martedì 5 febbraio 2008

LA CISL LANCIA LA RIVOLTA MORALE E CIVILE IN CAMPANIA...INVECE, LA CGIL E' UN'APPENDICE DEL GOVERNATORE..






La Cisl Campana promuove iniziative insieme ai lavoratori, imprenditori, intellettuali e società civile della nostra regione per una rivolta morale e civile.
La Cgil Campana, invece, continua a comportarsi come corpo separato dalla Cgil Nazionale rimanendo un'appendice del Governatore Antonio Bassolino..
Caro Epifani, quando pensi di intervenire?

16 commenti:

Anonimo ha detto...

La Cgil Campania è una succursale di Bassolino...
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RIFIUTI: GRAVANO (CGIL), PIENA SOLIDARIETA' A BASSOLINO

(ANSA) - NAPOLI, 31 LUG - "Voglio esprimere la mia piena e
completa solidariet… umana e politica ad Antonio Bassolino. Pur
rispettando profondamente il lavoro della magistratura, sono
certo che le indagini confermeranno come la sua onest… e la sua
dedizione alla cosa pubblica siano del tutto fuori discussione".
Cosi' il segretario generale della Cgil Campania, Michele
Gravano, commenta le richieste di rinvio a giudizio della
procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti.
(ANSA).

Anonimo ha detto...

Stefania Bontempi ha detto...
STRALCIO DI UN'INTERVISTA CONCESSA DA MICHELE GRAVANO AL QUOTIDIANO "IL DENARO"......

D. La Regione ha voluto dare un segnale importante, quest’anno, con i tagli alle spese dell’assessorato.Che cosa ne pensa la Cgil?
R. Siamo molto attenti agli sprechi e guardiamo con favore all’iniziativa, ma le scelte di sostanza sono altre, quelle che producono sviluppo e occupazione.
D. Secondo lei ci sono altre fonti di sprechi su cui la regione poteva intervenire?
R. Questo non spetta a noi dirlo.

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Come vedete il bassoliniano Gravano non è interessato all'enorme spreco di danaro pubblico. Eh già, lui non ha nessuna intenzione di toccare consulenze e società miste inutili!!!!

Anonimo ha detto...

RIFIUTI: PM NAPOLI CONFERMANO RICHIESTA PROCESSO PER BASSOLINO (AGI) - Napoli, 5 feb. - I pm napoletani Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo hanno confermato oggi davanti al gup Marcello Piscopo la loro richiesta di rinvio a giudizio per il presidente della Giunta campana Antonio Bassolino, commissario per l'emergenza dal 2002 al 2004, i vertici Impregilio e circa altri ventitre' imputati nell'ambito dell'indagine sul ciclo di smaltimento dei rifiuti nella regione con ipotesi di accusa che vanno dalla truffa alla frode. Nel corso dell'udienza preliminare, che dovrebbe concludersi il prossimo 28 febbraio, i pm hanno sottolineato che per chi ha lavorato per la struttura commissariale la durata dell'emergenza era fonte di guadagni non commisurabili a quelli normalmente previsti nella pubblica amministrazione tale da creare interesse a che la crisi perdurasse. Bassolino, inoltre, hanno sostenuto i due magistrati, non aveva semplicemente un ruolo politico, ma aveva compiti amministrativi legati proprio al l'incarico commissariale e quindi non poteva non essere a conoscenza delle irregolarita' commesse da Impregilo rispetto al contratto stipulato con la Regione Campania. (AGI)

Anonimo ha detto...

RIFIUTI: PM, BASSOLINO ERA AL CORRENTE DELLE INADEMPIENZE (2) (ANSA) - NAPOLI, 5 FEB - Per provare questa presunta consapevolezza di Bassolino, i magistrati hanno citato il verbale di interrogatorio, in qualita' di testimone, dell'allora consigliere regionale del Pdci Francesco Maranta, il quale ricordo' che durante la seduta dell'assemblea dell'11 febbraio 2003 esibi' in aula un sacchetto con un pezzo di ecoballa ''per mostrare a Bassolino - dice l'esponente Pdci - la fondatezza delle nostre argomentazioni''. Sempre sullo stesso argomento, i pm hanno letto in aula una intercettazione dell'ex subcommissario Giulio Facchi. Quest'ultimo venne incaricato da Bassolino nel 2004, quando il governatore lascio' l'incarico di commissario, di redigere la relazione sulla situazione. In essa, secondo l'accusa, sarebbero stati omessi i punti di criticita' del contratto stipulato con l'Impregilo. ''Vado a coprire tutte le cazzate da nove anni'' dice Facchi a una interlocutrice. Facchi, riferendosi alla ''relazione famosa che bisognava fare entro 60 giorni per la chiusura del commissariato'', parla di ''cosa delicata e brutta'' e di ''carognata di Bassolino'' nel dire che ''lo deve scrivere Facchi...''. ''E' una carognata grossa - aggiunge poco oltre - contornata da tutta una valutazione... ragioni politiche, solo Giulio sa farlo... ma in realta' e' una manovra classica bassoliniana''

Anonimo ha detto...

Michele Gravano si preoccupa solo che la Cgil campania sia sempre un'appendice di bassolino...
Leggete quest'intervista...
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Corriere della Sera
15 gennaio 2008

Politici e intellettuali Con il presidente della Regione
Nel fortino dei fedelissimi di Bassolino «Tutti in fuga quando arrivano i fischi»
di Lorenzo Salvia

DAL NOSTRO INVIATO
NAPOLI — «Sono anni che Bassolino tene ‘o carro p’a ’scesa. È normale che ci sia un po’ di logorio». Traduzione per i non napoletani: tenere il carro per la discesa, cioè fare una fatica enorme solo per evitare che la situazione precipiti. Senza riuscire a migliorarla granché. La metafora la usa Mauro Calise, sociologo, editorialista del Mattino, teorico anni fa di quel partito dei sindaci che avrebbe dovuto cambiare l’Italia. E da sempre vicino a chi in quel partito virtuale ha militato a lungo per poi diventare presidente della Campania. Di quale logorio parla? Di quello che dagli anni del rinascimento napoletano, con piazza Plebiscito trasformata da parcheggio in salotto buono della città, ha portato dritti ai giorni nostri. Fino alla solitudine di Bassolino, assediato da monnezza, tradimenti e altri guai.
Negli ultimi mesi sono molti i fedelissimi che lo hanno abbandonato. Costantino Boffa, suo capo di gabinetto in Regione, andato a Roma a fare il deputato con conseguenti rapporti ormai un po’ freddini. Nicola Oddati, considerato il suo successore, e poi migrato verso la Sinistra democratica di Mussi. Il professore Raffaele Porta, uno dei primi a rispondere all’appello del Bassolino sindaco alla società civile, pure lui passato con Mussi e i suoi. E poi Massimo Paolucci — a lungo braccio destro di Bassolino, compreso il periodo in cui era commissario ai rifiuti — che ora si è allontanato causa rivalità per le primarie del Partito democratico. Traditori? Persone rimaste a corte fin quando Antonio era il re di Napoli e della Campania tutta e che adesso, cominciata la discesa (’a ’scesa), cambiano cavallo?
«Quando le cose vanno bene — dice sconsolato Michele Gravano, segretario regionale della Cgil — tutti accorrono. Quando vanno male tutti fuggono. Succede negli Stati Uniti con Bush, figuriamoci a un livello più basso come il nostro». A Bassolino, Gravano è rimasto legato: si conoscono dall’inizio degli anni ‘70, e forse è anche una questione generazionale. «Antonio — spiega — ha vissuto come un’occasione mancata il fatto di non riuscire a portare un giovane del calibro di Oddati nel Partito democratico. Per lui è stato un colpo. Ha vissuto questa storia con grande amarezza. E pure io».
La stessa amarezza che si respira a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione e dell’ufficio del presidente. Preferisce non commentare Isaia Sales, suo consigliere economico e molto di più: «Voglio tenermi fuori da questa situazione che non mi piace». Chi invece parla fuori dai denti è Andrea Cozzolino, assessore regionale e fedelissimo anche lui: «Facile restare quando tutti applaudono. Più difficile quando dagli spalti arrivano solo fischi e tutti vanno dietro». Ma non è forse possibile cambiare idea? Chi se ne va è per forza un voltagabbana? «No — risponde l’assessore Cozzolino — e infatti ci sono allontanamenti e allontanamenti. Quello di Porta ha avuto una sua ragione politica e culturale. Gli altri mi sembrano più strumentali, davvero difficili da comprendere». Un modo elegante per dar loro dei traditori.
«È un vero peccato che stia finendo così» sintetizza il professor Calise, quello del carro e della discesa. «Non è solo questione di fughe e tradimenti. Bassolino ha anticipato di molti anni le contraddizioni del centrosinistra, provando a tenere unita una maggioranza che aveva troppe anime». Nel 2004 Rifondazione uscì dalla giunta regionale proprio perché contraria al termovalorizzatore di Acerra, quello che forse avrebbe evitato di ridurre la Campania in una discarica a cielo aperto. Bassolino ha fatto i salti mortali per recuperarla alla causa. «E questo avveniva — ricorda Calise — quando al governo c’era Berlusconi, quando la Campania per il centrosinistra era un vero e proprio avamposto in un Paese tutto in mano alla destra. Lui ha resistito per la Campania e non solo. E questa è la ricompensa. Peccato. Anche perché di delfini all’orizzonte non se ne vedono proprio».

Anonimo ha detto...

...Gravano continua a rimanere in conflitto d'interessi: Borsa Immobiliare e consorte direttrice di una neorivista finanziata con fondi Por e da una società mista regionale(EFI)...Rendiamolo pubblico!!!!!!!!avvisiamo la stampa!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

A Caserta la Cgil firma un documento insieme a Cisl e Uil. Il Colamonici ed il Borrelli stanno già cambiando pelle...come i camaleonti? O vogliono approfittare dell'emergenza rifiuti per sistemare altri parenti...magari nei consorzi per il riciclaggio?
leggete il comunicato
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In riferimento alla gravità delle emergenze ambientali ed economiche della nostra provincia, le segreterie unitarie CGIL CISL UIL di Caserta
ESPRIMONO
Il proprio sdegno e condanna per la condizione in cui versa la nostra Regione, causata dalla incapacità locale e nazionale di governare il ciclo dei rifiuti; Viva preoccupazione per le ripercussioni negative sul sistema economico regionale, e pertanto sollecitano il governo e le istituzioni locali a mettere in campo tutte le iniziative e le misure adatte a contrastare gli effetti negativi sulla economia e sulla stessa coesione sociale. APPREZZANO
i provvedimenti del Governo tesi a superare l’emergenza rifiuti e ad avviare una soluzione strutturale e definitiva dello smaltimento nella Regione Campania, assicurando, così come in passato, il proprio sostegno al commissario straordinario.
CGIL CISL UIL di Caserta fanno appello a tutte le istituzioni perché si affermi un profondo senso di solidarietà istituzionale utile a creare un clima positivo in un momento così difficile, che favorisca le soluzioni più adeguate per uscire dall’emergenza.
Uscire subito dall’emergenza ed avviare un ciclo moderno dello smaltimento rifiuti, con una attenta verifica della qualità dei processi e guardando anche a tutte le tecnologie innovative, oltre alle politiche che favoriscono la riduzione dei rifiuti. Contestualmente è necessario avviare un profondo processo di innovazione politica ed istituzionale
In tal senso risulta importante la decisione del Consiglio Provinciale di Caserta di istituire una task force che lavori nella direzione di rientro nei poteri ordinari, nella redazione di piani per la raccolta differenziata e di bonifica dei siti inquinati, nonché nel settore delle bonifiche ambientali e nel ciclo integrato delle acque.
CGIL CISL UIL di Caserta sulla base delle proposte già avanzate unitariamente nei giorni scorsi per un governo delle politiche ambientali e sui rifiuti, intendono confrontarsi con le associazioni imprenditoriali e professionali, con operatori sociali e tutti coloro che con spirito riformatore sentono il dovere di reagire e cambiare.

Pertanto, le segreterie unitarie CGIL CISL UIL di Caserta chiedono :
al Presidente della Provincia di convocare un tavolo di confronto con le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali e di categoria per assumersi con responsabilità l’impegno di ognuno e per le proprie competenze ad operare scelte strategiche e definitive in materia di rifiuti, nonché per l’avvio di una fase concertativa e di iniziativa sui temi del rilancio economico e produttivo della provincia.
Un confronto con l’Assessorato alla Sanità e Ambiente, per definire tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.
In queste ore in cui prevale la sfiducia, la rassegnazione e la mancanza di riferimenti, con il rischio di atti di ribellismo diffuso, i cittadini vanno mobilitati, riaffermando i valori della solidarietà, della democrazia, del vivere civile. Caserta e la Campania devono riacquistare una nuova dignità civile, politica ed istituzionale.
CGIL CISL UIL di Caserta si impegnano a concretizzare veri e propri momenti di contrattazione con gli enti locali, a tutti i livelli, per avviare ovunque la raccolta differenziata, ad incontrare cittadini e lavoratori con una opera capillare nei luoghi di lavoro e nelle città.

Anonimo ha detto...

questi dati sono stati forniti dalla Fillea Cgil Campania(si riferiscono al 2006)...non sono veritieri....perchè non fate il raffronto con le deleghe accreditate nelle Casse Edili e con il numero reale dei lavoratori presenti negli impianti fissi e copie dei relativi bonifici che arrivano ogni mese?

BENEVENTO - V.CAUDINE 1750
AVELLINO - UFITA 3010
CASERTA 3110
NAPOLI CITTA' 7600
SALERNO - IRNO 3600
Totale 19070

Anonimo ha detto...

Gravano si è subito preoccupato di correre in soccorso del Governatore...
Leggete questa notizia di un'agenzia di stampa:
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RIFIUTI: PM NAPOLI, CON EMERGENZA SUPERSTIPENDI FACILI/ANSA L'ACCUSA, COMMISSARIATO AVEVA INTERESSE A TENERE IN PIEDI CRISI (ANSA) - NAPOLI, 5 FEB - L'emergenza rifiuti in Campania e' stata sfruttata per elargire superstipendi, ''guadagni inimmaginabili'' per altri settori della Pubblica Amministrazione. E' il duro atto d'accusa lanciato dai pm della Procura di Napoli, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari dell'inchiesta sulle presunte irregolarita' nel ciclo di smaltimento di rifiuti in Campania, che nell'udienza preliminare di oggi davanti al gip hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 28 imputati, tra i quali il governatore della Campania Antonio Bassolino. Dall'impianto accusatorio emerge l'equazione per cui il perdurare dell'emergenza, lunga 14 anni, e' servita a tenere in piedi un sistema di consulenze milionarie. Per chi lavorava nel commissariato ''piu' durava l'emergenza, piu' guadagnava''. Davanti al gip Marcello Piscopo, i pm hanno ribadito le accuse contro la gestione commissariale che avrebbe avuto interesse nel mantenimento della situazione di emergenza. I magistrati hanno citato, come esempio, i casi di compensi annui di un milione e 50mila euro annui per il subcommissario Vanoli e cifre tra 800-900mila euro per i subcommissari Paolucci e Facchi. I pm, durante l'udienza preliminare - chiusa a pubblico e giornalisti - hanno riferito casi di ingenti compensi e rilevanti rimborsi spese per i vertici del commissariato. I magistrati hanno poi affrontato il tema dei vantaggi che avrebbero avuto amministratori e titolari delle aziende, in primo luogo l'Impregilo, che non avrebbero rispettato i termini del contratto producendo, tra l'altro, negli impianti Cdr un materiale inutilizzabile come combustibile nel costruendo inceneritore di Acerra. Se le discariche in Campania sono sature - emerge dall'accusa - la responsabilita' e' da individuare nella cattiva gestione, risalente agli anni scorsi, dell'emergenza da parte della struttura commissariale. Delineato anche il ruolo del governatore Antonio Bassolino che - per i pm - come commissario per l'emergenza rifiuti era amministrativo e non politico, per cui il presidente della Regione era al corrente, ad esempio, delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. Secondo i pm, Bassolino inoltre ''sapeva'' e nei suoi confronti non viene applicato il teorema del ''non poteva non sapere''. Bassolino era venuto a conoscenza delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr, e si sarebbe dovuto attivare in quanto aveva ''giuridicamente l'obbligo di controllare''. Intanto a Napoli sono circa 900 le tonnellate di spazzatura che giacciono nelle strade, mentre procede la raccolta straordinaria disposta dall'Asia. La raccolta dei rifiuti a Napoli e' assicurata grazie allo sversamento negli impianti Cdr di Giugliano, oggi fermo per qualche ora, e Caivano e allo stoccaggio in alcuni siti, oltre al trasferimento all'estero. Non mancano le iniziative di protesta, sia pure in forma goliardica: sacchetti di immondizia in miniatura sono esposti in bella mostra tra collane e orologi nella vetrina di una gioielleria a San Giorgio a Cremano, mentre nel quartiere napoletano di Gianturco e' andata in scena una festa di carnevale 'antimunnezza', con tanto di bambini che indossavano maschere antigas e fiocchi ricavati dalla plastica nera dei sacchetti della spazzatura. Lavori ultimati nel sito casertano di Ferrandelle, dove domani sono attesi i primi camion. (ANSA).

Anonimo ha detto...

Leggete quest'altra notizia..
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13 RIFIUTI: PM NAPOLI CONFERMANO RICHIESTA PROCESSO PER BASSOLINO (AGI) - Napoli, 5 feb. - I pm napoletani Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo hanno confermato oggi davanti al gup Marcello Piscopo la loro richiesta di rinvio a giudizio per il presidente della Giunta campana Antonio Bassolino, commissario per l'emergenza dal 2002 al 2004, i vertici Impregilio e circa altri ventitre' imputati nell'ambito dell'indagine sul ciclo di smaltimento dei rifiuti nella regione con ipotesi di accusa che vanno dalla truffa alla frode. Nel corso dell'udienza preliminare, che dovrebbe concludersi il prossimo 28 febbraio, i pm hanno sottolineato che per chi ha lavorato per la struttura commissariale la durata dell'emergenza era fonte di guadagni non commisurabili a quelli normalmente previsti nella pubblica amministrazione tale da creare interesse a che la crisi perdurasse. Bassolino, inoltre, hanno sostenuto i due magistrati, non aveva semplicemente un ruolo politico, ma aveva compiti amministrativi legati proprio al l'incarico commissariale e quindi non poteva non essere a conoscenza delle irregolarita' commesse da Impregilo rispetto al contratto stipulato con la Regione Campania.

Anonimo ha detto...

leggete ancora...
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RIFIUTI: PM, BASSOLINO ERA AL CORRENTE DELLE INADEMPIENZE (ANSA) - NAPOLI, 5 FEB - Il ruolo del governatore Antonio Bassolino come commissario per l'emergenza rifiuti era amministrativo e non politico, per cui il presidente della Regione era al corrente, ad esempio, delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. Lo hanno sostenuto i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari dell'inchiesta sulle presunte irregolarita' nel ciclo di smaltimento di rifiuti in Campania, intervenuti oggi nell'aula bunker di Poggioreale nel corso dell'udienza preliminare davanti al gip Marcello Piscopo. Noviello e Sirleo si sono soffermati a lungo sulla posizione di Bassolino, sostenendo di non condividere la spiegazione del governatore che aveva sottolineato di non aver avuto alcun interesse nella presunta truffa contestatagli in concorso con l'Impregilo e di non essere stato al corrente del mancato rispetto del contratto perche' il suo ruolo riguardava la sfera politica e non quella amministrativa. Il ruolo rivestito al vertice del commissariato - hanno osservato i pm - era invece ''amministrativo e non politico''. Secondo i pm, Bassolino inoltre ''sapeva'' e nei suoi confronti non viene applicato il teorema del ''non poteva non sapere''. Dall'inchiesta infatti - hanno ribadito i magistrati - e' emerso che il governatore era venuto a conoscenza delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. E si sarebbe dovuto attivare in quanto aveva ''giuridicamente l'obbligo di controllare''

Anonimo ha detto...

VERGOGNA!!!!!!!!!!!!
Sui media nei programmi di
intrattenimento tv, nei convegni , non si fanno nomi e non viene fuori con chiarezza il o i responsabili del disastro. Si dice che il ministro Pecoraro con i suoi non ha impedito, che la sindaca Iervolino ha omesso di fare, ma non si dice mai il nome di chi doveva fare e non ha fatto o ha fatto male, cioè Bassolino. Quando si arriva al punto esce fuori la
camorra, comodo e logoro alibi di una sinistra incapace ed inetta. È bene
ripetere, come ha onestamente fatto ieri il sindaco di Salerno De Luca, ex diesse oggi nel Pd, che la
camorra con il fallimento catastrofico dell’immondizia a Napoli non
c’entra nulla. Semmai si avvale di questo fallimento, ma non ne è la
causa. La causa è la pessima amministrazione, l’incapacità, il
pressappochismo, gli errori, l’incuria, la sciatteria, la prosopopea di chi governa la Campania da quindici anni. E tutto ciò fa talmente comodo alla camorra che bisognerebbe parlare di politica di favoreggiamento. Almeno in termini oggettivi!

Anonimo ha detto...

CONFLITTI D'INTERESSE

Oggi ho letto su "cronache di Napoli" a pagina 5 che Luisa Cavaliere(moglie di Gravano seg.gen.Cgil Campania) è il direttore di una rivista (che nessuno legge. Si chiama"Il Filo di Perle" finanziata dalla società mista regionale EFI. SAPETE QUANTO COTA LA RIVISTA? CENTOCINQUANTA MILIONI DI EURO!!!FONDI POR(OVVIAMENTE)!!!!!!!!!!!!!!che schifo!!

Anonimo ha detto...

ULTIME NOTIZIE DALLA CALABRIA...
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WHY NOT/CALABRIA,PERQUISITE ABITAZIONE ED UFFICI PRESIDENTE SACAL WHY NOT/CALABRIA,PERQUISITE ABITAZIONE ED UFFICI PRESIDENTE SACAL Perquisizioni anche agli uffici di Compagnia delle Opere Catanzaro, 6 feb. (Apcom) - I Carabinieri del comando provinciale di Catanzaro, oltre alla casa di Agazio Loiero, hanno perquisito anche l'abitazione di Eugenio Ripepe, presidente della Sacal, la società di gestione dell'aeroporto internazionale di Lamezia Terme, nell'ambito dell'inchiesta Why Not. Ripepe, catanzarese, è molto legato al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a sua volta destinatario di cinque decreti di perquisizione. I Carabinieri, stamani, hanno anche perquisito le sedi della società Obiettivo Lavoro di Catanzaro, Lamezia Terme e Crotone. I militari dell'Arma hanno setacciato, alla ricerca di documenti, le sedi della Compagnia delle Opere di Lamezia Terme, e delle società "Need", con sedi a Lamezia Terme, che fanno capo ad Antonio Saladino, già presidente dalla compagnia delle opere della Calabria e principale indagato dell'inchiesta avviata dal sostituto procuratore Luigi de Magistris

Anonimo ha detto...

....correggo il mio precedente commento delle 12:14...
la rivista "Filo di perle" diretta da Luisa Cavaliere(moglie di Michele Gravano seg.gen.cgil campania)costa alla Regione centocinquantamila euro!!!Fondi provenienti dal Fondo Sociale Europeo e gestiti da EFI(società mista regionale)...
Vergogna!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

IL GOVERNO BOCCIA LA LEGGE DI ANDREA COZZOLINO....
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Stop al Paser: il Governo impugna la legge

La legge sugli incentivi alle imprese per l'attivazione del piano di azione per lo sviluppo economico regionale "presenta profili di illegittimità": il Governo impugna l'ennesima legge della Regione Campania (la settima dal 2005) dinanzi alla Corte costituzionale. A finire nel mirino del Consiglio dei ministri, questa volta, è il Paser di Andrea Cozzolino, approvato in Consiglio regionale il 28 novembre 2007. Due gli articoli contestati: il 3 al comma 2 e il 4, comma 4 che istituiscono, rispettivamente, un credito d'imposta o un bonus fiscale a favore delle imprese che effettuano nel territorio regionale nuovi investimenti produttivi, o che incrementano il numero di lavoratori dipendenti. Misure di agevolazione che, secondo il Governo, non sarebbero circoscritte ai soli tributi regionali, invadendo l'ambito dei tributi erariali (di competenza statale).
Antonella Autero




Ennesima "invasione di campo": il Governo caccia il cartellino rosso e la Regione Campania rischia di vedersi decimare la già scarsa produzione legislativa dell'ultimo anno. Dopo il condono edilizio, la musicoterapia, la disciplina degli Irccs, la promozione e il commercio della carne di bufalo, la disciplina delle Asi, questa volta a cadere sotto i colpi della presunta illegittimità costituzionale è il Paser (Il Piano d'azione per lo sviluppo della regione). Il nodo principale su cui Palazzo Chigi richiama l'attenzione della Consulta sono le disposizioni contenute negli articoli 3, comma 2, e 4, comma 2. Norme che prevedono misure d'aiuto da concedere secondo le procedure previste dagli articoli 4 e 7 del decreto legisltaivo 123/1998 ("Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese) a favore di aziende che operano sul territorio regionale.
In particolare, l'articolo 3, comma 2, istituisce un credito d'imposta o un bonus fiscale a favore delle imprese che effettuano nel territorio regionale nuovi investimenti produttivi in beni strumentali materiali e immateriali.
L'articolo 4 comma 2, invece, prevede un credito d'imposta o un bonus fiscale a favore di imprese che incrementano il numero di lavoratori dipendenti, o ne stabilizzano l'occupazione, all'interno del territorio regionale.
E' qui, secondo il, Governo, che avverrebbe l'invasione di campo delle competenze statali. "Così disciplinando — si legge nella richiesta di impugnativa — il legislatore regionale non circoscrive espressamente l'operatività delle misure di agevolazione entro l'ambito deisoli tributi regionali, estendendo quindi i sistemi di compensazione anche ai tributi erariali, in violazione dell'articolo 17 del decreto legislativo 241/1997, che, ai commi1 e 2, consente eventuali compensazioni dei crediti solo relativamente a tributi erariali espressamente indicati".
Estensione che, secondo il Governo, è preclusa al legislatore regionale: "la Corte Costituzionale, in relazione ai tributi statali, con la sentenza 37/2004 — ricorda il Consiglio dei ministri - ha infatti evidenziato che, fino a quando non avrà avuto luogo l'introduzione dei principi di coordinamento del sistema tributario ai sensi dell'articolo 119 della Costituzione, la determinazione dei quali compete allo Stato, le Regioni non possono innovare la vigente disciplina di promanazione nazionale".
Nel caso in cui la Consulta desse ragione a Palazzo Chigi, il testo del Paser dovrebbe fare ritorno in Consiglio regionale, per correggere solo gli articoli impugnati.


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Il Piano d'azione approvato a novembre
Uno stanziamento di 750 milioni
750 mln. Totale delle risorse per il Paser
213 mln. Le risorse aggiuntive stanziate nel 2007, così distribuite:
50,4 mln. Promozione della crescita e della competitività
86,4mln. Rafforzamento delle infrastrutture del settore produttivo
44,3 mln. Consolidamento del tessuto imprenditoriale
12 mln. Sostegno della struttura patrimoniale delle imprese
13,4 mln. Promozione del sistema produttivo all'estero
6 mln. Rafforzamento dell'azione pubblica a favore del sistema produttivo
3,6mln. Le risorse per l'assistenza tecnica del Paser
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I settori interessati
I comparti specialistici: agroindustriale, biotecnologico, mezzi di trasporto, aeronautico-spaziale
Ambiti strategici: produzione energetica (in particolare da fonti rinnovabili), macro area dei fornitori specializzati, comparti produttivi
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Le novità introdotte a novembre2007
• Tre nuovi settori da agevolare (cantieristica navale e industria della vela, biomedicale e logistica)
• Fondi per la Città del Florovivaismo e del Polo Conserviero
• Fondi per l'autoimprenditorialità dei giovani
• Agevolazioni per il risparmoi energetico e le fonti rinnovabili
• Sostegno all'internazionalizzazione
• Completamento delle infrastrutture

Nel Paser tre nuovi settori da agevolare e sostegno all'internazionalizzazione



I CADUTI SUL LAVORO..