000 impegnati ma non spesi dalla Provincia di Napoli per comprare foulard da distribuire, sono tanti i casi di elargizioni e sprechi accertati dalla magistratura contabile. L'attivita' della Corte - e' stato sottolineato in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario - conferma anche per il 2007 in modo piu' marcato un' attivita' lesiva delle pubbliche finanze in Campania. ''Le violazioni di legge che coinvolgono amministratori e soggetti pubblici a vari livelli - ha spiegato nella sua relazione il procuratore Arturo Martucci di Scarfizzi - sono sempre piu' diffuse e meno inquadrabili nel paradigma tipico della responsabilita' amministrativa. Ma cio' che preoccupa e' che fattispecie illecite prima avvertite come patologiche ora sono considerate, anche nella pubblica opinione, normali. Siamo alla quotidianeita'''. Per la prima volta la Corte approfondisce gli effetti legati alla finanza derivata, cui i comuni sempre piu' spesso ricorrono per rimodulare i debiti pregressi e metterli al riparo dalle oscillazioni dei tassi di interesse e del mercato. La Campania e' la regione in cui si e' evidenziata la maggiore esposizione degli enti locali rispetto ai derivati (per 261 milioni). I magistrati contabili mettono in guardia gli enti locali dai rischi che un uso speculativo o poco accorto che contratti derivati, stipulati con intermediari spregiudicati, possono derivare talora comportando la creazione di ulteriore debito. La procura della Corte, avvalendosi della Guardia di Finanza, ha avviato indagini sulle tre operazioni messe in campo dalla Regione Campania, come su quelle dei comuni di Napoli e Caserta. Ma la relazione e' ben piu' ampia. Circa un quinto dei debiti fuori bilancio registrati in Italia si verifica nei comuni della Campania (nel 2007 per circa 100 milioni). Ma non tutti li denunciano, testimoniando quanta parte del'indebitamento degli enti sia sommerso. Altro capitolo inerente le spese facili la corresponsione a pioggia di compensi al personale. Per la liquidazione di incentivi e premi di produzione ai dipendenti e' stato citato per oltre 9 milioni il comune di Salerno. La Campania detiene con Calabria e Puglia il piu' alto indice di frodi comunitarie. Numerosi i casi accertati, per svariate centinaia di migliaia di euro, di aziende che hanno percepito indebitamente i fondi europei. (ANSA)
giovedì 21 febbraio 2008
CON QUALE FACCIA CHIEDERETE IL LORO VOTO?
Guardate questo video. Non abbiamo parole. I poliziotti caricano i cittadini di Savignano Irpino. Noi siamo del parere che le forze dell'ordine dovrebbe caricare e portare nel carcere di Poggioreale i politici, consulenti d'oro, burocrati, faccendieri che hanno governato la Campania negli ultimi quattordici anni.
La gara per il termovalorizzatore di Acerra (esclusa definitivamente l’ipotesi di trattativa privata per ragioni di decenza, e prudenza) ha assunto la forma di una “procedura ristretta accelerata”. Tempi previsti: 35 giorni. Emissione del bando prevista, e già saltata: lunedì (scorso). Se ne parla probabilmente la prossima settimana, anche se permangono le ovvie difficoltà dei concorrenti — a cui si potrebbe aggiungere la spagnola Abertis, e forse anche un tandem Arin-Asia — che diffidano del clima di incertezza totale che regna nella regione e temono le responsabilità (in parte imprevedibili) legate al pregresso di Impregilo-Fibe.
Ieri abbiamo appreso del piano per la differenziata pronto dal 2003 ma perso nei cassetti (o forse, chi sa, buttato); oggi apprendiamo ulteriori dettagli da una intervista al tecnico che lo aveva (con altri) elaborato.
Poi ci sono le carte che andrebbero buttate e invece restano in giro. Come quelle che hanno portato il prefetto De Gennaro a sprecare un bel po’ di tempo. Scegliete pure il quotidiano che preferite, resta lo sconcerto per un super-commissario costretto a spiegarci che tra le cause del ritardo (innegabile) con cui viene trattata la crisi-rifiuti, ci sono anche certe sue decisioni, prese in base alle carte trovate in commissariato. Solo che (opposizioni locali a parte) — “passo dopo passo” — De Gennaro ha dovuto cambiare idea, verificando che lo stato delle vecchie discariche non era mai quello descritto dalle carte.Il presidente degli industriali Lettieri che (pur vergognandosi) va a sollecitare dal governo soldi per l’emergenza e che, di suo, offre incentivi ai comuni che accetteranno una discarica e chiede che l’impianto di Acerra sia affidato a trattativa privata
martedì 19 febbraio 2008
GUGLIELMO EPIFANI GIOVEDI' A NAPOLI...
IL 21 FEBBRAIO IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL EPIFANI A NAPOLI(US CGIL CAMPANIA) - Napoli, 15 febbraio -
lunedì 18 febbraio 2008
"NOI OPERAI INVISIBILI"...MONOLOGO DI STEFANO PESCE
Vi invitiamo a guardare questo video. Una drammatica testimonianza della condizione operaia attraverso un monologo di Stefano Pesce...
venerdì 15 febbraio 2008
NET SERVICE/ARIN: IN FRANTUMI LA ROCCAFORTE DELLA FILLEA CGIL DI NAPOLI, LA UIL DIVENTA IL PRIMO SINDACATO
sabato 9 febbraio 2008
PINOCCHIO DI AFRAGOLA..
Pubblichiamo un video - intervista ad Antonio Bassolino nel 1993, appena nominato commissario della federazione del Pds, non ancora candidato a Sindaco di Napoli.
Bassolino si scagliava contro la corruzione, chiedeva ai giudici "di andare avanti senza guardare in faccia nessuno".
venerdì 8 febbraio 2008
CONSULENZE D'ORO, SANITA' REGALATA AI PRIVATI E CGIL CAMPANA COMPLICE..
Consulenze d'oro in decine di partecipate regionali. La sanità pubblica regalata ai privati e agli amici degli amici. Emerge un sistema di potere e di complicità che vede coinvolta anche la Cgil Campania. Molti consulenti sono autorevoli sindacalisti ed avvocati. Qualche consulente non solo è consigliere di amministrazione nelle Partecipate Regionali ma è Presidente del collegi dei sindaci revisori della Cassa Edile di Napoli.
mercoledì 6 febbraio 2008
IL NEPOTISMO NELLA CGIL CAMPANIA...
La cronaca di un quotidiano napoletano clicca www.corrieredicaserta.net/pdf2/08/02/06/na_05_qHrLVgnHY1JW9ybl.pdf fa emergere un nuovo conflitto d'interesse che coinvolge il segretario generale della Cgil Campania Michele Gravano. La moglie dirige una rivista finanziata da una partecipata della Regione e dal fondo sociale europeo clicca www.ilfilodiperle.it
I vertici nazionali della Fillea sapevano tutto ed hanno concesso la copertura politica. Il responsabile organizzativo nazionale Andrea Righi, il segretario generale della Fillea Franco Martini ed il segretario generale della Cgil Campania Michele Gravano hanno legittimato e permesso tutto questo.
Nel frattempo emergono altri fatti gravi.
La Regione Campania stipula un protocollo d'intesa con la Camera del Commercio e la Società Bagnoli Futura per il recupero dell'area ex Italsider costituendo una "società congiunta"
Parco Tecnologico dell'Ambiente a Bagnoli, firmato oggi il protocollo d'intesa (clicca) e si scopre che il segretario generale della Cgil Campania Michelangelo Gravano oltre ad essere consigliere di amministrazione della Camera di Commercio è anche componente del consiglio di amministrazione Consiglio di Amm.ne (clicca) della Società "Borsa Immobiliare srl".
martedì 5 febbraio 2008
LA CISL LANCIA LA RIVOLTA MORALE E CIVILE IN CAMPANIA...INVECE, LA CGIL E' UN'APPENDICE DEL GOVERNATORE..
La Cisl Campana promuove iniziative insieme ai lavoratori, imprenditori, intellettuali e società civile della nostra regione per una rivolta morale e civile.
domenica 3 febbraio 2008
UN SINDACALISTA CON LE SUE DENUNCE FA APRIRE INCHIESTE IN PROCURA. LA FILLEA CGIL LO LICENZIA!! VERGOGNA!!
Sono due le inchieste aperte dalla Procura della Repubblica di Napoli grazie alle denunce e agli esposti presentati dal nostro compagno Ciro Crescentini. Inchieste che coinvolgono l'ispettorato del lavoro e le Soprintendenze. Ciro, dopo essere stato per venticinque anni dipendente della Fillea Cgil di Napoli viene licenziato dall'organizzazione sindacale il 21 Settembre scorso. Senza un motivo. Clicca qui lettera di licenziamento. Il segretario generale della Fillea di Napoli Giovanni Sannino dichiara sulle pagine di Repubblica di "aver difeso Ciro quando qualcuno lo voleva far fuori". Clicca qui articolo .
sabato 2 febbraio 2008
NAPOLI-Emergenza rifiuti
Il video che diffondiamo si commenta da solo.
Vogliamo solo aggiungere che la Cgil Campania continua ad operare come una succursale di una corrente del Partito Democratico. Mentre la Cisl si caratterizza come un sindacato indipendente ed organizza manifestazioni con le associazioni della società civile clicca qui www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=524728
Quando interviene la Cgil Nazionale?
venerdì 1 febbraio 2008
A PROPOSITO DI DIVULGAZIONE DELLA STORIA E DELLA CULTURA SINDACALE...GIUSEPPE DI VITTORIO!
CGIL CAMPANIA: COSTITUITO IL COORDINAMENTO DEGLI ENTI, ISTITUTI E FONDAZIONI PER LA DIVULGAZIONE DELLA STORIA E DELLA CULTURA SINDACALE...
Anche noi vogliamo contribuire a diffondere la cultura, l'etica e la storia sindacale.
Vogliamo che si parli di Giuseppe Di Vittorio!!
Di Vittorio era un sindacalista di comprovata rettitudine morale.
Recentemente è stato ritrovato un manoscritto inedito di Giuseppe Di Vittorio: Una lettera di Giuseppe Di Vittorio al conte Pavoncelli.
La lettera in cui si dice costretto, a difesa della sua dignita' politica, a rifiutare un omaggio natalizio inviatogli dal Conte Giuseppe Pavoncelli...
Abbiamo deciso di doffondere un video e il testo integrale della lettera...
li 24 Dicembre 1920
Egregio Sig. Preziuso.
In mia assenza, la mia signora ha ricevuto quel po' di ben di Dio che mi ha mandato.
Io apprezzo al sommo grado la gentilezza del pensiero del suo Principale ed il nobile sentimento di disinteressata e superiore cortesia cui si e' certamente ispirato.
Ma io sono un uomo politico attivo, un militante. E si sa che la politica ha delle esigenze crudeli, talvolta brutali anche perche' - in gran parte - e' fatta di esagerazioni e di insinuazioni, specialmente in un ambiente - come il nostro - ghiotto di pettegolezzi piu' o meno piccanti.
Io, Lei ed il Principale, siamo convinti della nostra personale onesta' ma per la mia situazione politica non basta l'intima coscienza della propria onesta'.
E' necessaria - e Lei lo intende - anche l'onesta' esteriore.
Se sul nulla si sono ricamati pettegolezzi repugnanti ad ogni coscienza di galantuomo, su d'una cortesia - sia pure nobilissima come quella in parola - si ricamerebbe chi sa che cosa.
Si che, io, a preventiva tutela della mia dignita' politica e del buon nome di Giuseppe Pavoncelli, che stimo moltissimo come galantuomo, come studioso e come laborioso, sono costretto a non accettare il regalo, il cui solo pensiero mi e' di pieno gradimento.
Vorrei spiegarmi piu' lungamente per dimostrarle e convincerla che la mia non e', non vuol essere superbia, ma credo di essere stato gia' chiaro. Il resto s'intuisce.
Percio' La prego di mandare qualcuno, possibilmente la stessa persona, a ritirare gli oggetti portati.
Ringrazio di cuore Lei ed il Principale e distintamente per gli auguri alla mia Signora.
Dev.mo
Giuseppe Di Vittorio