martedì 26 febbraio 2008

IL VIDEO-INCHIESTA DI REPORT(RAI 3) SUI CONSORZI CHE DOVEVANO FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA..

...Nella seduta del 15 marzo 2005 della Commissione Parlamentare sui rifiuti, il prefetto-supercommissario Corrado Catenacci rivela la prima, macroscopica incongruenza riguardante i veicoli per il trasporto rifiuti: «Per quanto concerne le penali che i comuni dovrebbero versare per la mancata raccolta differenziata, intendiamo prima risolvere il problema con il Conai (il consorzio nazionale recupero vetri) altrimenti alcuni comuni al danno sommerebbero anche la beffa: dovrebbero pagare penali, sebbene nessuno li abbia aiutati nella raccolta differenziata. Ho un elenco di spese per 160 miliardi di lire per automezzi acquistati. Sbalordito, il presidente Russo chiede: «comprati da chi?». Catenacci: «Dal commissariato, per 160 miliardi (...) I criteri non li conosco. È accaduto nel 2000». Alla richiesta di sapere a quali fondi fossero state attinte quelle somme, il prefetto risponde: Fondi POR. Molti fondi POR..Che fine hanno fatto quei veicoli? «Ho la sensazione che molti di questi mezzi non siano stati mai usati, che abbiano preso una strada sbagliata. Probabilmente sono nelle mani di appaltatori di nettezza urbana dei vari comuni». Catenacci precisa che quei mezzi dovevano essere destinati ai comuni per incentivare la raccolta differenziata. «Ma non credo che questo sia avvenuto, altrimenti non saremmo al 12 per cento».C'è voluto quasi un anno per avere l'elenco dei mezzi, immagini un po' come è difficile...». Ma sul danaro sperperato per i camion della spazzatura, non è ancora finita. Una sessantina di mezzi sono stati rubati, molti non sono neppure utilizzati, molti altri sarebbero stati affidati a società private, a loro volta pagate dai comuni per i servizi a questi resi..

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi, leggete questa notizia di agenzia di qualche ora fa...
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ANTIMAFIA: GESTIONE RIFIUTI E' ENTRATA STABILE PER CAMORRA (ANSA) - ROMA, 27 FEB - ''La condizione emergenziale, che affligge la gestione dei rifiuti in Campania da quattordici anni, ha rappresentato per la camorra la strada attraverso la quale incrementare stabilmente le proprie fonti di reddito ed accrescere il controllo su territorio ed enti locali''. E' un'analisi aspra, a tratti dura e senza giri di parole quella che fa l'Antimafia sulla connection camorra-rifiuti in Campania. La commissione ''non puo' prescindere dalla considerazione degli effetti prodotti dall'abnorme perdurare del regime commissariale''.''La domanda sempre crescente di erogazione di denaro pubblico, spesso destinato al mero mantenimento delle strutture burocratiche di governo dell'emergenza; la creazione di enti di intermediazione (in primis, i consorzi) sovente rivelatisi impropri ammortizzatori sociali, a causa del pesante fardello di lavoratori non impiegati in alcuna attivita' connessa al ciclo dei rifiuti; la possibilita' di derogare alle regole nell'assegnazione di appalti e contratti; la sovrapposizione di competenze con la conseguente polverizzazione delle fasi decisionali, hanno posto le condizioni perche' la criminalita' organizzata potesse agevolmente penetrare in tutti gli snodi decisionali e svolgere il proprio ruolo di intermediazione''. La camorra ha quindi posto le sue mani -stabilmente- sulla gestione dei rifiuti in Campania. L'Antimafia spiega come: ''Le imprese camorristiche hanno colto le opportunita' offerte dalla condizione emergenziale sfruttandone i gangli piu' redditizi: dal trasporto dei rifiuti, soprattutto fuori regione, alla individuazione e compravendita dei siti da destinare alle discariche di servizio e all'impiantistica''. In questi ultimi anni, ''il groviglio di interessi e di inefficienze, di mala amministrazione e interessi criminali, proprio della gestione del non-ciclo dei rifiuti, ha esteso le proprie ramificazioni tumorali a tal punto da toccare in modo significativo l'intero sistema politico-economico della Campania, che ha visto nei flussi finanziari connessi all'emergenza-rifiuti un'opportunita' di gestione del consenso e di avvio di attivita' imprenditoriali tanto lucrose quanto di asfittico respiro. Non solo: e' accaduto che porzioni anche apicali della pubblica amministrazione e della stessa struttura commissariale, in questa condizione di opacita' istituzionale e politica, abbiano concluso con imprese collegate alla criminalita' organizzata campana vere e proprie joint ventures, consentendo a queste ultime di sfruttare i canali dell'emergenza anche per i traffici illeciti di 'rifiuti speciali', con il risultato di incrinare progressivamente il rapporto di fiducia fra comunita' locali ed istituzioni''. L'esito, ''paradossale ma non inspiegabile, e' quello di una camorra che, piu' che fomentare rivolte di piazza contro l'apertura di discariche e siti di stoccaggio provvisorio, osserva interessata l'evoluzione dell'ennesima emergenza; in attesa di poter approfittare di una fase in cui l'esigenza di interventi rapidi non consente di condurre verifiche approfondite sulla trasparenza delle imprese chiamate a cooperare e di potersi presentare agli occhi delle comunita' locali come coloro che hanno difeso i territori dall'occupazione da rifiuti''. (ANSA). CP 27-FEB-08 12:11

Anonimo ha detto...

e leggete quest'altra...povera Campania!!!
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25 CONSIGLIO MINISTRI: SCIOLTO CONSIGLIO COMUNALE ARZANO (NA) (AGI) - Roma, 27 feb - Il Consiglio dei Ministri ha disposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Arzano (Napoli), per il quale sono state accertate forme di condizionamento da parte della criminalita' organizzata.(AGI) Red/Mal 27 FEB 08

Anonimo ha detto...

Netta vittoria dei No, tra i lavoratori dello stabilimento Fiat di Melfi nel voto sull'ipotesi di accordo sul nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici.L'ipotesi di accordo raggiunta il 20 gennaio scorso e' stata respinta con 955 voti contrari e 109 sì.
SALUTI DA CICCIO IL LUCANO



I CADUTI SUL LAVORO..