domenica 24 febbraio 2008

LA CORTE DEI CONTI METTA SOTTO ACCUSA LA REGIONE CAMPANIA PER DEBITI E DERIVATI...VI RICORDATE L'INCHIESTA DI REPORT?GUARDATELA

CORTE CONTI: IN CAMPANIA SPRECHI E DERIVATI NEL MIRINO /(ANSA) PROCURATORE,CERTI ILLECITI PRIMA RITENUTI PATOLOGICI ORA NORMALI (ANSA) - NAPOLI, 23 FEB - Consulenze e premi di produzione facili, debiti pagati contraendo altre obbligazioni, spese disinvolte: e' una Campania fondata sul debito e sulla gestione allegra della finanza pubblica quella che emerge dalla relazione annuale della procura regionale della Corte dei Conti. Sotto la la lente di ingrandimento della magistratura contabile, per la prima volta, anche la finanza derivata, con inchieste per ''vedere chiaro'' sulle operazioni di rimodulazione del debito avviate dalla Regione e dai Comuni di Napoli e Caserta. Lungo l'elenco delle spese oggetto di critiche: dai 222.000 euro finanziati dalla Regione per il corso di formazione professionale mai svolto all'universita' Popolare di Caserta ai 60.000 per l'allestimento di un presepe nella sede regionale di New York fino ai 14.000 impegnati ma non spesi dalla Provincia di Napoli per comprare foulard da distribuire, sono tanti i casi di elargizioni e sprechi accertati dalla magistratura contabile. L'attivita' della Corte - e' stato sottolineato in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario - conferma anche per il 2007 in modo piu' marcato un' attivita' lesiva delle pubbliche finanze in Campania. ''Le violazioni di legge che coinvolgono amministratori e soggetti pubblici a vari livelli - ha spiegato nella sua relazione il procuratore Arturo Martucci di Scarfizzi - sono sempre piu' diffuse e meno inquadrabili nel paradigma tipico della responsabilita' amministrativa. Ma cio' che preoccupa e' che fattispecie illecite prima avvertite come patologiche ora sono considerate, anche nella pubblica opinione, normali. Siamo alla quotidianeita'''. Per la prima volta la Corte approfondisce gli effetti legati alla finanza derivata, cui i comuni sempre piu' spesso ricorrono per rimodulare i debiti pregressi e metterli al riparo dalle oscillazioni dei tassi di interesse e del mercato. La Campania e' la regione in cui si e' evidenziata la maggiore esposizione degli enti locali rispetto ai derivati (per 261 milioni). I magistrati contabili mettono in guardia gli enti locali dai rischi che un uso speculativo o poco accorto che contratti derivati, stipulati con intermediari spregiudicati, possono derivare talora comportando la creazione di ulteriore debito. La procura della Corte, avvalendosi della Guardia di Finanza, ha avviato indagini sulle tre operazioni messe in campo dalla Regione Campania, come su quelle dei comuni di Napoli e Caserta. Ma la relazione e' ben piu' ampia. Circa un quinto dei debiti fuori bilancio registrati in Italia si verifica nei comuni della Campania (nel 2007 per circa 100 milioni). Ma non tutti li denunciano, testimoniando quanta parte del'indebitamento degli enti sia sommerso. Altro capitolo inerente le spese facili la corresponsione a pioggia di compensi al personale. Per la liquidazione di incentivi e premi di produzione ai dipendenti e' stato citato per oltre 9 milioni il comune di Salerno. La Campania detiene con Calabria e Puglia il piu' alto indice di frodi comunitarie. Numerosi i casi accertati, per svariate centinaia di migliaia di euro, di aziende che hanno percepito indebitamente i fondi europei. (ANSA)

21 commenti:

Anonimo ha detto...

La Cisl sabato 23 febbraio ha portato 15 mila persone in piazza...mentre Gravano(Cgil)diffondeva comunicati di solidarietà a De Mita e criticava Veltroni
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La Cisl: "Noi vivi, la Regione è morta"


Scritto da la Repubblica Napoli, 24-02-2008 07:34


«Noi siamo vivi, il palazzo è morto». Slogan frontale, pronunciato proprio sotto la sede della Regione da Pietro Cerrito, segretario regionale della Cisl, al termine della manifestazione indetta ieri dal sindacato. Alcune migliaia di persone hanno sfilato da piazza Municipio a Santa Lucia, per chiedere un cambiamento vero, non di facciata, come incitava il volantino di convocazione del corteo. Argomento numero uno ovviamente i rifiuti.
Cerrito ha espresso totale solidarietà al commissario straordinario De Gennaro, poi si è chiesto: «Quando lui andrà via, come faremo a superare la diffidenza delle popolazioni se il ceto politico non è credibile?» In sostanza un rinnovato invito all´amministrazione regionale a sgomberare il campo. Cerrito ha attaccato anche il sindaco Iervolino: «Quando si fa una critica alle politiche del Comune di Napoli, lei risponde con atteggiamenti collerici e isterici».
Non c´era l´ammalato Raffaele Bonanni, segretario nazionale, ma i cislini si sono rifatti con l´adesione di decine di associazioni, da Adiconsum a Campania sanità, Bottega dei mille e Comitato per Chiaia, da Città senza periferie a Federsolidarietà, da Confcooperative a Napoli punto a capo, dai panificatori napoletani ai tassisti della cooperativa Euro 3000, da Noi consumatori a Zenit, al Cup (comitato degli ordini professionali) e tante altre. Ha aderito di fatto anche An con molti suoi esponenti, che tracciano il bilancio politico. «L´opposizione a Bassolino si è fatta sociale», dice il coordinatore regionale Mario Landolfi. «Veltroni se la prende con De Mita - aggiunge il deputato Marcello Taglialatala - ma non fa nulla per mandare a casa Bassolino e Iervolino. La Cisl sta dimostrando di aver saputo rompere lo schema precostituito della triplice sindacale prendendo le distanze da Cgil e Uil».

Anonimo ha detto...

Il riformismo moderno...
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2 *ELEZIONI/ VELTRONI: BASTA CON GLI SCHEMI DEL '900 *ELEZIONI/ VELTRONI: BASTA CON GLI SCHEMI DEL '900 "Un piccolo imprenditore non è un padrone contro cui lottare" Roma, 24 feb. (Apcom) - E' ora di superare gli schemi del '900, il mondo è cambiato e bisogna saper affrontare "la sfida di un riformismo moderno". Il segretario del Pd, Walter Veltroni, parla ad una iniziativa organizzata da Famiano Crucianelli e Paolo Nerozzi e da una parte consistente della Cgil, e sembra polemizzare, senza nominarla, con la Sinistra arcobaleno. "Spiazzeremo coloro i quali stanno ancora in una schema novecentesco. La società è diversa, la nostra è la sfida di un riformismo moderno che mette l'accento anche sulla crescita. Mi stupisco quando si polemizza su questo". Aggiunge Veltroni: "Ho letto cose in questi giorni sui giornali che faccio finta di non avere letto. E' sbagliata l'idea che un piccolo imprenditore che ha 50 operai sia un padrone contro cui lottare. Spesso è lui stesso un operaio che si è messo in proprio e si spacca la schiena (passaggio che viene applaudito dalla platea, ndr). C'è un'alleanza naturale tra gli imprenditori onesti, quelli che pagano le tasse e fanno quello che viene loro giustamente richiesto in tema di sicurezza del lavoro, e i lavoratori".

Anonimo ha detto...

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SINISTRA:SD A VELTRONI,DIFENDEREMO SEMPRE DIRITTI LAVORATORI (V. 'VELTRONI, CONSERVATORISMO ANCHE SINISTRA...' DELLE 11:15) (ANSA) - ROMA, 24 FEB - ''Vedo, con tristezza, che Veltroni attacca la sinistra 'rea', a suo avviso, di usare la parola 'difendere'. Quello di Veltroni e' il tipico argomento della destra contro la sinistra''. Lo afferma Titti Di Salvo, presidente dei deputati della Sinistra Democratico, replicando al candidato premier del Pd, che ha attaccato stamattina il ''conservatorismo anche di sinistra''. ''In questi anni, questo argomento e' stato particolarmente usato contro di noi quando la Cgil e la Sinistra hanno difeso l'articolo 18 e lo Statuto dei lavoratori dall'attacco del governo Berlusconi. Oggi Ichino riprende questo tema e i radicali nel Pd saranno sicuramente d'accordo con lui: sappiano fin da ora - osserva Di Salvo - che la Sinistra l'Arcobaleno non si vergognera' mai di difendere la dignita' del lavoro. E' questa, infatti, la condizione necessaria per avviare quel cambiamento di cui l'Italia ha bisogno: infatti non c'e' sviluppo possibile senza la difesa del valore e della dignita' del lavoro''.(ANSA).

Anonimo ha detto...

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NEROZZI A VELTRONI: RESTANO DUBBI, IL LAVORO SIA CENTRALE
2 PD/ NEROZZI A VELTRONI: RESTANO DUBBI, IL LAVORO SIA CENTRALE PD/ NEROZZI A VELTRONI: RESTANO DUBBI, IL LAVORO SIA CENTRALE "Ok Colaninno. Marchionne invece non applica leggi su sicurezza" Roma, 24 feb. (Apcom) - La centralità del lavoro, un welfare più giusto, la scuola come luogo di pari opportunità, la laicità dello Stato. Sono questi i temi su cui il segretario confederale della Cgil, Paolo Nerozzi, ha chiesto maggiore chiarezza al leader del Partito democratico, Walter Veltroni, in vista di un riavvicinamento al Pd di una parte delle forze che all'ultimo congresso Ds scelsero di creare Sinistra democratica. Dopo aver lasciato il progetto di Sd, Nerozzi si è riavvicinato al Pd e ora si parla di una sua possibile candidatura alle elezioni. Tuttavia, ha detto il sindacalista a Veltroni, in platea al convegno 'Per una sinistra di governo', "non sono caduto sulla via di Damasco e i dubbi di allora ci sono ancora". "Vedi Walter - ha spiegato Nerozzi - c'è il 'ma anche', che è una cosa bella perchè dà il senso del limite. Però per noi il lavoro è centrale: ci sono imprenditori bravi, e Matteo Colaninno è uno di questi, e vanno benissimo. Marchionne invece è un manager molto bravo, ma non vuole applicare le leggi sulla sicurezza del lavoro, e quindi su questo non è bravo". Il segretario confederale della Cgil ha rivolto così a Veltroni interrogativi su quattro nodi fondamentali dello statuto e del programma del Partito democratico. Il problema, ha sottolineato, "è come la dignità delle persone, la sofferenza dei precari, la sicurezza dei lavoratori siano centrali nel programma del Pd. Il problema è come la formazione e la scuola siano centrali: una scuola come momento di integrazione e pari opportunità". "C'è poi - ha continuato Nerozzi - il tema del Welfare come diritto. Il diritto a vivere e morire bene; il diritto dei lavoratori che fanno il loro dovere e non sono fannulloni a vedersi riconosciuta una dignità". L'ultima questione "è la laicità, l'autonomia dalla Chiesa". Il sindacalista ha condannato infatti "l'attacco alla legge 194", sottolineando che "non devono più ripetersi episodi come quello di Napoli, città in cui magistrati e polizia hanno altro da fare che andare a colpire la sofferenza e il dolore di una donna". Glv 24-FEB-08 15:07

Anonimo ha detto...

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EPIFANI,LAVORO CENTRALE PER QUALSIASI FORZA PROGRESSISTA (ANSA) - ROMA, 24 FEB - Il lavoro e lo sviluppo debbono essere al centro dei programmi di una forza progressista. Lo ha sottolineato il segretario generale della Cgil intervenendo ad una manifestazione elettorale con il leader del Pd Walter Veltroni. ''Non ci potra' mai essere nessuna forza progressista - ha detto Epifani - che non parta dalla centralita' e dalla dignita' del lavoro''. Il sindacalista ha aggiunto che assieme al lavoro i programmi elettorali debbono mettere al centro anche il tema dello sviluppo (''e Veltroni - ha notato - lo ha messo al primo punto''. ''E' una questione essenziale dal dopoguerra ad oggi perche' senza sviluppo non c'e' reddito, non c'e' welfare, non c'e' nessuna prospettiva per i giovani''. Epifani richiama anche un'altra parte del programma presentato da Veltroni che ''corrisponde alle richieste sindacali. Bisogna partire dalle detrazioni per il lavoro dipendente e per le pensioni. Poi si puo' fare tutto il resto. C'e' bisogno di un fisco che parli con amicizia e rispetto al mondo del lavoro''. Non citando direttamente Tommaso Padoa-Schioppa, Epifani ha pero' ricordato le sue recenti obiezioni ''a un ministro importante, quello dell'Economia, secondo il quale il fisco non deve essere redistributivo ma neutro. Se l'imposta e' progressiva e si fanno scelte su che cosa tassare si cambia la distribuzione del reddito come anche lo si fa con la lotta all'evasione. Il fisco ora non puo' che guardare al lavoro dipendente e ai redditi da pensione''. Via libera dunque a quelle parti del programma del Pd che coincidono con le istanze del sindacato ma in autonomia e senza commistione di ruoli: ''Bisogna riacquistare la fiducia, ognuno per la sua parte senza mescolare i ruoli - tiene a precisare Epifani - per riprogettare il Paese''.(ANSA). 24-FEB-08 13:35

Anonimo ha detto...

L'ASSESSORE DE MASI SI DIMETTE DALLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA....ARRIVA VELARDI...
DE MASI HA DATO UN BELLA LEZIONE...DI STILE!!!!
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CAMPANIA: ASSESSORE TURISMO; DE MASI LASCIA,NOMINATO VELARDI (ANSA) - NAPOLI, 24 FEB - ''Ho deciso di rinunciare all'incarico di assessore al Turismo e ai Beni culturali della Regione Campania perche', a seguito di un attento esame normativo, tale ruolo e' risultato incompatibile con la presidenza della Fondazione Ravello e con la cattedra universitaria di cui sono titolare. Voglio ribadire la mia stima nei confronti della giunta regionale e del presidente Bassolino, al quale ho confermato la mia piena disponibilita' per collaborare attivamente con la Regione, mettendo a disposizione, in forma assolutamente gratuita, la mia esperienza professionale''. E' quanto scrive, in una nota, l'assessore al Turismo, Domenico De Masi. Il presidente della Giunta regionale Bassolino ha conferito l'incarico di assessore regionale ai Beni Culturali e al Turismo, a Claudio Velardi, imprenditore nel settore della comunicazione. ''Ho accettato l'invito - ha dichiarato Velardi - a far parte della giunta regionale per due motivi: per l'amore che nutro per la mia terra e per la stima e l'affetto che ho per Antonio Bassolino. Concepisco questo compito come un atto di servizio civile per la mia terra. La mia sara' un'attivita' di volontariato e destinero' l'indennita' di assessore ad una associazione, che scegliero' nelle prossime ore, operante nel difficile territorio sociale della regione. Il gruppo Reti, di cui sono fondatore e azionista, si asterra' durante il mio mandato dallo svolgere qualsiasi iniziativa ricadente nel territorio regionale''.(ANSA). COM-PO/ARB 24-FEB-08 19:09

Anonimo ha detto...

Notizie da Capranica...Paolo Nerozzi si candida?
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CGIL AUTONOMA MA OK PROGRAMMA. NEROZZI E PASSONI VERSO LISTE
2 PD/ CGIL AUTONOMA MA OK PROGRAMMA. NEROZZI E PASSONI VERSO LISTE PD/ CGIL AUTONOMA MA OK PROGRAMMA. NEROZZI E PASSONI VERSO LISTE Epifani: bene Veltroni su fisco e sviluppo, lavoro sia centrale di Gianvito Lo Vecchio Roma, 24 feb. (Apcom) - Il sostegno di Guglielmo Epifani al Partito democratico è arrivato pubblicamente in un teatro a due passi da Montecitorio. Non è un appoggio ufficiale della Cgil al partito (di cui Epifani non ha preso la tessera, dopo aver riposto quella dei Ds), perchè il sindacato ci tiene a mantenere la sua autonomia anche in campagna elettorale. Ma l'intervento del segretario generale - con Walter Veltroni in platea - ha suggellato l'assenso della sua organizzazione al programma del Pd. Un imprimatur già espresso in un'intervista 'a caldo' lunedì scorso, ma che oggi è stato ribadito spiegando meglio le ragioni dell'apprezzamento: dalla centralità del lavoro alla priorità dello crescita, fino alle politiche fiscali. Bene il programma, ha detto Epifani, chiarendo però che "dobbiamo riprogettare il paese" ma "ognuno per la sua parte e senza mescolare i ruoli". Nessun mescolamento dunque, però dalla segreteria della Cgil il partito di Veltroni potrebbe attingere alcuni nomi importanti da presentare in lista: Achille Passoni e Paolo Nerozzi. Passoni è un democratico della prima ora, mentre Nerozzi proprio con il convegno odierno, organizzato con Famiano Crucianelli (sottosegretario agli Esteri), ha segnato il riavvicinamento al Pd di quella parte delle forze che all'ultimo congresso Ds scelsero di creare Sinistra democratica. Ma Nerozzi, che ha lasciato Sd dopo una progressiva lacerazione politica nel partito, non è l'unico esponente del vertice Cgil ad aver abbandonato la Cosa rossa per riavvicinarsi al partito di Veltroni: lo stesso percorso è stato compiuto dal Fulvio Fammoni e Carla Cantone. Contraria al Pd è rimasta solo Paola Agnello Modica (della minoranza radicale "Lavoro Società"), mentre Morena Piccinini - come del resto Epifani - non si è schierata, preferendo una linea di equidistanza. Un'evoluzione che ha portato così la segreteria Cgil, prima spaccata a metà, a una composizione largamente favorevole al Partito democratico. Sulla possibile candidatura, tuttavia, i due segretari confederali non si sbilanciano e sembra che si debba aspettare ancora qualche giorno per avere conferme (le liste vanno presentate entro il 9-10 marzo). "Oggi c'è stata una discussione politica - ha spiegato Nerozzi al termine dell'iniziativa al teatro Capranica - che è andata bene. Sto riflettendo, non c'è fretta, ma ho ancora dei dubbi di natura personale". Ancora più prudente Passoni, secondo cui "la costruzione delle liste è in corso e al momento non c'è nulla di concreto. Ogni volta che ci sono consultazioni elettorali si guarda al mondo del lavoro e si rincorrono voci sui nomi di sindacalisti". Oltre ai nomi dei due segretari della Cgil, del resto, per un posto nelle liste del Pd circola anche il nome del segretario generale aggiunto della Cisl, Pier Paolo Baretta. Voci di candidatura a parte, il via libera di Epifani al progetto elettorale del Pd è stato netto. Dopo aver ricordato che "non ci potrà mai essere una forza progressista che non riparta dalla centralità e dalla dignità del lavoro", il leader della Cgil ha sottolineato che "i programmi elettorali devono avere al centro alcuni assi e il primo è il rapporto tra lavoro e sviluppo. Veltroni ha messo lo sviluppo al primo punto e nella tradizione della Cgil lo sviluppo è sempre stato una questione essenziale. Perchè senza sviluppo non c'è reddito e non ci sono opportunità per i giovani". Non solo l'attenzione alla crescita, Epifani ha promosso anche i piani fiscali: "Io diffido da chi promette tutto a tutti: bisogna partire dalle detrazioni per i lavoratori dipendenti e per i pensionati, dopo si potrà fare tutto il resto. Per questo ho trovato nel documento di Veltroni una parte che corrisponde al documento del movimento sindacale". Parole di approvazione che invece non sono risuonate pienamente nel discorso di Nerozzi, che ha spiegato le ragioni della sofferta rottura con Sd e la Cosa rossa e ha 'interrogato' Veltroni su alcuni punti chiave del programma e dello statuto del Pd: lavoro, welfare, scuola e laicità. Dopo il 23 luglio (il giorno del Protocollo sul welfare), ha ricordato Nerozzi, "la rottura con Prc e Pdci non è stata lieve. Quando 5 milioni di lavoratori hanno votato sì al referendum, anche chi non era d'accordo doveva accettarlo. Quando poi 3,5 milioni di persone hanno votato Veltroni alle primarie, la risposta è stata la manifestazione del 20 ottobre: una cosa bella ma antica, che appartiene a un passato che non c'è più ed è stato sconfitto". "Non sono caduto sulla via di Damasco - ha chiarito però il sindacalista rivolto a Veltroni - e i dubbi di allora ci sono ancora. Vedi Walter, c'è il 'ma anche', che è una cosa bella perchè dà il senso del limite. Però per noi il lavoro è centrale: ci sono imprenditori bravi, e Matteo Colaninno è uno di questi, e vanno benissimo. Marchionne invece è un manager molto bravo, ma non vuole applicare le leggi sulla sicurezza del lavoro, e quindi su questo non è bravo. In questo paese - ha concluso Nerozzi - si può e si deve vincere. E abbiamo ancora un mese per vincere la partita". Glv 24-FEB-08 20:17

Anonimo ha detto...

Ancora da Capranica...
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PD: VELTRONI, UNA TRAGEDIA LA SINISTRA CONSERVATRICE/ANSA A PLATEA CGIL, LOTTA A PRECARIATO LA MIA OSSESSIONE CIVILE (ANSA) - ROMA, 24 FEB - ''Ero sicuro che ci saremmo ritrovati e quel giorno e' arrivato''. Nonostante l'orario non fosse proprio di quelli piu' comodi, nove e mezza di domenica mattina, Walter Veltroni e' stato tra i primi a fare il suo personale in bocca a lupo a 'la sinistra per il governo', l'associazione che vede tra i promotori Famiano Crucianelli, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, ma soprattutto Paolo Nerozzi, segretario confederale della Cgil, cha lascia ufficialmente sinistra democratica. Di fronte ad una platea composta da una fetta consistente di esponenti della Cgil e con in prima fila il leader Guglielmo Epifani, il segretario del Pd mette in evidenza il contributo ''essenziale'' del sindacato per stilare ''un programma riformista'' che ha al primo punto la lotta alla precarieta'. Il segretario del Pd la definisce la ''sua ossessione civile'', un problema a cui una forza riformista deve trovare una soluzione: il primo intervento proposto e' l'introduzione di un salario minimo ''per i giovani precari che si trovano in una condizione insostenibile''. La precarieta' ''devasta il Paese'', ma la vera ''tragedia'' e', per il numero uno del Partito Democratico ''il conservatorismo''. Quello messo sotto accusa da Veltroni e' l'atteggiamento di una certa sinistra che in questi anni ha solo ''coltivato la parola 'difendere''. Il leader del Pd non cita mai direttamente la sinistra radicale ma e' pronto a mettere in discussione le sue tesi: ''E' sbagliata l'idea che un piccolo imprenditore che ha 50 operai sia un padrone contro cui lottare'', dice interrotto da un lungo applauso della platea. ''Spesso - sottolinea - e' anche lui un operaio che magari si e' messo in proprio e si spacca la schiena''. A dividere il Partito Democratico dalla 'Cosa rossa' non e' solo l'approccio diverso al tema del lavoro. Il rimprovero per gli ex alleati e' anche quello di voler applicare ''strutture che appartenevano al '900 ad una societa' del 2000'' con il rischio, avverte Veltroni che '' si finisce per lasciare scoperti dei diritti''. Di fronte ad una sinistra che pensa solo a conservare, Veltroni non nasconde ''quanto sia bello stare da soli, discutendo solo con una comunita' coesa'', ma soprattutto ''non aver paura di dire cose mentre chi e' con te dice l'esatto contrario''. Chiusa la porta alla sinistra, il segretario del Pd punta pero' a lasciarsi alle spalle gli ultimi 15 anni di vita politica: ''Un dibattito marziano - e' il giudizio di Veltroni - in cui si discuteva sempre delle stesse cose. La responsabilita' e' di un ciclo politico che si e' concluso''. L'aver riconosciuto questo per Veltroni equivale ad aver messo il Pd ''in sintonia con la ripresa''. (ANSA). KWR 24-FEB-08 19:11

Anonimo ha detto...

Che Raul subentrasse a Fidel era scontato, nonostante i dubbi di Gigino. Che Fidel lasciasse dopo 50 anni, pure. Se vogliamo, si era intuito che Domenico De Masi stesse rinunciando, dopo appena 13 giorni, all'incarico di assessore regionale al tursimo. Ma che a subentrargli potesse essere Claudio Velardi, francamente non ce l'aspettavamo.
Cosa abbia spinto De Masi a rinunciare, beh!, è palese: il profumo dei soldi. Il sociologo avrebbe dovuto rinunciare a un paio di incarichi ben remunerati per uno che sembra destinato a durare davvero poco. Che gran Signore!
Cosa abbia spinto, invece, Bassolino a richiamare a sè uno degli ex D'Alema boys è, con ogni probabilità, la forza della disperazione. Claudio Velardi era stato uno degli artefici della prima trionfale campagna elettorale di Antonio Bassolino nel '93, subito ripagato con un assessorato. Si dimise poche settimane dopo per la denuncia di un abuso nella propria abitazione: una scala a chiocciola. Sembra incredibile ma andò così. Altri tempi, altre persone: come siamo cambiati in 15 anni. Pensate che oggi le agenzie annunciavano l'incarico a "Claudio Velardi, imprenditore nel settore della comunicazione". Di lui e di alcuni suoi sodali, Marco Travaglio diceva nel 2002: "C'è gente che è arrivata con le pezze al culo a Palazzo Chigi e ne è uscita miliardaria". Altri tempi: c'era ancora la lira, oggi c'è l'euro. E ci sono milioni di euro da gestire per rilanciare l'immagine di Napoli e della Campania direttamente nelle mani di un imprenditore con interessi ramificati e tentacolari nel mondo della comunicazione (anche le fiction, come ho già scitto qui). Nei mesi scorsi Reti aveva chirurgicamente piazzato propri uomini nelle stanze dei bottoni, ora arriva direttamente lui, uno dei tre soci fondatori.
Velardi ha già fatto sapere che punterà sui grandi eventi. Il primo si è consumato nelle stesse ore della sua nomina: doppietta di Calaiò e seconda vittoria del Napoli in trasferta della stagione

Anonimo ha detto...

Chi è Claudio Velardi? La biografia tratta da Wikipedia..
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Claudio Velardi (Napoli, 1954) è un imprenditore, editore e politico italiano.

Esponente del PCI-PDS-DS, fra l'autunno del 1998 e la primavera del 2000 è stato uno dei consiglieri più stretti dell'allora presidente del Consiglio dei ministri Massimo D'Alema.


Attività politica [modifica]
Già dirigente politico del Partito comunista italiano(all'inizio degli anni '90 è segretario regionale dell'ancora PCI di Basilicata), nell'XI Legislatura è il capo ufficio stampa del gruppo parlamentare del Partito democratico della sinistra.

Nell'estate del 1994, con l'elezione di D'Alema alla carica di segretario del PDS, Velardi è chiamato dal nuovo segretario a guidare il suo ufficio.

Antonio Bassolino, nell'ottobre del 1995, lo chiama a ricoprire la carica di assessore alla cultura della città di Napoli, ma durerà soltanto un mese.

Nell'ottobre 1998, a seguito della mancata soluzione della crisi del primo governo Prodi, "segue" D'Alema a palazzo Chigi.

Lascia l'attività politica nel maggio 2000, a seguito della caduta del governo D'Alema. Nel febbraio 2008 è nominato assessore al Turismo della Regione Campania


Attività professionali [modifica]
è socio fondatore di Reti SpA, società di lobbying e public affairs
è socio fondatore e vice presidente (dal 2003) di PAY per MOON s.r.l. società di produzione cine - radio - televisiva
socio fondatore e presidente di RUNNING "la prima società italiana di New Politics", Marketing politico e comunicazione istituzionale
è stato presidente del Consiglio di amministrazione del quotidiano Il Riformista
è stato responsabile strategie e sviluppo del quotidiano L'Unità
è membro del comitato scientifico della Fondazione Italia USA
ha creato nel 2007 "Sherpatv", un web channel di informazione istituzionale di cui è presidente

Anonimo ha detto...

Ormai la Cgil Campania è un corpo separato dalla Cgil Nazionale e dallo stesso Partito Democratico...

Volete un esempio?
Il 21 Febbraio arriva il compagno Epifani e rilascia queste dichiarazioni...
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-2 ELEZIONI/ EPIFANI: CHI HA FATTO SEI LEGISLATURE DIA BUON ESEMPIO ELEZIONI/ EPIFANI: CHI HA FATTO SEI LEGISLATURE DIA BUON ESEMPIO Sarebbe cosa rivoluzionaria che diventa contagiosa Napoli, 21 feb. (Apcom) - Un politico che ha già ricoperto incarichi in Parlamento per sei legislature dia agli altri il buon esempio, facendo un passo indietro. Lo ha detto a Napoli il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, parlando con alcuni aderenti alla Cgil. "Se un parlamentare che ha fatto sei legislature capisse che è importante fare un passo di lato per dare un esempio positivo - ha detto Epifani - farebbe una cosa rivoluzionaria perché l'esempio positivo diventa contagioso e favorisce una cultura". 21-FEB-08 19:57
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Il giorno dopo Michele Gravano segretario generale della Cgil Campania dichiara...
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Pd: Gravano (Cgil), rammarico per De Mita, si sani frattura
Venerdi 22 Febbraio 2008

NAPOLI - Il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano, esprime ´´rammarico´´ per la decisione assunta da Ciriaco De Mita di lasciare il Partito Democratico.

´´Pur condividendo le ragioni di Veltroni nel voler costruire, a partire dal Pd, un reale rinnovamento della classe politica per essere all´altezza delle sfide future, a partire dalla grave crisi economica che attraversa il Paese - spiega Gravano - mi sono sembrate inopportune le modalita´ che hanno caratterizzato la vicenda De Mita, per la sua storia e per quello che rappresenta nella vita politica italiana´´.

´´Ad un uomo come De Mita non si puo´ dire solo di no. Ci sono illustri esempi di personalita´ politiche che, nonostante l´eta´, dimostrano ancora grandi capacita´ al servizio della democrazia e della Repubblica - conclude - Mi auguro che questa frattura possa essere sanata nella maniera migliore, che lo stesso De Mita riveda la sua decisione e che, nel contempo, vada avanti il processo di rinnovamento avviato da Veltroni´´.
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Michele Gravano in sole ventiquattro ore ha smentito il segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani!!!!! E sapete, perchè? Perchè il Buon Antonio Bassolino ha chiamato tutti i suoi "riferimenti"(o galoppini) chiedendo di mobilitarsi in favore di Ciriaco....Gravano, invece, di diffondere comunicati in favore dei magistrati che combattono la corruzione....si preoccupa di Ciriaco!!! Cose dell'altro mondo!!!

Anonimo ha detto...

Caro Epifani,
così la Cgil Campania intende collaborare con il Commissario De Gennaro...Leggi la notizia!!!!
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RIFIUTI: CDR FERMI, E' DI NUOVO ALLARME PER RACCOLTA (ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - L'attivita' di conferimento nei due impianti ex Cdr di Giugliano e Caivano e' quasi paralizzata a causa di una protesta sindacale degli addetti. Il fermo delle attivita' finira' per avere inevitabili ripercussioni anche sul servizio di raccolta nei Comuni del Napoletano che non hanno a disposizione siti di trasferenza dove poter stoccare la spazzatura nell'attesa della riapertura dei Cdr. (ANSA). PO 25-FEB-08 14:29

Anonimo ha detto...

Oggi altri arresti a Caserta per smaltimento illegale rifiuti.
leggete la notizia..
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RIFIUTI: GIP, COMPLICITA'ISTITUZIONALI IN ILLECITI (V.'RIFIUTI: CC, ECCO PROVE COINVOLGIMENTO CLAN...' DELLE 11.40) (ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - Lo smaltimento illecito dei rifiuti in Campania ''e' dovuto anche alla complicita''' di chi e' preposto al controllo, ma anche ''al comportamento compiacente o anche gravemente omissivo o semplicemente 'leggero' di altri, anche nell'ambito delle istituzioni''. E' quanto scrive il gip nel provvedimento cautelare eseguito stamani dai carabinieri nell'operazione ''Ecoboss'' che coinvolge il clan dei casalesi. ''Va rimarcata, in primo luogo - si legge nel provvedimento - sia la carenza di verifiche che la grande difficolta' nel ricostruire i flussi dei rifiuti da parte delle autorita' preposte al controllo, ed in tale contesto non puo' sottacersi che proprio appartenenti alla pubblica amministrazione in alcune circostanze sono i primi conniventi di queste organizzazioni criminali in quanto ne facilitano l'acquisizione di provvedimenti autorizzativi per impianti fatiscenti e tecnicamente carenti''.(ANSA). ABB 25-FEB-08 14:10

Anonimo ha detto...

La camorra, l'alibi del sistema politico campano..
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RIFIUTI: LEPORE, MA CAMORRA NON PUO' ESSERE UN ALIBI (V. 'RIFIUTI: INCHIESTA; SMALTIMENTO,PROVATA...' DELLE 13.42) (ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - Il coinvolgimento della camorra nella gestione dello smaltimento dei rifiuti ''non puo' costituire un alibi nei confronti di altri personaggi che hanno le loro responsabilita'''. Lo ha sottolineato il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i particolari dell'operazione ''Eco boss'' coordinata dalla Dda e condotta dai carabinieri del Comando Tutela ambiente Noe di Caserta e Roma e dal reparto territoriale di Aversa. Una indagine che prende spunto da una serie di intercettazioni telefoniche disposte negli anni scorsi nell'ambito di due diverse inchieste (Re Mida e Terra Bruciata) dalle quali emerse il fenomeno delle infiltrazioni della camorra, e in particolare del clan casertano dei Casalesi. ''Per la prima volta e' stata dimostrata la gestione diretta da parte di organizzazioni criminali in questo traffico illecito'', ha affermato il procuratore aggiunto Franco Roberti, coordinatore della Dda di Napoli. I pm Raffaello Falcone e Cristina Ribera si sono poi soffermati sui dettagli dell'indagine. Per i magistrati ''il volano della vicenda e' rappresentato in primo luogo dalla necessita' di trovare luoghi dove sversare i rifiuti'', che provenivano in larga parte dalla Lombardia. Lo smaltimento illegale e' avvenuto negli anni scorsi ''con la complicita' di altri soggetti, anche figure istituzionali'
RIFIUTI: LEPORE, MA CAMORRA NON PUO' ESSERE UN ALIBI (2) (ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - A tale proposito sono state ricordate le false autocertificazioni redatte dalle aziende, con la complicita' degli esperti chimici, che dovevano attestare la tipologia dei rifiuti da trattare, i quali venivano poi smaltiti illecitamente nei terreni agricoli. ''Il materiale nocivo veniva cosi' declassificato'', ha spiegato Falcone. Il magistrato ha citato, tra l'altro, recenti dichiarazioni del pentito Domenico Bidognetti, esponente del clan dei Casalesi. Il collaboratore ha ricordato come negli anni 1988 e 1989 l'attivita' di smaltimento dei rifiuti nel Casertano era soggetta alle estorsioni del clan: l'organizzazione comprese che i rifiuti costituiva una autentica ''miniera d'oro'' e decise quindi di gestire tale attivita' ''in prima persona ottenendo guadagni doppi''. A tale scopo sarebbe stata costituita la societa' Ecologia '89 che provvedeva anche alle false certificazioni sul materiale. Il pm Ribera, a proposito dello sversamento nei terreni agricoli, ha affermato che l'inchiesta serve a sfatare il ''falso mito'' di una camorra che non danneggia il proprio territorio, ricordando che i luoghi trasformati in discariche altamente inquinanti si trovano proprio nel cuore della zona controllata dalle cosche. (ANSA). LN 25-FEB-08 15:23

Anonimo ha detto...

...e le truffe ai danni dei disoccupati...
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LAVORO: 15MILA EURO PER UN FALSO POSTO, TRUFFA NEL CASERTANO (ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - Bastava pagare tra i 5mila e i 15 mila euro e aspirare, cosi', ad avere un posto di lavoro in un istituendo corpo di polizia provinciale di Caserta. Soldi, quelli che sono stati chiesti e ottenuti da circa 200 giovani, che sarebbero dovuti servire a 'ringraziare' politici influenti grazie ai quali il lavoro era cosa fatta. Ed invece si trattava solo di una truffa messa in atto da un'organizzazione che, in circa tre anni, e' riuscita a guadagnare 500mila euro e che e' stata scoperta dalla Guardia di Finanza. Cinque le ordinanze di custodia cautelare emesse. Tutto era organizzato nei minimi dettagli. L'organizzazione aveva indetto delle riunioni, per spiegare in cosa sarebbe consistito il lavoro, e in alcuni casi erano state perfino descritte le divise. Qualcuno e' stato accompagnato nella sua 'futura' sede di lavoro, qualcun altro ha perfino firmato, con una penna digitale, il contratto di assunzione. Tutti, di sicuro, sono stati truffati. Hanno pagato - una cifra calcolata in relazione all'eta' e al titolo di studio - e molti hanno anche ricevuto, a mezzo posta, una lettera falsamente proveniente dal presidente della Provincia di Caserta con la quale veniva comunicato l'esito favorevole della selezione e la conseguente prossima assunzione nel corpo di polizia provinciale. Cinque i responsabili: due sono stati condotti in carcere, per altri due sono stati concessi i domiciliari e per il quinto e' stato previsto l'obbligo di dimora. (ANSA)

Anonimo ha detto...

RIFIUTI: INCHIESTE IN TANTE REGIONI,ECCO MAPPA ILLECITI/ANSA
RIFIUTI: INCHIESTE IN TANTE REGIONI,ECCO MAPPA ILLECITI/ANSA DISCARICHE ABUSIVE, ILLEGALITA' NEL CICLO, PROCURE INDAGANO (ANSA) - ROMA, 25 FEB - Discariche abusive, inceneritori sospetti, certificazioni false: sono tante le inchieste delle procure di tutta Italia sul ciclo dei rifiuti. In Campania - dove oggi un'indagine della Dda di Napoli ha accertato il diretto coinvolgimento della camorra nella gestione illecita dell'immondizia - le piu' numerose. CAMPANIA - L'inchiesta piu' grossa e' nelle mani della procura di Napoli, in merito alle presunte irregolarita' nel ciclo di smaltimento nella regione: 28 gli imputati, tra i quali il governatore della Campania, Antonio Bassolino ed i vertici di Impregilo. La stessa procura, nelle settimane scorse, ha disposto il sequestro della discarica di Pianura: ipotizzati i reati di epidemia e disastri colposi. Nel casertano, nei mesi scorsi, il gip della procura di Santa Maria Capua Vetere aveva disposto il sequestro della discarica di Lo Uttaro. Mentre, nel salernitano, la procura del capoluogo ha sequestrato il sito di stoccaggio di Macchia Soprana a Serre. Nell'ultimo mese, poi, i carabinieri del Noe (Nucleo tutela ambiente) hanno sequestrato discariche abusive nel beneventano e nel casertano. LIGURIA - Un traffico illecito di 350 mila metri cubi di rifiuti speciali da demolizione e' stato scoperto dai carabinieri del Noe di Genova, che hanno sequestrato una discarica abusiva realizzata in un'ex cava a Pietra Ligure. EMILIA ROMAGNA - Un'inchiesta della procura di Bologna ha sgominato un'organizzazione che camuffava come compost (sparso come concime in alcuni frutteti) migliaia di tonnellate di scorie pericolose. UMBRIA - A meta' gennaio e' stato sequestrato il termovalorizzatore di Terni per prelevare alcuni campioni da analizzare. LOMBARDIA - Un'inchiesta, coordinata dalla procura di Lodi, ha disarticolato un'organizzazione criminosa dedita al traffico illecito di rifiuti speciali e pericolosi ed al furto di ghiaia e sabbia dalle aree golenali dei fiumi Po e Lambro. SICILIA - A Palermo e' stata segnalata la presenza di discariche abusive sia sul suolo pubblico che in aree private. A Lipari i carabinieri del Noe hanno sequestrato la cava di pomice per un'ordinanza emessa dal gip di Barcellona Pozzo di Gotto, secondo cui e' stata utilizzata senza autorizzazione. VENETO - Il Noe di Treviso, su indicazione della Procura di Vicenza, ha sequestrato un'area di circa 65.000 mq in un'acciaieria vicentina. Le accuse sono gestione illecita di rifiuti, scarico illecito di acque reflue industriali. MARCHE - Cento siti e 12.000 traversine ferroviarie dismesse (da considerare rifiuti speciali) erano stoccate o installate in varie aziende agricole, ristoranti, abitazioni nella provincia di Macerata. Le traversine sono state sequestrate dai carabinieri del Noe. A coordinare le indagini la procura di Camerino. LAZIO - Controlli del Noe hanno individuato una sessantina di discariche illegali (circa la meta' di quelle controllate) sul suolo della regione. (ANSA).

Anonimo ha detto...

CAMORRA: SODANO, COMPLICE DEL DISASTRO AMBIENTALE
CAMORRA: SODANO, COMPLICE DEL DISASTRO AMBIENTALE RIFIUTI AL CENTRO DELLO SCAMBIO TRA UNA PARTE DELLA POLITICA E LA CRIMINALITA' Roma, 25 feb.- (Adnkronos) - "L'operazione della magistratura e dei carabineri di oggi svela nuovi particolari inquietanti sul traffico illecito dei rifiuti verso la Campania". Lo dice il senatore della Sinistra arcobaleno e presidente della Commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano, commentando i risultati dell'inchiesta "ecoboss", in cui sono coinvolti esponenti del clan dei casalesi. "Ogni nuova inchiesta - aggiunge Sodano - rivela non solo le infiltrazioni della camorra, ma la rete di complicita' nella politica e nelle istituzioni che hanno favorito la criminalita' organizzata. Lo smaltimento illecito e' dovuto anche alla connivenza di chi ha gestito, al comportamento compiacente ed interessato di chi era preposto al controllo. I rifiuti erano il centro dello scambio di consensi e delle clientele tra una parte della politica che ha gestito in questi anni il ciclo dei rifiuti e la criminalita' organizzata". "Su questo si puo' solo essere d'accordo con il procuratore Lepore - conclude il parlamentare - la camorra non puo' essere un alibi per quelle figure istituzionali che sono complici del disastro ambientale". (Adnkronos) 25-FEB-08 17:17

Anonimo ha detto...

RIFIUTI:LEGAMBIENTE;SMALTIMENTO ILLECITO, AFFARE DA CAPOGIRO (V. 'CAMORRA: OPERAZIONE CC, CLAN...' DELLE ORE 9.00) (ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - ''L 'attivita' degli eco-criminali e' un'azione vigliacca e aggressiva che sta sempre piu' distruggendo il territorio, e mettendo a grave rischio la salute dei cittadini. Una vera e propria holding criminale composta da uomini legati ai clan della camorra, da pseudo-imprenditori, da politici e funzionari pubblici corrotti che in decenni hanno fatto della Campania , la pattumiera dell' Italia, il territorio privilegiato per trasformare la monezza in oro''. In una nota Peppe Ruggiero, tra i curatori del rapporto Ecomafia di Legambiente, cosi' commenta l'ennesima operazione delle forze dell'ordine sul traffico illecito di rifiuti in Campania provenienti prevalentemente dal nord. ''Un vero affare con cifre e numeri da capogiro quello della Rifiuti S.P.A - denuncia Legambiente - oltre 600 milioni di euro all'anno il giro d' affari, circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni tipo sversati illegalmente negli ultimi tre anni, da quando entrato in vigore il reato di 'organizzazione di traffico illecito di rifiuti' quasi il 35% dei traffici di rifiuti illeciti accertati in Italia si concentra in Campania''.(ANSA) 25-FEB-08 17:04

Anonimo ha detto...

Dopo la brillante operazione condotta dalla magistratura napoletana e dai carabinieri contro lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Caserta non è arrivato un solo attestato di solidarietà da parte della Cgil Campania...(Michele Gravano non si smentisce mai!!)
Caro Epifani,Cara segreteria nazionale
almeno fatelo voi!!!

Anonimo ha detto...

2 *ELEZIONI/ BERTINOTTI: CGIL HA PROBLEMA AUTONOMIA DAL PD *ELEZIONI/ BERTINOTTI: CGIL HA PROBLEMA AUTONOMIA DAL PD Nessuno può salire in cattedra, ma è problema del sindacato Roma, 25 feb. (Apcom) - La nascita del Pd pone al sindacato un problema di autonomia: lo dice ai cronisti al candidato premier della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti rispondendo a una domanda sulla presenza del segretario della Cgil Guglielmo Epifani a una manifestazione con Walter Veltroni. Per Bertinotti "esiste un problema di autonomia del sindacato italiano, ma nessuno può salire in cattedra o dare lezioni: questo è un compito che tocca al sindacato, ma - ribadisce - tocca al sindacato". "I sindacati italiani e la Cgil - sottolinea Bertinotti - hanno una grande storia di conquista dell'autonomia ma appunto si è trattato di una conquista. Ricordo la formula usata da giustamente celebrato Di Vittorio: autonomi dai padroni, dal Governo dai partiti" "Nel momento in cui nasce il Pd - dice ancora il presidente delle Camera - che ha una vocazione avvolgente, pone al sindacato un problema consistente: quello di non essere reclutato nelle file del Pd". 25-FEB-08 19:10

Anonimo ha detto...

ELEZIONI: BERTINOTTI, CGIL-PD? SINDACATO HA TRADIZIONE AUTONOMISTA Roma, 25 feb. - (Adnkronos) - "C'e' un problema di autonomia per il sindacato in Italia, ma nessuno puo' salire in cattedra o dare lezioni. Questo e' un compito che tocca al sindacato". Fausto Bertinotti, a margine della registrazione di 'Otto e mezzo', risponde cosi' a una domanda sull'identita' di vedute manifestata tra Guglielmo Epifani e Walter Veltroni. "La Cgil e il sindacato hanno una storia di conquista dell'autonomia, appunto di conquista -ha spiegato il candidato premier per la sinistra- Di Vittorio diceva autonomia dai padroni, dal governo, dai partiti. Quando nasce il Partito democratico, che ha una vocazione avvolgente, pone al sindacato un problema consistente: quello di non essere reclutato nelle file del Partito democratico". (Gmg/Pn/Adnkronos) 25-FEB-08 19:13



I CADUTI SUL LAVORO..